Parte 6 'Til it appens to you'

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'Il primo giorno del nuovo lavoro...in definitiva, invece di agente ti chiameremo detective, da oggi in poi! Congratulazioni' Natasha si complimentava con la Tyler all'ingresso della Stazione di Polizia; il Falco era al suo fianco, con la solita espressione tipica: scocciata.

La moretta aveva brillantemente superato gli esami per passare di grado e ce l'aveva fatta al primo tentativo, nonostante fosse rientrata in servizio a soli tre mesi dalla nascita del figlio ed avesse potuto studiare nei ritagli di tempo, scarsissimi. Si era organizzata, alla perfezione, tra professione e gestione del bambino.

Era talmente caparbia ed ostinata in ogni circostanza che aveva ottenuto il punteggio più alto fra tutti i candidati ed una sorta di bacio accademico dal Comandante Fury, che era nella Commissione d'esame.

'È un bel passo avanti, niente turni strani o pattugliamenti. Ed alla tua età, è un successone' aggiunse il Capitano.

'Grazie, l'ho fatto soprattutto per il bambino. Tranne emergenze in notturna, per cui potrei essere chiamata improvvisamente, avrò un orario più umano e potrò organizzarmi con facilità tra il nido e la baby sitter' Rafflesia ci aveva ragionato e le era parsa un'ottima opzione.

'Clint, che c'è?' Tony lo esortò a esprimersi, pareva avesse il voltastomaco.

'C'è che l'hanno assegnata all'Unità Vittime Speciali, dedicata ai reati sessuali. È un reparto con situazioni bruttissime, turpi, troppo coinvolgenti...' si lamentò.

'Ah...il reparto del Sergente Hill!' Bruce commentò verso la moretta 'è una dura, ed è gravoso avere a che fare con quel tipo di vittime, tuttavia sono certo che imparerai moltissimo'.

'La trovo un'attività investigativa stimolante...adesso vado, il mio partner è arrivato ed è meglio che mi presenti. Grazie per la presenza e la solidarietà' la Tyler si accomiatò, dato un bacetto al Falco.

Aveva appena intravisto il collega, con cui avrebbe fatto coppia, entrare nell'open space riservato alla sua nuova Unità: Sam Wilson, soprannominato Falcon, un ex pilota di elicotteri dell'Aeronautica statunitense in congedo, che si era arruolato nei ranghi della Polizia della città, al termine della parentesi militare.

Era un ragazzo di una decina danni più di lei, di colore, piuttosto prestante, originario di Washington; notò il gran bel fisico curato, i capelli rasati, il pizzetto scolpito come voleva la moda, i profondi fanali scuri, il completo elegante e non vistoso. Aveva un'ottima reputazione e sembrava un tipo a posto.

'Ah, ora è chiaro il problema!' Stark prese in giro Barton, facendo la radiografia a Falcon 'fin quando tua moglie andava di pattuglia con il collega di mezza età prossimo alla pensione o con la compagna di corso dormivi sonni tranquilli, ora che lavorerà gomito a gomito con lo stallone nero ti trema la terra sotto i piedi!'.

'Smettila!' Rogers bofonchiò, dando un pizzicotto a Tony 'Non fomentarlo...Clint, per favore, togliti strane idee dalla testa. La tua signora è una professionista e ha occhi solo per te, lo sa l'intero Distretto. Rimani concentrato sulle nostre operazioni e sull'allenamento'. Erano parole al vento e Steve consapevole di stare sprecando il fiato ma aveva dovuto provare a tenere a bada l'ansioso coniuge.

'A proposito di lavoro, dobbiamo collaudare i nuovi fucili di precisione acquistati dal Capo per noi, per cui...' Thor segnalò la porta, con gli occhi cerulei al cielo, spingendoci leggermente il Falco, che era rimasto coi piedi incollati al pavimento, con la testa che faceva capolino verso l'entrata dell'ufficio di Rafflesia, giusto in tempo per scorgere Wilson che si esibiva in un sorriso a trentadue denti, stringendole la mano.

'La famigerata Rafflesia. Ciao, sono Sam!' affabile e cortese, si introdusse.

'Piacere...perché famigerata?' domandò, posando la tracolla di pelle sulla scrivania che aveva un cavaliere di carta con scritto il suo nome, attaccata a quella di Wilson, nella parte anteriore.

'Ho letto il tuo curriculum: la prima in ogni corso, l'eroina che ha fatto da scudo a Fury col proprio corpo alla parata del Columbus Day...aggiungo altro?'.

La Tyler percepì che non fosse finita 'Non era nulla, pubblicità e basta' sminuì la storia del ferimento 'Sam, sputa il rospo; ho un bambino di sei mesi, da oggi in poi metterò la mia vita nella tue mani e tu dovrai fare lo stesso!'

Il collega la squadrò; la ragazza con gli occhi ametista, in pantaloni neri attillati, camicia bianca, giacca grigia chiara avvitata, stivaletti in cuoio scuro, era, probabilmente, la femmina più carina che avesse mai incontrato. Emise un sospiro 'Quando il Sergente Hill mi ha dato informazioni su di te, ha sciorinato le tue referenze, sottolineando che avessi un unico difetto: tuo marito! Occhio di Falco!'.

'Ah...ho capito...' mormorò, in difficoltà. Prese fiato, e riordinò i pensieri 'Clint non sarà un problema, te lo giuro. Le nostre carriere professionali sono molto distanti...'.

'Non voglio rogne personali o scenate di gelosie. So che Barton è una testa calda, avvezzo a piazzate e annessi. Io no! Patti chiari e amicizia lunga...' specificò, scrutandola serio.

'Farò il possibile...' si augurò che il Falco non le mettesse i bastoni fra le ruote, rimuginando che la sera stessa avrebbe dovuto fargli un bel discorsetto.

'Rafflesia, eccoti' il Sergente Maria Hill, alta e longilinea, le iridi azzurre, i capelli castani scuri lisci alle spalle legati con un elastico di velluto blu e un tailleur molto formale, le dette il benvenuto, chiedendole di interfacciarsi con lei, unitamente a Wilson, nella propria stanza, in un breve momento di spiegazione delle attività che svolgeva l'Unità, per lasciare a Sam gli onori di casa.

Ritrovatisi da soli, Falcon le raccontò, nel dettaglio, del caso di cui si stava occupando in quel periodo: abusi sessuali da parte di un sacerdote di mezza età a giovani studenti di un liceo del West End, il Saint Mary.

'Storia delicata...spinosa direi' la Tyler si espresse, visionando il fascicolo del suo primo incarico. Il materiale che il collega le aveva dato da studiare era, a dir poco, tragico.

'Abbiamo scoperto delle deviazioni del prete, John Mitchell, a seguito di una confessione scritta, lasciata da un uomo di trent'anni che si è impiccato; nella lettera d'addio, raccontava cosa fosse accaduto a lui e ad altri allievi del suo corso nel periodo in cui aveva frequentato la scuola, ovvero nel 2005. Purtroppo nel nostro ordinamento vige la prescrizione quinquennale per i reati di natura sessuale, ed i crimini non sarebbero perseguibili, ad oggi, nemmeno se individuassimo i nomi dei molestati a cui accennava il suicida, che si è tolto la vita proprio a causa del dolore causato da quegli episodi inconfessati prima che lo avevano segnato per sempre e che non era riuscito a dimenticare'.

Secondo il collega, il sacerdote, docente di Letteratura, aveva esercitato il suo potere, strumentalizzando l'amicizia che lo legava alle vittime, tutti maschi in età adolescenziale, stando a ciò che era riferito nella missiva.

'Se, come crediamo, è un predatore sessuale, non avrà smesso di cercare altra carne fresca. Ho letto sui tuoi appunti che alla Saint Mary non si sono sbottonati. Figuriamoci, con la Chiesa di mezzo!'.

'Bingo! Mi hanno quasi cacciato, quando sono andato a fare domande e credimi, mi sono presentato con le migliori intenzioni, non sono stato ammiccante o aggressivo. Però...sento puzza di bruciato, lì c'è qualcosa che non va'.

'E il Sergente vuole che indaghiamo ancora...un bel casino. C'è qualcuno fra i ragazzi che hai visto che ti è sembrato l'anello debole della catena? Potrei parlarci, sono particolarmente persuasiva' si offrì.

Sam ci rimuginò su 'In effetti sì'. Spulciò il suo quadernino e pronunciò un nome 'Aidan Murray, la famiglia è di origine irlandese. Aveva lo sguardo atterrito e si fissava i piedi'. Rafflesia era molto affascinante. Si chiese quale maschio di quell'età non volesse averci a che fare e si convinse, prendendo, dal cassettino della scrivania, le chiavi della berlina che avevano in dotazione 'Proviamo, non abbiamo nulla da perdere, alle brutte faremo un buco nell'acqua. Ti spiace se guido io?'.

La Tyler scosse la testa, seguendolo 'Figurati!'.

Si erano confrontati sull'indagine per l'intero tragitto, fino ad un imponente edificio, realizzato interamente in travertino, con una grande scalinata del medesimo materiale, tre portoni lignei, con una croce che spiccava sul punto più alto, appena sopra una statua della Vergine.

'Mi inquieta...siamo arrivati al momento giusto' la moretta sentì suonare la campanella che segnava la fine delle lezioni e scese dall'auto parcheggiata di fronte; un'orda di studenti in divisa - un paio di bermuda blu scuro, maglione e calzettoni rosso bordeaux, oltre che una camicia bianca - si precipitò all'esterno, riversandosi fra le scale e lo spazio antistante.

'Il ragazzo di cui ti accennavo' Sam, al suo fianco, piegò la testa verso destra, in direzione di un teenager dai capelli rossi, un viso paffutello e lentigginoso, l'andatura fiacca. Pareva portasse il mondo sulle spalle, dentro lo zainetto; ciononostante, accortosi della presenza del collega, velocizzò la propria andatura, svoltando alla prima traversa utile in direzione della strada più commerciale limitrofa al liceo.

Senza attendere, la Tyler gli si affilò, unitamente a Wilson; non si trattava di un vero e proprio pedinamento, il giovane non era un delinquente o un malintenzionato. A due passi da lui, con Sam contrariato che sbuffava, Rafflesia lo chiamò 'Aidan, aspetta...'.

Aveva usato un tono dolce, quello con cui si rivolgeva a Frankie quando lo cullava. Il ragazzo tentennò 'Che volete?'. Si era fermato e voltato, e osservava il viso della bruna, ammirato.

'Ciao, sono il Detective Rafflesia Tyler, hai già incontrato il mio collega, Wilson. Pensavo potessimo chiacchierare, noi due. Dove vai di solito a pranzo?' domandò, sfoderando il suo più bel sorriso. Persino Sam ne fu colpito ed ebbe compassione del Falco...ora gli era tutto molto chiaro!

'No, debbo tornare a casa, mi spiace' il ragazzo tentava di svicolare, ma la Tyler fu implacabile.

'Offro io, non puoi dirmi di no...' sbattè le ciglia, maliarda e si bloccò, fissando il romanzo che Aidan teneva stretto in mano insieme ad un altro libro, sbottando a ridere. La copertina di colore azzurro Tiffany lo rendeva particolarmente riconoscibile, ai suoi occhi 'Ti è piaciuto?' lo indicò.

'Sì, è la seconda volta che lo leggo. Adoro Anna Tyler, ho tutta la collana. Perché?'.

'E' mia mamma!' confessò, candidamente, vedendo Sam sconcertato.

'Incredibile coincidenza! Com'è?' il ragazzo non stava più nella pelle.

Rafflesia esitò, poi fu sincera 'Una vera stronza, litighiamo in continuazione, come penso si discuta solo con la propria madre...però...' la buttò sulla linea della sincerità e non sbagliò 'grazie a lei, non ho perso l'amore della mia vita'. Alzò la mano sinistra, dove spiccava la fede nuziale e un anello di fidanzamento con un diamante dalle dimensioni notevoli - di cui Wilson aveva sentito parlare nei corridoi del Distretto, il leggendario brillocco Tyler - Barton, paragonato ai diamanti della famosa coppia Elizabeth Taylor - Richard Burton, per l'assonanza dei loro nomi, l'abitudine dell'attore di regalare gioielli all'interprete di Cleopatra e il violetto che accomunava gli occhi delle due donne - e raccontò, divertita, la storia della torta nuziale.

'Caspita! Tuo marito aveva ordinato un profiterole, pensa che idiota...' Aidan si era sciolto, leggermente, e la Tyler, presolo sottobraccio, si era diretta con lui a un semplice bar a gestione familiare, scegliendo un tavolo laterale, con le sedute imbottite marroni poste una di fronte l'altra.

Si accomodò, a fianco del ragazzo, con Sam davanti, ordinando per tutti hamburger, patate fritte e Coca Cola, una scelta azzeccata di cui nessuno si lamentò.

Così come azzeccò i tempi, sollecitando il giovane a parlarle di sé, lusingandolo come esclusivamente una ragazza affascinante sapeva fare, fino all'arrivo dei sandwich. E lì Rafflesia dette il meglio; il collega guardò, ipnotizzato, il modo in cui mangiava le patatine, intingendole nella maionese e nel ketchup, con una gestualità naturale e sensuale allo stesso tempo.

Quando pensò che Murray fosse cotto a puntino - perché lo era, innamorato perso - la detective affondò il colpo. Con la mano poggiata sulla sua, chiese, a bassa voce, accorata e partecipe 'Aidan, ti prego...raccontami ciò che sai di padre Mitchell e, soprattutto, se ti ha importunato, in qualunque modo...perché se è così, gliela farò pagare molto cara'. Non scherzava affatto e lui se ne accorse.

Sam ebbe un brivido lungo la spina dorsale, notando il lampo che aveva attraversato il viso imberbe del rosso. Era un baleno di paura e senso di liberazione. Capì che si sarebbe confidato e accese il microfono del cellulare, rivoltando l'apparecchio sul tavolo e mostrando il display illuminato, affinché non vi fossero segreti.

'Rafflesia...con me...ha tentato' Aidan si era fatto piccolo piccolo e pareva ancora più giovane della sua età 'a seguito di un compito in classe andato male, mi ha chiesto di fermarmi, terminata la lezione. Eravamo io e lui nell'aula, soli; mi ha accarezzato la schiena, dicendomi che il mio profitto era peggiorato e che rischiavo la bocciatura ma che c'era una maniera per rimediare. In quel momento, mi ha...' lì arrossì, violentemente.

'Continua, le sue malefatte non rimarranno impunite, te lo giuro su mio figlio' la bruna era una schiacciasassi.

'Mi ha preso la mano e l'ha messa sul cavallo dei pantaloni, era già su di giri...mi ha fatto schifo e sono scappato a gambe levate, dandogli uno spintone...non lo ha più rifatto...non l'ho mai detto a nessuno'.

'Non è stata assolutamente colpa tua, Aidan. Mitchell si è comportato male con molti allievi. Immagino che tu abbia sentito le voci che girano e che conosca i nomi...' non ci fu bisogno di altri convincimenti, Murray spifferò il lungo elenco che ricordava a memoria, indicando anche la classe frequentata da ciascuna vittima.

Sam gongolava, cercando di non darlo a vedere; terminato il pranzo e la conversazione dai toni piuttosto nefasti, la Tyler salutò il ragazzo con un buffetto, lasciandogli il proprio biglietto da visita, e chiarendo che avrebbe contattato i suoi genitori al più presto, per redigere un verbale più formale della sua confessione alla Centrale.

'Sei una forza, non pensavo che Aidan avrebbe ceduto. Avevo dei preconcetti su di te, devi scusarmi...' Wilson scoprì le sue carte, nel tragitto di ritorno in macchina.

Lei fece spallucce 'Non importa; mi interessa mettere dietro le sbarre quel bastardo di Mitchell e buttare la chiave'.

'Poliziotta idealista, come me, fino al midollo; siamo una specie in via di estinzione e non troppo apprezzati, ahimè'.

'Siamo numerosi, invece...' sussurrò, orgogliosa, vedendo Clint che l'aspettava all'entrata del Distretto, con le mani nei jeans e lo sguardo preoccupato.

'Ragguaglio la Hill delle preziose informazioni che hai estorto al tuo nuovo spasimante, sarà contenta. Ci vediamo domani, vai pure' il collega, scendendo dall'auto, la liberò per lasciarla a suo marito, a cui la moretta lo introdusse, rapidamente.

Il Falco lo salutò con un cenno del capo, per poi stringere la sua dolce metà 'Volevo tornare a casa con te, è il tuo primo giorno e la baby sitter rimarrà un'altra mezz'ora'.

'Amore, è stato fantastico...' le mani sul suo petto, sopra la giacca di pelle, gli schioccò un bacio travolgente, con gli occhi che le brillavano.

'Che entusiasmo...raccontami tutto e soprattutto chi diavolo è il tuo nuovo spasimante!' la interpellò, curioso, avendo ascoltato le parole di Wilson.

'Strada facendo, perché stasera voglio dedicarmi a Frankie...e poi a te' ribadì, sciorinando gli avvenimenti della propria giornata e il discorsetto che si era prefissata, che Barton, ovviamente, non gradì affatto.

***

'È carino, Wilson. Un bel tipo. Sono contenta che si sia integrato nel nostro gruppo, a volte sembriamo un po' chiusi, possiamo fare soggezione e sarebbe stato un peccato' la Romanoff chiacchierava con Rafflesia, in braccio Frankie, fissando Sam che, a sua volta, conversava col Falco, nel corso della festicciola organizzata per il primo compleanno del piccolo, in un'area dedicata ai bambini, un parco giochi con svariate attività, gonfiabili e playground.

Era il luogo ideale dove trascorrere una piacevole giornata di relax e divertimento; all'interno c'era anche una gelateria ed una pizzeria-panineria, per il pranzo degli adulti.

'È un bravo ragazzo e un collega eccezionale, Nat. Sono stata fortunata' confermò la moretta, sistemando tovaglioli, piatti e bicchieri di carta su una tovaglia usa e getta che aveva steso sopra un lungo tavolo rettangolare contornato da seggiole di plastica, su cui le sue amiche Peggy e Jane cominciarono a poggiare i panini e stuzzichini vari che avrebbero formato la consistente merenda mattutina.

'E Clint non usa più la sua foto come bersaglio per gli allenamenti!' Stark lo disse a voce molto alta, per farsi sentire.

'Ha quella del ragazzino che hai convinto a parlare per incastrare padre Mitchell' ribatté proprio Sam, sghignazzando.

'Credevo non ti avesse infastidita più...sono passati diversi mesi dall'arresto del sacerdote. La Hill non stava più nella pelle dall'ebbrezza di essere lei sui giornali, con la vostra Unità' Bruce sottolineò il favorevole esito dell'indagine; fra i nomi forniti da Murray, Rafflesia e Wilson avevano scoperto decine di vittime di abusi oltremodo gravi. Con un lavoro di fino, li avevano convinti a denunciare il loro carnefice, che, a seguito di un processo per direttissima, era finito in un carcere di massima sicurezza, ove avrebbe trascorso il resto dei suoi anni.

La vicenda aveva avuto un'eco mediatica di una portata tale che molti ex studenti, non solo della Saint Mary, ma di altre scuole cattoliche e laiche, si erano fatti avanti, raccontando delle sevizie a cui erano stati sottoposti da insegnanti e uomini di fede.

I due detective, alla luce dello strepitoso risultato, avevano ottenuto un encomio dal Direttore Fury.

'L'unico strascico negativo è il pel di carota che si presenta al Distretto con regalini vari per una donna sposata che potrebbe essere sua madre ed un figlio già lo ha...glielo ho spiegato a brutto muso, ma sembra non capire' il Falco menò i pugni in aria, come a boxare una figura inesistente: Aidan!

Sinuosa, col vestito di chiffon rosa salmone che faceva impazzire Clint e che, con l'arrotondamento delle forme dovuto alla gravidanza, le donava ancora di più, la Tyler si diresse verso di lui. Non era l'abbigliamento adatto al party del bambino, ancorché avesse indossato delle Superga di tela bianca per sdrammatizzare l'eleganza dell'abito; ovviamente se n'era fregata, come si fregò della presenza degli altri per ancheggiare verso l'uomo che le aveva rubato il cuore.

Barton trattenne il fiato e se stesso dal mettersi in ginocchio e chiederle di sposarlo nuovamente; non appena gli arrivò a tiro, la strattonò con forza, tenendola dalle braccia, e strofinò la bocca con la sua.

'Falco, dai un taglio alla storia dello studente della Saint Mary; è il compleanno di Frankie e tu un perditempo' gli bisbigliò, udendolo annuire, perdendosi dietro l'ennesimo bacio il secondo successivo.

'Limonano in maniera vergognosa' Tony li osservava, in piedi accanto al tavolo delle vettovaglie, con la destra fissa nell'insalatiera di plastica contenente le puff al formaggio.

'Guarda da un'altra parte e fatti gli affari tuoi' gli intimò Pepper, quasi minacciandolo.

'Sono esagerati, siamo in un luogo pubblico, pieno di minorenni' si lamentò il Capitano, a ruota, con Peggy che, alle sue spalle, scuoteva la testa.

'Sono legatissimi, è bello, speciale' Wilson, in una mano un tramezzino al tonno, nell'altra un bicchiere di succo di frutta, espresse un parere sincero 'prima di conoscerli, credevo fossero due pazzi...'.

'Li avevi giudicati bene, sono matti da legare' intervenne Thor.

'Ti sbagli, sono innamorati pazzi, è quello il loro segreto' Jane lo contraddisse, guardando la coppia portare il figlio all'interno di una piscina con le palline morbide multicolori dove poteva gattonare, giacché era ancora molto incerto sulle gambe.

Frankie - indosso jeans e una maglietta con sopra stampato il numero uno - si era seduto tra le sfere e aveva iniziato a tirarle ovunque, tentando di colpire suo padre, che si faceva bersagliare, e poi le rincorreva in lungo e in largo per rimetterle a posto. Continuarono per un bel pezzo, fin quando, quest'ultimo, stravolto, tornò verso gli amici e si piazzò su una seggiola 'E' più faticoso dell'ultima missione!'.

'Sul serio? Non credo' ridacchiò la Tyler.

I Vendicatori avevano sventato un attacco chimico con gas di cianuro nella Metropolitana cittadina, che avrebbe provocato morte e caos; unitamente alla squadra antiterrorismo di New York avevano individuato una cellula estremistica che stava preparando un'azione clamorosa proprio all'interno della Metropolitana durante l'ora di punta. Uno scenario da incubo.

In seguito a una serie di perquisizioni, in alcune case utilizzate come punto di appoggio da immigrati stranieri a Brooklyn, gli Avengers avevano scoperto un enorme quantitativo di una sostanza chimica velenosa da rilasciare nell'aria.

'Dedichiamoci ad argomenti più divertenti. E' passato un anno dalla nascita del bambino... Mi pare ieri! Credevamo venissero le vostre famiglie, per festeggiare con voi' Vedova Nera si informò.

'I genitori di Clint abitano troppo lontano ed è periodo della semina del mais, non riescono a lasciare la fattoria; i miei sono in Europa per un viaggio d'affari di mio padre, programmato da tempo. Li vedremo in occasione delle ferie estive' Rafflesia chiarì, mettendo una candelina esplosiva azzurra sulla torta che aveva ordinato personalmente: un millefoglie rettangolare con due strati, uno di crema e uno di cioccolato, sopra un'allegra decorazione di zucchero di Mickey Mouse.

Dal candelotto acceso si alzò una fontana di fiamma e luce gialla intensa che provocò una risatina e un versetto al piccolo, che batté le manine felice; assaggiato un pezzettino dello squisito dolce, cadde in un sonno profondo, dedicandosi al riposino pomeridiano, steso a pancia in sotto su un plaid, all'ombra di un grande albero dalla folta chioma, nel fazzoletto di prato annesso all'area giochi, con intorno, sbracati, gli strambi amici dei suoi genitori.

'Di cosa vi occupate, in questo periodo?' Bruce lo chiese a Rafflesia; i casi dell'Unità di cui faceva parte lo interessavano molto, era un tuttologo.

La bruna alzò lo sguardo su Sam, in cerca di aiuto e lo trovò. Le fece l'occhiolino, autorizzandola a parlarne liberamente. Erano gli Avengers e persino loro superiori, per di più fidatissimi.

Tuttavia, l'espressione turbata del collega di sua moglie fece vacillare Barton. Drizzò le orecchie come un cane da riporto, in attesa.

'Alcuni giorni fa, un'autopompa dei Vigili del Fuoco, presa una chiamata per domare un incendio scoppiato in un magazzino nella zona periferica ovest di New York, ha notato una giovane donna di colore, stesa sul ciglio della strada, con gli abiti strappati, picchiata selvaggiamente. I pompieri hanno avvisato la Centrale e il soccorso medico, subito, ed è stata accompagnata, incosciente, all'Ospedale più vicino.

Era stata drogata, lo abbiamo scoperto successivamente dall'esito dell'esame tossicologico. Tuttavia, i medici hanno compreso, dal tipo di ferite riportate, che fosse stata violentata. L'hanno sottoposta al kit stupro, con esito positivo.

I danni fisici che ha riportato, le ferite che le hanno inflitto' la Tyler fece un lungo respiro, per ritrovare un controllo che stava svanendo, nella testa le raccapriccianti foto del dossier che avevano scattato i dottori 'sono state tanto profonde da averle lacerato l'utero e l'intestino...non potrà avere figli e ne porterà addosso le cicatrici per sempre, nel corpo e nell'anima' triste, accarezzò la testolina bionda di Frankie, scrutando Natasha che, a sua volta, aveva un nodo alla bocca della stomaco, quello che poteva colpire solo un'altra femmina 'Per un pelo, non ha perso la vita' concluse.

'Il presidio della Polizia all'interno dell'Ospedale ha avvisato il Sergente Hill, che ha spedito noi, per direttissima, a parlare con la vittima. Le capacità empatiche di tua moglie, Clint, l'hanno positivamente colpita ed il caso è apparso, dall'inizio, delicato' aggiunse Wilson.

'Quando la ragazza si è svegliata, si è resa disponibile a raccontarci cosa le fosse accaduto. La sua storia era ricca di dettagli, i particolari hanno trovato riscontro nelle nostre indagini. Tramite un suo amico, era stata invitata in un pub dove si erano ritrovati gli atleti dei New York Giants, per brindare al successo dell'ultima partita dei play off del campionato'.

'I Giants? La squadra di football americano della National Football League?' Steve era molto partecipe, andava pazzo per lo sport ed era tifosissimo del team.

'Esattamente, Capitano. Durante le ore trascorse nel locale, la vittima è stata corteggiata apertamente da un giocatore, Anthony Brown. Non le dispiaceva la sua compagnia sulle prime a livello di conversazione, ma sembra sia diventato insistente e non sapeva come scrollarselo di dosso, gli ha detto chiaramente che non le interessava' la bruna proseguì.

'E' uno dei migliori ricevitori dell'intero campionato, impaccato di soldi e su tutte le riviste di gossip; si accompagna con attrici e modelle, ha migliaia di fans adoranti, non credo proprio stia lì a provarci spudoratamente con una ragazza incontrata in un pub, suona strano' rilevò Thor.

'Sembra la difesa del suo legale...' Rafflesia lo squadrò 'Point Break, nel sangue della nostra vittima c'era una dose di Roipnol adatta alla sedazione di cavallo; è incolore e insapore e lo chiamano la droga dello stupro, giacché chi lo prende, poi, non ricorda nulla...probabilmente, glielo ha messo di nascosto nel drink, poiché lei non voleva starci, l'ha portata in una stanza appartata e ha fatto i suoi comodi...eroe del football o meno...lei rammenta pochi particolari, ma il suo viso le è rimasto in mente e, ancor di più, di aver detto di no!'.

'Riscontri nell'Afis?' il Falco citò l'acronimo di Automated Fingerprint Identification System, ovvero il "Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte", utilizzato dalla Polizia e dalle Agenzie americane per ottenere una comparazione sia delle impronte digitali sia di altri dati biometrici, tra cui il seme maschile.

'Nessuno, non credo Brown sia registrato. C'era liquido seminale di un unico uomo, ma pure i capelli di un altro, che, secondo noi, è un complice più passivo. A parlare con la squadra sono andati Coulson e la Hill...con un nulla di fatto, dato che non sono ancora riuscita a convincere la ragazza a sporgere una denuncia...le prove che abbiamo, allo stato attuale, sono scarse e lei non se la sente di affrontare la gogna social che accompagna un certo tipo di vicende, dato che la controparte è famosa e in molti prenderebbero le sue difese...si ritroverebbe a essere la cattiva della situazione, che si vuole approfittare della vicenda per notorietà e soldi' la Tyler era molto avvilita.

'Perché due papaveri come loro e non voi due? L'indagine è vostra, no?' Stark, toccandosi il pizzetto, fece la domanda che scatenò l'ira funesta di Barton.

Wilson tentennò, ma ritenne di rispondere. Da quando la moretta era diventata la sua partner, gli Avengers lo avevano accolto con sincera amicizia, e non si sentì di mentire 'L'idea è che una delle nostre agenti donna faccia da esca, e vada in un posto dove è anche lui, in incognito. Brown ci proverebbe con scarsa fortuna, e, incavolato dal non riuscire, tenterebbe di drogarla ed approfittare di lei. Noi lo coglieremmo sul fatto, intervenendo, poiché l'agente sarebbe microfonata, con una squadra operativa d'appoggio...ovviamente, per interessare un giocatore di football del suo livello, la Hill ha scelto una collega seducente e talentuosa...' si voltò verso la Tyler, che, invece di abbassare gli occhi, tenne lo sguardo fermo su suo marito.

Clint si sentì svenire e emise un gemito, dicendo in un soffio due parole pesanti 'Non esiste!'.

Che Rogers udì, perfettamente e si intromise, allineandosi al cecchino 'E' pericoloso, Rafflesia...non saresti neppure armata, nuda...'. Erano andati Phil e Maria in avanscoperta, affinché la Tyler potesse essere usata come gancio, in un momento successivo.

Ci mancava la paternale del Capitano 'Ho già deciso, Steve, e gradirei non vi impicciaste, nessuno di voi'.

Jane, Peggy e Pepper erano ammutolite, e persino Natasha non aveva spezzato una lancia in suo favore. La detective si aspettava almeno un minimo di solidarietà femminile. Il lamento di suo figlio che si stava destando, la liberò da una spinosa conversazione, che rimase taciuta.

Ma oramai la frittata era fatta, l'agitazione si tagliava con un coltello; con la scusa della stanchezza di Frankie, a metà pomeriggio il gruppo si sciolse.

Il Falco caricò gli innumerevoli regali e il passeggino nel bagagliaio del fuoristrada e si mise al volante, sbattendo lo sportello; non aveva più parlato, nemmeno una sillaba che fosse una e continuò nello snervante mutismo.

Si rivolgeva solo al bambino, anche a casa, e mai alla moretta; perfino mentre gli facevano il bagnetto insieme e Rafflesia gli preparava la pappa serale, che mangiava, d'abitudine, aiutato da lui, tenne la bocca chiusa e si defilò, poco dopo, sul balcone del soggiorno, a fumare in pigiama, chiudendosi la finestra alle spalle ed accendendo la luce della chiostrina.

Musone mica per sbaglio, rifletté la Tyler, cullando il suo cucciolo lungamente, prima di metterlo a nanna nel lettino.

'Sei più bello quando ti incazzi, lo notavo oggi' in camicia da notte lilla come i propri occhi - inserito il disco di Lady Gaga nel lettore cd del soggiorno, a basso volume, sul pezzo 'Til it appens to you' - era uscita sulla terrazza e si era piazzata accanto al marito, che era alla quarta sigaretta consecutiva, a giudicare dal numero di mozziconi nel posacenere 'Sarà per questo che mi sono innamorata di te, perché sei sempre arrabbiato'. Voleva fare la spiritosa e riuscì poco.

Clint non l'aveva neanche guardata, fissava il palazzo di fronte, aspirando il tabacco fino al filtro.

'Bel panorama, Falco?' lo interloquì, ancora, non ottenendo alcuna risposta. 'Hai saltato la cena, sei nervoso per la storia di Brown'. Non aveva mangiato nemmeno lei, con lo stomaco chiuso da una morsa.

'Tu non lo saresti? Se fossi io al tuo posto?' schiacciando, rabbioso, la cicca nel portacenere, poggiò la testa fra le mani, sentendo quella di sua moglie che gli accarezzava il collo e le sue dita che frugavano fra i capelli.

'Sì, un po'. Lo sono sempre quando sei via con gli Avengers, come nell'ultima operazione. La sostanza che avete trovato nell'appartamento affittato dalla cellula terroristica era sarin, il gas nervino più letale che esista, e tu lo hai maneggiato senza la tuta protettiva, a mani nude. Me lo ha riferito Jane...i tuoi amici, a letto, hanno la lingua lunga' ne era a conoscenza da tempo e lui, colto sul fatto, non controbatté 'So che sei in gamba e che è il nostro lavoro, cerco di tenere a bada la tensione' ammise.

'Io no, non riesco...perché hai acconsentito alla richiesta del Sergente? La tua Unità è composta da molte donne, aveva diverse opzioni' la guardò; brave e belle come lei, non ne era certo vi fossero. Coraggiose come lei, maledizione, nessuna.

'Le ho detto subito di sì, ero la sua prima scelta...Clint' poggiò il mento sulla sua spalla, avevano i visi uno accanto l'altra 'ho interrogato la vittima. Si chiama Talia. È una ragazza dolcissima, aveva tutta la vita davanti. Doveva sposarsi fra pochi mesi, era innamorata persa del suo fidanzato. È capitata al pub della festa, per caso. Quella bestia, Brown...le ha tolto il futuro...perché non ha saputo accettare che gli dicesse di no, che lo rifiutasse' fece una pausa 'ho visto i referti, l'ha rovinata. Non potrà neanche essere mamma' le vennero gli occhi lucidi e un groppo alla gola 'e recentemente mi ha chiamato, la relazione fra lei e il suo compagno si sta esaurendo. È complesso superare una tragedia simile, anche se ti vuoi un bene dell'anima. Poteva succedere a chiunque...a me...se mi fosse accaduto prima della nascita di Frankie...' non poté terminare, il concetto l'aveva espresso.

Il Falco, a cui il cuore si era ristretto sentendola tanto accorata, girò finalmente il volto verso di lei, gli occhi azzurri fiammeggianti 'Ti amo, Detective'.

Rafflesia, un po' più calma, congiunse le labbra con quelle di suo marito, che la spinse indietro, con delicatezza, facendole poggiare la schiena al muro del balcone 'Proprio perché ci amiamo, devi promettermi che rimarrai tranquillo, te ne prego' lo implorò.

'Vedremo...' sibillino, poggiò la bocca umida sul suo collo, all'altezza della giugulare, con le mani che le sfioravano la schiena nuda, sotto la stoffa viola della camicia da notte 'ho promesso che ti avrei protetta, davanti a Dio, ai nostri genitori ed ai nostri amici. Non l'ho giurato per scherzo, sai!'.

'Grazie, ci conto...Stiamo dando spettacolo per i vicini guardoni...' lo apostrofò, vedendolo allungare il braccio alla sua destra e spegnere l'interruttore della luce, lasciando il balcone al buio.

'Non l'abbiamo mai fatto qui e dobbiamo festeggiare adeguatamente il compleanno di Frankie' ribatté Barton, in preda ad un'intenzione più che lussuriosa, anche per distrarla, sperando che non avesse dato troppa importanza alla sua affermazione, stante l'idea geniale che gli era balenata in mente nel corso del confronto.

Sua moglie, ignara delle sue intenzioni, lasciò sfumare la tensione della discussione, avvinghiata a lui che la inchiodò, con passione, alla parete del balcone.

***

N.d.A.

Segnalo che l'episodio del presunto stupro commesso dal giocatore dei Giants è preso dalla cronaca, per un desiderio di realismo della narrazione, sganciato da qualsivoglia conseguenza giudiziaria vera della vicenda che ha colpito Anthony Brown.

Rafflesia ha iniziato la nuova attività come componente dell'Unita Vittime Speciali della Polizia di New York; è un voluto richiamo a 'Law & Order SVU', un telefilm seriale che ho adorato, molto ben fatto.

Si è appassionata a perseguire un tipo di crimini efferati, spesso compiuti su donne e bambini, e si appresta a fare da esca per incastrare un presento predatore sessuale, a dispetto delle remore di suo marito.

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