La prima volta che aveva avuto a che fare con Eddie "The Freak" Munson era stato in caffetteria, quando lui era saltato giù da un tavolo e l'aveva fatta attaccare per lo spavento a una colonna vicino alla finestra.
Le aveva sorriso divertito ed era stato strano.
Lui era strano.
Ma, dopotutto, lo era anche lei, Gracie Lynn "The Geek" Barnes.
- Aaah, non ce la faccio più – Eddie aveva buttato sul tavolo l'ennesimo test di matematica con una bella F rossa sopra – Non posso continuare così.
- Da quando Eddie Munson si preoccupa dei suoi voti? – aveva chiesto Dustin con il suo viso rubicondo.
- Da quando mio zio ha minacciato un omicidio – si era lasciato cadere con la testa sul tavolo, i riccioli scuri che pendevano dal bordo giallo – Mi potete dare una mano voi?
- Matematica dell'ultimo anno? – aveva preso parola Lucas – Posso chiedere a mia sorella, se vuoi.
- Noo – aveva sbattuto le mani sul tavolo Eddie – Sarebbe veramente troppo imbarazzante farsi aiutare da un'undicenne. Dovrei trovare qualcuno dell'ultimo anno come me.
- Chiedi a Nancy.
- Giusto...- aveva mosso un po' la testa qua e là – Oppure a Gracie Lynn!
- Gracie Lynn?! – si era girata di scatto verso la ragazza che stava guardando qualcosa alla bacheca della caffetteria - Perché la Geek?
- Beh, è intelligente e ha i voti più alti in matematica di chiunque altro in questo posto.
- Ma non ti conosce, Eddie.
- Allora – si era alzato con un sorriso stampato sul viso – mi conoscerà presto.
La seconda volta che aveva avuto a che fare con lui era stato quando le era apparso a fianco mentre se ne stava tranquilla a leggere gli annunci della bacheca in caffetteria.
- Hey!
- Ciao – stavolta non si era spaventata perché lo aveva intravisto con la coda dell'occhio.
- Gracie Lynn Barnes, giusto? – le aveva fatto un cenno con l'indice.
- Sì, sono io - lo aveva squadrato leggermente da testa a piedi e aveva disteso un poco le labbra – Hai bisogno di qualcosa, Eddie?
- Mi conosci?!
- Tutti ti conoscono qui, anche se io e te non ci siamo mai parlati prima d'ora – aveva allargato gli occhi con ovvietà.
- Mhm, mi piace come sei diretta, Barnes – si era mosso intorno a lei – Comunque sì, è la prima volta che parliamo e sì, ho bisogno un favore.
- Dimmi – si era scostata dal ragazzo e si era seduta in un tavolo completamente libero, costringendolo a fare lo stesso davanti a lei.
- Ecco – le aveva allungato sul tavolo un foglio stropicciato e scarabocchiato – Di questo ho bisogno.
- Hai veramente scritto che la potenza 0 di 15379 è 0? – lo aveva guardato con gli occhi spalancati.
- Mi sembrava logico.
- Beh, sì, logico sì, ma sbagliato – gli aveva restituito il foglio – Forse bisogna partire dalle basi.
- Mi basta arrivare a C -, Gracie, nulla più.
- Entro quando?
- Devo diplomarmi.
- Ok – si era guardata in giro e con un colpo secco aveva riavvicinato il foglio a sé – Hai scritto che -5 alla -3 fa -15 – aveva schiacciato la bocca e assottigliato gli occhi.
- Hai intenzione di infilare ancora per molto il dito nella piaga, Barnes?
- No, Munson, sto cercando solo di capire quanto è drammatica la situazione.
- Da 1 a 10, ti direi radice di 100.
- Ma allora qualcosa sai! – aveva sbattuto le mani sul tavolo con un sorriso stampato in faccia.
- Me lo ha suggerito Manny e me lo ricordo.
- È comunque un passo avanti – stavolta gli aveva restituito il foglio – Il prossimo test è tra due settimane.
- Si può fare qualcosa, secondo te? – l'aveva guardata inclinando un poco la testa con gli occhi enormi.
- Forse non da arrivare a C-, ma se ti applichi potresti arrivare ora come ora ad una D – si era tirata su gli occhiali – Avresti comunque il tempo di recuperare con gli altri test – se ne era rimasto in silenzio ad osservarla, momenti in cui Gracie aveva capito potuto confermare per l'ennesima volta quanto fosse...ehm, particolare.
- Sarebbe perfetto! – era saltato dalla seduta senza preavviso – Gracie, potrei farti un monumento.
- Hey, Munson, non farti castelli in aria – aveva riso quasi divertita dall'espressione contenta del suo interlocutore – Ci si prova, ma non vuol dire che ci si riesca.
- Non importa, non importa – si era lasciato cadere seduto sul tavolo stesso – Mi applicherò quanto la mia testa mi permette di fare – si era toccato una tempia strizzando gli occhi – Al massimo mi presti un po' di intelligenza, tesoro.
- Non credo che basti, Munson.
- Come, Gracie Lynn "The Geek" Barnes non ha abbastanza intelligenza per due persone?
La ragazza, fino a due secondi prima con un mezzo sorriso, aveva preso un sospiro e aveva guardato Eddie da oltre la montatura degli occhiali mordendosi l'interno delle guance: - Non chiamarmi così, grazie.
- Ok, no problem – non aveva nemmeno lontanamente smesso di sorriderle e questa cosa lasciava Gracie alquanto colpita.
- Comunque – si era alzata – Devo andare ora, fammi un fischio quando vuoi iniziare – aveva fatto per andarsene.
- Gracie Lynn!
- Dimmi.
- Non è che mi puoi dare anche una mano in letteratura inglese?
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