Capitolo 7 - Caccia

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Passa poco più di una settimana dall'arrivo dei raptor e grazie a loro siamo riusciti a fare luce su alcuni particolari sui dinomorfi.
È tardo pomeriggio e io e Braiden siamo impegnati a sistemare i raccoglitori da quasi tre ore. Uno dopo l'altro gli riempiamo di nuove informazioni o correggiamo le vecchie.
-Shama è stata molto di aiuto.- commenta il mio aiutante.
Annuisco tenendo gli occhi sui raccoglitori sempre più pieni.
-Soltanto fino a ieri erano quasi vuoti.- dico io prendendoli delicatamente e posandoli nello scaffale metallico.
Chissà quante informazioni possiamo ancora ottenere dai raptor, anche su altre specie.
-Ehi Braiden?-
-Dimmi.-
-Che ne dici se chiediamo a Henry se possiamo mettere il nostro piccolo studio fuori dalla recinzione? Vicino alla tenda di Shama e Albin.-
Lui mi guarda prima con aria preoccupata poi, dopo averci pensato sopra, mi annuisce sorridendo.
-Uno studio su campo. Mi piace come idea.- risponde entusiasta.
Il rosso inizia a riempire un piccolo zainetto con blocchi, matite e penne. Se lo carica in spalla e usciamo dal nostro piccolo studio.
Seduto su una seggiola dello spazioso salotto c'è Henry, intento a leggere alcuni documenti.
-Avete finito di lavorare?- ci chiede voltandosi leggermente verso di noi.
-Più o meno. Avremmo una proposta da farti.- rispondo sedendomi di fronte a lui, mentre Braiden rimane immobile davanti all'ingresso del nostro studio.
-Sarebbe?-
-Ci piacerebbe avere una tenda dove lavorare fuori.... Accanto ai raptor.- dice il rosso con una voce lieve e dolce .
Henry rimane in silenzio guardando prima me poi lui.
-Per queste cose dovete chiedere a mio padre. Se volete posso chiederglielo.-
-Direi che vado io a parlargli.- dico per poi uscire subito e dirigermi verso la tenda di Padge.
Appena arrivata trovo la tenda aperta e il capitano seduto sulla sua seggiola in pelle nera intento a digitare rumorosamente sulla tastiera del PC.
-È permesso?- chiedo entrando lentamente.
L'uomo solleva lo sguardo, facendo scivolare un paio di occhiali da lettura fino alla punta del naso.
-Ma certo, prego accomodati.- mi dice facendo cenno di sedermi.
Ignoro la richiesta e vado diretta al punto.
-Volevo chiederle se è possibile spostare il mio studio dalla tenda di suo figlio ad una tenda fuori dall'accampamento, vicino ai raptor se possibile.-
L'uomo si sfila lentamente gli occhiali e rimane in silenzio a guardarmi, io faccio lo stesso e cerco di mantenermi composta, ma il suo sguardo mi fa tentennare.
-Vuole stare tutta sola in mezzo a quei mostri?- dice con un tono della voce basso, sembrerebbe deluso dalla mia richiesta.
-Signore, quelli non sono mostri. Erano persone, dei malati che ora sono animali e mio oggetto di studio.-
Mi stupisco del modo in cui parlo, stranamente autoritario, cosa che solitamente non faccio con persone che conosco appena e che sono nettamente superiori a me.
-E comunque non sono sola. Braiden mi aiuta e starà con me e in più Shama e Albin ci hanno garantito la loro protezione. Loro sono gli alfa e il branco li ascolta come se fossero delle marionette.-
Padge si alza e si avvicina lentamente, facendo tintinnare le medaglie che porta al petto.
-Verrà scortata da Henry e da un gruppo di soldati e, come ho detto ieri, darò l'ordine di sterminare tutte quelle bestie al primo cenno di aggressività.- detto questo si rimette al suo posto alla scrivania e non aggiunge altro. Ringrazio ed esco dalla tenda dove trovo sia Henry che Braiden che sembrava stessero origliando.
-Allora... Possiamo uscire?- mi chiede il rosso, io gli do la conferma con un cenno del capo.
-Henry, puoi far portare una tenda abbastanza grande vicino a quella di Albin? Io e Braiden intanto prendiamo un po di roba dallo studio e facciamo dei giri di trasloco.-
-D'accordo, ci troviamo fuori.-
Ci separiamo e io e il mio compagno entriamo nel nostro piccolo angolo studio e iniziamo a scegliere le cose da portarci dietro.
Alla fine concludiamo di portare tutto,  così ci facciamo aiutare da alcuni soldati a portare fuori i pezzi più grossi, ossia sedie, scrivania, scaffale di metallo e alcuni scatoloni.
Le cose più piccole le infiliamo in un paio di zaini e ci avviamo verso il cancello. Henry è già fuori con un paio di uomini intenti a montare la nostra tenda.
-Avete portato un sacco di roba, vedo.- commenta il corvino indicando la jeep piena di mobili per poi avvicinarsi ad aiutare a smontare il tutto.
Mi guardo intorno. Il campo che si affaccia al boschetto sembra deserto, non si vedono i raptor da nessuna parte e neanche Albin o Shama, eppure ho la sensazione che siano nei paraggi. Sono andati a caccia? Dovranno mangiare anche loro.
-Io vado a vedere dov'è Albin. Non dirlo ad Henry.- dico a Braiden che annuendo prende la mia roba e si avvia verso il nuovo studio.
Io mi addentro nella piccola foresta e e mi incammino. Rispetto a ieri il terreno è già molto più asciutto e non c'è in filo di nebbia. I raggi del sole filtrano tra le foglie degli alberi, facendo giochi di luci ed ombre veramente affascinanti. Attraverso le fronde è possibile vedere il cielo azzurro e alcuni uccellini che volano da un ramo all'altro. Che tranquillità.
Mi guardo in torno per assicurarmi di non essere seguita. Non vedo nessuno così continuo a camminare.
Ad un certo punto la strana sensazione che provavo ieri si fa' risentire. So dove si trovano.
Aumento il passo e faccio a slalom fra gli alberi finché non mi trovo ad in vicolo cieco. Davanti a me c'è un muro di sassi e terra alto quasi due metri. Guardo a destra e a sinistra e non capisco dove finisca.
Loro sono dall'altra parte. Decido di arrampicarmi così studio la parete per poi salire con l'aiuto delle radici che escono come serpi dal terreno. Con fatica mi isso sulla cima e alzo lo sguardo.
Davanti a me c'è un enorme prato smeraldo circondato da betulle, non c'è neanche un filo d'aria che disturba la quiete del paesaggio. Eppure sono sicura che siano qui da qualche parte.
D'un tratto vedo dei movimenti in lontananza. Dei raptor bianchi striati di nero corrono tra i tronchi delle betulle, mimetizzandosi alla perfezione. Stanno inseguendo una cerva, spingendola allo scoperto. La vedo fare a zig zag sperando di schivarli disperatamente finché non si trova nel bel mezzo del campo.
Si sta dirigendo esattamente dove vogliono loro, infatti un istante dopo un altro raptor verde con chiazze arancio fa un balzo fuori dall'erba. Prima che la cerva si rendesse conto gli erano tutti addosso e le squarciano la pelle con i loro artigli e zanne.
Lei cade a terra con dei lamenti disperati, non riesce neanche più a dimenarsi per via delle ferite subite.
La scena mi strazia, mi stringe il cuore così cerco di evitarla.
Guardo attentamente il paesaggio riconoscendo un altro gruppo di raptor a caccia e finalmente vedo Shama, seduta su un ramo ad osservare e dirigere il branco.
Ma dov'è Albin?
Inizio a camminare lungo i lati della conca per vedere in trecentosessanta gradi la zona quando inizio ad avere la sensazione di essere seguita. Mi volto, ma l'unica cosa che vedo sono piante. Ripenso al metodo di mimetizzazione dei raptor così agguzzo la vista per distinguere meglio le varie figure. Nulla.
Un'altra preda esce dal bosco inseguita, questa volta è un giovane cinghiale che, al contrario della cerva, cerca di attaccare. Ogni tanto carica mettendo a segno dei colpi con le lunghe zanne ferendo gravemente alcuni raptor. Sposto lo sguardo verso il ramo dove poggiava Shama, ma lei non c'è più. Compare alle spalle del cinghiale con una lunga lancia e gli trafigge la testa e le grida del suino echeggiano finché non si accascia a terra.
Non immaginavo che la raptor alfa fosse così brava e tenace. È stata una fortuna per Albin incontrarla.
Sento di nuovo qualcuno alle mie spalle e quando mi volto vedo il raptor dalle piume zaffiro che mi prende e mi solleva.
-Presa, piccoletta!- sghignazza lui stringendomi tra le braccia.
Grido dalla sorpresa.
-Albin! Mettimi giù!-
Lui mi posa delicatamente continuando a ridere.
-Che ci fai tu qui?- mi chiede lui posando a terra un arco e un mucchio di lepri legate dalle zampe. Rabbrividisco alla vista di quei poveri animali morti. Direi che ho visto abbastanza documentari sul ciclo della vita per oggi.
-Vi stavo cercando. Io e Braiden abbiamo spostato il nostro studio in una tenda vicino alla vostra.- spiego guardandolo negli occhi castani e pacifici.
-Bene, così saremo vicini.-
Annuisco.
Guardo verso Shama, è intenta a legare le zampe posteriori delle prede per farle poi trasportare dai raptor verso l'accampamento. Albin le fa un cenno e lei risponde.
-Direi che abbiamo preso abbastanza per oggi.- urla la raptor dorata.
-Avete fatto il pieno... Comunque, da quando usi l'arco?- chiedo.
-Mi ha insegnato Shama, così che mentre uno è impegnato a cacciare le prede più grosse l'altro può prendere quelli più piccoli. Lei era un'abile cacciatrice quando viveva al suo villaggio.-
-Bhe, è ancora abile vedo...-
Rimaniamo in silenzio per un breve attimo, poi lui solleva arco, frecce e lepri.
-Dai, ora andiamo.- dice saltando giù dal dirupo.
Mi siedo sul bordo, scivolando lentamente verso Albin che mi tende le braccia. Mi afferra delicatamente alla vita per farmi scendere e mi prende per mano.
I suoi artigli sono lunghi, di un nero scuro che ricorda l'ossidiana. Li accarezzo delicatamente e mi pungo per analizzarli.
-Zora, come hai fatto a trovarci?-
Faccio spallucce.
-Non so. Sesto senso.- rispondo.
Lui mi guarda e socchiude leggermente gli occhi.
-Che c'è?-
-No,nulla. Solo che avresti potuto perderti o incontrare altri dinomorfi.-
Scuoto la testa.
-Nah, l'unico branco nei dintorni siete voi e poi figurati se non ti trovo, l'ho fatto una volta quindi ti ritroverò per sempre.- sorrido dolcemente e lui ricambia per poi portare la mia mano fino alle sue labbra per baciarla delicatamente.
-Ti amo, Zora.-
-Ti amo anch'io.-
Camminiamo per delle decine di minuti finché non usciamo dal bosco. Shama è già arrivata e sta sviscerando le prede per poi dare gli scarti agli omega,così abbiamo deciso di chiamare i sottoposti del branco.
Henry si avvicina a grandi passi con aria seccata.
-Zora, dove sei stata fin'ora? Ero in pensiero!- mi chiede il corvino. Albin mi porta dietro di lui.
-Era con me, soldatino. Abbassa la cresta.- gli ringhia.
-L'unico che deve abbassare la cresta sei tu, rettile!- risponde a tono Henry.
Braiden ci viene in contro e cerca di calmare il ragazzo mentre io rimango al fianco di Albin.
-Calmati Henry. Zora è solo andata a cercare i raptor.- cerca di spiegare il rosso, ma lui sembra non ascoltare. Almeno ha smesso di controbattere. Lentamente si volta e torna a dare ordini ai suoi uomini.
-Mi dispiace molto per Henry...- si scusa Braiden con il mio fidanzato.
-Figurati, non è colpa tua.-
Il rosso sorride per poi rivolgersi a me.
-Zora, la tenda è pronta. Ci sono anche due posti letto, lo spazio per lo studio è enorme e c'è una radio per parlare direttamente al capitano oltre quella per parlare a tutte le ADC.-
-Perfetto. Ma dormiamo qui noi?- chiedo e lui mi risponde con in cenno della testa.
-Sì, c'è anche un bagno se si può chiamare così....  Tua madre ti ha già preparato la roba, te la stanno portando.-
Rimango sorpresa dall'organizzazione ma poi mi rendo conto che sono passate delle ore da quando mi sono allontanata.
Seguo Braiden e vado verso la tenda, mentre Albin si avvicina a Shama per aiutarla a pulire la selvaggina.
L'interno della tenda sembra molto più grande visto da dentro, nonostante sia piena di tutto il nostro materiale. Inizio a sistemare i raccoglitori sugli scaffali e una donna spiega a Braiden come utilizzare il generatore elettrico e l'acqua.
Un secondo soldato entra e ci lascia due borsoni dei nostri vestiti.
-Naturalmente per i pasti potete andare alla nostra mensa. È tra la tenda del capitano e i bagni.- ci spiega l'uomo. Lo ringraziamo e usciamo tutti dalla tenda.
Ormai è sera, le nuvole rosate decorano il cielo che si fa via via più scuro.
Shama attira la nostra attenzione con dei colpi secchi con due pietre, dalle quali nascono delle piccole scintille che appiccano un piccolo fuocherello nella pagliuzza che aveva preparato, poi sposta il piccolo mucchietto coronato di sottili lingue di fuoco dalla sua mano ad un insieme di rami e tronchetti circondati da un cerchio di rocce, preparate da Albin.
-Venite pure a mangiare qui con noi.- ci invita la raptor.
Io e Braiden ci diamo un occhiata e poi ridendo corriamo verso i due, unendoci al loro banchetto.

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