Speciale San Valentino in ritardo

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NO NON SONO MORTAH.
Yeee suppongo?
Aaaadogni modo, è una smut che ho pubblicato solo oggi perché:
1) sono stata male due giorni
2) ho passato tutta una mattinata a fare visite mediche
3) ho avuto prove per tutto il giorno
4) ho impiegato 5 giorni per le varie stesure e cancellazioni
CHE DIRE IN PIÙ: è una role fra me e MrsReySolo12.
Non aggiungo altro, enjoy~~





"Ben... BEN NO!" Lo stringo a me, non può morire, non ora... Gli infondo un po' della mia energia vitale, ma mi toglie la mano velocemente :"Tu... Mi hai salvato..." Annuisco, mentre piango di gioia: non sarò più sola. Mi guarda, malinconico:"...non eri costretta a farlo... Rey, farmi morire sarebbe stato un bene per tutti". Mi infiammo:"No! Per tutti, ma non per me! Tu... TU MI SERVI PER SENTIRMI VIVA!" Gli poggio involontariamente una mano sul petto: sento il suo cuore battere, per fortuna, ancora. "Io sono un mostro, Rey, ho già fatto male e rischio di farne ancora..." Scuoto la testa:"Smettila! Non sei un mostro, non lo sei mai stato! Sono stati gli altri a decidere per te...". Nel mentre, gli passo una mano sul volto, che ho imparato ad amare e vedere alleato col tempo. Quasi subito, lui appoggia la sua mano sulla mia, facendomi sentire un rassicurante tepore. Mi sento colma di dolcezza, faccio toccare le nostre fronti con un sorriso, per poi passare ad un abbraccio che non avevo intenzione di sciogliere tanto presto: lo sento ricambiare piano, leggero, quasi riluttante e pensieroso; mi separo un poco per chiedergli cosa lo turbi mi risponde dicendo che ha paura. Ha la voce rotta, quasi fosse sul punto di piangere. Gli passo gentilmente una mano fra i capelli color pece, sorprendente morbidi e setosi:" È normale...Ti posso aiutare in qualche modo?" Mi guarda attentamente negli occhi:"No-non con ciò di cui ho paura.." Che cocciuto che è... Sbuffo leggermente:"E allora aiutami a capire, parlamene..." Mi risponde, sull'orlo del pianto:"Ho paura di fare male a qualcuno, poi ho capito che quel qualcuno sei tu..." . Lo stringo forte a me, sussurrandogli :"Stammi vicino, mi farebbe più male averti lontano che essere ferita da te". Lo sento ricambiare, stavolta, e piangere sulla mia spalla silenziosamente. Gli poggio delicatamente le labbra su tutta la lunghezza del collo e quando lo sento rabbrividire prendo l'avventata decisione di continuare per quella strada, anche se non sapevo dove mi avrebbe portato. Sento il suo respiro caldo sulla spalla, mentre le sue braccia fra le quali mi sento più sicura mi stringono ancora di più.
La mia mano, ancora accarezzava i suoi capelli, ma facendola scendere sullo zigomo non sentivo la cicatrice: glielo feci notare con una nota di divertimento vedendo la sua reazione, esagerata per i miei gusti. "Stai bene anche senza" stai bene sempre, tu.
Mi guarda negli occhi, per poi prendermi in braccio come al nostro primo incontro e con la stupida scusa di 'sentire freddo' si incamminò verso il Falcon, mentre mi accoccolai al suo ampio petto. Appena arrivati, mi lascia scendere: non perdo tempo e lo bacio con voga, stranamente ricambiata. (N.a sTrAnAmEnTe un paio di palle,vah)
Quando ci stacchiamo, mi guarda interrogativo:"Per una volta, agisci anche nel mio bene" e lo riprendo in un bacio travolgente.
Mi sorride, per poi chiudere il portellone del Falcon con un gesto della mano. Mi guarda con gli occhi pieni di.... desiderio?!? "B-ben, ecco... - sussurro, imbarazzata- sono ancora vergine...". Lo fisso, la sua bocca è semi-aperta:"oh..bhe..se tu non vuoi non farò nulla". Ridacchio, sollevata: ci sediamo sulla branda e, instintivamente, gli stringo la mano, facendo perdere il mio sguardo lontano, completamente assorta nei pesnieri. "Che guardi?" mi chiede Ben poi. In tutta risposta gli stringo un po' di più la mano:"Nulla, pensavo a... -sospiro- Lascia stare, una sciocchezza.."
"Nulla che ti riguardi è una sciocchezza" dice, serio. Mi appoggio completamente a lui, prendo un gran respiro ed inizio:"Pensavo a quanto siamo arrivati lontani, insieme, a realizzare quello che saremo... Insieme, magari...". Nel parlare ci siamo sdraiati fianco a fianco sulla branda, e mi sono ritrovata per circa metà su Ben; mi viene da sbadigliare dal sonno, ma questo passa subito quando sento le sue dolci e carnose labbra sulla clavicola: istintivamente sussurro il suo nome, mentre lui risale in collo fino alla mascella. Lì chiudo gli occhi e gli passo una mano fra la folta chioma, decisa ad avere un appiglio in tutto ciò.
Mi bacia, mordicchiandomi il labbro inferiore: presa dal momento ricambio con voga. Quando ci separiamo abbiamo il fiatone, che aumenta quando sento i polpastrelli caldi sulla mia pelle, ovunque: gemo, ma me ne accorgo e mi tappo la bocca.
Ben si ferma:"No, non fare così, è meraviglioso", lo ringrazio arrossendo, mentre gli passo una mano sotto la maglia, tastando gli addominali ben scolpiti. Se ne esce con un sorriso da vera canaglia:"Allora? Prendi l'iniziativa e mi sfili questa maglia o faccio io?". Vado in panico totale:"S-sei tu quello esperto, n-no?"
Lo sento sussurare un "modestamente" mentre si toglie la maglia: niente male, devo proprio dire niente male... Con la scusa di 'sentire freddo' me li tiro addosso, anche se prova a smentirmi dicendo di sentire solo caldo. "Davvero? Io non lo sento, maestro~" lo vedo sorpreso, ma inizia a giocherellare con l'orlo della mia maglia:"Forse dovremmo toglierla, tu che dici?" mi chiede, malizioso. Gli do uno sguardo da bimba:"Cosa mi consiglia, maestro?", ribatte in tono seducente :"io dico che è meglio levarla, lascio fare a te baby". Lo 'rimprovero', agitata, levandomi la maglia velocemente. "Non è nemmeno lo sforzo maggiore a cui sarai esposta oggi baby, te lo dico da esperto. Ooo, vuoi che ti chiami padawan?" usa un tondo talmente basso da farmi perdere la testa. Deglutisco:"Come più le piace, maestro"
Gli passo le mani sugli addominali scolpiti, strappandogli un piccolo gemito: il suono più bello della mia vita.
Con un tono infantile lo prego di raffreddarmi, non se lo fa ripetere due volte: quando si leva i pantaloni sussurra:"Mi farai impazzire", per poi baciarmi il collo. Decido di controbattere, sussurrandogli sulle labbra:"Perché, tu no? -sorrido- sono alla tua mercé ti chiedo solo di amarmi..." Ci scambiamo un bacio veloce, accompagnato dalla sua promessa di fare il meglio e dalla mia speranza che queste parole non siano vane.
Appena mi toglie i pantaloni, lo blocco:"Ben... Ho paura". Mi guarda interrogativo:"Di cosa?"
"Di questo: di amarti troppo e non potrei sopportare il "'dopo'". Mi prende il viso fra le mani:"Rey, non preoccupiamoci del 'dopo'. Almeno non adesso, perché prima che arrivi il 'dopo' per come lo intendo tu, passerà molto tempo, tempo che passeremo insieme, felici e amandoci. Quindi non aver paura, non mi amerai mai troppo, come non lo farò mai io. Perché tu puoi darmi tutto l'amore del mondo e non sarà mai troppo."
Sorrido e piango, ringraziandolo mentre poggio la mia testa sulla sua spalla.
Dopo un paio di respiri profondi, mi salta in mente un'idea malsana:"ok, ascolta bene, non li ripeterò: ti voglio".
Ben sgrana gli occhi e si blocca, io ne approfitto per mettergli le mani sul bacino.
Appena si 'sblocca' iniziamo a giocare su chi ami di più chi, quando poi, guardandomi negli occhi, dice con un tono seducente:"Dubito che avrai dubbi dopo quello che stò per fare, Rey" "Perché?" gli chiedo, curiosa ma anche un po' spaventata. Perché mi sfilò l'intimo e, vedendo il mio panico, mi tranquillizza anche se mi avvisò che farà male. "Finché ci sarai tu non farà male" rispondo, sicura: mi sbagliavo.
Anche se Ben entrò gentilmente, provai un dolore fortissimo per cui mi inarcai e gli graffiai la schiena. Lui mormorò delle scuse, mentre rimaneva fermo per farmi abituare a quell'intrusione. "Se ti sto facendo male dimmelo, ti prego.." prendo un respiro profondo:"n-non muoverti subito... Non ancora, almeno". Faccio un piccolo sorriso per mascherare il dolore, ma lui lo nota:"Tranquilla, non mi muovero finché non me lo dirai tu: quindi rilassati che è meglio per te..". È una parola, eh.. Quando il dolore inizia a scemare, gli prendo il viso fra le mani:"O-ok, puoi muoverti... MA FALLO PIANO". A quelle parole Ben cominciò a spingere, poco alla volta per non farmi male, baciandomi la fronte dicendo a mezza-voce frasi rassicuranti. Mi aggrappai alle sue spalle, rispondendo in modo scombinato, trattenendo ogni tanto qualche gemito.
"Non trattenerli, ci siamo solo noi", sento troppa passione: lo prego di baciarmi e, quando accetta la mia richiesta, non lo faccio  andar via molto facilmente. Mi stacco solo quando, accarezzandomi con un tocco tanto gentile quanto appassionato, Ben mi fa genere senza ritegno, facendomi arrossire.
"Brava, continua così baby~" mi incoraggia, lasciandosi sfuggire a volte qualche sospiro e gemito trattenuto che mi godo ad occhi chiusi, lasciando schiudere un dolce sorriso sulle mie labbra arrossate.
Ben prende il mio gesto come incitazione, ed inizia a spingere più velocemente, sempre più a fondo. Sorpresa, inizio a gemere ancora più forte, ormai urlo il suo nome in piena estasi:"BEN~". Lo sento gemere, quasi in risposta, il mio nome:"REY~". È dannatamente eccitante, cazzo.
"AH~ CAZZO LÌ!~", spalanco gli occhi, solo per vedere le sue labbra piegarsi in un sorriso mentre continua a toccare quel mio punto. Sto urlando talmente forte il nome di Ben che lo sentirebbero nel raggio di 5km, ma non mi importa: la mia testa è concentrata solo sul piacere immenso che sto provando.
"Rey... sto per..",non lo lascio finire :"Vieni per me, Ben".
Continuamo a gemere il nome dell'altro come fosse un mantra, il più bello che esista, fino a che non veniamo entrambi, insieme.
Ora gli unici rumori sono i nostri respiri pesanti e il corpo sudaticcio di Ben che si straia di fianco a me. Cerco di evitare il suo sguardo, che so essere pieno di malizia, ma non ce la faccio perché una sua mano mi prende il viso e mi bacia dolcemente.
Sorrido e appoggio la testa sul suo petto, ascoltando beata il cuore battere sempre più regolarmente, mentre la sua mano mi passa fra i capelli e mi sussurra "Ti amo". "Ben?" "Mh?" "Non smettere mai di dirmelo e stammi sempre a fianco: non riuscirei a vivere senza di te" mi sorride :"Allora te li dico di nuovo: ti amo come non ho mai amato nessuno in tutta la Galassia"
Sorrido mentre mi accoccolo ancora di più su di lui:"Ti ho fatto male... Prima, intendo"
"Na-ah" rispondo, sbadigliando. "Già i primi effetti?" mi chiede, sbadigliando in rimando.
Annuisco, lasciandomi avvolgere dalle sue braccia.

Le ultime parole che riusco a capire sono:"Buonanotte amore, ti amo", a cui do risposta con voce impastata:"dormi bene, ti amo anch'io"



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