6.3

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Scendiamo dall'autobus esuberanti come sempre, saltellando e cantando la canzone che risuona in questo momento nel nostro mp3.

Attraversiamo la strada che ci porterà al "Rose Coffe", quando in un momento di distrazione poggio malamente il piede sul marciapiede e rischio di cadere a faccia in giù davanti a tutta questa bella gente.

«Porca paletta, il piede mi stavo tranciando!!!» Urlo per lo spavento, mentre mi sorreggo al braccio di Brianna per evitare di fare una figuraccia in pubblico.

«Sei sempre la solita.» Ride lei di gusto.

Vedo una marmaglia di gente voltarsi verso la nostra direzione e continuiamo a ridere come due sceme.

«Se tu non ti fossi messa a gridare nessuno si sarebbe accorto della caduta che stavi per prendere.» Ride con le lacrime agli occhi ancora ferma al mio fianco.

Decidiamo di fare una passeggiata prima di entrare al piccolo locale dove trascorriamo spesso le nostre giornate. Oggi è una giornata un po' strana, il mare è calmo dato che non tira molto vento, il cielo sopra le nostre teste però è un po' cupo, sfiorando tutte le tonalità del grigio.

Il locale è confortevole, comode panchine in pelle affiancano i numerosi tavoli e grandi finestre in vetro fanno da contorno donando una luce naturale all'ambiente.

Salutiamo il personale dietro al bancone e camminiamo per prendere posto al tavolo libero vicino la finestra.

Il nostro tavolo, vi abbiamo inciso sopra persino le nostre iniziali.

Il personale del locale ormai ci conosce da anni.

Aspettiamo che Billy il cameriere, quello giovane e belloccio, venga a prendere le nostre ordinazioni sapendo già che finiremo per prendere sempre la stessa, medesima ordinazione come tutte le volte.

E chiacchieriamo del più e del meno durante l'attesa, osservando le persone che ci circondano, la solita signora con la sua collezione di cappelli buffi e strani, il signor Kyle con il suo meraviglioso e dolce cagnolino bianco, una grossa palla di pelo morbidosa, Edna la figlia della signora Cole vestita rigorosamente di giallo.

Improvvisamente però un volto che sembra nuovo entra dalla porta sul retro, quella con la scritta "accesso riservato al personale".

"Personale nuovo." commenta la mia Io Interiore, pregustandosi la visione di quel manzo che continua a darci le spalle.

John, il cuoco grassotto, captando i nostri sguardi raggiunge il nostro tavolo con un gran sorriso sulle labbra.

«Mi raccomando ragazze siate clementi, quello è il nuovo cameriere. Sono i suoi primi giorni di lavoro e ha ancora molto da imparare.» Ci raccomanda conoscendo le nostre abitudini con il povero Billy.

Un nuovo cameriere.

«Come un nuovo cameriere?» Chiedo stupita.

«E Billy dov'è?» Chiede contemporaneamente Brianna.

«Billy sta per diventare padre, quindi abbiamo deciso di assumere del personale nuovo per permettergli di avere più tempo da trascorrere con la sua famiglia.» Ci informa cordialmente John.

«Oh, sei un datore di lavoro davvero premuroso.» Ci complimentiamo con lui.

«Siete sempre le solite, potete adularmi quanto volete tanto non vi offro alcun gelato.» Ride soddisfatto dalle nostre espressioni deluse mentre si allontana da noi per raggiungere la sua postazione di lavoro.

«Non è colpa nostra se i tuoi gelati son troppo buoni.» Urlo scherzosamente.

Ormai tutto il locale è voltato verso di noi.

«Avete finito di farvi riconoscere ovunque, possiamo ordinare adesso?» Quella voce roca che riconoscerei tra mille altre voci.

Io e Brianna ci voltiamo entrambe a guardarci, e la nostra reazione è la stessa.

Occhi sbarrati, bocca semi aperta.

Lui.

Ben lavora qui.

Quel Ben lavora qui. 

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Angolo Autrice:

↑↑↑↑

"Il pontile"

↑↑↑↑↑↑↑
"Rose Coffe"

Ciao a tutti.

Capitolo spensierato,
vi piace il rapporto 
delle nostre due amiche
un po' matte Riley e Brianna.

Mi raccomando fatemi sapere se il capitolo vi piace
e se avete consigli da darmi,
non esitate nel farlo. :)

A presto,

Baci. ♡

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