Orgoglio

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I:" sta per arrivare una tempesta..."

Izuku rientrò in casa e si diresse direttamente in cucina lasciando la coperta, a scaldarsi , davanti al piccolo camino che c'era in soggiorno...

Katsuki era di schiena, davanti ai fornelli, ed un invitante profumo di cibo invadeva già la piccola stanza...

Un profumo che Izuku conosceva bene....

Si avvicinò al biondo esitante....

Non si era mosso di un centimetro...

Katsuki gli era sembrato e gli sembrava tutt'ora assurdamente immobile per uno che, da quando si conoscevano, aveva visto fermo solo quando dormiva...

La schiena era eretta e rigida...

Le spalle erano alzate e persino la gamba destra, con cui faceva più leva per stare in piedi, sembrava tirata all'inverosimile.....

Izuku fece un'altro passo avanti e gli bastò quello per iniziare a notare i lividi e le ecchimosi che ricoprivano le braccia ed i polpacci del biondo

I:" ...dovremmo disinfettare le ferite..."

Silenzio....

Una padella sfigolò, quando la fettina di maiale impanato venne girata, e si sentì solo il bip metallico del cuoci riso...

Katsuki preparò i piatti e, senza dire una parola, li mise sul tavolo per poi sedersi e spezzare le bacchette...

Non sollevò nemmeno una volta gli occhi...

L'unico segno che diede, dell'essersi accorto della presenza di Izuku, fu il fatto che c'era un'altro piatto di fronte a lui...

Pieno di quello che , ad una prima occhiata e dal profumo paradisiaco, sembrava katsudon...

Il biondo iniziò a mangiare tenendo sempre la testa china ed Izuku, sospirando, vi si sedette di fronte

I:" è... è questa la tua scelta Katsuki?"

Niente.....

Nessuna parola...

Né un grugnito.... né un pugno stretto...niente....

Izuku spezzò le bacchette e per poco trasalì al rumore che lui stesso aveva prodotto...

Che cosa stava succedendo?

Il verdino mangiucchiò continuando ad osservarlo e lo vide finire rapidamente il piatto per poi, girandogli la schiena, iniziare a lavare le ciotole e le pentole....

Anche lui finì il katsudon, che era eccezionale come sempre, e gli passò la ciotola tentando di aprire bocca....

I:"...i-io..."

Katsuki afferrò la ciotola e la lavò, sempre senza guardarlo, per poi lanciare un'occhiata fuori dalla finestra

K:" sta arrivando una tempesta di neve...non credo che per stasera riusciranno a tornare... Vai pure a dormire dove cazzo ti pare..."

Katsuki uscì dalla stanza lasciandolo lì in piedi, immobile, ed Izuku lo seguì con lo sguardo finché non lo vide sparire....

Per poi scivolare, seduto ai piedi del lavandino, afferrandosi i capelli tra le mani....

Katsuki, d'altro canto, entrò in stanza e sbatté la porta dietro di sé....

Aveva fatto bene no?

Era quello che voleva giusto?

Gli aveva detto di volere che sparisse dalla sua vita...aveva detto che avrebbe voluto andarsene...

E l'unico modo per non fargli rischiare la vita, dato che stava per arrivare il fottuto finimondo, era quello...dargliela, momentaneamente, vinta...

Conosceva il nerd...sapeva che se si impuntava su una cosa qualsiasi essa fosse, dal diventare un eroe all'intestardirsi nel salire sui mobili per non chiedere aiuto,  lo avrebbe fatto...

E già se lo vedeva sepolto dalla neve che con due dita sotto il mento, tipico comportamento da nerd di merda, sarebbe morto assiderato pur di non tornare indietro....

Katsuki si sfilò la maglia facendo attenzione a non sollevare troppo le braccia ma allo stesso modo digrignò quasi i denti per il dolore secco ,al costato di destra, che lo fece gemere sommessamente...

Cazzo...questa volta ci erano andati quasi troppo pesanti...

Allo specchio, l'immagine di sé che vide riflessa, fu quasi un ulteriore cazzotto...

Viola...giallo...rosso....

I fottuti colori dell'arcobaleno erano rappresentati sulla sua pelle come la maledetta bandiera del gay pride....come se fosse servita quell'ulteriore prova a chiarire la sua sessualità...e non bastasse quella maledetta erezione che , ormai da ore, faceva quasi più male dei lividi...

Katsuki si osservò a lungo....

Era un narciso...lo era sempre stato...

Sapeva di avere fascino e, da quando era entrato alla UA, il suo corpo era migliorato ulteriormente...

Ma non fu quello che, in quel momento, vide nel riflesso...

Tutto ciò che riuscì a scorgere furono i graffi ed i lividi...e la sua mente, provata anche da pochissime ore di sonno oltre che da tutto il resto, gli rimandò l'immagine del nerd alle medie....

Con gli stessi lividi addosso...

Si passò una mano su quello più evidente, sul costato destro, e sospirò appena girandosi per vedere se aveva bisogno di disinfettante anche sulla schiena...

C'era un taglio un po' più profondo, a metà delle scapole, ma scrollò le spalle dicendosi che avrebbe chiesto a sua madre di disinfettarlo non appena sarebbe tornata....

Si rimise la canottiera e, facendo molta attenzione, si sdraiò a letto mettendo le cuffie...

Ma la prima canzone non fece in tempo a finire che, con gli occhi chiusi, scivolò nel sonno....

Caldo....

Katsuki si rigirò nel letto e si strinse al cuscino....

Era così caldo...così ...morbido....

E profumava di menta e vaniglia....sapeva di buono...sapeva di....

Gli occhi rossi si riaprirono di scatto e la fitta di dolore sul fianco gli mozzò il fiato in gola temporaneamente...

Ma mai...mai come quello che vide di fronte a sé....

Izuku era sdraiato sul letto ed aveva il torace fasciato e qualche cerotto sulle braccia...

I capelli ricci ed indomabili formavano una corona sulla sua testa ed il verde, a contrasto con il bianco del cuscino, sembrava rimandare l'immagine che si poteva scorgere fuori dalla finestra...

Il vento frustava con forza gli alberi, piegandoli e producendo un sibilo sinistro, ricoprendoli di nevischio sottile e, sicuramente, ghiacciato....

Il braccio sinistro del verdino, quello con meno lividi, era messo dietro alle sue spalle e la mano era appoggiata sui suoi capelli...

Che cazzo stava succedendo?

Perché era tornato in camera?

Perché sembrava che lo stesse abbracciando?

Un tuono squarciò l'aria e gli occhi del verdino si strinsero facendolo spostare, subito dopo, ancora più vicino a Katsuki...

Ed il biondo quasi boccheggiò quando la testa verde, persa completamente nel sonno , gli si posò sul torace....

E le sue braccia si aprirono...

Per la prima volta, dopo anni, Katsuki aprì le braccia e lo accolse in mezzo ad esse....facendolo rifugiare sul suo torace e ,facendo attenzione a non fargli male, stringerlo sul suo petto...

Ci sarebbe stato tempo per Deku e Dynamight per tornare a combattere e farsi del male...

Ma ora, in quella notte di tempesta, il costume da supereroe venne accantonato...

E fu solo Kacchan a proteggere, il piccolo Izuku, da tutte le sue paure...



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