Capitolo 3 - Bad Buzz

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Ci sono giorni liberi che aspetti con particolare impazienza... E oggi, indubbiamente, è uno di quei giorni! La settimana è stata più impegnativa del previsto e non credo che la prossima sarà più calma. Il consulente finanziario della mia bianca vuole vedermi per parlare della situazione del Cosy Bear, meno rosea del previsto. Contavo sul successo della mostra dei Crowstorm per recuperare i fondi... Ma il vernissage passerà alla storia solo come la serata in cui il gruppo è stato accusato di plagio. Castiel e Zack non erano d'accordo sulla risposta da dare. E questo ha raffreddato di colpo l'atmosfera. L'evento si è trasformato in un flop e non so ancora cosa dirò al signor Bepray... Ecco perché stamattina l'unica cosa che ho previsto di fare è : Stare a letto fino a tardi tra le braccia di Rayan! Per una volta che abbiamo un po' di tempo tutto per noi, ho proprio l'intenzione di godermi la quiete che precede la tempesta! Quando mi sono svegliata, Rayan stava ancora dormendo. Mi piace vederlo così, ha un'espressione così serena sul viso. Mi sono rannicchiata contro di lui.

«Uhm... È così che mi piace svegliarmi.»

Si è girato e mi ha baciata dolcemente.

«Che ore sono...? Già le undici? Penso proprio che avessimo tutti e due bisogno di riposarci.»
Mi dice

«Ma visto che adesso siamo svegli tutti e due e che non abbiamo nessun impegno oggi...»
Gli dico aspettando che continui la frase.

«Sarebbe un crimine alzarsi così presto!»

«Leggi nei miei pensieri...»
Gli dico, sorridendo.

«E per poco non arrossivo!»
Mi ha baciata con dolcezza, accarezzandomi i fianchi. L'ho lasciato continuare... E ho sprofondato il viso nel suo collo piena di desiderio, impregnandomi un po' più del suo odore. È esattamente così che sognavo di svegliarmi...

VVVVVRRR

«Cosa c'è?»
Mi chiede

«È il mio cellulare. Ma può aspettare!»

«Mi fa molto piacere.»
Mi dice sorridendomi

VVVVRRR

«Non sono il solo a non poter fare a meno di te, a quanto pare...»
Mi dice

«È Hyun! Ma cosa avrà da dirmi di così urgente, a quest'ora di domenica? Non è da lui insistere così. È meglio che risponda. Faccio il prima possibile! »

«Non c'è fretta.»
Mi dice

Mi sono alzata dal letto e ho chiamato Hyun.

"Pronto, Hyun?"

"Ciao Amita! Scusa tanto se ti disturbo... ma dovevo davvero parlare con te."

Hyun mi ha raccontato che le cose stanno degenerando. Hanno addirittura creato una pagina che confronta le canzoni di DarkJon316 e gli album di Crowstorm. Le persone sono scatenate sui social al punto di disattivare i commenti... Hyun vorrebbe andare da Castiel, ma non avendo tanta confidenza ha pensato di chiamarmi per accompagnarlo. Ho accettato.

«T-tutto bene? Sembri preoccupata...»
Mi chiede Rayan una volta chiusa la chiamata.

«Non...Non lo so, sinceramente. Si tratta di Castiel. Sai, la storia del plagio... A quanto pare, tutte le canzoni sotto accusa son sue. Hyun non riesce a rintracciarlo al telefono. È preoccupato e vorrebbe che vada con lui da Castiel. »

«Uhm... Non è esattamente quello che avevamo progettato di fare, ma credo proprio che faresti meglio ad andarci. Questa faccenda ha sconvolto il tuo amico, da quanto ho capito l'altro giorno. »

«Non vuoi venire con me?»
Gli chiedo.

«Io...Non lo so. È vero l'altra sera ne abbiamo parlato io e lui, ma non credo che questo mi dia il diritto di fare irruzione a casa sua... »
Mi dice

«Peccato, perché l'altra sera ti ha davvero ascoltato. È raro, sai... »
Gli dico

«Sei gentile, ma... mi sento un po' in imbarazzo, per dir la verità. Chiamami, e se hai bisogno di me, vengo.»
Mi dice

«Ah sempre lo stesso, tu e la tua buona educazione...»

«E poi, restare a casa non mi dispiace... Ho una pila di relazioni di studenti dell'ultimo anno da correggere. »

«Ok, prima di andare mi faccio la doccia e mi vesto.»

È davvero pazzesca tutta questa agitazione a proposito di Castiel. Come se fosse da lui rubare canzoni... Comunque, non è me che dobbiamo convincere, purtroppo... Neanche un ora dopo, ho ritrovato Hyun sotto casa di Castiel. Abbiamo cidofonato un paio di volte prima che Castiel ci aprisse. Lo abbiamo informato della situazione spiacevole, e ha avuto un idea per smascherare questo tizio. Confrontare le master con le loro date di rilascio a confronto con quelle di DarkJon316 così da smascherare la data anteriore ai suoi video. Ci siamo organizzati per domani sera e Castiel mi ha invitata ad essere presente. Abbiamo lasciato Castiel del tutto rassicurati... Ha davvero il dono di ridimensionare le cose! Se solo potessi dar prova di altrettanta tranquillità per il mio appuntamento di domani... Ho cercato di godermi il più possibile la fine della giornata con Rayan, senza pensarci troppo... Ma non ho dormito bene. Spero davvero che il signor Bepray sarà comprensivo... Di prima mattina ero già fuori di casa. Preferisco arrivare prima di lui. Ero un po' agitata arrivando al Cosy Bear. Spero ci sia gente, farà migliore impressione... Dentro non ci sono molti clienti. Ma sono contenta lo stesso, la mostra sembra piacere alla gente. Una coppia è immersa nella contemplazione delle foto.

«Mi scusi signorina, le foto dei Crowstorm sono in vendita?»
Mi chiedono subito dopo.

«Ma certo! Sette esemplari di ognuna, non uno di più! Siete fan del gruppo?»
Chiedo.

«Ehm... In realtà non proprio. Ma abbiamo seguito lo scandalo sui social...E ci siamo detti che magari varrebbe la pena di fare un investimento. Il loro valore dovrebbe aumentare...Se per caso si sparassero, capisce... Per giunta sono le foto della famosa mostra che ha fatto esplodere lo scandalo...Abbiamo visto le dirette!»

Viviamo davvero in uno strano mondo...

«Vi...Vi do un catalogo.»
Gli dico non facendo notare il mio stupore, ho preso il catalogo cedendolo ai clienti. E ovviamente, dopo aver visto i prezzi, hanno detto che dovevano riflettere... Pochi minuti dopo mentre assaporavo un buon espresso, ho ricevuto una piacevole visita da Priya con una donna piacevolmente carismatica al suo fianco.
Vestite entrambe a puntino, con completo abbinato, tipico della loro professionalità di avvocatesse. Priya è una vecchia compagna del liceo, ci siamo rincontrare quando sono tornata qui all'Universita per il mio ultimo anno, sono felice di vederla in giro e che sia venuto per sostenermi anche con il bar. Quest'ultima mi ha presentato la donna al suo fianco: Renata Dautzenberg, la sua titolare nonché una grande avvocatessa che difende principalmente i diritti delle donne proprio la stessa energia e determinazione di Priya, insieme faranno davvero bella strada! Renata è di carnagione scura ma i suoi capelli corti biondi platino le danno un tocco predominante. Ho preso le loro ordinazioni, mentre chiacchieravano dei loro casi. Le ho accompagnate all'entrata salutandole. Nina non smette di agitarsi dietro il vetro facendomi cenno. Mentre parlavo con Priya e Renata, il signor Bepray si è seduto a un tavolino all'interno del bar!
Come temevo, il signor Bepray mi ha detto che devo assolutamente trovare una soluzione oppure rischio di chiudere bottega. Sapevo che la situazione non è rosea ma...tre mesi? Nina mi ha detto che Yael è ad un tavolo con qualcuno, ho cercato di scacciare i miei pensieri e mi sono diretta all'entrata del bar per incontrarli. All'aperto, Yael stava parlando con un uomo che non avevo mai visto prima.

«Amita! Come stai? Stavo appunto parlando di te... Ti presento Dan Aberny, un vero cultore delle arti, nonché gran collezionista, il che non guasta! »
Mi risponde Yael indicandomi l'uomo accanto a lei.

«Buongiorno signorina. Lieto di conoscerla.»
Risponde Dan, sorridendomi. Ha un'aria classica, i suoi riccioli castani gli cadono perfettamente in viso e i suoi occhi verdi incontrano i miei. Gli occhi verdi... come quelli di Rayan.

«Se la galleria è affascinante quanto la sua proprietaria, sono impaziente di scoprire il locale!»

Palesemente, ha bisogno di un aggiornamento rapido sul ventunesimo secolo... Mi sono trattenuta solo perché è con Yael... Eppure non ha l'abitudine di frequentare personaggi del genere.

«Dan... Ma non si rende conto che così la mette a disagio!»
Risponde Yael, sempre carina con me.

«No, non ti preoccupare, tutto ok. Buongiorno, signor Aberny.»
Dico

«Dan, la prego. Mi scusi. A volte mi dimentico che non ci si comporta più così.»

«Dan è una vera enciclopedia quando si tratta di arte contemporanea.»
Aggiunge Yael

«Ah davvero?»

«È una delle mie passioni, è vero. Ho avuto la fortuna di avere un certo successo negli affari... E ne approfitto per soddisfare il più possibile la mia sete di bellezza! Confesso tuttavia che la sua galleria mi era sfuggita. Un errore che mi accingo a riparare!»
Dan ha davvero il dono della parola, anche se le sue parole mi mettono a disagio.

«Oh, non è da tanto che abbiamo aperto. Prima era solo un bar, ma avevo voglia di farne qualcos'altro. Quindi ho aggiunto l'aspetto galleria. »

«Meraviglioso... Ma lei mi sembra molto giovane per lanciarsi in un'avventura simile. Comunque ha ragione. Quando si sente che è il momento giusto, bisogna lanciarsi. Il futuro appartiene agli audaci! È la prima regola del business! »

A queste parole, i miei pensieri sono andati al signor Bepray e la situazione al bar...

«Non so se il futuro mi appartiene... A volte è difficile... »
Gli dico senza accorgermi di aver abbassato un po' il tono della mia voce.

«Andiamo, andiamo. "Datemi un punto di appoggio e solleveró il mondo!" È così che bisogna pensare! Non avevo molti più anni di lei quando ho guadagnato il mio primo milione, sa...»

Eppure non sembra così grande, guardandolo.

«E all'inizio non avevo un soldo in tasca. Solo un pizzico di audacia... è un po' di fortuna, indubbiamente. Ma non sono qui per raccontarle la mia vita... Yael mi ha detto che lei espone l'ultimo quadro di Aster?»

«Si! Del resto è grazie a Yael. Ha detto ad Aster che ci sarebbe stata una mostra sui Crowstorm. E Aster ha voluto farne parte. Ha fatto un quadro magnifico. Può vederlo anche da qui, del resto. »

«Ah, ma attraverso un vetro non ha alcun senso! L'arte la si prova di fronte all'opera!»

«Dan possiede già varie opere di Aster. È uno dei suoi primi collezionisti. Non sbaglia mai nelle sue scelte! Ogni volta che investe in un artista, nel giro di cinque anni la sua quotazione sale!»
Aggiunge Yael.

«Oh, mi mette in imbarazzo... Diciamo che anche per questo ho avuto fortuna. È come per gli affari... Guardo, ho delle impressioni. E alla fine seguo il mio istinto. Ovviamente, la differenza tra i due è che un investimento artistico, in fondo, è sempre vincente! A me basta amare quello che ho sotto gli occhi. Ma ammetto che, alla fine, riesco sempre a ritrovarmici»

Con queste parole mi ha guardato fisso nei suoi occhi verdi.

«Bene, vi lascio due minuti. Sono impaziente di contemplare il nuovo quadro!»
Si è alzato prima ancora di aver finito di parlare. A quanto pare è una persona molto...intensa.

« Vedrai, non ti pentirai di aver fatto la sua conoscenza, te lo dico io!»

«Ah... meglio così. Certo, una vendita oggi mi farebbe proprio comodo... »

«Tutto bene Amita...? Sembri... preoccupata...»

Ho spiegato a Yael la situazione al bar con il signor Bepray, che mi ha dato una scadenza di tre mesi... Mi ha consolata dicendomi che troveremo un modo per uscirne, lo spero davvero.

«Non ti preoccupare. Il Cosy Bear ha un potenziale fantastico! È solo una questione di tempo. E sai che puoi contare sul mio aiuto. Abbiamo ancora tante belle cose da fare insieme!»

«Dovrebbe dar retta alla sua amica, signorina. Ha ragione lei.»

Dan è arrivato alle nostre spalle.

«Scusate, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare la fine della vostra conversazione. Lei è giovane e non ha l'esperienza necessaria, è normale che vada nel panico. »

«Ma, io...»

«La verità è che Roma non è stata costruita in un giorno. Non bisogna confondere l'idea e la sua esecuzione. In realtà, molti successi si sono costruiti sulla base di un certo numero di fallimenti. Io stesso non ho avuto sempre successo in tutto quello che ho intrapreso. Ma l'importante è continuare ad avere una visione d'insieme. E sopratutto, sapersi rialzare ogni volta. È questa in fondo la differenza tra perdenti e vincenti. Ci sono sempre delle occasioni per chi sa coglierle...»

«Mi sarebbe piaciuto che il mio consulente finanziario vedesse le cose in questo modo. »
Gli dico

«Ah, ma sta a lei convincerlo! Come dico sempre: se non ci credi tu, nessuno ci crederà! Ma sono sicuro che con la sua energia, il fascino e la perseveranza che caratterizzano la gioventù, ci riuscirà senza troppi problemi!È capace di ascoltare i consigli che riceve, e questo è già il primo passo! Finirà per trovare una soluzione... o la soluzione si presenterà da sola! »

«E a proposito... che ne pensa del quadro, Dan? Le è piaciuto?»
Chiede Yael

«No, non quanto mi aspettassi. È... molto diverso da quello che fa di solito.»

«Ma non è appunto la cosa più interessante dib quest'opera? Certo, Aster ci ha abituati a qualcosa di più astratto...Ma forse questo quadro segna l'inizio di un nuovo orientamento artistico.»
Continua Yael

«Solo il tempo ce lo dirà. Ma, detto tra noi, non penso che Aster abbia bisogno di sottomettere la sua emozione alla figurazione. Di solito, nelle sue opere, vedo un dialogo tra lei e il quadro... Ci fa sentire l'armonia con la materia, il tentativo di cotingentare il caos lasciandogli il suo spazio. Qui vedo solo un esecuzione fine a se stessa. Intendiamoci, tecnicamente è fatto molto bene... E sono sicuro che troverà il suo pubblico di appassionati. Ma non ne faccio parte. Mi dispiace.»

Accidenti, una vendita mi avrebbe fatto davvero comodo. Per di più l'opera più cara di tutta la mostra...

«L'arte è solo una questione di emozione. Se non le suscita niente, vuol dire che il quadro non fa per lei. »
Gli dico, ripensando a Rayan e a quando ci faceva lezione all'università.

«È una venditrice nata, signorina. Prevedo un bel futuro per lei. Un buon venditore non forza mai la mano del cliente. Previene i suoi desideri. E mi piace il modo in cui ha organizzato il locale. Sono sincero, farà strada, lo sento. Bisogna che io e lei parliamo di nuovo insieme uno di questi giorni...»

«Ehm... Volentieri. Sa dove trovarmi. Le do il mio biglietto da visita?»

«Finalmente, così mi piace!»

Gli ho dato il mio biglietto da visita.
Dan ha dato un'occhiata al suo cellulare.

«Ah... Vi prego di scusarmi. Gli affari mi chiamano. Yael, l'aspetto in macchina. Felice di aver fatto la sua conoscenza, Amita. Pronto... Si, aspetta, un attimo...»

Si è allontanato di colpo, senza lasciarmi il tempo di salutarlo.

«Beh, allora... Congratulazioni! Gli sei davvero piaciuta, te lo dico io!»

«È... sempre così?»
Chiedo a Yael

«Si, Dan è un po'... originale. Il fascino suadente della cinquantina, possiamo dire... Ma parlando seriamente, per te questo è positivo. Credimi, Dan ha molti soldi. È uno dei più grandi collezionisti della regione. Tipi come lui, nel mestiere, li vuoi assolutamente come clienti. Sono felice di avertelo presentato. Nel nostro piccolo ambiente, è meglio averlo dalla tua parte.»

«Già posso capirlo. In ogni caso grazie mille! Con un po' di fortuna, quando farò un'altra mostra... »

«Ma certo! Non ti preoccupare! Adesso devo lasciarti. Dobbiamo parlare all'atelier di Promesso. A presto Amita mia! E non pensarci troppo, vedrai! le cose andranno bene. Fidati del mio istinto!»

È salita sulla macchina di Dan, un'auto sportiva decappottabile, un po' pretenziosa. Questo tipo è un vero cliché, però in fondo devo ammettere che non è del tutto malvagio. E non si direbbe, ma ha un vero occhio per l'arte. Spero che faremo affari insieme. È vero, non pensavo a tutto questo aspetto commerciale quando mi sono lanciata...

Mi sono diretta all'interno del bar, ho incontrato Eric e gli ho fatto la sua dose di caffè giornaliera. Come suo solito, è riuscito a notare la mia perplessità e mi sono aperta con lui riguardo la situazione finanziaria al bar mi ha anche lui sostenuto, per poi affrettati ad andare che hanno un caso di lavoro lui e Nath abbastanza tosto. Eric mi ha consigliato di fare sport, aiuta a tenere i nervi saldi e lucidare al meglio. Inoltre non incontro Kim davvero da un bel po'! Kim è una mia vecchia compagna ai tempi del liceo, non le piaceva molto la scuola ma nello sport era la numero uno! Alla fine ha comprato la palestra della città diventandone la proprietaria! Mi ha consigliato di farmi fare un prestito da qualcuno, i miei già lo avevano fatto per comprare al bar e in effetti dovrei anche ripagarli... Spero davvero di trovare una soluzione quanto prima. Finita la mia sessione di sport, mi sono diretta all'università li vicino, potrei andare a vedere se Chani è nei paraggi. Ho girato in biblioteca e negli anfiteatri ma di lei nessuna traccia, ma non sono venuta per niente... Vedo Rayan laggiù con degli studenti. Mi sono avvicinata senza dire niente. Quando mi ha vista, mi ha sorriso.
Fa uno strano effetto vederlo qui. Mi fa pensare ai tempi in cui ci giravamo attorno, ma dovevamo fare estremamente attenzione. Avrebbe potuto avere grossi problemi se qualcuno se ne fosse accorto, e anch'io... Non osavamo neanche darci del tu in pubblico. Allora mi sono avvicinata e l'ho baciato davanti a tutti. Una specie di rivincita personale... Baciandomi, mi ha sussuratto all'orecchio.

«È bello, eh, non essere più costretti a fare le cose di nascosto.
Vi presento Amita. Vieni ad assistere alla mia lezione? In ricordo dei bei tempi? »
Mi sorride Rayan.
Una giovane studentessa si avvicina a noi.

«Ciao Amita. Ci siamo incontrare l'altra sera. Ti ricordi di me?»

«Ma certo! Marina, vero? E no, non sono venuta per assistere alla tua lezione. Cercavo Chani!»

«Oh l'assistente del professor Lebarde? Ho visto che parlavate insieme alla mostra. Non credo sia da queste parti. Oggi non abbiamo lezione di arte antica. »

«Non fa niente, avrò fatto un giro.. con in più un piccolo viaggetto nel tempo! »
Dico, girandomi in direzione di Rayan.

«Per il resto, tutto bene?»

«Si si... Va bene. Mi interrogo... sull'aspetto mercantile dei bar galleria. Oggi ho conosciuto un collezionista d'arte piuttosto originale. Non so che pensare di lui.»

«Ah, la cosa mi sembra interessante... Si ha spesso tendenza a sottovalutare il loro ruolo nella storia dell'arte.
Qualcuno di voi può citarmi il nome di uno di questi oscuri mecenati?»
Chiede guardando la classe.

«Ehm... Gertrude Stein?»
Risponde Marina

«Ottimo esempio, Marina!»
Le dice Rayan sorridendole.

«Senza di lei e i suoi fratelli, probabilmente Picasso e tutti i rappresentati della scuola di Parigi non avrebbero avuto di che vivere! Chissà Amita, magari quello che hai incontrato tu sta scrivendo la storia con il suo libretto degli assegni. »
Continua lui

«Ah ah ah, perché no. Con un po' di fortuna, magari il Cosy Bear figurerà un giorno nei libri di storia!»

«Te lo auguro con tutto il cuore. È un vero piacere essere un mattone di questo splendido edificio...»

VVVVVVRRR

Hyun mi ha mandato un messaggio dicendomi che tra un quarto d'ora sarà allo studio dei Crowstorm, gli ho risposto dicendo che ci saremmo visti lì.

«Mi dispiace, devo andare...Sai te ne ho parlato, il video dei Crowstorm. Ah si, è vero, è oggi. È una buona cosa, almeno il tuo amico potrà voltare pagina. D'altronde anch'io ho da fare. La lezione comincia a momenti. A stasera!»

Anche se lo studio di registrazione non è molto lontano dall'universita, è meglio lo stesso che mi sbrighi. Ho saluto Rayan e mi sono diretta allo studio. Spero che le cose si sistemeranno...

È ormai sera quando io e Castiel ci siamo diretti ognuno a casa propria. Purtroppo le cose non sono andate come previsto... Esaminando nello studio le date delle master combaciano che quelli di DarkJon siano meno recenti di quelle dei Crowstorm. Castiel era sconvolto della situazione, come non dargli torto. Gli ho proposto di andare da Nathaniel in modo che indagasse per noi, infatti alla stazione di polizia gli spiegammo tutto, non tralasciando nulla. Ci ha promesso che ci avrebbe aiutati. È bello vedere che nonostante i due al liceo, non andavamo molto d'accordo, adesso si aiutano a vicenda.

Sono così felice di essere tornata a casa, questa giornata sembrava interminabile! Una volta dentro, Rayan si è avvicinato.

«Buonasera amore.»

«Mi metto qualcosa di comodo e sono tutta tua.»
Gli dico dirigendomi in bagno.

Ah... mi sento meglio!
Mi sono diretta in salotto dove c'è Rayan ad aspettarmi.

«Allora avete fatto un bel video? La verità sarà ristabilita di nuovo?»

«Non proprio temo...»
Gli ho raccontato tutto quello che era successo, prima allo studio, poi durante la visita in questura con Castiel e Nath.

«Incredibile... Sembra di essere in un romanzo di Simeon!»

«Già, faccio fatica a credere che qualcuno ce l'abbia al tal punto con Castiel... »

«È vero. È un po' pazzesco. Una sofisticazione simile nella disonestà... Decisamente c'è gente capace di tutto pur di soddisfare i propri fantasmi di vendetta. »

«Ti fanno perdere fiducia nell'umanità... Per fortuna che esistono persone come Nath. È bastato che gli dicessi che Castiel aveva bisogno di aiuto, non ha fatto altre domande. Ci ha semplicemente detto di andare da lui e ci è stato davvero d'aiuto. »
Gli dico.

«Si, è proprio vero. Per fortuna che esistono persone come lui. È un bene per Castiel che la cosa sia in buone mani! Ma con tutto questo non mi hai detto... Com'è andata con la banca stamattina? Non abbiamo potuto parlarne prima davanti agli studenti...»

A queste parole il mio umore è sceso notevolmente.

«No, è chiaro. Tanto più che... Non è andata molto bene. In sintesi, ho tre mesi per ristabilire la situazione. Altrimenti, temo che dovrò dire addio al Cosy Bear.»
Gli dico.

«Accidenti! Non è vero... Ma come fai? È un lasso di tempo brevissimo!»

«La Legge spietata della contabilità... »

«Non c'è modo di scendere a compromessi... Di trovare una soluzione? Deve essercene una! Bisogna cercare di vedere la cosa da un altro punto di vista. "Un problema senza soluzione è un problema mal posto." Giusto?»

«Temo proprio che la filosofia non ci sia di alcun aiuto in questo frangente...»

«Ah no, la cosa è più concreta di quanto tu possa credere. È una frase di Albert Einstein. Di problemi lui se ne intendeva...»

«Si, ma cos'è la relatività dell'universo in confronto al sistema bancario?»

«Hai ragione... Ok, almeno non hai perso il senso dell'umorismo.»
Rayan sorride. Ha sempre apprezzato questa mia caratteristica, sin da quando ci siamo conosciuti.

«Ma lo confesso, non me ne intendo affatto di queste cose... Mi dispiace. Vorrei tanto aiutarti.»
Continua lui, ritornando serio.

«Non importa, dai. Non puoi mica sapere tutto. Quello che mi aiuta, è sapere che sei sempre in grado di distrarmi dai miei problemi. Per dirla con una delle tue innumerevoli citazioni, anche quando sbagli di grosso! »

«Allora mi do dà fare!»

È in momenti come questo che mi rendo conto che viviamo in due mondi davvero diversi... So che il fatto di non potermi aiutare gli pesa. Spero che questo non finirà per creare un divario tra noi. E poi anche l'equilibrio conta in una coppia. Lui ha la testa tra le nuvole e io i piedi sulla terra. Se con questo non riusciamo ad andare avanti a lungo e a proiettarci nel futuro...

«Bah, insomma, sai cosa? Per stasera basta pensare a questo. E se ci preparassimo una buona cenetta, piuttosto?»
Gli chiedo.

«No! Non è questo che facciamo adesso.»

«Ma... perché ?Io ho fame...»
Gli dico

«Perché prima, c'è qualcosa che sono in grado di fare e ho l'intenzione di fare per te! Magari non avrò il senso degli affari, ma ho altri talenti. Vieni qui...»

Mi sono messa comoda sul divano e Rayan mi ha posato dolcemente le mani sulle caviglie... Mi ha fatto un massaggio delizioso.

E aveva ragione, era esattamente quello di cui avevo bisogno. Ho sentito che tutta la tensione della giornata se ne andava... È davvero un mago! Quanto amo le sue mani morbide e ferme nello stesso tempo. Poi abbiamo preparato una cena squisita, accompagnata da un buon vino. E per finire la serata in bellezza, abbiamo guardato la migliore commedia romantica di tutti i tempi: Love Actually. È un film che conosco a memoria, perciò mi sono addormentata nella sua spalla. Mi sentivo bene. Quella notte non abbiamo fatto fatica ad addormentarci... Meglio così, perché quello che ci aspetta non sarà di tutto riposo. Devo trovare il modo di salvare il Cosy Bear!

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