𝑨𝑬𝑺𝑻𝑯𝑬𝑻𝑰𝑪 - Agatha Christie

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contest. Sofia-91
argomento. io, il bianco e il nero
data. 13/12

━━━━━━━━ AGATHA CHRISTIE

Eccomi qui con un nuovo aesthetic,
in questo caso il tema era descrivere una parte di noi stessi attraverso una combinazione di colori. La mia scelta è ricaduta sul bianco e sul nero e, inevitabilmente, su una delle mie più grandi passioni: i gialli di Agatha Christie.
In molti che mi conoscono sanno che una delle mie più grandi passioni sono i gialli. Questa inizia dalla prima media, quando, obbligata, dovetti leggere "Dieci Piccoli Indiani". Inutile dire che fossi terrorizzata all'idea. Nella mia vita fino a quel momento, avevo letto solo un piccolo romanzo giallo di Arthur Conan Doyle ed ero rimasta traumatizzata; per questo avevo fatto di tutto per evitare qualsiasi tipo di romanzo giallo. Ma le cose cambiano e con sorpresa scoprii un nuovo mondo che non era più così terrificate.
Subito, comprai un altro libro e dopo un altro ancora fino ad oggi, che arrivo a contarne molto più di una dozzina.

Passando a spiegare l'aesthetic non posso che partire dalla primissima immagine che rappresenta il volto sintetico di un piccolo ometto a me molto caro: Hercule Poirot. Sono sempre stata affezionata a questo celebre investigatore e forse è stato proprio lui ad alleviare questa mia grande paura dei romanzi polizieschi.

Dopo nella terza immagine possiamo notare il contorno di una sagoma; osservando quest'immagine non posso fare altro che sentire le grida di terrore di quella povera persona a noi ancora sconosciuta. Perché il giallo è anche questo: morte.

Così si passa alla settima immagine che rappresenta il punto focale di ogni indagine: unire spesso la scienza (l'impronta digitale) con la psicologia, che permettono di delineare il perfetto identikit del nostro o dei nostri assassini.

Infine, abbiamo la nona immagine che rappresenta tutti quei fili, che non fanno altro che gridare: "Attenzione qui si è appena verificato un delitto". Così, tutti gli appassionati come me, per quanto possa sembrare macabro, sono subito pervasi da una profondissima curiosità verso quel luogo.

Le scritte laterali sono molto semplici: chi, perché, dove e quando. Le domande che ciascun investigatore deve porsi per poter iniziare il proprio caso.

La scritta centrale è quella più importante per me, perché una molto celebre di Agatha Christie, che ha una vastissima interpretazione. Partendo dal campo dei gialli, si può arrivare fino alla vita quotidiana, alle idee e a molto altro, per questo la amo come citazione.

Infine il colore: bianco e nero, colpevole o innocente. Così stanno le cose, ma forse...
Forse Agatha Christie e Poirot stesso ci hanno insegnato con un romanzo molto celebre, "Assassinio sull'Orient Express", che non sempre tutto può essere bianco o nero, esiste qualcosa nel mezzo, una colpevolezza che è difficile da identificare.

Spero tanto vi possa piacere

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