ALICE POV

oggi  finalmente è il mio primo giorno allo Yuei e dire che sono emozionata non è nulla, sto letteralmente morendo d'ansia.

esco di casa e mentre mi dirigevo a scuola, per sbaglio vado a sbattere contro qualcuno.

A: scusami tanto, non stavo prestando attenzione a dove camminavo!

all'inizio non lo riconobbi subito ma appena si voltò sarei riuscita a riconoscere quegli occhi cremisi ovunque. 

B: CHI è STATO DI VOI PEZZ- ah alice sei tu scusa 

A: sempre scontroso eh kacchan

B: NON CHIAMARMI COSì HAI CAPITO!

A: ok ok, comunque tu in che classe sei?

B: uh nella 1A

A: CHE BELLO ANCHE IO !!!!

B: SMETTI DI GRIDARE

A: DOVRESTI FARLO TU NON IO PORCOSPINO CICLATO

B: COME MI HAI CHIAMATO????? ALICE TORNA QUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

iniziai a correre per sfuggire dalle sue grinfie; anche se adoravo dargli fastidio, era il mio passatempo preferito.

per fortuna sono riuscita a scappare, altrimenti sarei esplosa .

girai a lungo nei corridoi ma non riuscii a trovare la 1A quindi decisi di chiedere ad una ragazza che si trovava lì .

A: hey scusa

mi sembrava di conoscerla e i miei dubbi cessarono quando si girò e la riconobbi

A: JIRO CHE BELLO RIVEDERTI !!!!

J: ALI-CHAN ANCHE TU QUI !!!!

urlavamo di gioia e smettemmo quando le chiesi che classe avrebbe dovuto fare e con mia sorpresa capitammo in classe insieme .

alla fine trovammo l'aula e appena entrammo vidi subito che bakugo stava già litigando con un ragazzo che stava urlando forte quasi quanto lui .

in che razza di posto sono finita pensai sconsolata.

oltre questo mi colpì molto un ragazzo dai capelli divisi perfettamente a metà bianchi e rossi che se ne stava da solo a guardare fuori dalla finestra il cielo estivo mattutino, ricoperto da qualche nuvoletta che si intravedeva di rado qua e là, con sguardo fisso nel vuoto, ed un aria quasi completamente disinteressata.

decisi di andare verso di lui per provare a fare amicizia e gli dissi

A: ciao io sono alice higurashi 

si volto e così riuscii a vederlo meglio : aveva gli occhi eterocromi, uno grigio e uno azzurro, profondi come pozzi, una bocca sottile e piegata all'ingiù, che pareva non cambiare mai. un ragazzo abbastanza fuori dal comune, per quanto ne sapevo

(coscienza : parole scritte così)

ma hai visto che fisico ha il ragazzo?

e tu chi sei?

la tua coscienza cara è ovvio

tornando a noi secondo te è bello anche senza la camicia?

d-dicendo cosa stai?

riuscivo ad imbarazzarmi perfino a causa della mia stessa coscienza, come sarei potuta sopravvivere in quella gabbia di matti?

ero impressa nei miei pensieri da un po' e tornai alla realtà solo quando mi accorsi che il ragazzo mi stava scuotendo il braccio con un pizzico di preoccupazione negli occhi. evidentemente ero la prima persona che si bloccava di fronte a lui per pensare, senza ricordarsi che stavamo avendo una specie di conversazione.

arrosii e quando lui notò che in parte ero tornata normale disse 

T: piacere mio higurashi, io sono shoto todoroki 

mi disse porgendomi la mano

gliela strinsi. era così sorprendentemente fredda, ma allo stesso tempo grande e accogliente, che sembrava emanare tutto il calore che ti serviva.

la campanella suonò, e mi accorsi di essere l'unica rimasta in piedi.

l'unico posto rimasto era quello vicino a todoroki, così ne colsi l'occasione e mi sedetti a fianco a lui.

OYA OYA OYA

hi guyz i'm back

si di nuovo. non odiatemi.

più rileggo questa storia e più voglio migliorarla.

quindi mi sopporterete ancora a lungo per vostra sfortuna.

no scherzo. spero che possa sempre entusiasmarvi quello ce scrivo ^.^