Cap. 25

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Eris pov
Quella notte l'avevo passata a rigirarmi nelle coperte con la speranza che quell'incontro fosse stato solo un brutto scherzo della mia mente stanca e dolorante la sera prima ma non fu così. Mi alzai con due occhiaie marcate e, nonostante avessi voglia di restarmene a letto tutto il giorno, dovetti contro voglia muovermi e vestirmi per dirigermi a lavoro. Ester mi osservò stranita ma non osò chiedere e la ringraziai mentalmente. I tacchi battevano sul marmo, la corona dava un tocco ancor più tetro e il lungo vestito nero si muoveva velocemente mentre con le dita facevo pressione sulla tempia chiudendo per qualche attimo gli occhi.

Entrai nella sala e i tre ragazzi erano già là a fare colazione. Si accorsero di me e mi salutarono sorridendo mentre mi accomodai di fianco a mio fratello.
-Ciao Eris!- esordì James mentre Aron mi osservò interrogativo.
-Eris sicura di aver riposati? Sembra tu abbia passato la notte sveglia-
-Quasi, Aron-
-Se è per Thor, ti ribadisco di stare tranquilla, lo troveremo- continuò Loki. Io sorrisi e dentro di me lo ringraziai per la scusa che mi aveva servito.
-Si...si! È stato per Thor, ero molto preoccupata- continuammo a chiacchierare poi ognuno di noi si divise pronto per cominciare la giornata. Loki e James continuavano insieme ai soldati a coordinare le missioni per cercare Thor, io ed Aron ci dirigemmo nel mio studio.

-So che quella di Thor è stata una scusa- sbottò Aron mentre io alzai gli occhi da un documento.
-Cosa intendi?-
-Ti conosco bene Eris- io posai il foglio rivolgendogli tutta la mia tensione, lui continuò -Quindi, cosa è successo stanotte? Qualcuno ha tentato di ucciderti?-
-No tranquillo Aron, nulla di tutto ciò, solo che è entrato a trovarmi di soppiatto una persona che non vedevo da tanto- cercai di restare vaga ma lui non cedette.
-Cosa voleva? Per non lasciarti dormire vuol dire che ti ha turbato molto il suo incontro-
-Abbastanza Aron ma non è nulla di importantemente-
-Farò finta di crederci- concluse lui ritornando nel suo angolo buio a giocherellare nervosamente con il pugnale.


Contemplavo ad occhi chiusi il malessere del mio inconscio, mentre il vento accarezzava i miei capelli ed i deboli raggi del sole sfioravano la mia pelle. Mentre il silenzio regnava sovrano nel giardino attorno a me qualcuno disturbò la mia contemplazione.
-Sorellina! Forse l'abbiamo trovato!- dopo ben due settimane di ricerca finalmente le mie orecchie udirono quelle parole; aprì gli occhi di scatto e afferrai la mano che Loki mi aveva offerto per aiutarmi.
-Dov'è?-
- Su Sakaar, un pianeta-discarica circondato da numerosi wormhole-
-Come possiamo recuperarlo-
-Penso che ci riuscirà da solo...sai bene cosa dovremmo affrontare a breve-
- Hai ragione- poi continuai rivolta a James che si era unito a noi assieme ad Aron che invece era sbucato di soppiatti dall'angolo buio delle scale.
-James, invia una pattuglia di soldati per controllare come sta-
-Vado subito- corse via seguito da un soldato.
-Ora non ci resta che aspettare- dissi.
-L'unica cosa che possiamo fare sorellina-

-Eris!- esordì James spalancando la grande porta della sala del trono, noi tre ci voltammo.
-Forza dicci James-
-Sta bene, ora si dirigerà su Asgard assieme al famoso Hulk e una Valchiria-
-Stai dicendo sul serio? Una Valchiria?- disse stupito Loki.
-Si!-.
Io e mio fratello ci guardammo per qualche istante.
-Dobbiamo andare Loki-
-Hai ragione, è il momento-

Arrivammo dinanzi al portale di Hrongl, salutai James.
-Resta tu qui- ordinai io e ottenni un suo cenno del capo.
-Io vengo con voi Eris-
-Come vuoi Aron...sono contraria ma sono sicura che non ascolterai il mio ordine- lui ridacchiò.
Assieme a Loki, salimmo sulla navicella e Aron si sedette al comando con un sorriso.
-Pronti ad arrivare su Asgard?-
-Mi auguro di arrivarci sano e salvo-
-Tranquillo dio dell'inganno, potresti, al limite, vomitare-
-Rassicurante- borbottò Loki mentre io risi a crepapelle.

Atterrammo sul Bifrǫst e tutto attorno a noi era tranquillo, o almeno apparentemente. Poi sentii un boato ed ecco l'esercito di mia sorella venire verso di noi.
-Loki, Aron, restate voi qui assieme a lei- indicai la valchiria che mi osservò per qualche secondo, mi riconobbe e sorrise.
-Non dirmi che vuoi entrare lì dentro?-
-Quello che sto già per fare fratellino, a dopo!- detto ciò mi diedi la spinta verso l'alto e atterrai sul balcone del grande terrazzo dove scorsi i miei due fratelli combattere tra loro. Entrai anch'io e sorrisi.
-Ciao ragazzi!! Avete fatto una rimpatriata e non mi avete invitato?- entrambi si voltarono nella mia direzione, Thor teneva stretto l'arma  di nostro padre, Hela aveva le sue spade nere come la pece.
-Sorella, non credevo saresti venuta-
- E invece-
-Speravo avresti scelto di combattere con me-
-Mi dispiace Hela ma ho già scelto da che parte stare e ne sono contenta- detto ciò estrassi Enjel e cominciai a combattere.

La dea della morte era in svantaggio poiché io e mio fratello la combattevamo su due fronti. Con una sua gomitata però, caddi a terra e mentre stavo per alzarmi, vidi mia sorella staccare un occhio a Thor; urlai mentre afferrai Enjel per tagliare la testa a quella pazza. Thor invocò i fulmini che colpirono il balcone. Finalmente aveva pieno comando dei suoi poteri anche senza quel martello che, a mio parere, era troppo ingombrante. Lui è la dea della morte atterrarono al suolo. Non persi tempo nel prendere la rincorsa e saltai atterrando affianco a lui che ormai aveva fulmini tra le sue mani.
-Santo padre, fratellino!- sorrisi ricevendo un suo abbraccio veloce.
-Stai bene?-
-Certo che sto bene ma guardati! Anche senza quel martello sei il dio del tuono- sorrise.
-Non vorrei disturbarvi fratellini ma abbiamo abbastanza problemi- si intromise Loki indicando l'esercito di morti.
-Thor!- lo chiamai io prima di riprendere a combattere -Heimdall dov'è?-
-Con La nostra Asgard- sorrisi comprendendo la situazione e riprendemmo a combattere.

Vidi  Hulk che appena si accorse di me si fermò per qualche secondo, mimò quello che doveva essere un sorriso, poi saltò via.

-Forza Loki sali!- urlai io mentre mio fratello corse verso la mia navicella. Saltò malamente e sì toccò la testa dolorante.
- Avete immerso la corona nella fiamma eterna?-
-Si tranquilla, Thor l'ha data a me ed io sono corso lí-
-Thor ed il resto sono sulla navicella?-
-Si comandante, tutti in ordine- rise lui vedendo la mia faccia imbronciata all'appellativo "comandante".

Aron si avvicinò alla navicella degli Asgardiani e salutammo Thor, oramai re. Presi un foglio ed una penna, che non sapevo come fossero finiti lì, "Portiamoli tutti su Hrongl" scrissi appoggiando il foglio al vetro, lui annuì poi lessi il suo foglio, "Va bene, anche se forse era meglio Midgard". Io scossi la testa mentre lui ridacchiò, poi riprendemmo la rotta verso Hrongl ma sapevo che non sarebbe andato tutto bene, lo sentivo nello stomaco. Infatti, la navicella di mio fratello fu investita da un'altra ancor più grande da cui intravidi l'ultima persona che mi sarei aspettata. Rimasi bloccata in piedi con gli occhi spalancati ed un tremolio della mano; poi mi risvegliai velocemente e scossi Aron.
- Fermo Aron, ciò che cercano c'è l'abbiamo noi-
-Cosa stai dicendo Eris..-
- Fermo!- urlai io mentre Loki mi guardò preoccupato.
-Cosa intendi con "ciò che cercano c'è l'abbiamo noi"?-
-Il tesseract Loki, quel dannato tesseract- sbraitai io poi la navicella si mosse bruscamente e caddi addosso a mio fratello che mi sostenne appoggiandosi ad una delle pareti.
- Dannazione ragazzino parti! Thor se La caverà da solo!- sbraitò Loki fulminando Aron che mise in moto al massimo.
-Ne sei sicuro?!- lo osservai io con gli occhi lucidi. In quel momento ero fragile e lui aveva notato tutto anche se non sapeva il motivo di quella fragilità improvvisa.
-Sorellina sta' tranquilla, io e Thor abbiamo già concordato tutto. Nel caso di pericolo dovevo portarti via-
-No Loki! Non possiamo lasciarli lì! E poi posso badare a me stessa- in quel momento non ci vidi più; il vedere nuovamente quegli occhi, la perdita dell'occhio di Thor e la sua sparizione, nostro padre e tutto il resto, chiusi i miei occhi e mi abbandonai al buio più totale e alle braccia di mio fratello che mi sostennero.

SPAZIO AUTRICE
Vi piace ragazzuoli il nuovo capitolo? Abbastanza movimentato! Ora comincia la parte migliore ma anche la più dolorosa.

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