Cap. 2: Una Gravidanza Desiderata

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AZIRAPHALE'S POV

Pochi mesi più tardi l'adozione dei nostri bambini ci viene a trovare una Ariadna con il sorriso sul volto e gli occhi che brillano dalla felicità.

«Aziraphale, Crowley ho una bellissima notizia da darvi... Sono incinta! »

Io l'abbraccio felice della bellissima notizia che ci ha dato:

«Sono davvero felice per te. Quando l'hai scoperto? »

«Qualche settimana fa ma ho dovuto fare il test per scoprirlo. È stata la notizia più bella della mia vita! Ancora non ci credo che sarò mamma! Eppure lo sento che questa vita esiste. Mentre voi come state passando questa paternità? »

È Crowley a rispondere con il piccolo David che si nasconde dietro le sue gambe timidamente:

«Benissimo. Adoro questi bambini anche se sono delle piccole pesti alcune volte » dice sorridendo.

« Ma a voi piacerebbe avere dei figli in modo naturale? Capisco che siete un angelo e un demone con corpi maschili ma Dio magari può fare un miracolo per voi. L'ha fatto per me e credo che anche per voi non sia problema. »

Immediatamente il volto di Crowley si fa sorpreso:

«Già avere due figli è abbastanza, ci manca anche avere un neonato che piange tutto il giorno. »

Io invece continuo a riflettere su quanto detto da Ariadna.

Ho letto diversi libri sulla gravidanza e dicono tutti che sia un esperienza meravigliosa ad eccezione dei primi mesi e del parto.

Perché non provare?

Io ho provato ormai tutto e magari anche questa esperienza ci unirà ancora di più.

«Non sarebbe così male dopotutto. Crowley, caro, pensaci. Una nuova vita che sarà una parte di noi »

Lui pare ancora riluttante all'idea di Ariadna e lo è anche nei cinque mesi seguenti.

Io lo imploro tutte le volte ma lui quell'argomento sembra non importare.

Per tutti questi mesi piango a letto allontandolo.

È il 23 giugno e Ariadna, come al suo solito, ci viene a trovare per stare anche in compagnia dei nostri bambini e noto che la sua pancia è ingrossata parecchio dall'ultima volta: come ci ha informato aspetta due gemelli, un maschio e una femmina.

È proprio in questo momento che mi convinco e convinco anche mio marito a provare quella bellissima esperienza.

Stiamo chiacchierando lungo il Tamigi quando lei inizia a piangere sorridendo:

«Ehi, che succede cara? Va tutto bene?»

«Se va bene? Michael mi ha appena dato un calcetto ed è la prima volta. Oddio è meraviglioso, il dono più bello che Dio mi abbia mai fatto » dice continuando a piangere dalla gioia.

Immediatamente le chiedo se posso avvicinare una mano e lei annuisce. Quello che sento, dopo un breve attimo di silenzio, è un movimento improvviso che mi fa lacrimare gli occhi.

Quanto dev'essere meraviglioso sentire una nuova vita che cresce dentro di te. Sentire tutti i suoi movimenti così allegri.

Inizio a piangere e Crowley mi avvicina a sé:

«Lo vorresti davvero un altro bambino? »

Io lo guardo negli occhi e lui capisce:

«Va bene, d'accordo, mi arrendo. Ariadna come si potrebbe fare? »

«Qualcuno di voi dovrebbe andare da Dio e chiederle, beh, di fare un miracolo per farvi avere dei figli in modo naturale. » ci spiega sorridendo.

«Andrò io. Dopo quello che ho sentito vorrei essere io a portare in grembo nostro figlio, Crowley. Se per te va bene »

«Ci mancherebbe altro, fai pure come vuoi » mi dice baciandomi intensamente.

Dopo il pic nic riportiamo a casa i nostri bambini e dico a Crowley di badare a loro per un paio di minuti.

Ritorno nella mia biblioteca e chiamo Dio e in breve mi ritrovo in un grande spazio con una luce bianchissima davanti a me.

«So cosa vorresti Aziraphale. Avete combattuto duramente e avete vinto quindi dovete essere ricompensati in qualche modo, no? Ebbene io ti dono questa cicatrice da cui nascerà il vostro amore »

Detto ciò mi sento pizzicare sul basso ventre e vedo che è comparsa una piccola cicatrice.

Ritorno sulla Terra in casa di Crowley e immediatamente corro da lui felice:

«Crowley caro, guarda cosa mi ha donato Dio » gli dico mostrandogli la piccola cicatrice sul basso ventre.

Lui immediatamente si irrigidisce e pare un po' spaventato:

«Quindi ora potresti rimanere in dolce attesa? »

«Sì, ma a quanto ho letto su alcuni libri ci vuole tempo. Magari un giorno avrò le prime nausee, i primi capogiri e le prime voglie e capirò che il nostro amore ha dato origine a una nuova vita » gli spiego.

Per preparare mio marito al meglio decido di dargli delle lezioni sui primi mesi di gravidanza e sul parto.

«Allora Crowley, oggi parliamo del primo mese che è quello più importante. Durante questo primo mese, come ti ho già detto, avrò sbalzi d'umore, stanchezza, sonnolenza e nausea. Tutto ciò dalla terza settimana. Per mantenere l'embrione in forma avrò bisogno spesso di integratori, soprattutto di vitamina D e di acido folico. Durante la quarta settimana si può notare l'embrione come un grande punto che galleggia nella cavità amniotica. Braccia, gambe e occhi cominceranno a delinearsi, così come il sistema digestivo, quello polmonare e la colonna vertebrale. Mi aumenterà l'appetito e molti cibi mi faranno venire la nausea. Capito? »

Lui annuisce e io gli faccio ripetere quello che gli ho appena spiegato. Lui come un alunno diligente lo fa e così passo all'argomento successivo:

«Tutto quello che ti ho detto precedentemente aumenterà durante le settimane successive. Sarà nei primi due mesi che l'embrione diventerà più sensibile ad infezioni e aggressioni varie che rischierebbero di turbare i normali processi di formazione degli organi. Queste aggressioni continueranno ad essere particolarmente pericolose fino al terzo mese.
Arrivati alla settima settimana di gravidanza il nascituro cesserà di essere embrione e diverrà feto. Sarà lungo circa 2 centimetri per un peso di 2 grammi. Il viso si arrotonderà e assumerà un aspetto più umano. »

Finisco di spiegare mostrandogli anche delle foto per fargli comprendere meglio la situazione:

«Questi disturbi tenderanno a scomparire durante il terzo mese e il  mio corpo tenderà a cambiare, si potrà vedere meglio la pancia. Durante questo mese sarà bene che mi riposi il più possibile e dovrò mangiare pasti più leggeri. Mi dovrai tenere lontano dalla crêpe, caro Crowley perché so che il piccolo o la piccola me ne faranno venire voglia. In queste prime settimane di gravidanza l'embrione crescerà tantissimo. Da un gruppo di poche cellule si trasformerà pian piano in un bambino vero, in miniatura, con tutti gli organi necessari per sopravvivere.
Nell'ottava settimana di gravidanza l’embrione peserà circa tre grammi, sarà simile a un fagiolo, e dall’ottava settimana in poi comincerà a prendere una forma sempre più simile al bambino che verrà: il naso e le orecchie saranno più visibili, gli occhi e le palpebre lentamente si distingueranno.
Il suo cuore batterà velocissimo, lo stomaco, il fegato e il pancreas emergeranno.
Le ghiandole sessuali saranno visibili, anche se i suoi genitali non si troveranno ancora nella loro posizione e non sarà possibile vederli.
Dal quinto mese non avrò più nausee però avrò sempre più fame e mi dovrai sopportare e tenere lontano da cibi troppo dolci. Questo sarà anche il mese più bello perché finalmente potremo sentire i primi movimenti del nostro bambino. Soffrirò anche d'insonnia proprio per il fatto che il nostro bambino sarà molto agitato. Sarà in grado di percepire i suoni quindi mi sentirai molto spesso parlare con lui e gli farò ascoltare della musica dolce e rilassante. Nel caso in cui non volesse allora gli farò ascoltare la musica dei Queen per la tua gioia.

Comincerà a muoversi sempre di più.
Potrà capitare che sul ventre possa comparire un rigonfiamento: sarà il  bambino che si appoggerà contro di me 'da dentro' e forse sarà un piede, un braccio o la testa. Accarezzaremo piano piano questo gonfiore, per dimostrare al nostro piccolo tutto l' amore. »

Continuo a spiegare tutto ciò nei giorni seguenti e l'emozione di poter far avvenire tutto ciò cresce sempre di più.

Tre settimane dopo il nostro ultimo rapporto sessuale mi sento molto cambiato. Come ho letto comincio ad avere sempre più fame ma anche frequenti nausee che non mi permettono di lavorare. Il 25 dicembre chiudo la mia biblioteca e mi stendo sul letto insieme a mio marito.

Mi sveglio con una strana voglia di mangiare delle crêpe:

«Crowley, ho una strana voglia di mangiare delle crêpe » gli rivelo.

« Angioletto mio, ma cosa ti prende? Per tre intere settimane sei stato male e ora vuoi mangiare una crêpe? » chiede lui preoccupato.

«Non lo so, so solo che una voglia incredibile di crêpe »

Lui si alza, sospirando, e si dirige nella sua cucina per prepararmi quello che gli ho chiesto. Una volta seduti entrambi a tavola lui nota qualcosa di veramente diverso in me:

«Angel, hai gli occhi molto lucidi e brillanti... » poi si interrompe ricordandosi quello che gli ho detto qualche mese fa. «Angel, è successo... Forse stiamo per diventare genitori per la seconda volta »

Io improvvisamente ho una forte nausea e mi dirigo in bagno aiutato da Crowley. Dopo quello capisco, senza dire altro, che una vita vive dentro di me.

Riaccompagnato dal demone mi metto a sedere e inizio a piangere:

«Crowley caro, non c'è un forse. L'ho compreso già prima che sono diverso... Stiamo per diventare genitori »

«Sei proprio sicuro? Perché non chiediamo il parere di qualcun altro? Tipo Anathema? Lei saprà per certo se stiamo per diventare genitori »

Io acconsento alla sua richiesta e chiamo Anathema che, saputa la situazione, viene a casa nostra con il sorriso sul volto.

«Ciao Azi, hai degli occhi veramente brillianti stamattina lo sai? »

«Me la già detto Crowley. Ho avuto degli strani malesseri e siccome stiamo provando ad avere un bambino mi sono chiesto se poteva essere successo »

Lei immediatamente si blocca a questa notizia improvvisa e inaspettata:

«Ma siete due uomini come...? »

«Sapevo che l'avresti chiesto. Dio mi ha donato questa cicatrice da cui nascerà la nostra bambina o il nostro bambino mentre abbiamo fatto un miracolo per far avvenire ciò » le spiego mostrandole la cicatrice ancora poco evidente.

Lei si riprende dallo shock e immediatamente mi invita a sedermi dopo aver captato, molto probabilmente, due auree dentro di me.

«Aziraphale, Crowley il vostro desiderio si è avverato. Ho avvertito due auree miste dentro di te e appoggiando una mano ho avvertito anche il calore che emana »

A questa notizia rimango sotto shock e mi porto le mani sul ventre sentendo anch'io questo stranissimo calore.

Crowley per un po' rimane anche lui profondamente sorpreso e sconvolto dalla notizia. Inizia a camminare avanti e indietro per la stanza per cercare di riprendersi mentalmente:

«Non è possibile! Non può essere successo così all'improvviso! Sei proprio sicura Anathema? Ma proprio sicura sicura? Magari non è niente... »

Lei lo zittisce facendogli avvicinare la mano sulla mia pancia e immediatamente diventa bianco come un lenzuolo svenendo.

Anathema, emettendo un grosso sospiro, dà un sonoro schiaffo al demone per farlo riprendere:

«Svieni ora a questa notizia? Come farai quando dovrà nascere il vostro bambino? Sverrai una seconda volta?» chiede abbastanza scocciata dal comportamento assurdo di mio marito.

Lui si riprende ma è ancora profondamente sconvolto da tutto ciò:

«Angel, io devo bere un bicchiere di vino, devo riprendermi dallo shock »

Quel suo comportamento mi colpisce nel profondo come una freccia.

La prima cosa a cui pensa è il vino? Ma siamo seri? Dovrebbe sorridere e festeggiare... Stiamo per diventare genitori!

I nostri bambini, David e Matthew, ci guardano non capendo quello che sta succedendo e io gli dico tutto:

«Non sarete più soli d'ora in poi, ci sarà qualcun altro insieme a voi. State per diventare fratelli maggiori e dovrete essere più responsabili, d'accordo? »

All'istante si rallegrano di questa notizia e cominciano a saltare includendo anche la povera Anathema.

Mentre la strega gioca con loro io vado da Crowley che trovo mezzo ubriaco nella nostra camera da letto.

Ma è assurdo! Come può comportarsi così?! Deve assolutamente riprendere il suo controllo!

Penso sentitamente offeso da quello che vedono i miei occhi.

«Crowley, riprenditi! Stai per diventare padre e accogli così questa notizia? Io sono senza parole!» gli dico dandogli un forte schiaffo.

Lui, dopo la mia azione improvvisa, decide di riprendersi:

«Hai ragione, sono stato uno stupido. Quindi tra qualche mese saremo cinque... Wow. È incredibile quello che il nostro amore è riuscito a fare, non mi rendo ancora conto di questa vita che vive dentro di te. Mi stai rendendo il demone più felice del pianeta Terra, angel »

Detto ciò avvicina la sua mano al mio ventre e vedo alcune lacrime solcare il suo bellissimo volto. Ciò mi commuove e inizio a piangere:

«Non piangere di nuovo, ok? »

«Sarò molto emotivo in questo mese caro Crowley e mi dovrai sopportare » gli rivelo sorridendo.

Immediatamente lui avvicina le sue labbra alle mie e ci mettiamo, questa volta stando più attenti, a fare l'amore sapendo che c'è il rischio di fare del male a questa piccolissima creatura.

Questo è il Natale più bello di tutti e un giorno che non ho mai dimenticato.

Quando Ariadna viene messa al corrente della novità anche lei è stata felicissima e mi ha regalato tantissimi pigiamini per il nuovo o la nuova arrivata.

Naturalmente Crowley diventa più attento a letto cercando di non fare mai del male a nostro figlio.

Crowley, dopo aver imparato tutte le lezioni più importanti sulla gravidanza, mi tiene lontano da ciò che può essere considerato troppo dolce per il piccolo e mi fa mangiare pasti più salutari.

Tutti i giorni e i mesi, fino a marzo, questi fastidi continuano facendomi stare spesso a letto.

È un giorno di primavera che, questa che abbiamo scoperto essere nostra figlia, si è mossa per la prima volta facendo riempire i miei occhi di lacrime.

Siamo tutti riuniti ( io, Crowley e i nostri bambini, John Holland, i piccolissimi Anastasia e Michael, Adam e i Quelli, Anathema e Newt) per Pasqua nel comodo e grande cottage di Ariadna. Stiamo chiacchierando tra le molte risate quando avverto qualcosa. All'inizio non so bene cosa fosse ma qualcosa mi dice che la piccolina, che abbiamo deciso di chiamare Lily Olive, si è mossa per la primissima volta. Crowley si fa immediatamente preoccupato:

«Angel, cosa sta succedendo? Sta per nascere? »

«No, penso che sia solo mossa. È stato un leggero movimento... » non riesco a finire di parlare che arriva un altro calcetto da parte di Lily.

I miei occhi si inumidiscono di lacrime:

«Sì, è proprio così! Crowley, si sta muovendo. È ancora più bello e meraviglioso di quello che ho creduto. Oddio, senti come si muove! »

Lui avvicina una mano al mio ventre e avverte questi splendidi movimenti della nostra bambina.

« È così bello. Non posso credere che lei esista veramente, che sia reale » dice commosso.

Dopo Crowley anche David e Matthew vogliono ascoltare i calcetti della piccola e si innamorano subito.

È stata una gioia per me sentirla tutti i giorni perché mi ha reso consapevole di quello che abbiamo creato.

Mi piace spesso parlare con lei soprattutto quando sono a casa da solo: mi metto seduto sul comodo letto di Crowley e le parlo dolcemente.

«Sai che non vedo l'ora di conoscerti? Mi chiedo spesso come avrai i capelli e gli occhi. Mi chiedo anche se amerai la musica di papà Crowley. A lui piacciono molto i Queen, non fa altro che ascoltarli »

All'improvviso sento un calcetto e mi chiedo se vorrebbe ascoltare un po' di musica. Prendo un paio di cuffie e uno stereo mettendoci dentro un DVD di musica angelica. Avvicino le cuffie alla mia pancia e sento Lily scalciare energicamente.

«Non ti piace? Non mi dire che vorresti ascoltare i Queen? »

Appena cambio disco e lei capisce che sto per mettere quella band la sento muoversi felicemente facendo anche delle piccole capriole.

«Sei proprio come papà Crowley, piccolina »

Appena sento partire Fashion Lover Boy Lily balla allegramente facendomi sorridere teneramente: continua a fare le capriole e a giocare.

Sto guardando con occhi innamorati la mia piccola quando vedo entrare nella stanza Crowley e noto che sta nascondendo qualcosa dietro la schiena.

« Che stai nascondendo? »

«Qualcosa che piacerà a entrambi caro il mio angelo »

Io cerco sempre di indovinare ma alla fine, arreso, glielo chiedo.

Lui si mette seduto sul letto e mi mostra una scatola contenente un ecografo e delle cuffie.

«Non dirmi che... » domando con occhi che brillano.

«Sì, angioletto mio è proprio quello che stai pensando. Siccome non possiamo andare da un dottore, sarebbe strano, allora ho pensato che potremo vedere sul mio computer le immagini della piccola Lily sia in 3D che non. Mentre con queste cuffie ascolteremo il suo battito cardiaco. »

Io non ho assolutamente parole e interessati leggiamo le istruzioni.

Una volta che abbiamo imparato Crowley delicatamente spalma sulla mia pancia un gel freddo e trasparente mentre sento la piccola Lily scalciare.

«Sei molto agitata questo pomeriggio, eh piccolina? » le dice Crowley.

Una volta che ha finito vedo apparire sul computer di mio marito l'immagine in 3D della nostra bambina.

«Guarda com'è bella! È adorabile, non trovi caro? »

«E' l'essere più bello che abbiamo mai creato. »

Nella stanza entrano anche David e Matthew e appena vedono la loro sorellina si emozionano:

«E' la sorellina? » chiede David con il suo tenerissimo sorriso.

«Sì, tesoro » gli rispondo arruffandogli i capelli.

Appena Lily sente la voce di David vedo che muove la sua manina come se stesse salutando.

«Hai visto Crowley? Ha salutato. Già l'amo con tutto l'amore di un padre » dico ormai piangendo.

«Vorresti ascoltare il suo cuore? »

Crowley fa partire l'audio e il suono del suo cuoricino si avverte per tutta la stanza.

È bellissimo e io non posso che amarla ancora di più.

Ma questi momenti sono molto fastidiosi le volte che facciamo sesso: lei vuole tutte le attenzioni e Crowley comincia a ingelosirsi.

Visto che mi trovo solo al quinto mese decido di ricominciare a lavorare nella mia amata biblioteca. Le persone non badano molto al mio aspetto fisico e fanno finta di nulla. Sono proprio in questi momenti che la piccola Lily riesce a calmarsi e dormire.

Tutto va bene.

È un giorno di maggio, ormai i movimenti di Lily si sono fatti più distinti e non sembrano più dei battiti d'ali di farfalla, che tre personaggi che conosco molto bene entrano nella mia biblioteca.

La stavo per chiudere quando Michele, Uriele e Sandalphon entrano sospettosi:

«Aziraphale, abbiamo avvertito un cambiamento ai Piani Alti. Cosa sta succedendo tra te e Crowley? » chiede Uriel avvicinandosi.

Il mio cuore inizia a correre una maratona e inizio a sudare sperando che non notino la situazione: se scoprissero che dentro di me c'è una creaturina angelica ma con poteri demoniaci la potrebbero uccidere e non voglio che succeda ciò.

« Che dovrebbe succedere? Abbiamo adottato due bambini umani e ci siamo sposati, nient'altro » le rispondo sorridendo nervosamente.

«Sei sicuro? Aziraphale c'è qualcosa che non va in te. Ti abbiamo tenuto d'occhio e sappiamo cosa ci stai nascondendo. Una creatura angelica con poteri demoniaci, non è possibile che viva. Sai quindi cosa dovrà succedere, vero? »

Immediatamente la mia espressione alle parole di Michele si fa decisa e mi metto le mani sul ventre per proteggere la mia bambina:

«Non le farete del male! Non potete! È solo una semplicissima bambina innocente! »  a queste parole Lily si sveglia e la sento scalciare come se mi stesse incoraggiando da dentro.

«Aziraphale, non possiamo permettere che viva. Pensa se i suoi poteri diventassero più forti da adulta. Lei deve morire » dice Uriel avvicinando una sua mano al mio ventre.

Sento la piccola urlare dal dolore e cerco in tutti i modi di allontanare la mano dell'arcangelo senza successo. Grido dal dolore.

Improvvisamente vedo arrivare Crowley che si mette in mezzo a noi per evitare che ciò accada.

«State lontani dalla mia famiglia! Non vi permetterò di fare del male a mia figlia! » detto ciò si trasforma in un grosso serpente e inizia a sibilare contro gli arcangeli che, impauriti da ciò, si allontanano.

«Non finisce qui! Vi terremo d'occhio e faremo lo stesso con la vostra bambina » dice Michele sparendo.

Una volta che sono scomparsi Crowley riprende la sua forma umana mentre io mi siedo facendo respiri profondi per calmarmi.

«Angel, stai bene? »

«Sì, però ho avuto tantissima paura per Lily. Per un momento quando Uriel ha appoggiato la mano sul mio ventre ho sentito un dolore terribile. Ho avvertito la paura della nostra bambina e ho sentito anche una specie di piccolo pianto. Stava morendo. Se non fossi arrivato in tempo... » inizio a piangere ricordando quei momenti.

Come se Lily avesse avvertito questo mio stato d'animo appoggia la sua testa alla mia pancia e scalcia allegramente per farmi capire che ora sta bene.

Crowley mi abbraccia e anche lui avverte i movimenti di nostra figlia:

«Angel, ora nostra figlia sta bene e lo stiamo sentendo. È viva e vegeta »

Per la paura che ho avuto inizio ad accarezzare la parte dove si trova la testa non smettendo per un po'.

Dopo questo incidente decido di restare a casa per coccolare Lily che è felice di tutto l'amore che provo verso di lei.

Verso giugno i suoi movimenti sono diventati più visibili anche all'esterno: spesso quando sono a letto ad accarezzare la mia pancia vedo qualche volta spuntare un piedino o addirittura una manina. Non c'è cosa più tenera di questa.

Arriva agosto e con esso in casa tutte le preoccupazioni da parte di Crowley.

Lui mi intima di stare fermo onde evitare che patissi troppo dolore visto che la piccola, siccome è molto cresciuta, non ha più spazio per muoversi e questi movimenti sono molto dolorosi per me.

I giorni passano ma la piccolina non dà segni di voler nascere anche se la cicatrice inizia a tirare.

È il 27 agosto quando avverto qualcosa di strano: Lily fa un movimento incunsolto e qualcosa dentro di me mi dice che si è girata e che molto presto sarebbe nata. Provo a sentire meglio e avverto che i suoi piedini non si trovano più in basso ma in alto e la sua testolina preme verso la mia cicatrice.

Un miliardo di pensieri affolla la mia mente.

Oddio sta per arrivare il momento e io non mi sento pronto.

Che sensazioni proverò? I libri dicono che i dolori sono insopportabili.

Ho paura di quello che succederà.

Due giorni più tardi sono sdraiato nel nostro letto quando Crowley mi fa una bellissima sorpresa.

« Angel, guarda cosa ho fatto per la nostra piccolina! »

I miei occhi si illuminano quando vedo la bellissima culla rosa che ha costruito senza l'utilizzo di alcun miracolo.

In quella stanza rosa e bianca ci sono anche dei bellissimi peluche di angeli sorridenti e attaccata al soffitto una giostrina con la costellazione di Alpha Centauri.

Mi sto per avvicinare a Crowley per baciarlo quando avverto quella che dov'essere una contrazione.

« Mi sento contrarre, tutto qui... Mi sa che ci siamo » dico facendo grandi respiri profondi sentendo contrarre verso la cicatrice.

Crowley sgrana gli occhi, allontanandosi di colpo e so che è spaventato quanto me.

Inizia a camminare nervosamente.

«Va bene, d'accordo. Niente panico niente panico... Aziraphale, sono in panico!»

Io alzo gli occhi al cielo e non ne sono sorpreso.

«Crowley, calmati, ok? Chiama Ariadna, io vado a sedermi. O almeno ci provo »

Crowley cerca di prendere il telefono così velocemente che quasi gli cade di mano. La ragazza risponde immediatamente:

«Ehi, vedi di venire qui perché ci siamo! »

Lei riattacca immediatamente e lui si avvicina a me che sono seduto sul letto.

È dannatamente doloroso, la sensazione è simile ad un coltello appuntito che mi colpisce e lacera, facendomi mancare il respiro.

« Aziraphale, parlami, come ti senti? Posso fare qualcosa per te? Ariadna mi ha detto che sta arrivando e che devo respirare, ma io sto... »

«Caro, ti prego » mi lamento « Fai un attimo silenzio »

Io mi sbottono un attimo la camicia e vedo la cicatrice arrossata.

Crowley solleva un braccio, tremante, per indicarla.

« A-allora esce davvero lì? Non posso guardare, mi fa impressione »

«Ti fa impressione? Questo è ridicolo, tu sei in parte responsabile, quindi adesso guardi... Ahi! » mi lamento questa volta più nervoso. Crowley mi si avvicina tremando come una foglia e mi afferra una mano.

« Va bene angel. Respira, sai come fare no? Hai letto tutti quei libri sul parto »

«Credo che nessun libro potesse prepararmi a un dolore simile »

Gemo stringendogli forte la mano tanto da poterla quasi rompere.

Per mio grande sollievo e di Crowley, Ariadna arriva neanche dieci minuti dopo, con il fiato corto e un mal trattenuto nervosismo.

«Zira, ogni quanto sono le contrazioni? »

« Ogni tre minuti... Credo? E questa... Fa così male, si sta aprendo » le spiego premendo piano sulla cicatrice.

« Va bene. Crowley, puoi prendermi degli asciugamani puliti? E delle forbici sterilizzate? »

Crowley sente, senza però ascoltare davvero. È completamente assente e preso dal panico. Si è ripromesso che sarebbe stato utile, ma in questo momento non riusce neanche a formulare un pensiero coerente.

Come un autonoma lo vedo andare in bagno a prendere ciò che gli ha chiesto Ariadna.

Ella, passati i primi minuti di nervosismo, si calma e mi chiede:

«Non preoccuparti, andrà bene, dopotutto sei forte. È doloroso lo so per certo ma ce l'abbiamo fatta tutte. Te lo dico io che ho partorito due bambini! Senti il bisogno di spingere? »

«Non ancora. Ma sento chiaramente la sua testa spingere e fa un male maledetto » premo una mano contro la cicatrice, per poi guardarla e vederla sporca di uno strano liquido denso e trasparente misto a sangue.

Crowley ritornato in camera, pallido come un fantasma, sviene sul pavimento.

Sapevo che sarebbe successo ma non riesco a pensare ad altro che un'altra contrazione, più dolorosa di tutte quelle che ho provato fino a quel momento, mi fa chiudere gli occhi.

«Zira, non pensare a Crowley, concentrati solo e soltanto sul tuo respiro, è la cosa fondamentale » mi dice stringendomi una mano.

Mentre mi stringe una mano tira un sonoro schiaffo a mio marito che subito si riprende.

Io emetto una smorfia, sofferente. Cerco di rimanere calmo, ma il dolore mi sta lacerando e Lily scalpita e spinge per venire al mondo.

Ancora con un forte giramento di testa, Crowley si solleva stringendomi di nuovo una mano.

«Mi dispiace... »

Ora gli dispiaceva?! Il dolore mi sta letteralmente distruggendo e lui si dispiace?! Ma è stupido o cosa?!

«Fai bene a dispiacerti! Devo ricordarti che sono qui per colpa tua? »

« Come sarebbe a dire per...? »

Ma immediatamente si zittisce perché si ricorda quello che gli ho detto riguardo la faccenda del parto.

Stringo forte la sua mano con gli occhi chiusi cercando di non urlare dal dolore.

«La cicatrice si sta aprendo del tutto. Zira, ora ascoltami bene. Devi spingere più forte che puoi d'accordo? »

«Di già?! No! Perché? Fa troppo male così, io non ce la farò mai »

Crowley mi tranquillizza dicendomi che ce l'avrei fatta come tutte le volte.

Io gli dò ascolto e capisco di non avere più controllo sul mio corpo quando le contrazioni diventano tanto forti e ravvicinate da costringermi a irrigidirmi totalmente.

Ariadna mi preme una mano sull'addome.

«Perdonami, è per aiutarti! Sta uscendo... Oh mio Dio, coraggio! »

Chiudo gli occhi. Sono certo che non esista dolore più forte di questo, reso più dolce da Crowley che mi accarezza i capelli bianchi.

«Stai andando alla grande... » mi sussurra.

Dopo qualche istante il dolore diventa troppo. Io mi irrigidisco, nascondendo il viso sulla mia spalla e soffocando un gemito di dolore. Qualche secondo dopo, il dolore è passato, lasciandomi svuotato e accasciato su Crowley.

Una stupita e lacrimante Ariadna tiene in braccio la bambina che rossa in viso piange e grida.

«Zira, Crowley, ce l'avete fatta, ecco la bambina! » Esclama con orgoglio ella.

Stanco e affaticato prendo in braccio la bambina e molte lacrime bagnano le mie guance.

«Sapete, tutto ciò mi fa ritornare voglia di avere un altro bambino, ma è meglio aspettare » dice intenerita da questa piccola scena familiare.

Io non l'ascolto nemmeno troppo assorto a guardare quel piccolo esserino che ancora piange ma che smette immediatamente sentendo il calore del mio corpo.

È la cosa più bella che avessimo mai creato e tutto il dolore di prima è un lontano ricordo.

Crowley è ancora sotto shock e prova a toccarla con la paura di farle del male.

«Crowley, caro, vuoi prenderla in braccio? »

« Ma se le facessi del male? Se mi cadesse? »

« Crowley, ti verrà spontaneo come anche a John. Anche lui ha avuto la tua stessa paura » le dice Ariadna sorridendo.

Lui la prende delicatamente e la piccola Lily apre i suoi occhi: sono di bellissimo color nocciola come quelli di Crowley prima che cadesse e i capelli sono di uno splendido fucsia scuro, ovvero la perfetta unione tra il bianco e il rosso. È l'essere più bello mai visto.

«Crowley, guarda ha i tuoi stessi occhi quando eri ancora un angelo. Com'è possibile? »

« Beh, sicuramente... Sì, è proprio così. La piccola avrà poteri demoniaci misti a quelli angelici ma è un essere del tutto puro e angelico » ci spiega Ariadna guardandola avendo ancora una piccolissima traccia dei suoi poteri demoniaci.

Io sono meravigliato da ciò: è un essere unico che va tutelato con tutte le nostre forze.

Quando Anathema viene avvertita della nascita della piccola Lily mi riporta i due gemelli che immediatamente vogliono vedere la loro sorellina.

Restano meravigliati da questa bambina e la coccolano sotto le attenzioni mie e di Crowley.

Dopo il parto la cicatrice com'è apparsa scompare del tutto così come anche tutti i dolori. Ripensando a tutto ciò che ho passato e guardando quello che abbiamo creato quasi quasi un giorno mi sarebbe piaciuto riavere un figlio in questo modo.

Come se Dio mi avesse ascoltato mi dice, in un sussurro, che se un giorno avessi voluto avere un altro figlio basta solo chiedere.

Crowley, dopo la nascita di Lily, mi impone il riposo più assoluto mentre si prende cura di lei dandole il biberon e prestandole tutte le dovute attenzioni. Come se avessero compreso la situazione, Matthew e David, stanno per lo più tranquilli e Anathema li accompagna sempre all'asilo.

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