Recensione: Le Illusioni del cuore

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Ciao, solopotterhead, ecco la recensione della tua storia.

Grammatica, ortografia, sintassi e punto di vista utilizzato

Questo è il punto un po' traballante della storia: nella grammatica non ho trovato errori ed è quindi perfetta così come l'ortografia (uso degli apostrofi, accenti...) però ho trovato che spesso passi dal presente all'imperfetto anche se è ambientata nel momento attuale (ti faccio un esempio proveniente dal capitolo 1):

"Sally mi aveva spiegato sbadigliando che, per la privacy degli studenti, i dormitori e i bagni erano in una parte completamente esterna dall'Accademia ma situata poco distante da essa." 

Potresti scrivere in questo modo:

"Sally mi ha spiegato sbadigliando che, per la privacy degli studenti, i dormitori e i bagni sono in una parte completamente esterna dall'Accademia..."

Capitolo 2:

"E il modo in cui mi guarda mi fa trasalire. Non avevo mai provato una sensazione simile..."

Potresti metterci il passato prossimo.

....

Comunque su questo aspetto posso farti da Beta Reader e correggere tutti gli errori che trovo nei tempi verbali. Mi mandi il pdf della storia e io ti correggo tutto quello che non va.

Il punto di vista usato è la prima persona singolare e permette al lettore di comprendere meglio tutto quello che prova Zoe nel corso del racconto.

Registro e lessico

Il registro utilizzato è misto (non troppo elevato né troppo gergale) ed è adeguato al contenuto perché lo scritto serve ad avvicinare più lettori possibili. Sono del parere che tutte le opere presenti su questa piattaforma dovrebbero usare questo registro perché troppo aulico o troppo semplice può allontanare dei possibili lettori (ne ho avuto a che fare con una scrittrice che usava termini troppo complicati e continuare la lettura era veramente complicato). Parlando delle scelte lessicali sono stati utilizzati termini semplici ma non troppo con una grande varietà di sinonimi per evitare ripetizioni inutili. Tutto ciò ha una resa positiva sui capitoli.

Stile di scrittura

L'autrice ha usato frasi brevi e lineari senza un uso creativo della punteggiatura. Tutte queste scelte non rendono difficoltosa la lettura e nemmeno il testo monotono. Non ci sono figure retoriche particolari e la lettura non è per niente noiosa. Parlando degli aggettivi sensoriali questi sono assai presenti. Un esempio che mi ha piacevolmente colpita si trova nel capitolo 3 quando descrivi gli occhi di Mattia come "una foresta che è spesso in fiamme" o quando nei vari capitoli descrivi il violino.

Struttura dei capitoli

Il titolo mette moltissima curiosità nel lettore: "le illusioni del cuore". Nel prologo ci viene spiegato dalla stessa Zoe che esistono delle illusioni dettate, appunto, dal cuore che vede oltre le semplici apparenze. Mattia, senza fare troppi spoiler, è un pianista che soffre di un disturbo della personalità che gli fa mostrare diverse sue facciate e Zoe è riuscita ad amarle tutte ma amando soprattutto la persona VERA che si nasconde dietro quando tutti lo hanno allontanato. Tutti i capitoli hanno dei piccoli titoli che ci fanno intendere quello che succederà all'interno: ad esempio il primo capitolo si chiama "la nuova studentessa" e ci viene presentato l'arrivo di Zoe all'Accademia. Le sequenze narrative e dialogiche si alternano in modo equilibrato. La lunghezza dei capitoli è perfetta perché non sono troppo lunghi e permettono al lettore di immedesimarsi nella storia perdendosi tra le vicende di Zoe, Sally, Mattia, Filippo e tutti gli altri personaggi.

Caratterizzazione dei personaggi

Il primo personaggio che incontriamo è Zoe che è una ragazza che riesce a vedere la vera anima delle persone attraverso lo sguardo (questo mi ha un po' ricordato la mia Eileen che riesce a fare ciò mediante la macchina fotografica). Lei è una bravissima violinista che suona il suo strumento con il cuore facendosi pervadere dalle emozioni. Nel corso del racconto ci vengono fornite abbastanza informazioni per comprendere il suo carattere: è una ragazza molto testarda e determinata, tutto ciò le permette di catturare il cuore di Mattia e aiutare i diversi personaggi di cui facciamo la conoscenza nel corso della lettura. Abbiamo poi Mattia con un passato drammatico alle spalle oltre che a soffrire di un disturbo della personalità; lui è un pianista e suona le canzoni per dedicarle alla sua sorella gemella....(non dico altro perché lei è il personaggio fondamentale attorno a cui ruotano tutte le vicende che si alternano nel racconto). Un altro personaggio che appare insieme a Zoe e Mattia nei primi capitoli è Sally. Anche lei, inizialmente, ci viene mostrata come una bulla antipatica ma comprendiamo che nasconde solo i suoi sentimenti per un motivo molto valido che ora non voglio menzionare (mi ha ricordato molto Severus). Incontriamo anche altri personaggi ma sono secondari anche se comunque ben descritti e resi molto importanti per la storia e quello che la porterà a diventare un misto tra un romanzo rosa e di mistero.

Trama

La storia parla di questa ragazza, Zoe, che per il suo enorme talento nel suonare il violino viene mandata in questa Accademia musicale: la Crouge. Qui incontra per la seconda volta la sua nemica Sally, anche lei molto brava nel suonare il suo strumento. Cosa più importante i suoi occhi si scontrano con quelli di Mattia, un ragazzo problematico che suona il pianoforte. I due nel corso del racconto imparano a conoscersi sempre di più e lei vede che lui è solo un semplice ragazzo che ha bisogno di tanto aiuto così come Sally. In poco tempo però, a causa di un evento scatenato dal pianista, i suoi obiettivi di suonare soltanto il violino e dedicarsi agli studi cadono come un castello di carte. Mattia è in pericolo e tutti, a causa di questo evento, si allontanano da lui tranne Zoe che, innamorata, cerca di aiutarlo. Sia Sally che le sue amiche la prendono in giro e la considerano una pazza. A tutto ciò si aggiunge un altro avvenimento nella vita del giovane pianista riguardante la sua sorella gemella. Non è solo un romanzo rosa ma lo posso considerare anche di mistero e formazione per il semplice fatto che bisogna sempre aiutare coloro che ne hanno bisogno e che magari dietro a certi comportamenti si nasconde una persona fragile e insicura. Ho ritrovato anche molti elementi tipici del pensiero pirandelliano: le maschere. Ognuno di noi, quotidianamente volontorialmente o meno, indossa una maschera che nasconde il vero IO perché la società ce lo impone. Se siamo troppo fragili o insicuri veniamo presi i giro dagli altri e addirittura bullizzati. La società vuole delle persone forti capaci di sopravvivere, in caso contrario veniamo sopraffatti. Per questo con molte persone indossiamo una maschera. Una storia che merita di essere letta da più persone possibili e che, con una buona revisione, potrebbe diventare un bel libro cartaceo.

EMOZIONI

Ho provato mille emozioni diverse: ansia, preoccupazione ma anche un po' di sano divertimento per le battute comiche che servono ad alleggerire l'atmosfera.

I dialoghi sono naturali e ricalcano perfettamente il carattere di un determinato personaggio oltre che far percepire al lettore l'emozione che sta provando in un determinato momento.




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