~Love Is Love🏳️‍🌈

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📍Montecarlo, Monaco
Marzo 2020
🎶MIIA- Dynasty

L'alba, agli occhi di Max, era sempre stata stupenda. Lo aiutava a rilassarsi con i suoi colori e le sue sfumature stupende. Tirava fuori tutta la sua pace interiore e, anche la peggiore delle incazzature, passava magicamente.

Però per qualche strano motivo, quella volta, neanche l'alba stava riuscendo a calmarlo da quel senso di inquietudine che si portava dietro da quando, il suo ragazzo, gli aveva fatto quell'annuncio.

Qualche giorno fa avrebbero dovuto disputare il primo Gran Premio dell'anno 2020 però, per colpa del COVID-19, non avevano potuto ed erano tornati a casa.
Il giorno dopo però, Max vedeva Daniel particolarmente assorto tra i suoi pensieri e quando la sera, dopo l'ennesima distrazione da parte del maggiore, l'olandese gli aveva chiesto cosa c'era che non andasse, l'altro se n'era uscito con "Tra due giorni vado in Australia, prima che blocchino i viaggi". Il biondo non aveva ribattuto, sapeva che quando l'altro prendeva una decisione, neanche la fine del mondo gli avrebbe fatto cambiare idea.

Infatti, il giorno prestabilito, Daniel era partito e, a distanza di cinque giorni, Max non riusciva ancora a dormire. Era così strano sentire una parte di letto fredda e vuota, senza il corpo della persona che tanto ama. Ogni notte andava in salotto, si sistemava su una poltrona e osservava il cielo fino a quando arrivava l'alba. Subito dopo tornava in camera, riuscendo a dormire si è no 3 ore.

Quella mattina venne svegliato- oltre che dalla luce che entrava dalla finestra- dal suono del suo cellulare che squillava. Ancora un po' assonnato lo afferrò, rispondendo senza leggere il mittente "Buongiorno amore!" si sentí subito la voce del suo fidanzato che lo fece sorridere automaticamente "Ehi. Come va laggiù? Se non erro dovrebbe essere pomeriggio giusto?" "Giusto. Qui tutto bene. Scusa se non mi sono fatto sentire prima, però sono stato un po' impegnato tra il trauma per il fuso orario e il cambio di clima..." "Lo capisco, non preoccuparti. Mi manchi" ammise il più piccolo, arrossendo leggermente "Mi manchi anche tu amore! E non credere che io non sappia che sei arrossito" lo sfotté l'honey-badger "Mi conosci troppo bene". Continuarono a parlare per un altro po', raccontandosi quello che era successo da quando erano distanti l'uno dall'altro, poi si salutarono e Max scese in cucina per fare colazione, ancora in pigiama (maglietta di Dan e boxer).

Mentre faceva scaldare il latte, qualcuno suonò il campanello. Dopo aver spento il gas, si affrettò ad andare ad aprire la porta, ritrovandosi davanti sua sorella Alyssa con i gemellini sul passeggino "Mi aiuteresti a far salire quest'affare? Pesa abbastanza" si lamentó da sotto la mascherina, mentre sistemava la copertina ai suoi figli "Arrivo! Mi metto il giubbotto" e, in un batter d'occhio, erano tutti dentro la calda casa Ricciardo-Verstappen "Uff! Già non la sopporto più questa mascherina!" "Ma tu sei venuta a casa mia per lamentarti?" la prese in giro il fratello, mentre tornava alla sua colazione "No, mi mancavi e ho pensato di farti visita ma... Se ti do fastidio me ne vado..." "Dai Lyss, sai che scherzavo! E poi mi mancavate anche voi!" la bionda sorrise e, dopo aver tolto i giacchino a Jules e Mya, si tolse il suo, restando con un maglione fucsia e un paio di pantaloni neri.

"Non hai ancora fatto colazione?" gli chiese, non appena ebbe notato la tazza di latte che si trovava sul mobile della cucina "No, mi sono svegliato poco fa..." proprio in quel momento, la bambina girò la testa vedendo suo zio e, subito, allungò le piccole braccia per farsi prendere in collo "Prendila dai" sorrise Alyssa, mentre Jules giocava con le sue mani "Sei sicura? Io non so come tenerla... E se stringo troppo? E se la faccio cadere? E se le faccio del male?" "Max calmati! Non le farai del male, mi fido di te" lei prese Mya e la porse al fratello il quale, ancora un po' titubante, la afferrò sistemandola come la sorella stava facendo in quel momento con l'altro bambino "Vedi che non é così difficile? Poi lei ti adora".

"Com'é badare a queste due pesti?" gli chiese curioso il maggiore dopo che ebbe fatto colazione e si preparato per bene, raggiungendo la ragazza che, seduta sul divano, guardava i suoi due figli mentre giocavano sul tappeto lì davanti "Non é semplice. Svegliarsi alle ore più improbabili della notte per allattarli, cambiarli, vedere se stanno bene... Peró, sono la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita! Li amo con tutta me stessa e non potrei mai fare a meno di loro... Sono qui da poco più di un mese... Jules assomiglia sempre di più a Charles..." confessò con un sorriso malinconico "Mya invece é la perfetta fotocopia di te quando eri piccola, ha solo i capelli un po' più scuri dei tuoi" fece Max, intento a guardare intenerito i suoi due nipotini "Me lo ripete sempre anche mamma... A proposito, un po' di giorni fa, Vic stava pulendo la soffitta e ha trovato delle cose appartenute a noi quando eravamo piccoli... Le vado a prendere, sono sotto il passeggino dei bambini" e infatti, subito dopo, tornò con una scatola, contenente ogni tipo di giochino.

"Lyss te la ricordi questa? Tu e Victoria litigavate sempre per giocarci" ricordò Max, tirando fuori una bambola dai capelli mori e ricci "Non puoi capire, sei un maschio! Questa bambola ha i capelli più belli esistenti al mondo!" la ragazza tirò fuori qualcos'altro e continuò a parlare "Questo era il tuo gioco preferito! Una macchinina telecomandata, non l'avrei mai detto" risero, trovando altri loro giochi e ricordando di quando loro erano bambini finché, a un certo punto, il maggiore si distrasse guardando una foto posata sul mobile, vicino alla TV.

Alyssa seguì il suo sguardo, trovandoci una foto di suo fratello e Daniel che si abbracciavano con dei sorrisi innamorati stampati sul viso "Ti manca tanto, non é così?" "Come l'aria. Quando ha deciso di partire non ho aperto bocca, io non sono nessuno per impedirgli di stare con la sua famiglia durante questo periodo difficile però..." venne interrotto dalla sua sorellina che, intanto avevo preso i bambini, sistemandoli sul divano con loro "Non riesci a stare senza di lui... Non sei più abituato a stargli lontano per tanto tempo e... Non riesci a dormire" "Cos-? Sí vede così tanto?" "Neanche esageratamente. Me ne sono accorta perché sono sempre stata attenta ai particolari, lo sai. Poi, stamattina avevi addosso una sua maglietta- sì, ho notato anche questo-. Quand'é l'ultima volta che lo hai sentito?" subito nacque un sorriso sul volto del ventiduenne" Stamattina. Mi ha chiamato lui e... Sentire la sua voce é stato come tornare a respirare".

I due fratelli Verstappen restarono ancora un po' insieme, fino a che Jules e Mya, giunta l'ora di pranzo, si addormentarono e, sapendo bene che quando si sarebbero svegliati avrebbero avuto fame, si congedò da Max tornando a casa sua.

Salve a tutti!
Guardate chi é tornata!
Come state?
Io tutto bene, durante queste vacanze mi sto rilassando parecchio, ecco perché non sto aggiornando.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Alla prossima,
Sofiii🌹

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