CAPITOLO 30

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Elliot's pov.

Il fischio del coach risuona forte nelle mie orecchie, il tempo è scaduto.
Impreco sottovoce visto che con qualche secondo in più avrei sicuramente segnato un altro punto.

"Basta così per oggi ragazzi" urla lui dalle panchine.

Tutti i miei compagni si battono il cinque, alcuni mi danno pacche sulla spalla mentre io mi tolgo il casco e la maglietta.

"Bell'allenamento Johnson" si congratula il coach "di questo passo saremo carichi per la partita" dice con entusiamo palpabile.

Io sorrido leggermente.
Sono bravo in molte cose, so di esserlo eppure la maggior parte di queste non mi interessa nello sport invece voglio essere il migliore, lo volevo sin da piccolo anche perché è una delle poche cose che mi fa stare veramente bene.
Anche i ragazzi non sono per nulla male, una squadra di vincenti potremo esserlo tranquillamente.
Tuttavia ho paura che il mio carattere nel ruolo del capitano non possa motivare abbastanza i miei compagni, insomma non sono molto amichevole questo lo sanno tutti, ma se riuscissi nel mio intento forse riuscirei anche a proseguire gli studi al college come qualsiasi ragazzo normale.
Dimentico però che non ho mai avuto una vita normale.

Mi spoglio e mi infilo sotto la doccia uscendo poi qualche minuto dopo.

"Con questo schema gli daremo del filo da torcere" dice Nathan girando completamente nudo per lo spogliatoio e gli altri si dimostrano d'accordo.

Forse dovrei lasciarmi andare di più con i miei compagni, ma è come se tutti questi anni di solitudine in cui ho dovuto badare non solo a me stesso ma anche a mia madre quando ancora ero un bambino conditi da anni di collaborazione con la mala vita mi abbiano allontanato da tutto e tutti.
Anche volendo c'e sempre quel piccolo particolare che mi tiene ancorato alla realtà alla persona che sono ed alle cose che faccio. Non stacco mai la spina ma l'altra sera mi è successo, con lei.
Madelaine Barrow è quella persona che mi sfida facendomi perdere talmente tanto le staffe da mandarmi fuori di testa ma che allo stesso tempo mi fa dimenticare chi sono.
Il modo in cui mi ha sfidato ieri sera nonostante le mie dure parole pur di ottenere ciò che voleva mi ha stupito molto, alle fine ho promesso di essere sincero con lei ma non so quanto possa essere buona questa idea. Tuttavia non è ancora a conoscenza di tutta la storia e magari alle fine capirà da sola che è meglio tirarsene fuori.

Prendo la sacca e controllo di avere appresso la pennina, appena uscito da qui andrò da Matt sperando di riuscire ad aprire quei file, è ancora lì nella piccola tasca interna. Ripenso alla fuga dalla casa calandoci dalla finestra del bagno, le mie mani sulla sua vita esile e le sue poggiate sul mio petto per tutta la caduta, non ridevo così da tanto tempo e quando alla macchina ho scostato quella foglia dai suoi capelli non mi sentivo più come l" Elliot Johnson che sono costretto ad essere, mi sentivo leggero.
Ma quella leggerezza è stata spazzata via da un'unica chiamata, quella di Simon.

Alzo lo sguardo su di lui seduto a qualche metro da me e non capisco cosa ci trovi tanto in lui qulla ragazzina, sbuffo e mi alzo.

"Alla prossima ragazzi" saluto ed esco dallo spogliatoio mentre gli altri ancora mi salutano.
Estraggo dalla tasca del giubbotto la mia solita sigaretta e fuori alcune voci catturano la mia attenzione, in un angolo l'amica bionda di Madelaine scambia effusioni per nulla discrete con quel verme di Lucas.

E da quando questi due si frequentano? Mah conoscendo il tipo la starà usando solo per scopare.
Ricordo il giorno in cui lo ho pestato ed evidentemente avrei dovuto dargliene di più visto che non ha ancora messo la testa apposto. Il biondo si volta verso di me con sguardo truce che ricambio alzando leggermente il labbro in un sorriso di sfida.
Sono a conoscenza del fatto che non mi sopporti visto che le ha prese dal sottoscritto ed il fatto che ora il capitano sia io sembra proprio non andargli giù, ma onestamente non me ne sbatte proprio un cazzo, venga pure a farmela pagare se ha il coraggio.

Salgo in macchina diretto all'appartamento del mio amico mentre il cielo inizia a farsi scuro, contornando perfettamente il luogo tetro in cui sono diretto. Mentre percorro le scale dei vicini mi salutano gentilmente posando poi lo sguardo interdetto suoi miei tanti tatuaggi lasciati scoperti dalla maglietta, ricambio il saluto ed alzo gli occhi al cielo.

"Finalmente bello ti stavo aspettando da un'ora" esclama Matt appena metto piede in casa.
È stravaccato su una delle poltrone e nel mentre con la mano pesca numerose patatine da un sacchetto.

"Avevo allenamento te lo avevo detto" dico dirigendomi alla finestra e accendendo un altra sigaretta.

"Ti stai dando da fare eh capitano?" Mi prende in giro con il suo solito fare.

Sorrido ed indico il computer portatile sul tavolino "accendilo invece di sparare cazzate".

Matt sorride di rimando e accende pigramente il pc con un dito pieno di briciole, il che mi fa storcere il naso. Mi guardo intorno e noto un disordine non indifferente che non fa che aumentare il mio fastidio.

"Dio hai sempre un casino dentro questo buco" indico la stanza mentre aspiro l'ultimo tiro di sigaretta.

"Casino? Ma se ho pulito proprio stamattina" si mostra offeso dalla mia affermazione "non si nota?".

"Così tanto che sembra di stare in una discarica" mi avvicino a lui visto che il pc si è acceso sedendomi sulla poltrona libera.

"La hai?". Chiede

Frugo nella sacca tirando fuori il piccolo oggetto, Matt lo fissa intensamente.

"Cosa pensi ci sia dentro?".

"Non lo so, ma Madelaine ha detto di non essere riuscita ad aprire nessun file" rispondo.

"E se non riuscissimo nemmeno noi?"

"Beh una soluzione troveremo" dico passandogli la pennina, nonostante non abbia la minima idea di cosa fare in caso di fallimento "solo Matt devo informarti che dovrò coinvolgere Madelaine" ammetto.

"La ragazzina della tua scuola?" Risponde sorpreso.

"Si promettere di essere sincero con lei è stato il prezzo da pagare per avere quella pennina" dico passandogliela.

Rimane qualche minuto in silenzio per poi dire "ti fidi di lei?".

"Fidarmi è una parola grossa" sbuffo anche se nonostante tutti i segreti di cui è a conoscenza sul mio conto non mi abbia mai tradito.

"Invece si che ti fidi, altrimenti non le avresti mai fatto quella promessa" e con queste parole si concentra sul pc.

                                            ......

Madelaine's Pov

La parole del romanzo che sto cercando di leggere scorrono sotto il mio sguardo ma c'e una differanza tra il leggere e capire e il solo leggere.
Sbuffo e chiudo il libro, tanto la mia testa come sempre in questo periodo è altrove, appoggio la testa al cuscino del divano e provo a rilassarmi accarezzando i capelli del mio fratellino addormentato sulle mie gambe.

"Tutto ok tesoro? " chiede mia zia dalla poltrona accanto anche lei immersa nella lettura di qualche giallo.

Mi prendo qualche secondo prima di rispondere perché se io sia ok o no non ne ho proprio idea, di Elliot da quando ieri sera mi ha scaricata sul marciapiede non ho più notizie, anzi no le notizie le ho avute visto tutti i racconti di Ryan sulla sua bravura in campo questo pomeriggio.
Sentire il suo nome mi ha procurato una strana fitta al cuore di cui veramente non capisco il motivo, so che non è un ragazzo che fa per me ma evidentemente sono
io la stupida che non si è più levata dalla testa le nostre risate aggrappati gli uni agli altri.
Spero almeno mantenga la sua promessa...

"Si tutto bene, sono solo un po' pensierosa" rispondo con un leggero sorriso.

"Sicura? Prima a tavola eri strana" continua lei, con tono gentile ma indagatore.

"Beh sono preoccupata per un'amica" mento.
Anche se da un lato è la verità vederle Kate e Lucas scambiarsi effusioni non è stato il massimo per me e ancora meno per Diana.
Alla fine dopo averli visti Kate ci ha spiegato che lei e quel verme ai vedono da un po' e che non c'e nulla di cui preoccuparsi. Anche Simon e Gordon erano scioccati ma alla fine le hanno augurato il meglio e forse è quello che da amica dovrei fare io ma non posso... perché io so cose su di lui che nessuno sa ed ora mi chiedo dovrei dire tutto a Kate?.

"Un amica?" Ripete.

"Si... sta con un ragazzo che però io so non sia adatto per lei e non lo dico perché non voglio vederla felice ma perché non voglio che le faccia del male". Cerco si spiegarle senza fare nomi.

"Mh" sembra confusa "e perché tu sai che non è adatto?"

" Semplicemente non ha una buona fama ecco" mento, visto che se sapesse di ciò che era successo alla festa sulla spiaggia mi ucciderebbe. Un altra fitta mi attraversa lo stomaco al ricordo di Elliot che prende a pugni Lucas.

"D'accordo beh... siamo sicure che l'amica in realtà non sia tu?" Chiede furba.

"Cosa?!" Spalanco gli occhi "assolutamente no!"

"Okok allora beh secodo me devi essere sincera con lei, se è veramente tua amica capirà" dice con un sorriso "ora andiamo a letto" si avvicina svegliando dolcemente il mio fratellino che la segue su per le scale.

......

"Mad!" Stavo tranquillamente camminando nel giardino scolastico quando la voce di Kate mi raggiunge.
Prendo un bel respiro e mi volto con un piccolo sorriso.

"Ciao Kate" dico cercando di essere allegra, non sono arrabbiata con lei ma tutta questa storia non mi lascia tranquilla.
Anche la zia mi ha consigliato di essere sincera con lei ma come faccio a tirare fuori ora tutta questa storia se gli unici a conoscenza fino ad ora siamo stati solo io ed Elliot?

"Hai inglese alla prima?" Chiede lei riportandomi alla realtà.

"Mh mi pare di si" annuisco.

Percorriamo la rampa tranquillamente, una volta entrate nell'altrio inizio a notare numerose persone voltarsi verso di noi e parlottare.
La situazione mi crea un certo imbarazzo misto a nervoso, insomma hanno molto da guardare?
Nel frattempo Kate continua a parlare come se non avesse notato niente il che mi irrita ulteriormente, cerco di distrarmi ascoltando meglio i suoi discorsi ma quando arriviamo nel corridoio degli armadietti la situazione peggiora ulteriormente ed agli sguardi e alle risatine si sommano i commenti bisbigliati.
Sto per espodere quando arriva Simon.

"Hey" esclama tranquillo.

Io e Kate rispondiamo in coro.

"Ragazzi dopo a pranzo non aspettatemi, sarò con Lucas" sorride.

"Sarai a pranzo con lui?" Chiede Simon.

"Diciamo non proprio" risponde lei un po' pensierosa " Lucas preferisce dei posti più tranquilli e meno affollati".

"Ma non mi dire" dico io è proprio quello che mi aspetto da Lucas, ovviamente non ha intenzione di rivelare nulla a nessuno vuole solo usarla.

Kate non risponde ma noto della delusione nel suo sguardo, forse si aspetta da me del sostegno ma non posso darglielo dato quello che so.
Raggiungiamo l'aula e la conversazione finisce.
Come previsto all ora di pranzo Kate non si fa vedere ed io rimango sola con i ragazzi.

"Avete visto che putiferio?" Chiede Gordon "Kate e Lucas roba da matti".
Siamo seduti al tavolo della mensa mentre io non riesco a togliermi dalla mente l idea di Kate appartata da qualche parte con quel verme di Lucas.
La cosa mi fa rabbrividire ed allontanare il piatto.

"Non è il caso di parlarne" dice Simon osservandomi.

"E perché?" chiede Gordon.

"Direi che Mad non è molto felice della notizia" continua Sim.

Gordon sposta lo sguardo su di me, mi rendo conto di sembrare una bambina capricciosa ma se sapessero chi è realmente Lucas mi darebbero ragione.

"E perché tesoro, hai anche tu un flirt con  uno sportivo" sorride furbo.

Lo guardo male "Lucas è un verme la farà solo soffrire, e io non ho nessun flirt Gordon".

"D'accordo d'accordo "alza le mani in segno di resa "però non capisco perché lo odi tanto"

"Oh andiamo sappiamo tutti che è un donnaiolo non è un bravo ragazzo, Kate è mia amica e non voglio che lui le spezzi il cuore" dico e le mie parole sembrano colpirli.

"Lo so, ma magari con lei ha intenzioni serie" dice Sim prendendomi la mano.

"Lo spero"sbuffo "ora vado, ho educazione fisica" mi alzo prendendo la mia roba.

"Oh anche io"dice Sim.

Gordon allarga il suo sorriso "questo vuol dire che davanti a voi si allenerà la squadra di football, con Lucas ovviamente" dice divertito.

"Ti odio" annuncio.

....

L'attesa in palestra senza fare nulla è ben poca poiché pochi secondi dopo la professoressa ci ordina di fare riscaldamento a coppie. Io e Kate iniziamo il lavoro mentre noto che anche i ragazzi hanno cominciato ad esercitarsi.
Vedo per la prima volta dalla festa Elliot intendo come sempre nei suoi esercizi e non posso fare a meno di pensare a quando al posto di quella trave tra le sue mani c'era stretto il mio corpo. Il ricordo mi suscita brividi sulla schiena, chissà se ha scoperto qualcosa su quei file...

"Mad" sussurra Kate piano.

"Dimmi" rispondo.

"Dakota ci sta guardando male" continua a bisbigliare.

Mi volto verso l'oca ossigenata ed effettivamente il suo sguardo da vipera è su di noi.
Mi sforzo per non mostrarle il dito medio e continuo con i miei esercizi non risparmiandole però uno sguardo truce.
Mi ci manca solo lei oggi.

"Fate 5 giri completi di campo, torno subito" urla la professoressa dirigendosi verso  il coach dei ragazzi.

Mi alzo di malavoglia e noto su di me lo sguardo di Elliot, lo ricambio per qualche secondo per poi porgere la mano a Kate ed iniziare a correre.
Tutta la tristezza della sera prima mista alla preoccupazione per Kate non mi fa sentire nemmeno tanto la stanchezza.

"Stop!" tutte ci fermiamo mentre i ragazzi vengono nella nostra direzione"io ed il coach abbiamo deciso di farvi fare qualcosa di diverso dal solito, una bella partita a palla prigioniera, ma a squadre miste" dice allegra una volta che tutti siamo presenti.

C'e una crescente lamentela generale, io odio palla prigioniera. Tuttavia le squadre vengono fatte in pochi minuti e mi ritrovo nella stessa squadra di Simon e Kate, ma con Elliot contro.

Ci disponiamo nei due campi aspettando il fischio d'inizio, certo che se Johnson è bravo in questo sport come nel resto delle cose siamo fritti.
Spero almeno di non prendere delle pallonate in pieno viso.

Il gioco inizia e per il momento me la sto cavando abbastanza bene, più che altro sopravvivendo dietro le spalle di Simon ma va bene lo stesso.
Il mio migliore amico ne ha eliminati abbastanza nell'altra squadra ma Elliot non è da meno. Noto anche Lucas giocare e solo ora mi accorgo che non ha considerato Kate nemmeno un secondo.

Come se i miei pensieri l'avessero evocata la mia amica sbaglia il tiro e non guardando il pavimento inciampa nella gamba di Dakota che inizia  a sbraitare.
Il gioco si ferma e tutti possono sentire le sue parole.

"Perché non stai attenta!" Urla quella gallina.

"Mi dispiace non lo ho fatto apposta" risponde Kate ancora in terra, tutti assistono alla scena ma nessuno dice niente.

Io e Simon ci avviciniamo alla nostra amica e l'aiuto a rialzarsi.

"Sai dovresti farti insegnare qualcosa dal tuo nuovo fidanzatino e non solo fare la sua puttanella" dice Dakota con cattiveria.
Tutti ridacchiano mentre Kate rossa in viso e con le lacrime agli occhi non replica.

"Ripetilo se hai il coraggio brutta stronza" dico mettendomi davanti a Kate.
Non lascerò che parli cosi ad una mia amica, tra la folla noto degli occhi scuri scrutarmi.

Sento la professoressa richiamare all'ordine ma non ci bado.

"Tu che vuoi Barrow" dice sprezzante verso di me.

"Assolutamente nulla" dico però prendendo la palla dalle mani di Simon e tirandogliela dritta in viso.

Il campo si riempie di urla divertite che incitano la rissa mentre Dakota rossa di rabbia per la pallonata appena presa si scaglia contro di me che la spintono con tutta la mia forza.

"Rissa! Rissa!' Gridano i miei compagni, mi rifaccio avanti per riaffrontarla ma le braccia di Simon mi sollevano dal pavimento portami lontana da lei.

"Simon lasciami andare!" Urlo al mio migliore amico, smaniosa di finire ciò che ho iniziato.

"Te la farò pagare brutta stronza" urla di rimando Dakota.

"Ora basta!" Urla la professoressa "Madelaine, Dakota dal preside subito!".



*** Ed eccoci arrivati al capitolo 30!📚
Elliot avrà trovato qualcosa dentro la pennina? E Madelaine come se la caverà dal preside.
Fatemi sapere che ne pensate e mi raccomando le 🌟🌟🌟🌟
A presto❤

-Lostshadow.

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