Adam

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Koa: ci tengo a precisare che il capitolo è stato scritto tramite cellulare e rapidamente corretto. Pertanto, se mi fosse sfuggito qualche errore o incongruenza, vi prego di segnalarmelo :D grazie <3

*Attenzione: l'intervista si basa sugli eventi accaduti fino al capitolo 30 circa di Astri nell'Abisso. Potrebbe contenere spoiler se la storia principale non è stata letta fino a quel punto.*

Adam entra in scena e si guarda intorno un po' spaesato.

Presentatrice: Ciao Adam, sono Cookie, preferisco che mi chiami semplicemente così, senza appellativi. 

Sorride.

Siete qui per dirmi nient'altro che la verità, senza filtri e simili tra noi. 

Abbassa la voce e bisbiglia.

Sono anche amica dell'autrice, quindi vedete bene di non mentire o lo scoprirò.

Adam: *Perplesso.* Buonasera, uhm... Cookie.

Cookie: Esatto.

Adam: È un piacere trovarmi qui.

Cookie: Sentiamo dalla tua voce poco convinta che non è del tutto vero, ma non preoccupati: so quasi tutto su di voi, dovevo aspettarmi che tu fossi così educato.

Adam prova ad aprire bocca, ma viene interrotto.

Cookie: Ma veniamo a noi! Sei qui come primissimo ospite perché Alec ha mandato avanti te al suo posto. Mi sbaglio?

Adam: Uh, no, beh... possiamo dire che questa cosa dell'intervista ci ha colti parecchio di sorpresa, e lui ha detto di doversi preparare mentalmente, quindi mi sono fatto avanti al suo posto.

Adam fa spallucce come per comunicare che non ha fatto nulla di che. Cookie sorride maliziosa, quasi ci fosse qualcosa sottinteso.

 Cookie: Bene, allora dopo queste nobili gesta, iniziamo, caro. Nome completo ed età?

Adam: Adam Wayne Brass, sedici anni.

Cookie: Hai mai fatto un'intervista?

Adam: No, è la mia prima volta.

Cookie: Te la stai cavando egregiamente. Aspirazioni per il futuro?

Adam esita.

Tranquillo, zuccherino. Non abbiamo ascoltatori indiscreti qui, puoi dire tutto quello che vuoi.

Gli fa l'occhiolino.

Adam: Mi piacerebbe diventare un medico fisioterapista.

Cookie: Caspita! Complimenti, una gran bella aspirazione. Posso chiedere come mai?

Adam: Certo. Quando avevo otto anni mi sono dovuto operare per una frattura scomposta non curata. Mi sono sentito molto solo in ospedale, specie perché ho passato due mesi buoni in quel letto. Ma lì ho conosciuto la mia fisioterapista, che si è dimostrata subito competente, tanto che ho iniziato ad ammirarla. E lei era sempre lì per rispondere a ogni mia domanda, non le importava che fossi molto piccolo: è sempre stata disposta a placare la mia curiosità. Alla fine, beh, quella curiosità si è trasformata in una vera passione, e ora sono a metà strada per renderla il mio mestiere.

Cookie: Oh, ragazzo, mi fa molto piacere per te. In effetti sperimentare ciò che sapevi solo in parte teorica su Alec è stato forse un po' un azzardo. Come ti sei sentito all'inizio?

Adam fa una smorfia e Cookie pensa che forse non voleva parlarne. Questo non la frena dal rilasciare un sorriso di vittoria. D'altronde, sono notizie piene di sentimento quelle che vuole.

 Adam: Ho creduto di non potercela fare. Non che avrei mollato tutto e abbandonato Alec, ma se ne avessi avuta l'occasione avrei ceduto davvero tutto a un professionista. Però Alec era lì, e mi guardava con la fiducia negli occhi di chi sai di non poter deludere. Non potevo tirarmi indietro perché sapevo di avere solo un'occasione. Alec mi stava affidando sé stesso e non ci sarebbero state seconde possibilità.

Cookie prende appunti.

Cookie: Wow, che pensiero profondo.

Adam arrossisce mentre si rende conto di cosa ha appena detto.

Perdonami per averti messo a disagio, parliamo per ora di qualcosa di più generico per rompere il ghiaccio, ti va?

Adam annuisce.

Uhm, colore preferito?

Adam: qualsiasi abbia sfumature chiare o perlescenti. Se dovessi sceglierne uno direi l'argento.

Cookie: Interessante. Caffè o tè?

Adam: Tè.

Cookie: Perché?

Adam: Vediamo... Il caffè è amaro, ciò significa che non ha senso metterci troppo zucchero per berlo. Personalmente non amo le bevande amare, quindi non lo bevo di solito. Inoltre mia madre non ha quasi mai introdotto caffè in casa, quindi non ho mai nemmeno avuto molte occasioni di ricredermi.

Cookie: Ti piace lo stile della tua villa?

Adam: Ci sono cresciuto e affezionato, quindi ammetto che non mi dispiace, ma se mai dovessi cambiare casa apprezzerei qualcosa di più ridotto e moderno. Sono un tipo da casa piccola e famiglia grande, anche se finora è stato il contrario.

Cookie: Interessante, e quanti figli vorresti avere?

Adam ride nervosamente.

Adam: È una domanda che non mi sono mai posto, ma credo almeno due o tre?

Cookie: Che tipo di musica ti piace?

Adam: Non ho un genere preferito. Non disdegno nulla e ascolto dalla musica classica all'hard rock.

Cookie: Canzone preferita?

Adam: La musica è libera in ogni suo genere e mi scorre nelle vene ogni volta che l'ascolto. Può raggiungere le più svariate sfumature e toccarmi in determinati momenti della mia vita, a seconda del mio stato d'animo. Quindi, in definitiva, non ho una canzone preferita, questo è solo un ruolo che un brano assume a tempo determinato.

Cookie: Quanta poesia. È per questo che ti piace suonare?

Adam: Sai anche questo, eh? Era una notizia top-secret.

Adam è di nuovo in imbarazzo.

Beh, diciamo che è un motivo. Mi piace creare, ma amo anche il fatto che quando premo un tasto la musica mi vibra nel dito e poi mi arriva ovunque.

Cookie: Abbiamo appurato che sei una persona molto poetica... e un po' ingenua e innocente, direi.

Gli fa l'occhiolino con un'espressione maliziosa. Adam risponde sorpreso.

Adam: Perché?

Cookie agita una mano per sminuire. 

Cookie: Oh, nulla, nulla. Torniamo alle domande più complesse: come ti sei sentito quando hai visto Alec per la prima volta?

Adam: Al contrario di mia sorella, non sono stato affatto sorpreso di trovarmi davanti a un non deambulante. Mia madre ha evitato di parlare con Mya di lui il più possibile, ma io so essere un bravo ascoltatore quando c'è da raccogliere informazioni. Capiscimi, avevo bisogno di prepararmi il più possibile a ciò che sarebbe accaduto. È ovvio che poi mi ha comunque sorpreso, Alec è una persona da cui puoi aspettarti di tutto, e non conoscendolo questo non lo sapevo.

Cookie: Hai comunque saputo tenere il polso fermo.

Adam: Sì, se c'era un obiettivo che mi ero prefissato era quello di fargli capire che eravamo tutti dalla stessa parte. Ci è voluto più ingegno del previsto, ma alla fine ha funzionato. Quando ho visto per la prima volta l'ostilità di Alec nei miei confronti ho capito che avrei dovuto conquistare la sua fiducia a tutti i costi. E che volevo aiutare anche lui, oltre che Mya.

Cookie: Credi che questo desiderio improvviso di stare dalla sua parte sia nato dal fatto che lo hai visto su una sedia a rotelle?

Adam: Assolutamente no. È stato il suo viso che mi ha colpito, più nello specifico i suoi occhi. Era come se conservassero una nota sofferente, qualsiasi espressione assumesse, anche all'inizio quando ha fatto subito lo scontroso. Non sono riuscito a togliermi dalla testa quello sguardo profondo per tutta la sera.

Cookie: Sai, è entusiasmante sapere cosa c'è sotto la corazza di bontà di Adam.

Adam: Corazza? È così che appaio?

Cookie: Chiedo perdono, ma sono io a fare le domande qui. 

Non appare per nulla dispiaciuta.

Cosa provi per Iris e cosa credi che lei provi per te?

Adam, ancora intontito dalla precedente affermazione, cerca di rispondere.

Adam: Ehm... Ultimamente abbiamo passato così tanto tempo insieme che per me lei è diventata quasi come una sorellina. E credo che per lei sia lo stesso.

Cookie alza gli occhi al cielo.

Cookie: Che ingenuo! Lo dicevo io che questo è un incapace cronico! Ecco pure perché la storia non decolla. Pronto, autrice?!

Adam: Eh?

Cookie si ricompone. 

Cookie: Non ti faccio la domanda che sarebbe seguita perché temo per la risposta.

Fa una risatina.

Adam: Di che si tratta?

Cookie: No, lasciamo perdere questioni troppo complicate da analizzare.

Interrompe le obiezioni del suo interlocutore con una risatina più acuta.

Dimmi: sei vergine?

Adam spalanca gli occhi ed è di nuovo rosso in viso.

Adam: C-che domande sono? E dici che vuoi evitare le questioni complicate!

Cookie lo guarda in attesa. Adam deglutisce in difficoltà.

Adam: Sì.

Cookie: Fantastico!

Cookie applaude. Adam alza un sopracciglio.

Adam: Cosa c'è di "fantastico"?

Cookie: Oh, no non dargli peso. Come mai non hai concluso nulla con Cassie?

Adam sgrana gli occhi.

Cookie: Beh? Il gatto ti ha mangiato la lingua?

Adam: Non mi aspettavo domande simili. Immagino sia a cose del genere che Alec si sta preparando mentalmente.

Cookie pensa che no, Alec si sta preparando anche per una semplice domanda sul suo nome.

Adam: Non l'ho fatto con Cassie perché... Ehi, ma tutto questo è davvero obbligatorio?

Cookie, ancora in attesa, inizia a tamburellare con un dito per incalzare Adam. Il giovane Brass sbuffa, arrendevole.

Non me la sono sentita. Qualcosa mi frena e non vorrei rovinare la mia – e probabilmente la sua – prima volta. Non vorrei affrettare le cose, ecco.

Cookie: Mmh, questo è quello che dici tu, Adam.

Gli fa l'occhiolino.

Fattelo dire da una con esperienza, se vuoi farlo davvero lo fai e basta; non hai niente a frenarti.

Adam fa vagare lo sguardo altrove.

Adam: Beh, magari è diverso per me.

Cookie: Sembri tenere molto a questa scusa che ti racconti.

Adam: Non è affatto una scusa!

Cookie: Ok, ok, non ti scaldare. Prossima domanda: la cosa più strana di te?

Adam: In effetti c'è questa cosa... quando ero piccolo credevo che fossero tutti come me, ma poi crescendo mi sono reso conto che non era così. Tendo a "scavare" dentro le persone quando ci parlo, senza nemmeno farlo apposta.

Cookie: Con "scavare" cosa intendi? Qualcosa del tipo leggere se mentono o meno?

Adam: Beh no, non proprio così, anche se sono abbastanza bravo a riconoscere una bugia dalla verità. Più che altro è quasi come se "percepissi" le emozioni degli altri quando ci sono vicino, ci riesco quasi con tutti.

Cookie: Sei una persona molto empatica, quindi. Ma questo lo sapevamo già. Dicci qualcosa che non sappiamo, come ad esempio cosa percepisci quando sei con Alec.

Adam: Come ho detto prima, Alec non è sempre facile da leggere, ma con il tempo ho imparato a conoscerlo bene. Sembra che gli piaccia passare del tempo con me quanto a me con lui, ma ultimamente lo vedo un po' di distante. È quasi come se lo mettessi a disagio, e non voglio che si senta così in mia presenza. Vorrei parlargliene, ma ho paura di peggiorare le cose, perciò per ora preferisco restare a guardare se è una cosa che può risolversi da sola col tempo.

Cookie: Ok, prossima domanda...

Adam: Vorrei ricevere la domanda che hai omesso prima, se possibile.

Cookie: Non te ne sei dimenticato, eh? Ma credimi, forse è meglio lasciarla sepolta. In cambio posso fartene un'altra piuttosto personale che volevo evitare. Perché passi le notti insieme ad Alec? Cosa ti piace del dormire con lui?

Adam esita.

Adam: Esattamente... non lo so. Mi sento rilassato e più di tutto mi fa piacere vedere Alec calmo. Credo che quando dorme con qualcuno a fianco riposi meglio.

Cookie: Quindi lo sai! E allora perché non ci dormi più spesso?

Adam: Non vorrei che sviluppasse una sorta di dipendenza. Nella vita è bene regolare la quantità con cui si assume qualsiasi cosa, nella buona e nella cattiva sorte. Sarebbe un cambiamento troppo drastico, e altrettanto drastico sarebbe se smettessi di dormire con lui. Inoltre ultimamente sono stato un po' impegnato...

Cookie: Forse un po' troppo. Però... a quanto pare pensi continuamente a lui e alla sua fragile psicologia. Hai mai pensato di fare lo psicologo?

Adam: Mi prendi in contropiede perché in realtà no, non ci ho mai pensato. Ammetto che su due piedi sembra un'idea allettante, e comunque la medicina mi piace in tutti i suoi campi.

Cookie: Sarai un bravo medico, qualsiasi sia il campo che sceglierai. Direi di concludere qui, ho avuto abbastanza materiale e comunque c'è Alec che mi sta aspettando in ansia.

Fa un sorriso complice che Adam ricambia.

Come ultima cosa, di' qualcosa a caso in una lingua straniera.

Adam: Ehm... Sayounara?

Cookie: Haha, grazie mille per aver partecipato, Adam. Ricordo che qualsiasi ascoltatore voglia fare domande potrà inserirle nei commenti e sarò direttamente io a proporle a Adam e agli altri quando si saranno accumulate!

Adam: Grazie a te per l'intervista e a chiunque la leggerà.


Koa

Ecco qui la mia formidabile amica Cookie, nonché lato reporter nascosto di me xD Solo lei poteva essere in grado di districare così tante informazioni ai personaggi, perciò eccoci qui.

Ciò che è uscito dalla bocca di Adam proviene dalla sua mente e sua soltanto. Il personaggio è nato dalla mia testa, è vero, ma adesso ha sorpreso anche me con le sue parole, che pronuncia di sua spontanea iniziativa. D'altronde, per me è anche questo il bello di scrivere: non avere il controllo su tutto. Magari do vita ai personaggi attraverso la "carta", ma poi sono loro che si autogestiscono. Per questo è stata una sorpresa anche per me sapere ciò che è uscito dalla mente di Adam.

Siete stati soddisfatti dalla sua intervista? Avete altro da domandargli? Ogni domanda verrà raccolta nei commenti e poi riproposta a lui da Cookie :D

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