Prologo | Gods

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Anno 3999 della seconda era.

Santuario della dea Luxtria:

Le correnti di etere si stavano concentrando al centro dell'imponente sala dal pavimento a mosaico, vorticando intorno ad una grande colonna di marmo bianco come un banco di piccoli pesci.

Imponenti archi con numerose incisioni, scolpite nei più preziosi metalli e adornati da stoffe e drappi provenienti da ogni dominio sormontano 6 troni dalle gargantuesche dimensioni, come se volessero rappresentare una propria identità.

Al centro della sala, ai piedi della colonna, siede una figura coperta da una stola color bianco avorio, una piccola fessura per gli occhi rivela lo sguardo di qualcuno che aspetta qualcosa. Occhi scarlatti e corporatura esile, la figura emana un'aura luminosa che ispira un calore familiare, la creatura ha un respiro debole, quasi come a non voler rovinare il silenzio di questo luogo sacro, silenzio che non rimasto tale a lungo.

Le correnti di etere iniziarono a vorticare come un uragano, spostando le vesti della creatura che si lasciò sfuggire uno sbuffo infastidito. Lo sguardo di lei si spostò su uno dei grandi archi, al suo interno etere color verde iniziò ad ammassarsi come un mulinello. Appena fu riempito di tale energia, un assordante rumore di macchinari e sbuffi di vapori. Dal portale appena aperto uscì il sesto, il giovane Dio dell'innovazione, Edlimer, con al seguito una sua rumorosa creazione.

La corporatura minuta della divinità entra in netto contrasto con le sue dimensioni reali, questi arrivava a malapena al bracciolo del suo trono. Una volta sedutosi, la "minuta" divinità si guardò intorno
-Evidentemente sono il primo, i miei saluti Custode- disse con una voce composta e pacata -Esatto lord Edlimer, è un onore averla qui- la figura in bianco rispose inchinandosi con rispetto -Attendiamo i vostri nobili fratelli e sorelle, dopo di ché inizieremo- aggiunse la figura, la divinità annuì distaccatamente per poi sedersi sul trono.

Il secondo portale ad accendersi si riempì di etere rosso, e un forte odore di carne e umidità ne fuoriuscì, precedendo l'entrata del signore delle fiamme, Vulkish, che trasportava sulla sua spalla sinistra una bestia delle dimensioni di un elefante. -Sempre elegante vedo, Fratello- il "giovane" Edlimer commentò l'entrata in scena del fratello, che di tutta risposta gli lanciò un ghigno e con un movimento rapido del braccio lanciò la creatura sulla minuta divinità.

-ORA BASTA!- una voce tuonò da uno dei portali e una saetta colpì e disintegrò la creatura a mezz'aria. Da un portale color giallo oro, con passi che facevano tremare le solide fondamenta del Santuario, Thanmar, squadrò i due fratelli con uno sguardo severo -Avete veramente intenzione di comportarvi come degli infanti nel luogo sacro di nostra madre!? Il vostro disripetto non ha limiti.- tuonò la Divinità. I due fratelli abbassarono lo sguardo sbuffando, Vulkish si sedette sul trono coperto di pellicce, cuoio e scaglie a gambe conserte -Sempre il solito guastafeste, credi seriamente che quella cosa lo avrebbe ferito?- chiese la divinità del fuoco, Thanmar girò gli occhi e sbuffò sedendosi sul suo trono adornato di numerosi stendardi di cavalierati del passato -Scusi per il disagio Custode, ogni volta si comportano in questo modo...- la Custode sospirò -Non si preoccupi lord Thanmar, chiedo solo che la calma del luogo sia preservata...- aggiunse inchinandosi.

Il quarto portale ad aprirsi fu quello tra Thanmar e Vulkish, color bianco come i fiori del deserto, accompagnata da una brezza delicata e ricoperta della migliore seta che tutti i Domini abbiano mai visto, la terzogenita Zahiran entra silenziosamente e con grazia si siede sul trono, adornato anch'esso di seta e tappeti dalle fantasie esotiche. -Benvenuta Nobile Zahiran- la Custode fece un inchino e la divinità rispose sollevando la mano in saluto -Sempre chiacchierona a quanto sembra- commentò Vulkish, che prontamente zittito da uno sguardo della sorella, i due non sono mai andati d'accordo, ci sono numerose voci a riguardo e la Custode potrebbe saperne di più, tuttavia un forte tonfo metallico interruppe la gara di occhiatacce.

Il portale di colore azzurro ghiaccio si aprì e ricoperta completamente da un armatura in ferro battuto, circondata da un aria polare la Dea Mirska si palesò -A quanto pare non sono l'ultima questa volta... Sorella, fratelli, i miei saluti- disse la dea con un tono distaccato -Nobile Mirska, è un piacere averla qui, ora manca solo vostra sorella maggiore e potremmo iniz...- la custode venne zittita dall'apertura dell'ultimo portale, il colore zaffiro irradiato da esso fece scendere un brivido sulla schiena di Edlimer, che sapeva cosa sarebbe successo dà lì a breve...

Dal portale iniziò a fuoriuscire un'enorme quantità di acqua, inondando il piedistallo del trono, da sotto la superficie una figura imponente si innalzò con un balzo, la primogenita della Luce, Eilune.
Dopo la sua entrata ad effetto la dea si sedette sul suo trono e si lasciò sfuggire un sorrisetto malizioso -A quanto pare sono ultima~ che peccato... Mi scuso per il disagio custode~- la figura in bianco non rispose... Anche perché era bagnata fradicia da capo a piedi e con lei le divinità dell'Onore e del progresso.

Vulkish scoppiò a ridere talmente forte che l'intero tempio iniziò a tremare, Zahiran e Mirska lanciarono un sospiro all'unisono, Thanmar si limitò ad sbuffare vigorosamente, mentre il più giovane Edlimer stava letteralmente sbuffando dalla rabbia, la sua invenzione alzò le sue pesanti braccia, puntandole verso la primogenita.
Un ronzio metallico iniziò a riempire la stanza, le tubazioni della creazione di Edlimer iniziarono a brillare di un verde acceso, indicando una palese ostilità.

Improvvisamente i venti eterei iniziarono a vorticare intensamente per la sala come un mulinello di puro potere magico, tutte le divinità si ammutolirono e iniziarono ad osservare la custode, in piedi alla base del grande obelisco -Adesso che siete tutti qui... Iniziamo a parlare del torneo... Miei signori- un tono leggermente stizzito fuoriuscì dalle labbra della figura incappucciata, seguito da una deglutizione generale e dal silenzio...











Angolo Hunter

We Bellini, come và?
Vi ho dato questo orribile prologo per dare un minimo di hype.
Ora, chi non ha ancora consegnato mi dica perché così ci organizziamo :3

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