20 - La riserva delle Creature Magiche

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

«Lo sai che è quasi ora di pranzo? Perché stai andando in sala comune?»
«Vado a posare il libro di pozioni e a prendere il libro di incantesimi. Devo portarti qualcosa?»
«No ho già tutto. Muoviti che ho fame»
«Nessuno ti impedisce di mangiare senza di me Granger»

Chi lo capisce è bravo. Due secondi prima mi bacia sulla fronte dicendomi che mi ama e due minuti dopo scappa a "prendere i libri". La verità è che sto così bene quando sono con lui e appena si allontana inizio a sentirmi meno al sicuro. Forse questo viaggio in America ci farà bene.

«Ehi Luna! Stai andando anche tu in sala grande?»
«Hermione! Ehm... sì stavo proprio andando in sala grande! Che fame!» ma il suo tono di voce non mi convince.

«Che sta succedendo?»
«In realtà volevo andare da Neville nella sua stanza... Sai a quest'ora i dormitori sono vuoti e ora che la stanza delle necessità è andata distrutta dall'ardemonio non abbiamo più un posto dove vederci per stare un po' da soli»
«Ah ma certo! Vai! Faccio finta di non aver sentito. Sono un caposcuola ricordi?»
«Grazie Hermione! Così finalmente possiamo vedere se troviamo dei nargilli nel vischio che ha raccolto Neville ieri dalla serra!»

Chissà che pensavo. Tra il fissato di erbologia e Lunatica Lovegood amante dei nargilli non potrebbero fare altro. Questo significa che sarò sola a pranzo se Draco non si muove.

Entro in Sala Grande e mi siedo al mio solito posto. Le pareti spoglie dai quadri sono adesso più accoglienti e mi causano molte meno preoccupazioni. Aspetto col piatto vuoto davanti che torni Draco ma di lui nessuna traccia e il mio stomaco inizia a lamentarsi più del dovuto e così in solitudine inizio a mangiare.

«Hermione ciao! Alla fine sono tornato! Ci ho messo più tempo del previsto, mia madre non voleva che tornassi ma dovevo pur diplomarmi no?»
«Seamus! La McGranitt non ti ha detto nulla del ritardo?»
«Che piacere parlare con te, pensi sempre alle regole! No, ha capito la situazione e mi ha fatto arrivare con un thestral. Ormai li vedo, ormai tutti li vediamo vero?»
«Purtroppo si, Seamus. Purtroppo si. Solo quelli del primo anno non li hanno visti. Beati loro»

«Harry e Ginny? Come stanno? E George?»
«Se lo sapessi te lo direi ma purtroppo non li ho più visti dopo... dopo quella notte»
«Non c'è nessuno quindi? Sei tornata da sola?»
«No, sono tornata con Malfoy. E ci sono anche Neville e Luna»
«Quel viscido non doveva permettersi di tornare! Lurido mangiamorte! Non poteva morire lui al posto di Ron?» prendo i miei libri e li sbatto violentemente sul tavolo facendolo sobbalzare e attirando l'attenzione di molti studenti.

«Non ti permetterò di parlare così di Malfoy davanti a me! Tu non sai nulla di lui Seamus. Nulla! E come già sai quella sera era dalla nostra parte, così come tutta la sua famiglia! Perché non torni dalla tua mammina? Forse è vero che non dovevi tornare, non abbiamo bisogno dei tuoi inutili pregiudizi» e mi alzo dal tavolo per incamminarmi verso l'ingresso «Ah, dimenticavo. Siamo i tuoi caposcuola. Entrambi. E proprio per questo verrai punito per i tuoi pregiudizi. Forse la McGranitt non ti ha ancora spiegato come funziona ormai ad Hogwarts, ma andrò subito a ricordarle di aggiornarti e a riferire il tuo comportamento scorretto» e proseguo verso la porta per sbattere contro Malfoy.

«Vuoi una punizione anche tu?»
«Calmati Granger! Che ti prende?»
«Niente pranzo. In giardino. Subito!»
«Sei nel tuo periodo no, vero?» e fulminandolo con gli occhi lo zittisco. Faccio strada verso il giardino e mi siedo vicino al primo albero che incontro.

«Mi spieghi cos'è successo Granger?»
«Seamus è tornato»
«E allora? Ti ha fatto esplodere un libro?»
«Sei in vena di battute Malfoy? Comunque ha detto delle cattiverie su di te e mi sono arrabbiata»
«Che ha detto?»
«Niente, non preoccuparti. Ma non dovevi prendere dei libri? Non hai nulla con te»
«Si, alla fine ho scelto che non andrò a lezione oggi pomeriggio»
«Ma abbiamo incantesimi! Devi venire!»
«No, è diverso. Sei tu che devi saltarla e venire con me»

«Lo sai che io non salto le lezioni»
«C'è sempre una prima volta Granger. Non te ne pentirai»
«Tu mi stai influenzando negativamente Malfoy»
«No Granger. Ti sto insegnando a divertirti. Seguimi»

Ci dirigiamo verso il campo di allenamento di quidditch e inizio a capire cosa vuole fare. Vuole insegnarmi a volare.

«Accio Firebolt!»
«Ma tu non avevi la Nimbus 2001?»
«Si Granger, ma sono passati sei anni! Mi sono rimodernato! Come facevo a battermi con Potter altrimenti?»
«Io ci salgo su quella scopa! Va da 0 a 250 km/h in 10 secondi! Potrei morirci»
«Ti sembro così incosciente da darti in mano un gioiellino simile?»
«Gnegnegne!»

«Accio Tornado 11»
«Questa la conosco»
«Lo so»
«Perché proprio questa?»
«Perché è una delle più lente. C'era da immaginarselo visto che la usava lui no?»
«I suoi genitori hanno fatto quello che potevano. Per lui è stato un bel regalo»
«Non lo metto in dubbio. Ora è meglio chiudere questo discorso e iniziare dalle basi. Ricordi la lezione del primo anno? Scopa a terra alla tua destra. Cerca di chiamarla a te»
«Non di nuovo ti prego!»
«Invece si»

«SU!» e la scopa rimane immobile
«SU!» e ancora nulla
«SU!» e Malfoy inizia a ghignare.

«Sei proprio negata eh?»
«Ho fatto solo la prima lezione. Poi ho lasciato perdere»
«Riprova»

«SU!» un tremolio!
«SU!» si sta alzando!
«SU!» ed eccola finalmente nella mia mano!

«Devi essere convinta di volerlo Granger. Hai visto?»
«E ora?»
«E ora sali in sella e prova ad alzarti un po'. Basta che non fai la fine di Paciock»

«Eri davvero un bambino perfido! Povero Neville, aveva perso la sua ricordella!»
«Se avesse stretto questa, si sarebbe ricordato di atterrare sulle chiappone. Avevo un certo fascino»
«Ma che fascino! Salgo sulla scopa e provo ad alzarmi»

«Vai così Granger!» e anche lui sale sulla sua scopa e si alza in volo «Seguimi!»

Seguo ogni sua mossa, ogni suo lieve movimento e lo osservo attentamente, forse troppo attentamente.

«Granger guardati in giro! Non guardare solo me. Ci sono panorami migliori!» Sbaglio o Malfoy ha appena fatto un bagno di umiltà? Però effettivamente il paesaggio da qua su e tutta un'altra cosa. Da togliere il fiato!

«Dai Granger! Muoviti con quel manico! Seguimi! Ti porto in un posto!» e così continuo a seguirlo, passiamo accanto al platano picchiatore e facciamo un giro di perlustrazione attorno ad Hogwarts. Vedo la torre di astronomia e proseguo «Ci siamo quasi. Siamo quasi arrivati!» e poco dopo inizia a diminuire l'altezza e scende dalla scopa.

«Draco, ho un problema! Non so come atterrare»
«Fai un respiro profondo e pensa che vuoi scendere. Abbassa leggermente il manico di scopa e guarda che ce la fai» provo a seguire le sue istruzioni e dopo un paio di minuti finalmente atterro.

«Hai visto? Non è così difficile!» e d'istinto si avvicina a me e mi abbraccia. Rimango un attimo spiazzata dal suo comportamento ma subito mi riprendo e ricambio quest'abbraccio che in realtà nasconde molto di più. Un miscuglio di emozioni mi esplode dentro: paura, gioia, affetto, tristezza, incertezza. Troppe emozioni che però faccio uscire e senza rendermene conto inizio a piangere.

«Ehi Granger... che è successo? Non ti è piaciuto?»
«Si... Si, è stata una bella esperienza. Mi sento libera...»
«E allora perché piangi?»
«La velocità... I miei occhi non sono abituati» mento e lui lo capisce subito ma lascia perdere il discorso «Dove siamo?»
«Questo è il mio posto felice. Forse non ci crederai mai ma... siamo nella riserva di Hogwarts. Qui è possibile trovare molte delle creature magiche presenti nel Regno Unito»

«E tu cosa c'entri con le creature magiche?»
«Beh... In realtà una delle mie materie preferite era Cura delle Creature Magiche, ma non potevo mostrarmi interessato, non è una materia da purosangue e futuro mangiamorte e così, quando riuscivo a liberarmi di Tyger e Goyle venivo qua e facevo amicizia con le creature magiche, almeno con qualcuno potevo essere me stesso»
«Draco... è bellissimo»
«Vieni ti faccio vedere. Oggi stiamo nelle praterie... Ti faccio vedere l'Abraxas. Non l'abbiamo mai studiato ma è sempre qui, sempre... Ogni tanto vengo a darle da mangiare»

«Darle? Lei?»
«Si, è femmina. L'abraxas è un...»
«Una delle quattro specie di cavalli alati presenti nel Regno Unito»
«Esatto. Ehi Hermione! Come stai? Vieni che ti do da mangiare»
«Sei impazzito? Tu non mi dai da mangiare!»
«Non a te, idiota! A lei!»
«L'hai chiamata Hermione?»
«Si, esatto. L'ho trovata al terzo anno. Dopo che ho visto come hai salvato quell'Ippogrifo, appena ho visto questa cavalla alata l'ho voluta chiamare come te. Idiota vero?»
«No, dolce» gli sorrido «Abraxas non era il nome di tuo nonno? Il padre di Lucius?»
«Come fai a sapere tutte queste cose sulla mia famiglia Granger?»
«Conosci gli amici ma ancora di più i nemici. Ci sono libri in biblioteca che parlano della vostra famiglia»

«Dovresti davvero smetterla di leggere tutti questi libri. Comunque si, era mio nonno. Ma non l'ho proprio amato. E ho voluto dare a questo animale un nome importante, il tuo»
«Draco?»
«Si, Hermione?»
«Come hai fatto?»
«A fare?»
«A nasconderti dietro quella maschera per tutti quegli anni, quando invece potevi mostrare la parte migliore di te. Potevi parlarmi, potevi spiegarmi, potevi smetterla di offendermi»
«No che non potevo. Ero stato scelto e se non avessi assecondato quel pazzo i miei sarebbero morti e anche tu! Al sesto anno stavo per cedere! Stavo per dirti tutto ma il rischio era troppo. Se qualcuno l'avesse scoperto... saresti stata la prima ad essere uccisa... Non ci voglio neanche pensare»

«Io non mi sono mai accorta di nulla»
«Certo che no, sono un bravo attore»
«Può darsi. Ci sono altre creature?»
«Si vieni. Ehi Tumnus! Hai fame?»
«Tumnus? Ho sentito bene?»
«Si, perché?»
«Conosco questo nome, è un personaggio di un libro babbano»
«Le Cronache di Narnia. L'ho chiamato così perché è un Porlock e mi fa pensare ad un fauno e così l'ho chiamato Tumnus»
«Ma quindi hai letto le Cronache di Narnia?»
«Già. Era in biblioteca. L'ho preso per sbaglio al quarto anno, l'avevano posato nello scaffare sbagliato. Era tra i libri di incantesimi e dopo averlo preso l'ho letto per curiosità»

«E come ti è sembrato?»
«Non saprei, per me che sono cresciuto con la magia forse non è così tanto scioccante, ma immagino che per un babbano leggerlo sia come sognare ad occhi aperti»
«Esattamente! Non sai quante volte ho provato ad attraversare l'armadio, sbattendo mille volte la testa! Devo dirlo Malfoy! Mi stupisci ogni giorno sempre di più» e Draco sorridendomi si rivolge nuovamente a Tumnus, accarezzandolo e dandogli da mangiare.

«Dobbiamo tornare al castello. Tra un po' è ora di cena e sono un po' stanco e soprattutto affamato visto che non ho pranzato»
«Draco?»
«Si?»
«Grazie per questa bella giornata» e avvicinandomi a lui lo bacio sulla guancia «Spero ce ne saranno altre così»
«Di niente Granger» e sorridendo saliamo sulle scope e voliamo sul cielo al tramonto, godendoci la piacevole brezza estiva che sta per lasciarci.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro