Cap 7

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Era passato un anno e Max era diventato un rinomato chef a cinque stelle, il ristorante dove lavorava era diventato famoso grazie ai suoi programmi televisivi in cui lui spiegava i segreti della cucina.
Sotto di lui lavoravano otto persone con cui andava molto d'accordo.
Era uscito con tante ragazze ma solo per sesso e nient'altro, nel suo cuore c'era solo Nina, da quando era partito le loro chiamate si erano diradate.
Usciva con una ragazza da due mesi di nome Cleo, non ne era innamorato ci usciva solamente perché le ricordava lei, stessi capelli, stessi occhi.... Proprio non riusciva a toglierla della testa.
Aveva saputo da amici che si era trasferita a Parigi con Annabelle.
Il lunedì era il suo giorno di riposo e decise di portare Cleo a fare un giro per Copenhagen, per poi portarla fuori a cena
"Che ne dici se andiamo a casa tua a mangiare?" lo guardò maliziosa la ragazza mordendo il labbro
"Oggi non ho voglia di cucinare, semmai prendiamo qualcosa in rosticceria" le rispose.
Dopo aver cenato e sistemato la cucina, Cleo lo afferrò per le braccia, lo attirò a sé portandolo sul divano e lo baciò, Max restò fermo per un istante e quando i loro occhi si incontrarono cominciò a baciarla e la immobilzzò  sotto di sé, le afferrò le braccia e le portò sopra la testa, Max le diede dei piccoli baci sulle labbra, a cui seguirono morsi leggeri e seducenti che la portarono a dischiudere la bocca, le circondò la vita con un braccio obbligandola a restare sotto il proprio corpo e seguitò a baciarla con ardore cominciando a muovere il bacino, lei sentiva il respiro di lui ansante, il suo fiato contro la pelle del viso e cominciò a baciarlo con foga muovendo i fianchi contro di lui in un ritmo lento e costante, lui perse la testa, era all'apice del desiderio quando si accorse che Cleo provò a spingerlo via
"Chi è Nina?!"
Max indietreggiò stupito, sapeva di averla ferita
"Mi hai chiamata Nina, chi è?! ... Una di quelle che fai.."
Lui abbassò lo sguardo
"Mi spiace... Non so cosa mi è successo, mi è venuta in mente"
"Mi fai schifo, sei un bastardo!! disse con disprezzo.
" Anche le altre volte è stato così? A pensarci mi sta venendo il voltastomaco! "si alzò dandogli una spinta, prese il cappotto e uscì sbattendo la porta.
Lui rimase immobile con le mani sulla testa, realizzando la verità che Nina non sarebbe riuscito a dimenticarla.

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