Capitolo 17 - Alniyat

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Capitolo 17 - Alniyat
(sostegno, scudo del cuore)

Il blu è il mio colore preferito.

Il colore che ha il cielo nelle notti serene, affogato nel nero più vuoto che esista, ma illuminato dalle stelle. Dei piccoli puntini dorati, la cui luce ci appare fredda e lontana. Il blu della notte, del mistero, dell'oscurità; ma anche il blu del mio vestito per la festa di Natale: Rosie sembra soddisfatta, anche se avrebbe voluto accompagnarmi a fare shopping.

-E se aggiungessi questi orecchini?- dice dubbiosa, mostrandomi due puntini luminosi.

-Non è esagerato?

-Santo cielo, Ellie!- sbotta esasperata -Hai un vestito che più semplice non si può, e non hai voluto neanche il mio coprispalle paiettato!

-Perché è troppo vistoso!- ribatto, mettendomi gli orecchini.

In effetti, ho scelto il vestito più semplice che avevo. Un abito blu dalla gonna che mi arriva alle caviglie, le maniche lunghe e aderenti ed una scollatura piuttosto modesta. L'unica particolarità del vestito è la sfumatura, che parte dal blu chiaro della scollatura ed arriva al nero stellato dell'ultima parte della gonna: che si abbina alle scarpe eleganti. Al contrario, il vestito rosso di Ros è pieno di brillanti e ghirigori.

Rosie mi guarda con dolcezza, sembra persino fiera del lavoro che ha fatto con i miei capelli, piastrati ed in ordine come non sono mai stati.

-Lo ammezzerei.

-Di chi parli?- chiedo -Denny?

-Alex.

Mi volto verso di lei, aggrottando le sopracciglia.

-Ma che dici? Alex è tuo fratello!

-Allora ho un fratello stupido.- dice con ovvietà.

Poi sbuffa, buttandosi sul letto e facendomi spazio.

-Ros, faremo tardi...

-E ammazzerei anche te.

Capisco immediatamente dove vuole andare a parare ed il ricordo di questa mattina mi colpisce, facendomi rabbrividire.

Quando ci siamo visti, a mensa, Alex è venuto a sedersi con noi ed ha voluto parlare a tutti della novità. La gioia con cui ha annunciato che saremmo andati insieme alla festa, quella sera, mi ha allarmata.

-Sarete proprio una bella coppia, voi due.- ha detto Olivia, ridacchiando.

-Io e Alex andiamo alla festa solo come amici.- ho risposto io, profondamente a disagio.

Denny ha aggrottato le sopracciglia e Rosie ha fatto sì che solo io vedessi il suo sguardo contrariato, prima di dirci che le sarebbe piaciuto vederci ballare insieme. Mat non c'era. È arrivato qualche minuto più tardi, poiché si era fermato a parlare con Castor per consegnargli quella tanto attesa ricerca. Non ha prestato molta attenzione ad Alex, piuttosto sembrava teso nei miei confronti: la freddezza che gli avevo riservato il giorno prima doveva averlo confuso, ma io ancora non me ne capacitavo.

-Com'è andata?- gli ho chiesto, leggermente a disagio.

Mat ha alzato con sorpresa lo sguardo su di me.

-Bene.

-Ehi, Mat.- ha detto Alex, raggiante -Con chi ti vedrò ballare stasera?

Mi sono preparata alla stoccata, ero prontissima a sentirlo parlare di Monica McGregory, aspettavo solo che me lo sbattesse in faccia, ma lui ha posato lo sguardo su di me. Stava per dire qualcosa, ma Denny ha provveduto ad interromperlo immediatamente.

-Che diavolo!- gli ha lanciato uno sguardo significativo -Basta con questa festa, non ne posso più! Vi ho già detto che sta facendo impazzire tutti?

-Volevo solo dire che non ho ancora invitato nessuna.- ha fatto Mat con la solita calma, ma confuso.

Tutto mi è parso senza senso in quel momento.
Le sue parole, le mie azioni.

-Devi sbrigarti allora.- ha riso Olivia -O non troverai più una ragazza senza accompagnatore.

Mat ha aggrottato le sopracciglia, poi le ha rivolto il suo solito sorrisetto arrogante.

-Tu con chi vai?

-Io?  Con nessuno, come sempre.- lo ha guardato con cattiveria -Ma Alex ha pensato bene di invitare Ellie. Sono davvero curiosa di vederli insieme.

Denny si è dato una manata sulla fronte.
Il silenzio ha divorato la tavolata.
Alla fine è stato stesso Mat a parlare.

-Non lo sapevo.- ha detto semplicemente -Congratulazioni.

Tutto sfuma e gli occhi limpidi e severi di Ros sono puntati nei miei.

-Ti ho già detto che credevo che lui ci andasse con Monica, non potevo immaginare che-

-Che volesse invitare te?

-Il fatto che abbia detto di no a lei non significa che avrebbe invitato me.

-Già.- Rosie sbuffa -Ed è per questo che dopo aver saputo di te e Alex ha cambiato idea ed ha invitato Monica...

-Allora?- ad interromperci è un bussare insistente alla porta della camera di Ros -Le dame hanno finito di prepararsi?

Sono Alex e Denny.
Ma Mat non c'è.

***

L'atmosfera è semplicemente unica.

La palestra si è trasformata nella sala da ballo più bizzarra e meravigliosa che abbia mai visto, illuminata a tema natalizio e più affollata che mai. Dal soffitto pendono degli enormi palloncini rossi, dentro i quali sono state messe delle luci che illuminano l'ambiente. Sul lato destro, adiacenti al muro, si trovano due grandi tavolate, ricche di cibi e bevande e, dal lato opposto, una piccola area più appartata. Un immenso albero di Natale figura in fondo alla sala, attorniato da alcuni tavolini dove ci si può sedere per bere qualcosa e dove, al momento, sono seduti alcuni ragazzi.

Alex li saluta con un cenno del capo ed un leggero sorriso, amichevole e benevolo come quello che rivolge a chiunque. Camminare accanto a lui, nel mio vestito blu notte, mi fa sentire strana: sono molti gli sguardi che si posano su di me, alcuni più curiosi di altri. Io ed Alex non abbiamo mai passato molto tempo insieme in pubblico, ma tra noi è nata un'intesa a ridosso delle dicerie scolastiche. Ogni giorno, quando mi accompagnava a casa, aggiungevamo un pezzo a quel mosaico complesso.

-Riesci a vedere Ros?- mi chiede ancora Alex, parlandomi nell'orecchio per farsi sentire nonostante la musica alta.

Annuisco. Rosie è bellissima, ma a farmi sorridere è la sua espressione. Serena. Spensierata. Felice. Denny è radioso, vestito di un impeccabile smoking nero e delle sue tipiche scarpe nere lucide, la fa volteggiare per tutta la sala; si scatenano sulla pista come se stessero giocando a rincorrersi, ma ballano bene e c'è un'armonica dolcezza nei loro gesti. Per un attimo mi immagino lì, al posto di Rosie e Denny, assieme a Mat. Balleremmo in modo molto meno vistoso, probabilmente un lento che non ha nulla a che vedere con la musica e che stona terribilmente con tutto il resto. Come sempre quando sono con lui, io riuscirei a dimenticare tutto il resto. Ma Mat è appena arrivato, e mi ha guardata solo per un attimo. È vestito molto elegante, un completo nero simile a quello di Denny ma dall'aria più trasandata, e quei capelli aggrovigliatissimi. Accanto a lui, in un tubino rosso scuro, avanza Monica McGregory. È aggrappata al suo braccio e, al loro arrivo, sembra quasi che tutti gli sguardi si posino su quello strano duo e sul ragazzo che è riuscito a portare alla festa Monica McGregory.
Stanno così bene insieme, sono perfetti. Entrambi eleganti. Entrambi belli. Entrambi intelligenti...

Alex mi sventola una mano davanti agli occhi, sorridendo.

-Ehi. Ci sei?- chiede –Vuoi bere qualcosa?

-No, grazie Alex.- rispondo sorridendo.

-Mi concedi questo ballo, allora?

È un perfetto cavaliere e mi fa sorridere.

-Certo.

E, solo un attimo dopo, sono tra le sue braccia. Alex se la cava piuttosto bene, è agile e svelto, mi fa volteggiare come una piuma e ride quando inciampo. La sua risata è calda, dolce e contagiosa e, ogni volta, riesce ad afferrarmi prima che finisca a terra. Non ho mai saputo ballare, soprattutto la tipica musica da feste che ti spacca i timpani, ho un equilibrio parecchio precario.

-Capitano!- la voce di Adam mi fa sobbalzare, cancellandomi il sorriso in un attimo.

Lui e Pamela si scatenano proprio accanto a noi, emanando quella solita aurea di mistero ed austerità.

-Ciao Adam.- Alex ricambia il saluto senza troppo calore.

-Perché ci stiamo allontanando?- gli chiedo un attimo dopo.

-Perché voglio che niente ci rovini questa serata.

Mi guarda, con i suoi occhi verde smeraldo illuminati dall'emozione, ed io mi sento davvero bene. Non sono felice, su di giri o particolarmente emozionata, non riesco a simulare emozioni troppo forti, ma so con certezza che la presenza si Alex mi rassicura, come se lui mi proteggesse. Il tempo passa velocemente, tra risate e balli in cui continuo a prestargli i piedi, fino a quando Alex non si allontana per salutare delle persone. Sospiro, contenta di essere finalmente sola. Mi allontano dal centro della pista, versandomi dell'acqua. La mia attenzione viene immediatamente attirata da due ragazzini alla mia destra, o, più precisamente, da Alina Rivers che abbraccia un ragazzino dall'aria famigliare.

No, non dall'aria famigliare.
Quel ragazzino è Louis Jackson.
Il fratello minore di Adam.

Il mio sguardo si sposta allarmato su Mat, che però sembra non essersi reso conto che a pochi metri da lui la sua sorellina sta ballando con il fratello di quello che reputa il suo peggior nemico. Mi allontano leggermente da loro, decisa a far finta di niente, ma non posso fare a meno di guardarli. Louis è molto simile ad Adam, capelli biondi ed occhi chiari, ma ha l'aria di essere innocuo. Guarda Alina sorridendo, mentre lei gli parla di chissà cosa (probabilmente, tanto per cambiare, starà parlando di motori ed auto).

Alex sta ancora parlando con i suoi compagni di squadra.
Ros e Denny si stanno baciando.
Alina smette di parlare.
Una ragazza in lacrime corre fuori dalla sala.
Louis si avvicina sempre più al viso di Alina.
Mat...
Dove diavolo è Mat?

-Alina.

È dietro di me.

-Che stai facendo?

Alina aggrotta le sopracciglia castane, staccandosi appena da Louis.

-Cosa?- chiede con voce colpevole.

-Non c'è bisogno di scaldarsi tanto, Rivers.- Louis si mette in mezzo, con una smorfia che mi ricorda vagamente l'espressione di Adam quando qualcosa lo turba –Stavamo solo ballando.

-Non stavo parlando con te.

-Mat!- sbotta Alina, registrando nello stesso momento anche la mia presenza.

Mat non mi ha degnata neanche di uno sguardo, troppo preso da quello che deve aver appena scoperto. Alina sembra valutare le sue possibilità, poi sospira.

-Louis.- gli lancia uno sguardo significativo –Vattene.

-Cosa?!

-Vai.- ripete –Dai, davvero, ti raggiungo tra poco.

Louis le rivolge uno sguardo preoccupato, ma poi si allontana.

-Tu non raggiungi proprio nessuno!

-Ti prego, Mat, calmati.- dice lei –Louis mi ha solo chiesto di accompagnarlo alla festa. Non te l'ho detto perché sapevo che tu-

-Devi stare lontana da certe persone!

Alina sobbalza.

L'istinto è più forte di me, sento che sta esagerando ed alcune persone si sono voltate verso di noi nel sentirgli alzare la voce. Mi avvicino a Mat e gli metto una mano sulla spalla.

-Per favore, sta' calmo.- sussurro.

Lui si volta a guardarmi ed i suoi occhi sono di ghiaccio.

-Dovresti starne fuori.

-Mentre tu le urli contro in questo modo?- sento il sangue accendermi il viso –Non se ne parla nemmeno!

-Questo non ti riguarda.- mi dice tra i denti, prima di tornare a fronteggiare la sorella.

Alina serra gli occhi molto forte, stringendo le labbra come per trattenersi dal mettersi ad urlare.

-Devi stare lontana da lui.- sbotta ancora Mat.

-Non ho bisogno che tu mi difenda da ogni minima cosa, Mat!

Lo vedo sussultare, mentre il suo sguardo si vela di qualcosa di troppo simile al dolore. Si avvicina ad Alina ed alza una mano per accarezzarla, poi cambia idea e la riabbassa.

-Ne hai bisogno invece!

-No!- urla infervorata la ragazzina –Non ho più cinque anni! Sono cresciuta adesso. E tu non puoi continuare a starmi dietro, convinto di dovermi proteggere da qualcosa che neanche esiste più. Mat, Louis non proverà a picchiarmi... Louis non è papà! Non mi farebbe mai del male!- dice, prima di correre via.

-Lina!- urla Mat, pronto ad andarle dietro.

Lo trattengo, tirandolo per un braccio. Ha uno sguardo stravolto, sembra esausto. Cerco di indurlo a guardarmi, ma lui tiene lo sguardo ostinatamente basso.

-Lascia che vada da lui.

-Lui è-

-Lo so.

-Non capisci.- dice –Loro.. Adam farebbe di tutto per... e Alina...

-Mat.- interrompo il suo farfugliare, prendendogli il viso tra le mani –Louis potrebbe essere davvero innamorato di Alina.

-Lei è troppo-

-Forte.- non lo lascio finire –Lei è forte. Sai che lo è, si vede da come ti tiene testa, e può farcela anche da sola.

Finalmente alza lo sguardo; punta gli occhi nei miei e sembra chiedermi aiuto con la sola forza dello sguardo. Si sta aggrappando a me.

A me, che sono più debole di lui.
Che mi reggo a stento in piedi,
che sono debole ed emotiva.

Ma lui si aggrappa a me ed alle mie parole come se fossero la sua unica salvezza. Ed improvvisamente tutto muta. Ogni cosa, in me, si capovolge completamente.
Perché posso essere forte, per sostenerlo. Voglio restare in piedi anche quando tutto intorno a me crolla. Sono in grado di farcela. Sono stabile e determinata.

-Quello debole sono io.- mormora Mat.

Per un attimo, solo un attimo, il suo sguardo scivola dal mio e va verso il basso. Mat mi guarda le labbra e schiude le sue. Per un attimo temo che voglia baciarmi, ma si allontana immediatamente da me.

-Devi ascoltarla.- dico –Promettimelo.

Continua a guardarmi.

-Mat...

-Lo prometto.

Sospiro.

-Come li hai visti?

-Io... stavo guardando qui e-

-Perché guardavi qui?

Io ero qui.
Guardavi me?

-Alex ti starà aspettando.

Mi volto: Alex è dall'altra parte della pista e si sta guardando intorno. Faccio qualche passo avanti, ma ho la stessa paura di una che sta per saltare da una parte all'altra di un precipizio.

-Ellison?

Mi volto.

-Ti sta bene, il vestito.

Davvero?

-Grazie.

Sono le ultime parole che ci scambiamo.

***

Quando finalmente esco dalla palestra sono le undici di sera. Respiro a pieni polmoni e mi godo il silenzio, nonostante i leggeri strascichi di musica che riesco a percepire anche da qui. Le ultime due ore sono state destabilizzanti: dopo essere tornata da Alex, mi è sembrato che tutto andasse a rallentatore. Passare le successive due ore a ballare, chiacchierare o persino ridere con lui mi ha distratta, mi sono persino divertita, ma mi è sembrato di trattenere il respiro per tutto il tempo. Stare lì, in mezzo alla pista, con lo sguardo di Mat su di me eppure incredibilmente lontana da lui. Poi, di punto in bianco, Mat è sparito ed ho motivo di presumere che sia tornato a casa.
Ringrazio mentalmente i professori che, per via della sessione di fine semestre di domani, ci hanno obbligati a sloggiare un'ora prima della mezzanotte. Molti hanno deciso di continuare la festa in una discoteca poco lontano da qui, ma io ho salutato Alex, ringraziandolo per la bellissima serata. Lui mi è parso deluso, ma ha optato per un bacio sulla guancia, o meglio all'angolo delle labbra, e per un sorriso incredibilmente dolce. Mi sto allontanando dagli altri, quando mi sento chiamare.

-Ellie!

Denny mi corre incontro,  affiancandomi.

-Ti posso parlare?- chiede, ma non mi dà neanche il tempo di acconsentire.

Quando finalmente ci fermiamo siamo nel parcheggio della scuola, accanto alla moto di Denny. Io prendo posto sul muretto adiacente la rete, stringendomi nelle spalle per il freddo: non capisco perché non abbia potuto parlarmene al caldo dentro la scuola.

Ma Denny sembra essere troppo turbato per far caso al clima, cammina avanti ed indietro come se fosse intrappolato. Improvvisamente si ferma e mi guarda.

-Sono innamorato di lei.

E quella frase, da sola, vale più di tutto. Più di qualsiasi discorso Denny avrebbe potuto farmi, più di qualunque giro di parole. Mi viene da sorridere, nonostante la serata disastrosa che ho appena trascorso.

-È meraviglioso.- dico.

Non che non fosse evidente, ma di questo passo lui e Ros riusciranno finalmente a mettersi insieme una volta per tutte.

-No, non lo è!- sbotta –Io... diavolo, non so come si fa! Non sono mai stato... non ho mai avuto... insomma, come faccio a farla innamorare di me?

Devo trattenermi per non ridere.

-Non credo ce ne sia bisogno, Denny.

Mi rivolge uno sguardo perso e confuso.

-Rosie si sottovaluta.- dico –Basta che tu vada a parlarle e le dica quella semplice frase che hai detto a me, sono certa che ne sarà felice. Rosie si sottovaluta, non sa di essere fantastica e tu... devi ricordarglielo.

Denny mi guarda, sembra disperato, ma in modo mite ed orgoglioso.

-Scherza? Io la trovo bellissima, che diavolo!

-Glielo hai mai detto?

Lui sospira, distogliendo lo sguardo e serrando la mascella. Mi è sempre sembrato forte, Denny, un tipo pragmatico; da quando lo conosco c'è sempre stato per me, e da quando ne ho memoria non ha mai abbandonato Mat. Eppure, a vederlo adesso, mi sembra incredibilmente fragile. Quando mi confessa i suoi timori, provo addirittura tenerezza per lui, oltre a volerlo strozzare per quanto sia idiota. I ragazzi hanno la straordinaria capacità di mostrarsi completamente stupidi nei momenti meno opportuni.

-No, io...- si tira indietro i capelli, sorridendo tristemente –Che senso avrebbe avuto? Lei è straordinaria, sa di esserlo, lo sanno tutti. Quanto avrei potuto umiliarmi nel dichiararmi alla ragazza che amo da sempre, ma che è innamorata di un altro?

Quando termina di parlare, impallidisce e lo vedo irrigidirsi di scatto. Ha utilizzato parole sconvenienti, si è lasciato andare e non si deve essere dei geni per capire che se ne è pentito immediatamente. Gli poso una mano sulla spalla, per tranquillizzarlo. Lui si rilassa quasi subito, comprendendo che quel gesto vale come una promessa di silenzio e fiducia. Solo dopo mi arrischio a chiedergli cosa caspita gli sia saltato in mente.

-Di chi stai parlando?

-Di Scott...- dice lentamente, sconsolato –Parlo di Scott, no?

-Denny!- scoppio a ridere, senza riuscire più a trattenermi.

Lui si volta a guardarmi, confuso. Aggrotta appena le sopracciglia, aspettando pazientemente che smetta di emettere guaiti e tenermi la pancia; ma temo che, dopo la sciocchezza che ha appena detto, ci voglia un bel po' a calmare le risa.

-A Rosie non è mai piaciuto Scott.- dico, una volta tornata seria. Poi gli lancio un'occhiata significativa, quasi complice –Come a te non è mai piaciuta Olivia.

-Stai dicendo che lei...?- adesso sta sorridendo, sembra su una nuvola.

Non posso fare a meno di pensarci, sono due idioti. Hanno fatto di tutto per ingelosire l'altro, senza fare la prima mossa per paura di essere respinti, quando invece sono innamorati persi. Temiamo sempre di rischiare, di mettere in gioco i nostri veri sentimenti. E non ci accorgiamo che, rinunciando alla partita, perdiamo noi stessi.

-Ascolta.- mi avvicino a Denny, sfiorandogli una spalla –Amare è la cosa più difficile al mondo. Rende insicuri, titubanti. Ci tiriamo indietro come dei codardi, convinti di essere coraggiosi, rinunciando a qualcosa per cui crediamo di aver combattuto abbastanza. Ma non si ha mai combattuto abbastanza, finché non si ha vinto. I sentimenti sono così. Non puoi ignorarli, non puoi fingere di controllarli o convincerti di potercela fare. Perché, alla prima occasione, tornerai comunque indietro. Non c'è niente, assolutamente nulla, che possa convincerti a rinunciare a qualcosa, a qualcuno a cui tieni davvero.

Lui mi fissa, stralunato. Ha la bocca spalancata, ma si premura di chiuderla quando si accorge che lo sto ancora fissando, a disagio. Si apre in un sorriso allegro, di quelli rassicuranti che sa fare soltanto lui, e mi fa l'occhiolino. Poi, inaspettatamente, mi afferra e mi trascina in un abbraccio. Denny ha un profumo simile a quello di mio padre, sa di zucchero. Quando si stacca da me, sta ancora sorridendo. Presto però la piega delle sue labbra si fa più simile ad un ghigno.

-Le hai mai dette a Mat, queste cose?- mi chiede divertito.

Lo guardo, confusa, negando appena con un cenno del capo. Lui scoppia a ridere.

-Be', dovresti dirgliele.- dice, complice –Credo che gli prenderebbe un infarto!

Si rimette in piedi, afferrando il casco e montando sulla moto. Mi alzo anch'io, avvicinandomi a lui.

-Perché dovrebbe venirgli un infarto?- chiedo incuriosita.

Ma lui si limita all'ennesimo occhiolino, allungandomi l'altro casco. Non so cosa mi spinga a fidarmi delle doti da guidatore di Denny, proprio questa sera, ma lo metto e salto su.

Spazio Autrice:
Ragazzi... non so davvero come scusarmi per l'immenso ritardo. Sono stati dei giorni terribili, ho dovuto correre da una parte all'altra e fare letteralmente i salti mortali. Per un'intera settimana non ho potuto neanche aprire wattpad, ma ora sono tornata ed ho tutta l'intenzione di mettermi sotto. Sto cercando di rispondere a tutti i vostri messaggi, che sono sempre una gioia per me e che amo alla follia. <3
Finalmente arriva un capitolo ricco di colpi di scena e di spunti per il futuro! *-* Dove staranno andando Ellison e Denny? Vi dico soltanto che il prossimo capitolo (che arriverà questo venerdì) sarà una pleiade! Quindi... aspettatevi qualcosa di molto grande! Io non vedo l'ora, perché è uno dei miei preferiti! *-*

Io vi ringrazio davvero di cuore... siamo a ben 993 followers ed io, semplicemente, non riesco a crederci! Qualcosa cominciato per gioco sta diventando sempre più prezioso per me... waiting for 1k! *-* E, soprattutto, per lo speciale! Che, come sapete, sarà "Sun - the other half of the sky"! *-*
Un grandissimo abbraccio, a venerdì!

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