La notte è sempre stata il mio momento preferito della giornata. Le stelle, il buio e l'aria fresca.

Dovrei amare anche questa notte, che passerò con la persona più importante della mia vita; ma come mi sento al pensiero che, da domani, le notti le passerò in un altro stato?

La notte per me è filosofica, è poesia. Immersa nel buio posso fare quello che mi va perché nessuno può vedermi, non solo per la luce mancante, ma anche perché tutti dormono.

Di notte posso piangere, ridere, fingere di essere un'altra o anche semplicemente essere me stessa. E chi lo decide? Proprio io. Durante la notte posso decidere ogni singolo dettaglio.

Mi sento così forte durante la notte. Di giorno mi sento oppressa dal potere che tutti gli altri esercitano su di me.

Invece di notte posso stare sotto le coperte a piangere, a pensare, oppure alzarmi e vestirmi con vestiti che mai metterei per uscire. Posso andare in terrazzo a guardare le stelle pensando a quanto la bellezza del cielo sia scontata.

Oppure posso stare con qualcuno che mi fa stare bene, con cui non mi importa se indosso una tuta o un vestito da sera, con cui posso essere solo me stessa senza calcolare ogni singola mossa.

Sono la persona più disordinata sulla terra eppure, quando si tratta di come comportarmi, sono una calcolatrice di prima categoria. Non faccio nulla senza prima aver pensato alle conseguenze che la mia azione potrebbe avere.

Non succede con quella persona, che mi fa sentire unica al mondo, ma al contempo non mi fa sentire sola. Che strana sensazione.

Trovate una persona che riesca ad apprezzare la notte nel vero senso della parola, dandovi dei motivi tipo i miei.

Perché se apprezzerà la notte, sarà il primo spettatore della vostra ultima notte insieme.

Noi siamo gli spettatori della nostra ultima notte insieme.

Spazio autrice

Benvenuti cari lettori in questa nuova storia! Vi ringrazio di essere qui e spero davvero che possiate apprezzare ciò che ho scritto... Auguro a tutti una buona lettura, vi voglio tanto bene

Giulia