23 - In viaggio verso l'America

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«Siamo pronti?»

«Si ci sono Granger. Sono le 6.25 abbiamo ancora cinque minuti prima che si attivi la passaporta. Calma un po' la tua ansia. Dovrei essere io quello preoccupato di salire su quell'aero»

«Ma che aero! Si chiama aereo! E non è spaventoso, è molto più pericolosa una macchina di un aereo»

«Macchina? Sono quelle cose strambe con cui camminano i babbani?»

«Si, quelle cose strambe. Ti ci farò salire prima o poi, così smetterai di chiamarle cose strane. Sicuro di aver preso tutto? Una volta fuori non possiamo tornare»

«Sicuro»

«Anche il mantello?»

«Ovvio Granger. Mica lascio qua la mia unica opportunità di sgattaiolare con te in piena notte» lo fulmino con gli occhi e mi avvicino al calderone posizionato al centro della nostra sala comune. Mancano ancora due minuti e rimango qua ad aspettare con ansia lo scocco delle 6.30 «Ci siamo Granger! Mancano 30 secondi» ci teniamo per mano e contemporaneamente ci aggrappiamo al calderone che dopo pochi secondi si aziona e ci catapulta velocemente nel bagno dell'aeroporto.

Usciamo insieme dal bagno degli uomini e abbiamo molti sguardi puntati addosso. Chissà che pensano!

«Aspetta. Guardiamo il nostro Gate» dico a Draco che al momento è un po' spaesato «15, perfetto andiamo! Seguimi dobbiamo fare il check in! Fortuna che le valigie sono incantate altrimenti non ci farebbero partire! E poi altro che dieci chili! Io nella mia avrò 100 chili di libri! Speriamo che non caschi l'aereo!» dico scherzando ma Draco mi osserva terrorizzato e si sente sopraffatto dall'elevato numero di gente che corre a destra a sinistra.

«Stai tranquillo, non accadrà niente. Seguimi» e ci incamminiamo verso lo sportello del nostro volo per presentare i biglietti.

«Mi date il vostro passaporto per favore?» chiede gentilmente la signorina allo sportello.

«Il nostro passache?» risponde Draco confuso e gli calpesto il piede per fargli capire di stare zitto.

«Certo, tenga» e subito dopo bisbiglio «Confundus»

«Rachel Jones e Jeremy Smith è corretto?» chiede confrontandoci con le foto nei documenti.

«Corretto»

«Il volo partirà tra un paio d'ore dal gate 15. Le valigie rispettano le norme della compagnia quindi potete portarle con voi»

«La ringrazio. Buon lavoro» e prendendo Draco per mano mi allontano.

«Rachel saresti così gentile da spiegarmi cosa sta succedendo? Perché Jeremy è un po' confuso»

«Davvero pensavi che avremmo viaggiato con i nostri nomi? E poi tu non avevi dei documenti babbani. La McGranitt ce li ha procurati per farci viaggiare tranquilli senza incorrere in rischi inutili»

«Ma ti rendi conto che non assomigliamo assolutamente a questi tipi?»

«Ho lanciato un confundus alla signorina. È meglio non lasciare prove della nostra partenza e quindi non mettere nostre foto in nessun documento. Tranquillo Draco, la McGranitt ha pensato a tutto»

«Vorrei essere preso in considerazione quando organizzate tutti questi piani diabolici. Non mi piace essere colto di sorpresa»

«Va bene! Ora muoviti e andiamo a fare i controlli» ci incamminiamo così verso il nostro imbarco e una volta giunti ai nastri spiego a Draco cosa deve fare «Metti la valigia su quel rullo. Se hai cinture, bracciali, anelli o qualsiasi cosa metallica toglila e mettila in questa vaschetta. Devono controllarci»

«Granger, non ti sembra un po' troppo chiedermi di togliere la cintura qui? In America avremo tutto il tempo che vuoi per dilettarci senza cintura»

«Sei sempre il solito cafone Malfoy»

«Si, ma sono pur sempre il tuo ragazzo. Mi hai scelto tu o sbaglio?» mi metto a ridere.

«Giusto. Ora muoviti» e così seguendo le mie direttive mette tutto nel cestello e passa i controlli senza problemi. I miei incantesimi hanno funzionato. Dopo aver ripreso tutto ci mettiamo in fila per salire sull'aereo e dopo pochissimo tempo ci fanno accomodare «Ecco, io e te siamo qui. Mettiti vicino alla finestra. Visto che è la tua prima volta è giusto che ti ci metta tu» e così, dopo aver riposto le valigie, ci sediamo.

«Cosa si fa in questi aggeggi Granger?»

«Leggi un libro, guardi un film, ti rilassi e non pensi a nulla. Molto semplice» abbasso il tavolino dal sedile di fronte e appare lo schermo della TV. Sollevo il bracciolo e gli passo le cuffie «Ti faccio vedere. Metti queste, come per il walkman. Adesso scelgo Alice in Wonderland, il cartone animato e tu puoi guardarlo, metterlo in pausa, cambiare lingua. Puoi fare quello che vuoi. Però ti consiglio di iniziarlo dopo la partenza, così prima ti godi lo spettacolo»

Il tempo trascorre calmo e alle 9 p.m. in punto il comandante avvisa che l'aereo sta per decollare «Aspetta. Ti allaccio la cintura» e mi avvicino per allacciarlo. Il suo respiro mi colpisce proprio dietro la nuca, causandomi dei brividi lungo la schiena. Il profumo di mente mi colpisce forte. Menta... L'amortentia! Lo sento ghignare. Mi sta ascoltando di nuovo. Ha visto che mi sono irrigidita e curioso si è messo ad origliare i miei pensieri. Ti ho beccato Malfoy, smettila di ghignare. Ma lui in tutta risposta continua imperterrito.

«Sai Granger, questo mezzo babbano è più interessante del previsto»

«Sai Draco? Se continui così quello che è successo tra noi sarà solo un lontano ricordo» si certo Hermione. Come se a te non fosse piaciuto. Come se non vedessi l'ora di rifarlo e di ritrovarti da sola con lui in un luogo più intimo. Oh, maledetto furetto!

«Perché dobbiamo mettere queste cinture? Sono scomode! E poi io riesco a volare su una scopa senza alcuna cintura di sicurezza, non capisco perché in questo coso sia necessaria»

«Meglio non capirlo, tranquillo. Solo per sicurezza. Preparati, la prima volta è sempre un po' strano» e gli stringo la mano così come i miei genitori l'avevano stretta a me quando ero piccola e spaventata. La sensazione di vuoto ci colpisce in pieno petto ma Draco sembra abbastanza tranquillo. Effettivamente dopo aver fatto un giro sulla scopa non sembra così traumatica la partenza «Guarda fuori»

Le luci di Edimburgo sono ormai dei piccoli puntini in lontananza e le nuvole iniziano ad infittirsi sempre di più fino a quando non formano un letto sotto di noi.

«Allora? Com'è stato il primo decollo?»

«Normale. Ma lo spettacolo dal finestrino è molto suggestivo. Quasi romantico oserei dire»

«Si, è vero. Uno spettacolo unico. Partire da Londra però è ancora più bello. Le luci di Londra creano un'atmosfera completamente diversa»

Appena raggiunta la quota giusta ci slacciamo le cinture e mentre Draco inizia a guardare Alice in Wonderland io mi rileggo per la millesima volta Orgoglio e Pregiudizio.

Il tempo trascorre tranquillo e la notte diventa sempre più buia. Stiamo sorvolando l'Oceano Atlantico e, ancora immersa nella lettura, sento una testa appoggiarsi alla mia spalla.

«Tutto bene?»

«Quelle povere ostrichette. È tristissimo»

«È il trauma di molti bambini, non preoccuparti. Non sei l'unico. Per il resto ti è piaciuto?»

«Un po' strano. Però mi sono piaciuti il gatto, il bruco e il pazzo del te»

«Lo stregatto, il brucaliffo e il Cappellaio Matto? Sono senza dubbio i miei preferiti»

«A quanto pare abbiamo qualcosa in comune Granger»

«Già, chi lo avrebbe mai detto?» e mi metto a ridere, portando una mano sulla mia spalla e accarezzandogli i capelli.

«Che stai leggendo?»

«Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen»

«Di che parla?»

«È la storia di due ragazzi che troppo orgogliosi e troppo pieni di pregiudizi l'uno nei confronti dell'altro non riescono ad apprezzarsi reciprocamente, nonostante in realtà potrebbero stare bene insieme»

«Sembra di conoscere già questa storia. Come finisce? Riescono a superare i pregiudizi?»

«Lo scoprirai quando lo leggerai» e gli passo il libro in modo che inizi a leggerlo già ora «Io tanto ho un po' di sonno e voglio dormire»

«Buonanotte Granger»

«Buona lettura Malfoy» e così mi stendo sul mio sedile e mi faccio coccolare dal cielo, prendendo subito sonno.

«Granger? Svegliati»

«Che...c'è?»

«Elizabeth e Darcy! Significa che c'è davvero speranza per noi!»

«L'hai già finito? E mi hai svegliato per dirmi questo?»

«Certo! I nostri pregiudizi sono spariti. Tu non pensi più che sono un lurido mangiamorte e io non penso più che tu sei una lurida mezzosangue. E poi io ho perso il mio orgorglio nel bagno di Mirtilla o forse anche prima. Tu, non so se hai perso o meno il tuo orgoglio ma mi hai dato una possibilità quindi.. Avevi ragione, somiglio a questo Mr. Darcy!»

«Frena l'entusiasmo Malfoy! Chi ti dice che io somiglio ad Elizabeth?»

«Dai ma guardati! A te non frega niente della ricchezza o della bellezza. A te interessa leggere o qualsiasi altra cosa inerente alla cultura. Ti piace parlare con persone colte, intelligenti, gentili e guarda un po'? Io sono colto, intelligente, gentilissimo e per tua fortuna anche ricco e bello!»

«Sempre molto modesto. Caro il mio Mr. Darcy sembra proprio che siamo arrivati!» i palazzi alti di Boston ci accolgono in lontananza e la pista d'atterraggio si avvicina sempre di più «Benvenuto in America! La Professoressa ci ha detto che il guardiano si farà trovare qua fuori e che ci accompagnerà lui».

Poi sento di colpo la sua voce nella mia testa "Tieni pronta la bacchetta. Non siamo al sicuro".

Che diavolo sta succedendo? Cosa hai sentito? "Hanno mandato via tutte le persone che stavano aspettando oltre quella porta. Sono in tre e cercano te"

Me? Ma sei sicuro che non sia il guardiano con qualche professore? "Sicuro Granger. Vieni con me" e mi tira verso il primo bagno che incontriamo. La gente sta iniziando ad uscire e appena non ci vedono arrivare si sente un'esplosione. Draco che facciamo?

Mi prende per mano e ci smaterializziamo. Dove siamo?

«Stai bene? Dove siamo?» e mi rendo conto di essere in cima all'Empire State Building. «Ma che diavolo..?? Perché ci hai portato proprio qua?»

«Senti Granger non ho una grande conoscenza dell'America e ho visto questo palazzo sulla locandina di un film con una scimmia gigante in aereo. È l'unico posto che mi è venuto in mente»

«Siamo sull'Empire State Building a New York. Quel film di cui hai visto la locandina è King Kong. È il cuore di Manhattan ed è stato il palazzo più alto del mondo prima che arrivassero... vediamo se si vedono... eccole! Quelle due torri che vedi in lontananza hanno superato il primato di questo palazzo. È il World Trade Center, il cuore economico di New York e poco più in là c'è il ponte di Brooklyn»

«Granger? Ma c'è qualcosa che non sai?»

«Certo che c'è ma questa è la base!»

«Se lo dici tu.. Comunque siamo nei guai. Dobbiamo capire come muoverci»

Apro la mia borsetta ed esco il ritratto vuoto «Draco Dormiens Nunquam Titillandus» e il volto del Professor Piton appare nel ritratto in men che non si dica «Professore ci hanno attaccato. Adesso siamo a New York. Non sapevamo dove andare e cosa fare».

«Signorina Granger, si calmi. Torno tra un attimo» e sparisce senza aggiungere altro. Restiamo in attesa e dopo qualche minuto il Professor Piton ritorna «Ok. Avete dei soldi con voi?».

«Si, ma in sterline. Devo cambiarli».

«Perfetto. Cercate il primo negozio di cambio e andate a Greenwich Village. C'è una locanda babbana che si chiama "Central Perk". Andate in bagno e bussate con la bacchetta nel lavandino. Tre volte. Vi condurrà al "Drago Fumante", chiedete del vecchio Jacob Kowalski. Fate il nome del Professor Silente, vi procurerà subito una stanza».

«Ok. Central Perk. Drago Fumante. Jacob Kowalski. Ci siamo. Grazie Professore» e così poso immediatamente il ritratto in borsa e prendendo per mano Draco ci smaterializziamo subito in questo quartiere alla ricerca di un Change Money. Non appena ne troviamo uno scambiamo tutti i soldi e cerchiamo Central Perk.

Sei ragazzi seduti al centro del locale stanno discutendo tra loro «Ma Rachel! Avevamo rotto!»

«Ross! È inutile! Hai sbagliato!».

«Ok, abbiamo capito! Io e Chandler andiamo a casa. Continuate a discutere».

«Dai Monica! Non lasciatemi qui con questi due! Phoebe tanto non fa altro che cantare Gatto Rognoso!».

«Mi dispiace Joey, dobbiamo andare!».

Mi intrometto sperando di non disturbare «Scusate sapreste indicarci dov'è il bagno?».

«Eheh hai visto Ross? Menomale che non ci sono Monica e Chandler, altrimenti si sentirebbero spodestati!»

«Sta zitto Joey! Si, è quella porta là in fondo. Ma fate in fretta, in molti hanno la vostra stessa idea» e così ci allontaniamo verso il bagno accompagnati dalla terribile canzone che la bionda stava cantando.

«Granger, gli Americani sono matti!»

«Oh smettila Draco! Andiamo» e seguendo le istruzioni di Piton bussiamo con la bacchetta sul lavandino e si apre un passaggio. Un signore basso e grassoccio che sembra aver raggiunto i cento anni ci accoglie «Benvenuti! Io sono Jacob Kowalski, come posso aiutarvi?»

«Salve Signor Kowalski. La stavamo cercando. Siamo studenti del Professor Silente e al momento ci ritroviamo in una situazione scomoda. Ci servirebbe un posto dove pernottare»

«Oh ma certo! Accomodatevi. Come sta quel vecchio zoticone?»

«Purtroppo è venuto a mancare due anni fa»

«Oh mi dispiace... L'ho conosciuto durante la mia grande avventura con Newt. Era un grande mago»

«Lei ha conosciuto Newt Scamander?»

«Oh, ma certo! È un mio grande amico! Altrimenti come avrei fatto a scoprire questo meraviglioso mondo di magia e animali strambi?»

«Lei è un babbano?» chiedo stranita

«Babbano? Cos'è un babbano?»

«Una persona senza poteri magici»

«Oh si! Un No-mag! Sono un no-mag» e così dopo qualche chiacchiera il Signor Kowalski ci accompagna in stanza «La colazione è inclusa. Sono un pasticcere, non ve ne pentirete. Inoltre, guarda caso il mio amico Newt e sua moglie Porpentina soggiornano qui al momento quindi lo incontrerete domani mattina o meglio stamattina visto l'orario. Buonanotte ragazzi»

E così dopo essere entrati in stanza guardo Draco, molto assonnato e dico «Non pensare di dormire. Dobbiamo prima escogitare un piano»

Ecco a voi come promesso il nuovo capitolo. So che ho fatto un casino e ho messo insieme troppe cose ma ho voluto fare un piccolo omaggio a Friends, che è in assoluto una delle mie serie tv preferite.

Per quanto riguarda Jacob non riuscivo ad immaginare un locandiere americano diverso da lui.
Fatemi sapere che ne pensate e se secondo voi ho aggiunto troppa carne al fuoco o se questo mix di pazzia non vi dispiace.

Gabrielle

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