Cap. 5

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La mattina successiva mi ero svegliata con un gran mal di testa e avevo preso una pasticca per farmelo passare.

Siccome mi sentivo veramente male avevo chiamato Jim:

<< Pronto Jim sono Laura >>

<< Ehi Laura che succede? >> aveva chiesto preoccupato

<< Non me la sento di lavorare oggi mi dispiace >>

<< D'accordo non c'è problema >>

<< Grazie Jim >>

Dopo aver telefonato a Jim mi ero sdraiata sul letto piangendo ancora e ancora fino ad addormentarmi.

Quando mi ero svegliata avevo sentito suonare il campanello.

<< Chi è? >>

<< Sono io Freddie >>

<< Senti Freddie non mi va di vedere nessuno >>

<< Vorrei vedere come stai e risolvere il tuo problema tesoro >>

Gli ero andata ad aprire e lui vedendomi con tutti gli occhi rossi mi aveva abbracciato.

<< Ehi tesoro che succede? Qualcosa non va? Chi ti ha spezzato il cuore? >> mi aveva chiesto preoccupato

<< Per favore Freddie non ne voglio parlare >>

<< Io lo ammazzo quello che ha fatto soffrire questo bocciolo di rosa! >>

<< Con la violenza non si risolve nulla e comunque doveva andare così >>

<< Mi vuoi raccontare quello che è successo? >>

<< Io ero fidanzata con un ragazzo molto carino, si chiamava Daniel, tra me e lui era scoppiata la famosa scintilla. Era divertente, un po' pazzo, gentile e premuroso. Durante le superiori lo avevo aiutato molto nel disegno e lui durante le lezioni mi aveva stuzzicata. Durante le gite scolastiche io e lui stavamo sempre insieme. Quattro anni fa ci eravamo dichiarati proprio qui a Londra davanti al Big Ben, e alla fine della maturità avevamo passato le nostre giornate tra Los Angeles e Hollywood. A fine agosto ero stata chiamata a Londra per lavorare per una rivista di fotografia abbastanza importante e ci eravamo dovuti separare. Poi eravate  arrivati voi. Ieri io gli avevo telefonato e mi aveva detto che non voleva che soffrissimo così ci eravamo lasciati >>

<< Mi dispiace tanto cucciola, vuoi che ti prepari un po' di tè? >>

<< Sì, grazie Freddie >>

Mentre stavamo insieme mi sentivo veramente bene e avevo compreso che forse Barb aveva ragione: " sì, mi sono innamorata di quegli occhi stupendi, di quel sorriso che lui tenta di nascondere con la mano per i suoi denti sporgenti, di quel suo carattere dolce, gentile, premuroso, di quella voce che mi fa venire i brividi lungo la schiena. Sì, Cupido ha  colpito di nuovo e questa volta ha  fatto centro per davvero. "

Verso sera lui mi aveva chiesto se volevo andare a vivere con lui nel suo piccolo appartamento ed io avevo accettato.

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