CAPITOLO 32

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Elliot's Pov

"Prima di iniziare Madelaine, dovresti sapere un paio di cose" dico nell'attesa che il pc si accenda.

Lei mi scruta ma non dice nulla, semplicemente annuisce invitandomi a proseguire.
Prendo un bel respiro e cerco di essere il più chiaro possibile visto che non posso scendere nei particolari del nostro lavoro dovrò dosare abbastanza attentamente le parole.

"Qualche giorno dopo la nostra aggressione, quando ti ho portata qui.." inizio ma vengo bloccato da Matt.

"Il giorno che hai avuto l'onore di vedere me per la prima volta" dice il mio amico facendole l'occhiolino come suo solito fare.

Nonostante il viso di Mad sia abbastanza teso e avido di informazioni alla stupida frase di Matt la vedo rilassarsi e concedergli un piccolo sorriso.
Avverto crescere dentro di me lo stesso fastidio provato quel giorno fuori dal J&J quando il mio migliore amico si era lasciato andare a commenti sul fisico della ragazza che al tempo non aveva idea che io conoscessi.
Ma perché provo tutto questo?

Non dico nulla ma fulmino Matt al mio solito modo tanto che alza le mani in segno di resa.

"Stavo dicendo" riprendo il mio discorso "qualche giorno dopo che ci hanno aggrediti, ho ricevuto una telefonata da Matt dove mi chiedeva di raggiungerlo per parlare di una cosa. Sul giornale infatti era uscita la notizia della morte di un'uomo" dico porgendole la copia di giornale che avevo deciso di conservare.
Le la prende ed osserva attentamente la foto, il suo viso si oscura ulteriormente ma continuo a parlare "nell'articolo come tu stessa puoi vedere si parla di un tragico incidente sul lavoro, a quanto pare la povera vittima in questione faceva il comionista ed è stato schiacciato dal suo stesso mezzo ma guardacaso non c'e nessun testimone".
Mad è tornata a fissarmi appoggiata con la schiena alla poltrona, assume uno sguardo severo probabilmente per il tono usato nel parlare di un defunto.

"E allora? La scientifica avrà avuto sicuramente le prove per ciò che ha scritto" dice poggiando il giornale sul tavolino e scrollando le spalle.

"E allora sembra tutto molto convincente, peccato che a noi quest'uomo non era estraneo" dico avendo nuovamente tutta la sua attenzione "infatti in una delle nostre tante consegne avevamo avuto il piacere di conoscerlo e ti assicuro che non era per conto della ditta scritta nel giornale che stava lavorando"

Mad sapanca gli occhi, facendoli scorrere da me al mio amico biondo "quell'uomo lavorava per le stesse persone per cui lavorate voi?" chiede stupita.

"Esatto" afferma Matt mentre io mi limito ad osservarla, è un po' confusa ma in realtà non la biasimo deve essere difficile per lei collegare tutti i pezzi.

"Tuttavia non capisco cosa c'entri con la nostra aggressione" dice scuotendo la testa, i capelli scuri ad incorniciarle il viso.

"Durante il lavoro quella sera era successo un incidente, l'uomo aveva fatto cadere uno scatolone rivelandone il contenuto cosa assolutamente vietata, nessuno di noi ha parlato ovviamente perché saremmo andati incontro a dei guai molto seri, ma poi siete stati aggrediti e giustamente sia io che Elliot ci siamo fatti qualche domanda, poi con la notizia della morte dell'uomo abbiamo collegato le cose" prende parola Matt.

"D'accordo fin qui ci siamo, ma io? Che c'entro? Ero semplicemente con Elliot al momento sbagliato" riprende parola Mad dopo qualche minuto di silenzio.

"Diciamo che ci siamo documentati" sorride Matt mentre lei lo guarda confusa.

"Abbiamo scoperto che la vicina di casa dell'uomo nonché babysitter dei suoi figli si era trasferita improvvisamente in seguito alla morte dell'uomo, abbiamo quindi supposto sapesse qualcosa e siamo andati a fare una visitina" dico sfoggiando il tono più piatto del mio arsenale.
Mad guarda nuovamente male ma non interviene.
"Le abbiamo fatto qualche domanda e dopo un pianto isterico di mezz'ora abbiamo scoperto che l'uomo nell'ultimo periodo era sempre più impegnato ed ossessionato da un progetto che diceva avrebbe cambiato tutto, e guarda caso era proprio il progetto di una clinica da costruire".

"E con questo? Costruiscono un sacco di ospedali nelle città" dice lei.

"No, mi sono informato ed in questo periodo a Toronto in programma c'e solo la vostra" dico, inutile trovare scuse la clinica di cui parla è sicuramente quella della famiglia Barrow.

"Ma come poteva sapere quell'uomo del progetto se mia madre non lo ha mai nemmeno reso ufficiale" lo sguardo carico di voglia di sapere, ha le guance arrossate ma nonostante tutto sta reggendo abbastanza bene tutte le informazioni.

"Dai un'occhiata alla pennina" dico indicando il pc nel frattempo acceso.
Infilo la piccola pennina ed apro la cartella con il primo ed unico file che dopo ore io e Matt siamo riusciti ad aprire.
Madelaine si alza e si siede sul tappeto a poca distanza da me, non mi guarda ma posso sentire l'odore del suo shampoo e della sua pelle.
Osservo le piccole mani coperte per metà dal felpone che indossa e accovacciata qui accanto a me sembra ancora più piccola del solito.

"Ma che cazzo" dice dopo svariati minuti di attenta lettura.

"Gli riconosci?" Chiede Matt.

"Certo, è il progetto della clinica solo la mia famiglia e l'avvocato dei miei genitori ha potuto vedere la versione completa" dice lei incredula.

"E allora come fa ad essere qui?" Chiede Matt prima che lo faccia io.

"Non ne ho idea non so come possa essere possibile" scuote la testa, ora molto più preoccupata di prima.

"Magari il vostro avvocato li ha mostrati a qualcuno" interviene Matt.

"No è impossibile, era un caro amico dei nostri genitori e non lo avrebbe mai fatto" scuote la testa decisa portando una ciocca scura dietro l'orecchio.

La osservo persa nei suoi pensieri, mentre continua a scorrere compulsivamente il mouse in cerca di qualcosa che tuttavia non c'e. So che ci vorrà svariato tempo prima che accetti il fatto che questa storia puzza e non porterà a nulla di buono.

"Elliot questa pennina la hai portata tu, chi è stato a dartela? Se riuscissimo a scoprire chi è.." dice ma la. blocco.

"Non funziona così Madelaine, io posso drscriverti la persona che la ha consegnata a me ma non è lui che ha deciso di far recapitare tale pacco a tuo fratello" dico cercando di non scendere nei particolari.
Purtroppo è così nessuno di noi interagisce con quelli che vengono definiti i grandi capi, nemmeno alla morte di mio padre ricordo di averli incontrati, a casa mia si presentò un avvocato di quella potente famiglia non lasciandomi scelta.

"Ma come è possibile! Lavorate per loro e non avete idea di che faccia abbiano?" Alza la voce probabilmente più per la frustrazione che per la rabbia.

"Si e fidati è meglio per noi non vederli mai, perché dovergli incontrare vorrebbe dire andare incontro a morte certa" dico serio perché non ho intenzione di ripetermi.

Lei sospira e torna a frugare il documento sotto mio sguardo, anche Matt che fino ad ora è rimasto in silenzio si alza spostando la poltrona alle mie spalle e posizionandosi in modo da vedere il pc.

"Aspettate, chi è Charlotte?" Dice confusa Mad.

"Beh pensavo ce lo potessi dire tu" rispondo.
Il file contente il progetto infatti è chiamato Charlotte, un semplice nome che però pensavo per lei significasse qualcosa.

"Non ne ho idea, non ho mai sentito nominare nessuna Charlotte" dice scuotendo la testa, ancora più frustrata di prima.

"Sei sicura? Una qualche parente o amica di tua madre? Chiede Matt per evitare qualche altra mia risposta pungente.

"No non mi risulta nessuno con questo nome, senza contare che nei progetti originali non c'era nessuna menzione a questa persona, è la prima volta che lo vedo in vita mia".
Osserva prima i miei occhi scuri poi quelli chiari del mio amico.

"Peccato" dice il mio amico.

"Mi dispiace" sospira lei, come se fosse colpa sua "avete aperto solo questo?"

"Si e ci abbiamo messo molte ore, fortunatamente abbiamo un'amico hacker e mi ricordo che spesso usava questo programma" spiega il biondo.

"Oh capisco".

Passando diversi minuti in cui nessuno parla ognuno probabilmente perso nei propri pensieri.
Mi alzo e vado verso la cucina versandomi un bicchiere d'acqua.

"E ora che facciamo?" Chiede Mad interrompendo il silenzio.

"Beh la situazione è abbastanza delicata dovremo pensarci affondo" inizia Matt.

"In realtà la soluzione c'e già" dico ed entrambi puntano gli occhi su di me.

"Quale?" Chiede Madelaine alzandosi dal pavimento.

"Semplice, devi solo tirarti indietro e questo progetto non verrà mai realizzato. Almeno nessuno di voi sarà in pericolo" dico scuotendo le spalle in segno di poco interesse.

"Stai scherzando spero" risponde lei che mi guarda come se avessi detto la cazzata del secolo.

"No" dico semplicente mentre lei mi trucida con lo sguardo.

"Assurdo, come puoi solo pensare che io ora mi possa tirare indietro? Senza contare che la scelta non sarebbe solo mia ma anche di mio fratello e ci dovrebbe essere una motivazione che non lasci nessun dubbio visto che ci siamo definiti straconvinti di portare a termine il progetto!" Alza la voce, sta perdendo la pazienza ed i miei modi come ben so non sono molto d'aiuto.

"Beh convincere tuo fratello non è un mio problema, il mio problema inizia nel momento in cui questa clinica viene costruita" dicio avvicinandomi nuovamente al tavolo.

Lei incassa il colpo e annuisce leggermente "beh allora mi dispiace per te ma avrai un problema perché sia io che mio fratello abbiamo già firmato il contratto per rendere vivo il progetto".

Vedo dal suo sguardo che mi sta sfidando, si sente ferita dalle mie parole e vuole farmi incazzare.
Ma se è vero che il contratto è stato firmato non c'e possibilità di tornare indietro, sento la rabbia montare ma non le darò questa soddisfazione.

Matt deve rendersi conto del mio cambio di umore perché esordisce con "beh qui ci vuole una bella birra, chi ne vuole?" dice dirigendosi verso il piano cottura.

Sia io che Mad lo guardiamo male ma lui impacciato continua " ok birra no, una bella aranciata?"

"D'accordo allora nulla" dice alzando le mani in segno di resa visto che nessuno dei due risponde.

"Tu proprio non ti rendi conto vero? Questo non è un cazzo di gioco ragazzina, pensi di continuare a giocare alla ricca ereditiera senza causare nessun problema? Beh ti sbagli sei in un cazzo di casino e non pensi nemmeno per un secondo al pericolo che corre la tua famiglia per il tuo puro egoismo di mettere su una stupida baracca". Vorrei urlarlo ma mi limito ad usare un tono piatto e privo di emozioni.
In realtà mi importa di lei più di quanto mi piaccia ammettere o non mi darei tanta pena per convincerla nonostante probabilmente il mio sia un modo sbagliato.

Ma è questo che sono, sbagliato.

Vedo gli occhi di Mad inumidirsi e per un secondo penso possa scoppiare in lacrime, ma allo stesso tempo so che non lo farebbe mai davanti a me.

"Io non penso alla mia famiglia e cerco di metterla in pericolo? Ti ho seguito in questo posto il giorno dell'aggressione per non metterli in pericolo, mi sto tendendo dentro di me fiumi di segreti che ogni giorno pesano sempre di più e tutto per tenere al sicuro non solo loro ma anche te coglione! Perché i problemi della mia famiglia sono iniziati nel momento in cui tu hai incotrato mio fratello in quel bosco e tu meno di tutti dovresti insegnarmi come proteggere i miei cari perché a te importa solo di te stesso!"mi urla contro puntandomi il dito "hai pensato anche solo un attimo al fatto che quell'uomo ha lasciato dei bambini orfani? O che andando da quella donna la hai probabilmente condannata a morte?" Continua a sfogarsi.

"Si ma Elliot le ha dato..." intervine Matt in mia difesa ma lo blocco, voglio che lei continui a parlare.

"Io non rinuncerò mai e poi mai al progetto dei miei genitori, e se il tuo interesse è solo salvarti il culo allora troverò un modo per cavarmela da sola!".

"I tuoi genitori.... quelli che sono stati uccisi da un esplosione nella loro macchina? Il tutto però è stato definito un incidente" cerco di marcare l'ultima parola e lei mi osserva.

"Perché è stato un'incidente infatti" dice con voce tremante.

"Dici? E se invece non fosse così? E siano stati eliminati esattamente come quell'uomo? Non ti è mai sfiorata l'idea che fossero coinvolti in qualcosa di più grande di loro?" .

"I miei genitori erano delle brave persone" la voce sempre più flebile "non ci avrebbero mai lasciato in pericolo.....tu hai indagato su di loro" mi scruta dritta negli occhi ma non rispondo perché si ho cercato qualche notizia senza però trovare nulla di concreto.

Dagli occhi scuri di lei scende una piccola lacrima che però asciuga subito, facendomi quasi pensare di essermela immaginata.

"Io me ne vado" dice prendeno lo zaino ed uscendo velocemente dall'appartamento.
Rimango a fissare il punto dove è sparita senza muovermi.

"Eh che cazzo però amico" dice Matt correndole dietro, spero la porti a casa non è un bel posto questo per girare da sola.

Penso a tutte le parole che le ho detto dettate dalla rabbia e mi vorrei prendere a schiaffi, so di aver esagerato ma quando ho sentito cosa lei pensa di me ho perso il controllo.
Non sa un cazzo di me della mia storia e di cosa ho dovuto sopportare e non ha nessun cazzo di diritto di giudicarmi. Quello che mi preoccupa è inoltre perché mi importa tanto del suo giudizio.
Mi volto e sferro un pugno con tutta la forza che ho al muro lasciandoci sopra una chiazza di sangue, sento un leggero pizzico alla mano e sferro altri pugni nello stesso posto fermandomi solo quando ormai la mano non la sento più, mi accovaccio a terra e mi accendo una sigaretta.

Un quarto d'ora dopo Matt torna in casa guardando prima il muro poi me, non le chiedo se la ha riportata a casa ma mi informa lo stesso.

"Non ha voluto che la portassi a casa, mi sono assicurato che prendesse un taxy e che fosse al sicuro" dice avvicinandosi e porgendomi del ghiaccio.

"Perché non hai voluto dirle che hai fornito a quella donna un passaporto ed una nuova identità per salvarsi?" Chiede.

Faccio diversi tiri di sigaretta prima di rispondere "volevo sapere cosa pensava veramente di me".

"E ti è piaciuta la risposta?" Chiede.

"Non mi interessa un cazzo" mento.

Lui annuisce ed indica il muro "quello domani lo sistemi tu".

**** Capitolo 32!💌
Sopresina, vi ho voluto fare un piccolo regalino di natale, e ho deciso di pubblicare due volte questo mese🥳😌.
Allora Elliot e Mad se ne sono dette della peggior specie come sempre... come finirà tra loro?
Un file della pennina è stato aperto, ma chi è Charlotte?🤫.
Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo con qualche commento!
Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la storia capitolo per capitolo❤.

P.S. vi piacciono di più i capitoli su Elliot o Mad?🤔

A presto💕

-LostShadow.

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