Mezzangelo
Nome: Máni (il dio della luna nella mitologia norrena, di cui i suoi genitori erano grandi appassionati)
Cognome: Mondstain (pietra di luna in tedesco)
Età: 17 anni
Nazionalità: tedesca
Potere: il suo potere cresce o decresce di potenza in base al periodo lunare: nei giorni di luna piena il suo potere raggiunge l'apice, mentre scompare quando c'è luna nuova. Il suo potere gli permette di evocare delle entità che possono essere identificate con le costellazioni dell'emisfero nord. In base alla luna varia il numero di entità che può evocare e per quanto possono rimanere nel nostro mondo. Se evoca troppe entità o le mantiene nel nostro mondo per troppo tempo rischia di svenire. Le entità hanno gli stessi poteri dei personaggi mitologici a loro collegati (Orione per esempio ha una forza enorme, mentre il Drago può sputare fuoco). Nel periodo di luna piena può evocare massimo dodici entità per volta, e mantenerle nel nostro mondo per massimo tre ore. Le entità si manifestano come delle figure fatte di una luce evanescente, attraverso cui si può vedere

(L'entità della costellazione del cane maggiore)
Numero identificativo: 29
Aspetto fisico:

È un ragazzo biondo, con gli occhi azzurri alto circa 177 cm, con una costituzione snella, ma senza un filo di muscoli (non ama molto l'attività fisica).
Carattere: prima di entrare nel manicomio era un ragazzo solare e spensierato, sempre allegro e ottimista. Entrato in manicomio però il suo carattere è molto cambiato. Ora sorride solo in presenza di altri "pazienti", per cercare di tirargli su il morale, cercando anche di parlare con gli altri, anche per cercare di mantenere la propria sanità mentale. Quando è solo, però, non è raro che scoppi in crisi di pianto, per poi stare completamente immobile a fissare il vuoto, perso nei suoi pensieri, per svariate ore; solitamente quando si alza è semplicemente per andare a sdraiarsi, per "dormire": in realtà si stende semplicemente con gli occhi chiusi, cercando di prendere sonno, senza riuscirci. Questo problema si ripresenta anche la notte, lasciandolo insonne per due-tre notti di fila, prima che crolli dalla stanchezza.
Passato: È nato a Monaco di Baviera, in una famiglia normalissima. Suo padre era uno storico, mentre sua madre un'antropologa, entrambi grandi appassionati di mitologia, in particolare quella norrena. Le cose sembravano andare perfettamente, fino a che, all'età di dieci anni, non ha detto di riuscire a parlare con le costellazioni. I suoi genitori lo hanno mandato da vari psicologi, fino a che non ha capito che, forse, era meglio dire che le "costellazioni" non erano reali. Le cose sembravano essersi calmate, fino a che, a quindici anni, non lo hanno trovato a parlare con una costellazione, che si è dileguata prima che chiunque potesse vederla. In quel periodo il suo potere era già stato identificato, e il manicomio ha fatto in modo che i suoi genitori lo mandassero da loro, per "curarlo".
Curiosità:
- adora i gatti, in particolare quelli bianchi
- gli interessa molto la mitologia greco-romana, ma detesta quella norrena (per via del suo nome)
- si fa raccontare spesso le loro storie dalle sue costellazioni
Sessualità: bisessuale
Disposto a relazioni: sì. Se si innamorasse cercherebbe di passare più tempo possibile con la persona amata, stando ancora più attento a mostrarsi sempre felice, ma con il passare del tempo inizierebbe, pian piano a togliere la sua "maschera". Se fosse coinvolto in una relazione il suo umore migliorerebbe leggermente, col tempo, anche se non ci sarebbe nessun cambiamento significativo, se non in tempi lunghissimi, una volta uscito dal manicomio. Si innamorerebbe di una persona dolce e premurosa, che lo riesca a capire, il suo non sarebbe un "colpo di fulmine", ma se ne accorgerebbe solo dopo un po' di tempo, considerandola inizialmente come un/una semplice amico/a