Quando il Diavolo ci accarezza

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Prompt: Lucifero è stanco, ogni anno la stessa storia: Halloween arriva e le città si riempiono di sue raffigurazioni raccapriccianti. Corna, coda, pelle rossa e butterata... il pacchetto completo del perfetto demone. Ma ora basta, non si può andare avanti così! È giunto il momento di farsi un giro sulla Terra per mostrare il suo vero aspetto e ottenere il meritato rispetto.

Dolcetto: anche se è Halloween, nevica.

Questa storia è basata su fatti realmente accaduti, i nomi presenti sono stati cambiati per salvaguardare l'identità delle persone coinvolte.



Nella cittadina in cui viveva mia mamma ─quand'era piccola─ si raccontavano molte storie e leggende su creature oscure. Si narrava di donne dalla bellezza indescrivibile che si aggiravano nel boschetto poco lontano dalla piccola città, con le loro voci suadenti chiamavano a sé gli uomini e i più ingenui, o lussuriosi, cadevano nella trappola di queste creature dall'aspetto etereo ma dalle intenzioni tutt'altro che buone, chiunque le seguiva non faceva più ritorno, svaniva nel nulla come se non fosse mai esistito, ormai tutti sapevano che quegli esseri ammaliatori erano demoni.
La zia di mia mamma raccontava di quella volta in cui, tornando dalla messa serale, incrociò il suo vicino di casa che in segno di saluto chinò il capo, lei ricambiò sbrigativamente e a passo svelto arrivò a casa dove le comunicarono che il signor Anastasio era mancato e l'unica cosa che la zia disse fu: "lo so, l'ho incrociato poco fa. Aveva del cotone nelle narici".
Faceva sempre un certo effetto ascoltare questi aneddoti ma quella sera nessuno dei miei cugini era preparato alla storia che la zia ci avrebbe raccontato di lì a poco. Lei precisò subito che questa volta non era nulla di particolarmente raccapricciante, non c'erano fantasmi o spiritelli che volevano rapire neonati per portarli in un mondo invisibile ai nostri occhi, no, quella notte ci avrebbe raccontato qualcosa che andava ben oltre e stava a noi decidere cosa pensare, questa testimonianza era particolare. Come ogni notte di Halloween, zia Abigaíl prese posto sulla sua solita sedia a dondolo e noi ci mettemmo tutti seduti comodi davanti a lei, ai suoi piedi, a differenza di altri miei parenti la zia non faceva distinzioni, il fatto che fossi stata adottata non pareva essere un problema per lei, o almeno era ciò che volevo credere. Ma bando alle ciance, la storia stava per avere inizio.
Come ogni anno, il primo di novembre la famiglia si era organizzata per andare al cimitero a far visita ai cari che non c'erano più ma una di loro mancava, era Alicia ─una mia zia alla lontana─ la più puntuale di tutte, così per scrupolo decisero di andare da lei; bussarono alla porta una volta, poi due e quando alla terza non ebbero alcuna risposta si allarmarono tutti quanti, alcune zie entrarono e altre restarono fuori ad aspettare, la casa non era molto grande, era tutta su un piano, per cui non impiegarono molto a trovarla, però quando lo fecero soffocarono tutte un urlo. La più sensibile tra le presenti uscì sconvolta, soffocando dei singhiozzi e non riuscendo a comunicare cosa aveva visto poco fa ─anche se lo stato in cui si trovava faceva capire molte cose─, poco dopo uscirono le altre zie rimaste dentro e una di loro diede la brutta notizia: "Purtroppo Alicia ci ha lasciato, non è più con noi".Come c'era da aspettarsi questo fatto sconvolse tutti.
In un'ora circa ogni abitante della cittadina fu al corrente del triste evento, la voce arrivò anche alla Curandera ─uno sciamano donna─, che arrivò a casa di Alicia con aria circospetta. Dopo i convenevoli la donna si avvicinò al gruppetto di zie che per prime trovarono Alicia deceduta, fece loro un paio di domande ben specifiche e si avvicinò al corpo esanime mentre le altre, in particolar modo Abigaíl, continuavano a spiegare ogni cosa, alla Curandera bastò un'occhiata per capire cos'era successo. Nonostante tutto mantenne una compostezza quasi innaturale, era abituata a vedere ogni genere di cose, tutti quanti si rivolgevano a lei ogni qualvolta lo ritenessero necessario, la Curandera aveva scacciato il malocchio a molte persone nella sua vita, sapeva curare gli altri fisicamente e spiritualmente, le sue ricette e i suoi riti erano infallibili, di conseguenza si poteva pensare che fosse abituata a certe situazioni, ma non era del tutto vero, non quella volta almeno.
-Si sente il suo odore- disse con una smorfia quasi fra sé e sé. -Non è stato qui, in questa casa, ma è tramite lei che ci è entrato-.
Qualcuno sulla soglia parlò e tutte si voltarono.
-Cosa le è successo, perché è ridotta così?- la voce del vedovo era spezzata, la forza di non crollare un po' stava vacillando.
La Curandera passò il palmo della sua mano sopra tutto il corpo di Alicia e le costò un poco di fatica mantenersi in piedi.
-Ora ne ho l'ennesima conferma, questa è opera del Maligno. Il ventre così gonfio, che pare stia per scoppiare da un momento all'altro, e quei rivoli biancastri ai lati della bocca sono i segni del Diavolo. Il suo arrivo era stato annunciato-.
Le zie si guardarono tutte tra loro, erano confuse dalle parole della donna.
-Ogni volta che si manifesta un qualsiasi evento che va contro natura è perché il Maligno cammina tra noi-.
-Ieri ha nevicato, nonostante fosse primavera*- disse la zia sottovoce.
-Esattamente- confermò la Curandera. -Avete detto che l'ultima volta che l'avete vista è stata ieri pomeriggio. La sera non ha manifestato alcun comportamento anomalo... è iniziato tutto proprio nel preciso istante in cui i fiocchi bianchi sono caduti. Qui non nevica mai e tanto meno a primavera, il Maligno si è veramente divertito tanto a giocare con noi, ha anche scelto bene la sua vittima, chi meglio di una donna così pia-.
Calò il silenzio più assoluto nell'intera stanza.
-È uscita nel cuore della notte, ha percorso la strada fuori casa e al primo incrocio ha visto un uomo meraviglioso, più bello di qualsiasi angelo, galoppava un cavallo bianco da cui scaturiva una luce così argentea da far sembrare insulsa quella lunare. Lui l'ha ammaliata, la sua voce e le sue parole ingannevoli l'hanno rapita. Alicia l'ha seguito lungo le sponde del fiume e sono andati fino al bosco, dove stanno le meretrici del Menzognèro, e lì l'ha posseduta. Poi l'ha riportata qui per far sapere a tutti che è tra voi-.
Calò il gelo, alla zia venne la pelle d'oca, rabbrividì all'idea che il Diavolo era stato in mezzo a loro.
-Ieri era la vigilia di tutti i Santi, in giro per le strade c'erano bambini, creature innocenti, alla mercé dei Diavolo- intervenne una delle presenti con aria scioccata.
-È proprio per questo che ha fatto una cosa del genere- replicò la Curandera guardando Alicia, priva di vita su quel letto che poi avrebbero dovuto bruciare. -Il modo che abbiamo di vederlo, rappresentandolo con corna, coda, forcone e la pelle rossa come il fuoco, per lui è sinonimo di burla, è convinto che lo stiamo sbeffeggiando e sottovalutando, quindi per punizione si accanisce contro di noi in modi come questo- lo sguardo della Curandera si spostò su Alicia, dalla cui bocca iniziò ad uscire della schiuma. -Lui è qui- esclamò la Curandera e tese le braccia all'altezza delle spalle, per allontanare chiunque avesse voluto avvicinarsi al corpo, non aveva mai avuto a che fare direttamente col Diavolo e questo poteva essere un problema se lui si palesava.
Il corpo di Alicia ebbe uno spasmo e, per evitare che il Diavolo ci giocasse usandolo a suo piacimento, la Curandera iniziò una preghiera.
-Sono stato qui con voi per molto tempo e ancora resterò- disse una voce maschile. Tutte si guardarono attorno, anche il vedovo sembrò reagire a quella manifestazione, cercando di capire chi avesse parlato, persino chi stava fuori dalla stanza si zittì e le occhiate si spostarono da una parte all'altra, in casa c'erano molte persone e chiunque di loro poteva essere stato posseduto dal Male.
-Ma non saprete mai dove mi nascondo- ora la voce fu quella di una giovane donna.
-Solo i vigliacchi si nascondono- disse la Curandera con voce ferma.
-Attenta strega perché la prossima potresti essere tu- replicò la voce, questa volta di un bambino.
Nell'intera casa ci fu solo il suono assordante del silenzio, i pianti erano cessati d'un botto, le voci di sottofondo parevano un'eco: tutti quanti, nessuno escluso, avevano sentito parlare il Maligno.
-E poi cosa successe zia?- domandò curioso uno dei miei cugini, l'unico che parve mantenere il sangue freddo durante tutto il racconto.
-Il tempo di un respiro profondo e la Curandera sgomberò la stanza per eseguire un rito di purificazione- rispose la zia.
-Funzionò?- chiese ancora il cugino curioso.
-Dovettero bruciare il corpo. Il ventre di zia Alicia, oltre ad essere estremamente gonfio, era anche duro come una roccia e per timore ci potesse essere qualcosa di abominevole decisero che era meglio bruciarla, e poi la Curandera eseguì un rito di purificazione, in modo che l'anima di vostra zia Alicia potesse riposare in pace- ci fu un attimo di silenzio, ognuno di noi pareva riflettere sulla storia narrata, come a voler trovare una piccola falla che smentisse l'autenticità di ogni singola parola. Niente. Non c'era nulla che non tornasse.
-Zia, fuori sta nevicando- dissi con voce flebile.
Si votarono tutti verso la finestra e piccoli fiocchi immacolati danzavano in aria.
Stavamo tutti pensando la stessa cosa, potevo sentirlo, non si sapeva quale aspetto avesse e forse era questo a renderlo più temibile, inquietante: il Diavolo era di nuovo lì, pronto per andare a caccia della sua nuova preda e qui di vittime ce n'erano di allettanti.
❝ Ho solo l'imbarazzo della scelta ❞ pensai assaporando l'attimo in cui avrei preso con me quell'innocente.

~•~•~•~•~

*Primavera: la storia non è ambientata in Italia ma in sud america e quando qui è inverno là è estate (e viceversa) e quando qui è autunno là è primavera (e viceversa), quindi per loro Halloween ha come riferimento quella stagione, mentre qui in Italia l'autunno.

Questa storia è Seconda classificata e vincitrice del premio "Miglior storia dark" al contest Dolcetto o Scherzetto? -Seconda edizione- di ClubInchiostro

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro