"È tuo, ora"

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Si, sto aggiornando davvero un cifro in questo periodo, be happy 🙃
Eh niente, un'altra one-shot con i bimbi su grande richiesta (non me l'aspettavo, serio) e riguarda dei gioielli iconici di Leia, questi qui:

Bho, mi sembrava carina come idea, poi fatemi sapere...
E si l'immagine c'entra quasi nulla, mi ha solo ispirato sul fatto dell'eredità...

La pioggia batteva leggera sulle grandi vetrate colorate dello studio di Ben, dove si era riunito con le due figlie, ora tese su due divanetti e tese come corde di un violino.
Nella stanza aleggiava tensione e un silenzio rotto dal rumore rassicurante delle gocce d'acqua fino a quando Rey non entrò con un sorriso dolce e due scatoline rosse in mano. In quel momento anche sul volto prima austero del padre spuntò un sorriso, ma i suoi occhi parlavano di rimpianti e dolce amarezza.
Guardò le sue ragazze che fino a quelli che sembravano solo pochi anni fa teneva in braccio, mentre le dita affusolate erano strette intorno agli involucri rossi. Prendendo un respiro profondo, incominciò:"Probabilmente non sapete cosa sia successo molti anni fa un questo giorno, vero?- guardò Rey per supporto, che arrivò con un'occhiata amorevole- Quattordici anni fa, morì mia madre" Si fermò, per riprendere un po' di quel contegno che sembrava essere sparito all'improvviso.
Selena si coprì la bocca con le mani, con gli occhi spalancati mentre Kira, certamente più impressionabile della sorella, stava già bagnando il maglione azzurro della sorellona.
"Come... Cosa le è successo?" chiese Sel, appena superato lo shock emotivo ed abbracciando la sorella, tendendola stretta al suo petto. Con voce calma, Rey iniziò a parlare:"Innanzitutto, Leia Organa è stata un grandissimo generale e una grande figura materna per tutta la Resistenza. Ha sempre avuto tanto coraggio e spirito d'iniziativa, ha sempre saputo tenere insieme sotto uno stesso obbiettivo persone totalmente diverse. Sapeva sempre fare la cosa giusta, che facesse male o meno: in quel caso la cosa giusta era salvare la vita di vostro padre.- accarezzò le guance delle figlie- Sapete, ce la ricordate molto, in grazia, bellezza e tenacia". Ben si era messo una mano sul viso a coprire gli occhi: era mezzo seduto sulla scrivania, cercando di ristabilizzare il suo respiro e con gli occhi lucidi per i ricordi.
"Papà?" lo chiamò Kira "Ti voleva molto bene, vero?" chiese, avvicinandosi con gli occhioni dolci. Il padre le sorrise e annuì, tremante, e le  accarezzò i capelli color nocciola:"Tu le somigli, somigli sia a lei che a tua madre... Sarai la mia condanna se continuo a guardarti". Ben ridacchiò, lasciando ad alcune lacrime uscire mentre appoggiava la testa sul braccio di Rey che gli lasciava leggeri baci sulle guance velate da un sottile strato di barba sempre ben curata.
Selene, nel frattempo, si era alzata dal divanetto e si era avvicinata di soppiatto alle due scatoline, curiosa. Stava per afferrarne una ma una mano vellutata la fermò tenendo la parte opposta della scatola. Sel guardò la madre con occhi colpevoli, sapendo che non le avrebbe resistito.
"Curiosa come sempre?" le chiese Rey, con uno sguardo luminoso. La figlia annuì, sapendo di essere colpevole.
Ben, appena ripreso, riprese in mano il discorso:"Bhe, oltre a varie eredità- e fece un gesto scaramantico- volevamo lasciarvi un oggetto che potesse ricordarvi che non siete sole, mai"  volevamo lasciarvi un oggetto che potesse ricordarvi che non siete sole, mai" e avvicinò le due confezioni alle figlie, esortandole a sceglierne una. Ognuna prese quella di fronte all'altra e, contando fino a tre, le aprirono insieme.  Ci furono alcuni minuti di sorrisi fieri da parte dei genitori e di gridolino eccitati da parte delle ragazze.
"Questi... Sono nostri ora?" chiese Kira, con voce tremante, cercando un'approvazione dai genitori che non tardò ad arrivare. La più piccola iniziò a saltellare in giro per la stanza con la collana in mano, iniziando poi a chiedere ai presenti di allacciarla. Appena sentì il gioiello freddo poggiarsi sul suo collo, schizzò fuori dallo studio andando a pararsi davanti ai fratelli, vantandosene.
Selene si era abbandonata sul divanetto, con gli occhi vitrei e il respiro leggero. Rey scattò subito verso di lei, scuotendola: gli occhi di Sel tornarono velocemente azzurro brillante, come al solito. "Papà, io.. l'ho vista. Ho visto la nonna, era bellissima e aveva un sorriso dolcissimo e vicino a lei c'era un'altra signora, moooolto più giovane, tipo sui trent'anni, ma anche meno. Aveva un ciondolo in mano e dei fiori fra i capelli e-"
"Ok, respira Sel- le disse il padre- me lo racconterai più tardi, ora è meglio se raggiungiamo gli altri, ci staranno aspettando"
La più giovane uscì per ultima, chiudendo la porta pensierosa e girandosi sul dito quel nuovo anello che sapeva di passato e mistero, ma che racchiudeva uno dei ricordi più belli e dolci che potesse pensare: il matrimonio dei nonni























Fino all'età adulta, le due sorelle tennero stretti i gioielli e, per scaricare lo stress, li stringevano e sembrava sentissero una (o più) mano delicata accarezzare i loro visi o delle voci che suggerivano ciò che era giusto fare.







Francamente, vi piace questa idea dei bambini? Volete un seguito di questo capitolo? Ditemi le vostre idee su un capitolo dei ragazzi... (come se non ne avessi abbastanza arretrati 😅).

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