Teen Fiction

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Le persone non servono a nulla.

Questo è quello che continui a ripeterti ogni giorno.

I tuoi genitori, i tuoi fratelli, stanno con te solo perché il sangue glielo dice, proprio come fai tu.

E tutti gli altri? Sono peggio.

Entrano nella tua vita come se fosse casa loro e si stravaccano sul divano della tua esistenza come se fosse loro diritto, finché la noia gli concede di farlo; poi si alzano e abbandonano quell'apatia, sbattendosi dietro la porta, lasciandoti di nuovo nella tua solitudine.

Altre volte invece socchiudono l'uscio, infilano la testa dentro per sbirciare, ma quello che vedono li spaventa o li disgusta, così richiudono tutto quel disprezzo alle loro spalle, scrollandoselo di dosso.

No, le persone non servono a nulla.

Tu stai bene da sola, con i tuoi libri, la tua tv, varchi per mondi che non conoscerai mai, perché forse non è nemmeno quello che vuoi. Tu vuoi eccellere, vuoi essere la migliore, e guardare tutti dall'alto in basso.

E allora studi e ti isoli e spicchi agli occhi dei tuoi insegnanti per il tuo impegno e la tua bravura. Tu non hai bisogno di altro che non siano elogi.

E invece quel tipo ti ha rivolto la parola solo per lanciarti una sfida: «So chi sei davvero. Io ti smonterò pezzo per pezzo».

Quegli occhi, la sua determinazione, ti hanno inchiodata sul posto, senza nessuna possibilità di replica. Non hai potuto fare altro che accogliere nella tua mano il bigliettino che ti ha passato prima di allontanarsi nel flusso di studenti che si riversa nei corridoi.

Solo dopo che l'hai perso di vista hai avuto la forza (il coraggio?) di leggere cosa c'era scritto:

In biblioteca. Alle 15:00. La tua fine.

Così ora sei qui, a varcare la soglia della biblioteca, perché non puoi lasciare impunito un simile affronto, devi rimettere quell'impudente al suo posto.

Questo luogo è sempre stato poco frequentato dai tuoi coetanei, che preferiscono chattare e giocare ai videogiochi piuttosto che leggere, quindi senti solo i tuoi passi sul parquet mentre ti aggiri tra gli scaffali.

L'ora è quella giusta, eppure di lui nemmeno l'ombra.

Finché non ti senti afferrare per la vita e sbattere la schiena contro un muro di libri.

Sei in trappola, lo sai tu e lo sa lui.

«Chi sei?» Hai il fiato corto, il petto si solleva convulsamente, gli occhi corrono nei suoi per cercare di capire la situazione, lui, qualsiasi cosa possa ridarti la tua solita compostezza.

«Quello che porrà fine alla tua esistenza». La sua voce è roca, profonda, e anche lui respira a fatica.

Ti spunta un ghigno sulla faccia: «Vuoi uccidermi?»

Scuote la testa sorridendo. «No. Io voglio farti rinascere». Abbassa il viso verso di te e ti ruba ― perché è questo che è, un furto ― un bacio. Il tuo primo bacio.

Ti sembra di sentire un tonfo metallico nella testa: è un pezzo della tua corazza che è caduto per terra.

Sorride, ancora. «Te lo prometto: un pezzo alla volta».


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Il prompt era questo:

https://www.wattpad.com/648258450-mettiti-in-gioco-anche-tu-2-giorno-26-teen-fiction


Questo racconto ha vinto il 1° premio del contest di Novembre di "Mettiti in gioco anche tu! #2" di @AmbassadorsITA per il prompt "Giorno #26 - Teen Fiction"

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