Finzione?

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Gli occhi di Izuku si riaprirono che la tempesta di neve, che sferzava il piccolo paesino da ore, si era a malapena calmata...

Il suo primo pensiero andò immediatamente a sua madre ed alla paura, ed all'ansia, che sicuramente stava provando in quel momento...

Non erano mai piaciuti, ai Midoriya, i fenomeni climatici estremi...

Che fossero temporali, tempeste, terremoti o grandine, per loro era sempre un terrore fin troppo profondo...

Forse era proprio una cosa intrinseca nel loro carattere...

Forse erano proprio nati così.... predisposti all'essere miti e pacifici ed a predilire, ovviamente, delle temperature e delle situazioni che rispecchiavano il loro carattere...

Ma quando la coscienza tornò in sé, staccandosi dal mondo onirico in cui si era rifugiato, non poté fare a meno di pensare che comunque sua madre era circondata da persone che le volevano bene e che l'avrebbero rassicurata....

Mentre il letto ancora caldo, anche se vuoto, al suo fianco gli fece tornare in mente le ultime ore....

La litigata...

La sua follia...

Il sapore di Katsuki in bocca...

L'espressione che aveva...

Izuku si portò una mano sul torace ed una sulla bocca....

Sentiva il cuore come impazzito nel petto e ripensando a quei momenti, e risentendo le sue parole nella testa, non poté fare altro che rabbrividire nel letto nonostante la temperatura della casa fosse costante...

Fidanzati...

Lui che doveva fingere, come se non fosse già abbastanza difficile respirarci di fianco, di essere il ragazzo di Katsuki...il ragazzo di Kacchan....

Davvero pretendeva questo?

Davvero voleva umiliarlo fino a questo punto?

Qual'era lo scopo?

A cosa avrebbe portato questo?

Domande....

Domande che Izuku, rimettendosi la maglia del pigiama, si ripeteva nella testa....

Cosa avrebbe preteso?

Conosceva Katsuki....sapeva che con lui tutto ciò che lo circondava veniva portato all'estremo...

E non poteva fare a meno di pensare che anche quello che stava facendo la sera prima era una cosa da "fidanzati"....

Allora perché lo aveva fermato?

Cos'è che voleva sul serio?

Sentirlo dire che lo amava?

Decidere lui quando, come e dove prenderlo?

Izuku andò nel piccolo bagno e si lavò i denti prima di guardarsi allo specchio....

Ed un sospiro sfuggì dalle sue labbra quando vide il suo volto pieno di lividi....come alle medie....

Solo che allora, nonostante il male continuo che sembrava godere nell'infliggergli, Izuku avrebbe saltellato ad una proposta del genere...

Diventare il ragazzo di Kacchan...

Prendergli la mano....

Uscire insieme....

Dio ....

Izuku scosse la testa, rifiutando quelle immagini così romantiche, e si preparò mentalmente allo sfiancamento che avrebbe subito...

Perché di sicuro era questo lo scopo di Katsuki....

Annientarlo.... completamente....

Farlo aprire....prendere il suo cuore....dilaniarlo a morsi per poi lasciarlo di nuovo a terra, sanguinante, ed andarsene vittorioso....

Fargli ammettere i suoi sentimenti per poi, come sempre, pulirsi il labbro e passare oltre ...lasciandoli a terra distrutto...

E lui non poteva più permettersi di cadere in quella rete..... qualsiasi cosa fosse successa....

Uscì fuori dalla stanza e si guardò intorno con i sensi in  all'erta....

Sentiva della musica provenire dalla cucina ed insieme ad essa, facendo gorgogliare il suo stomaco, c'era anche un profumo buonissimo di Pan cake e caffè...

Si affacciò sulla porta della cucina, guardingo, e vide Katsuki alle prese con i fornelli mentre faceva girare l'ennesimo Pan cake per poi posarlo sulla pila al suo fianco.....

Girandosi, finalmente, a guardarlo....

Il biondo prese un profondo respiro, non staccando mai gli occhi dai suoi, e sembrò affrontare una lotta interna prima che il suo labbro, a sorpresa, si piegasse all'insù

K:" buongiorno...Izuku..."

Il verdino rimase immobile sulla porta, con il cuore che ormai sembrava avere vita propria, e strinse i pugni lungo i fianchi

I:" buongiorno a te....Kacchan..."

La risposta sembrò soddisfare il biondo che ciondolò un attimo, sempre con la padella in mano, per poi posarla sulla cucina e dopo aver spento il gas, ed aver sospirato di nuovo, scosse con forza la testa

Anche lui aveva i pugni serrati lungo i fianchi, facendo istintivamente indietreggiare il verdino, quando si avvicinò a lui e si chinò in avanti

Un tenero bacio, a malapena a fior di labbra, sfiorò la bocca di Izuku prima di vederlo sorridere di nuovo ed allontanarsi

K:" Ahmmmm....spero...s-spero che ti piacciano ancora i...i pan cake ...e...ed ho fatto anche il caffè ed il latte...."

Il biondo si affiancò ad una sedia, spostandola appena, per poi alzare di nuovo lo sguardo sul suo

K:" vieni?"

... è... è solo per una settimana Izuku....solo per una settimana....

Il verdino annuì facendo un passo avanti, rigido come un tronco, per poi sussultare quando la mano di Katsuki si alzò aspettandosi un colpo a tradimento....

Ma non vide rabbia nei suoi occhi quando, delicatamente, gli sfiorò una guancia tumefatta

K:" s-se...se vuoi dopo potrei...uhmmm...si...disinfettare le ...si...hai capito no?"

Izuku annuì di nuovo, sedendosi sulla sedia che era stata scostata per lui, e si vide posare un paio di pan cake sul piatto

K:" sciroppo?"

Un'altro cenno della testa affermativo e Katsuki versò lo sciroppo d'acero sui panetti dolci per poi sedersi, di fronte a lui, e prendere le bacchette

K:"...uhmmmm....quindi...buona colazione...?"

Izuku prese le bacchette e sollevò un pezzo di dolce

I:" b-buona...buona colazione anche a te...Kacchan..."

Un sorriso soddisfatto apparve sul volto del biondo, che iniziò a mangiare, lanciando occhiate sporadiche al verdino...

Rimasero in silenzio, finché i piatti non furono puliti, e Katsuki si mise al lavandino

K:" se vuoi....se vuoi ho dietro i libri...potremmo studiare... s-si...insieme no?"

Per l'ennesima volta Izuku mosse la testa, ancora troppo guardingo per parlare, e gli passò l'ultimo piatto sporco...

Che rischiò seriamente di cadere, e spaccarsi in mille pezzi, quando Katsuki si sporse ancora una volta verso di lui...

Labbra contro labbra...

Un contatto lieve,e breve, che fece indietreggiare il verdino e chinare il capo al biondo....che, non visto, strinse forte un bicchiere dentro l'acqua....

Katsuki si girò di nuovo verso il lavandino, con un'espressione indecifrabile in volto, per poi irrigidire le spalle

E nessuna parola accompagnò Izuku, mentre si dirigeva verso la porta, con la mano stretta sul torace....

Ed il cuore in gola

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