Capitolo 3

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L'indomani era domenica e finalmente dopo tanto tempo aveva smesso di piovere, un tiepido sole primaverile filtrava tra i rami, facendo capolino tra le finestre di villa Castle. Gli scoiattoli saltellavano tra un ramo all'altro e gli uccellini cinquettavano in volo verso il cielo azzurro. La villa era circondata da un prato fiorito attraversato da un piccolo ruscello.
Nina uscì dalla sua camera per scendere giù in cucina, attraversando il corridoio sentì dei gemiti di piacere provenienti dalla camera dei suoi genitori e rise maliziosamente, era felice di sapere che erano ancora pazzi uno dell'altro.
Robert e Maria erano una coppia molto affiatata , lui con un certo senso di umorismo, lei solare ed estroversa, lui occhi di ghiaccio e sorriso accattivante, lei occhi magnetici e sorriso dolce, lui cardiologo, lei  neonatologa . Si erano conosciuti all' Evelina London Children's Hospital il primo giorno come specializzandi, si erano piaciuti fin da subito e dopo sei mesi si erano sposati in gran segreto. La loro relazione andava a gonfie vele da ventitré anni ed erano ancora profondamente innamorati come il primo giorno.
"È ora di alzarci Robert" disse Maria
"No, abbiamo tutto il tempo." mugugnó lui "Che ne dici di un'altro round?" sorrise maliziosamente, accarezzando labbro con un polpastrello
"Queste labbra sono così morbide, che  le mangerei, sono così adorabili e poi hai dei seni bellissimi sono così soffici sul mio petto..." Intanto che parlava con la lingua tracciava una linea ardente che partiva dal collo scendendo piano piano fino ai seni, le sfiorò i capezzoli leccandole il contorno. A Maria le si mozzò il fiato, lui sapeva come prenderla e quando cominciava a torturarla credeva di morire.
"Mmmh, oh Dio, mi stai facendo impazzire " ansimando  gli affondò le dita nei capelli e lo attirò più vicino, le labbra di Robert si incrinarono in un accenno di sorriso la guardò intensamente e le loro bocche si fusero in un bacio appassionato
"Mi piace sentirti gemere quando vieni, è una melodia che mi eccita da impazzire e mi piacerebbe sentirla di nuovo" le sussurrò
"Dimmi che mi desideri ancora"
"Ti desidero da morire " lo afferrò per le natiche e lo avvicinò
"Allora sarà ancora più bello" sussurrò lui prima di penetrarla. Il corpo di Maria rabbrividì mentre lo accoglieva dentro di sé.
Si aggrappò a lui mentre una nuova ondata di piacere la travolgeva... Un piacere infuocato esplose in lei, anche Robert chiuse gli occhi e venne con un ringhio animalesco. Faticarono a riprendere fiato, era stato straordinariamente bello come sempre.
"Adesso ci facciamo una bella doccia e scendiamo in cucina!" lo sgridò dolcemente Maria baciandogli le  mani
"Dobbiamo per forza?" storse la bocca
"Sì, per forza! Quindi alza il culo e muoviti a prepararti, su fila"  dandogli una sculacciata sul sedere, sbuffò e controvoglia si dovette alzare per andare a farsi la doccia
"Vieni anche tu? Così ti lavo la schiena" la guardò con malizia facendole l'occhiolino
"Certamente! Basta che metti le mani a posto"
"Promesso!" rise.
Nina nel frattempo aveva fatto colazione e preparato dei pancake, li vide arrivare mano nella mano
"Buongiorno, alla buon'ora è questa l'ora di alzarsi? " disse indicando l'orologio
"Buongiorno principessa!" suo padre si avvicinò per darle un bacio sulla fronte
"Oggi è domenica, è un giorno di riposo io e tua madre avevamo bisogno di riposarci dato che la settimana è stata molto assidua" si girò verso sua moglie e le fece l'occhiolino
Maria andò verso di loro e li abbracciò, dando un bacio a Nina
"Ho visto che hai preparato i pancake, dall'odore sembrerebbero buoni! Dai mettiamoci a tavola"
"Io l'ho già fatta la colazione, se non vi dispiace vado a fare jogging"
"Vai pure tesoro, stai attenta e guarda sempre la strada prima di attraversare!" la raccomandò Robert
"Pà, sto sempre attenta" sbuffò "A dopo!"
"Mi fanno paura questi ragazzi metteno la playlist a tutto volume e non guardano dove vanno!" si innervosì al pensiero
"Stai tranquillo tesoro, Nina è una ragazza con la testa sulle spalle" lo tranquillizzò lei mettendo le braccia intorno al collo.
"Mmmh, amore mio invece dei pancake, mangerei qualcosa di più gustoso!" gli occhi di lui si soffermarono sul contorno delle sue labbra, accennò solo un sorriso sentendo un fremito attraversargli il corpo
"Cosa vorresti mangiare?" domandò di sottecchi, Robert le accarezzava la schiena attirandola verso di sé, a Maria quelle carezze le piacevano tanto, talmente tanto da sentire una potente eccitazione agitarsi dentro. Suo marito continuava a sfiorarla sensualmente e la fissava togliendole il respiro. Il suo sguardo la provocava, e sfidava  il suo autocontrollo. Si sentiva già calda.
Quel contatto con lui bruciava ovunque. E mentre quelle carezze sulla schiena continuavano a eccitarla, lui la strinse a sé con foga  erano attaccati come calamite, le labbra di Robert sfiorarono il collo, lasciandola boccheggiare di desiderio.
"Questa è la mia colazione, mangiarti tutta!"
ansimò muovendo il bacino nella parte più sensibile di lei che iniziò a gemere sentendo  il contatto della sua  dura erezione che tracciava sotto i pantaloni
"Oh, oggi sei così insaziabile"
"Sí, oggi mi sento un toro, voglio leccarti, fare l'amore.."  Maria fece scorrere le mani lungo il torace e le affondò all' interno della tuta toccando i glutei sodi, Robert la prese tra le braccia e la sollevò sul tavolo, lei aprì le gambe e lui si mise in mezzo cercando ancora un intimo contatto tra i loro corpi,  le si strofinò addosso lasciandola senza respiro, si staccò e con la mano andò ad accarezzare il suo punto più sensibile e la penetrò con un dito
"Sei così bagnata..."
"Lo voglio dentro"
Si staccarono, il tempo necessario per togliersi gli indumenti e affondò in lei completamente, il piacere fu immediato che crebbe d'intensità a ogni spinta, lei sentì arrivare uno spasmo, lui la penetrò in profondità accelerando il ritmo finché l'orgasmo la sommergeva tutta.
"Adesso, sto ven..." un'ultima spinta e anche lui venne. Erano ancora accaldati e appagati, i capelli arruffati e le guance in fiamme per lo stupendo orgasmo.
Dovettero vestirsi in fretta e furia e darsi una rinfrescata,  perché Nina sarebbe rientrata da un momento all'altro.

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