CAPITOLO 28 - QUI C'E' GENTE IN ASTINENZA!

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Era venerdì sera ed erano trascorse esattamente 24 ore da quando il giorno prima ero corsa a casa di Luke a rivelargli i miei sentimenti, e ancora non riuscivo a togliermi quel sorriso ebete dalla faccia, e qualcun altro nella stanza con me sembrava essersene accorto.

«Allora? Ce la piantiamo con quell'espressione da post orgasmo multiplo? Qui c'è gente che è in astinenza! Si prega di avere un po' di pietà per una povera anima sofferente!»

Meghan mi prendeva in giro da ore, ma in realtà era al settimo cielo per me. Appena l'avevo chiamata per raccontarle gli eventi della sera precedente aveva iniziato ad urlare e strepitare neppure fosse una dannata di ragazza pon pon.

«Io so di qualcuno di mia conoscenza che sarebbe più che lieto di alleviare le tue pene» insinuai ammiccando.

Da quando avevo saputo di lei e Matt non perdevo occasione di punzecchiarla, perché, per quanto lei volesse negarlo, le sue reazioni mostravano chiaramente che quel bacio era stato molto più di un atto commesso in un momento di scarsa lucidità.

«Per piacere, non nominiamo né facciamo cenno a quella piattola umana. Anche oggi ha proseguito con il suo stalkeraggio. Sto cominciando a pensare di chiedere un'ordinanza restrittiva nei suoi confronti. Quel ragazzo farebbe perdere la pazienza persino ad un santo!» sbuffò stizzita.

«Io invece sono piuttosto curiosa di sapere che diamine ti scrive tutto il giorno. Anche se forse ho paura di saperlo, conoscendo il soggetto.»

Nascose il volto tra i palmi delle mani, scuotendolo esasperata. «Lascia stare. Lo trovo più inquietante quando parliamo normalmente di argomenti base, piuttosto che quando si limita a fare il cascamorto. Quel genere di comportamento da lui me lo aspetto e lo so gestire, ma il Matt in versione seria che mi fa parlare di me e mi racconta di lui, mi fa letteralmente accapponare la pelle!»

"Interessante... quindi il mio amico ci sta provando seriamente. Non sta solo a giocare con lei come fa con tutte le altre."

«E lasciami indovinare. Quello che ti mostra di sé ti piace anche, non è vero?» la provocai sogghignando.

Lo sguardo imbufalito di Meg mi trapassò da parte a parte. A quanto pare avevo fatto decisamente centro.

«Senti un po', tu, non hai una festa a cui andare? Oggi è il giorno del vostro coming out. Fossi in te mi preoccuperei più di quello che ti aspetta!»

Guardai l'ora sul telefono poggiato sulla scrivania.
"Accidenti! È già molto tardi, devo sbrigarmi ad andare dai ragazzi."

«Non credere di esserti salvata con così poco, mia cara. Puoi anche avere la tua tregua quotidiana, ma domani sarò nuovamente all'attacco!» la minacciai, puntandole un dito contro con fare intimidatorio.

«Sempre se la tua scimmietta, che a quanto pare è una forza della natura, ti lascia le energie necessarie per farlo!» mi rimbeccò, l'infame, ridendosela sotto i baffi. Ma in fondo non saremmo state noi se non avessimo avuto la nostra dose giornaliera di battute piccanti.

«Molto diverte. E comunque questa sera non ci sarà alcuna conferenza stampa. Luke mi ha chiesto un paio di giorni prima di parlarne ai suoi coinquilini e dubito che una festa sia il momento più opportuno. Per questa sera ci limiteremo a comportarci come al nostro solito, ovvero ci ignoreremo.»

«Bah, io questi uomini non li capisco proprio. Che problemi hanno a rivelare che sono fuori dalla piazza, specie quando si tratta di una bella ragazza come te. Io lo sbandiererei ai quattro venti!» obiettò, Meg.

Vero, ma dopo aver sentito le tenere motivazioni di Luke e aver visto con i miei stessi occhi il suo enorme imbarazzo, non avevo voluto metterlo ulteriormente in difficoltà, insistendo affinché si sbrigasse a rivelare la nostra relazione agli altri.

«Dai, lascialo in pace. Lo farà a breve appena ne avrà l'occasione, non è poi una gran cosa.»

«Non ci credo! Lo stai difendendo? Oh, cielo, a te gli ormoni hanno davvero dato alla testa. Terra chiama Ollie! Torna da me, Darling!»

Risi divertita dal solito sarcasmo di Meg, ma non potevo negare che dalla sera precedente avevo del tutto perso il lume della ragione e mi ritrovavo nel paese di Lukelandia; un applauso a me e alla mia totale perdita di lucidità e del mio buon vecchio e sano cinismo.

«Dai, scema, piantala! Adesso però ho davvero bisogno di iniziarmi a cambiare prima che si faccia tardi. Tu vedi di non divertirti troppo in quel locale dove stai per andare. Il povero Matt ne uscirebbe con il cuore spezzato!» la punzecchiai salace.

«Ma per piacere, quello a tutto si spezza tranne che il cuore se io me la spasso con un altro, e comunque un po' di sano dolore non gli farebbe per nulla male!» replicò arcigna.

Immaginando il povero Matt struggersi dalle pene d'amore giorno e notte non potei non mettermi a ridere.

«Va bene, dai, adesso inizio a prepararmi.»

«Ok, love, ci teniamo aggiornate o nel caso ci risentiamo domani» mi congedò con un gesto della mano.

Stavo per chiudere la chiamata, quando pensai che un'ultima frecciatina alla mia amica non le avrebbe fatto male.

«Ehi, Meg, vuoi che dia un bacio a Matt questa sera dicendogli che è da parte tua? Non so se il suo cuore reggerebbe, ma se proprio ci tieni...»

Terminai quella conversazione ridendo e con la voce di Meg che ancora riecheggiava nelle mie orecchie mentre mi mandava a quel paese.

Pubblico oggi perché domani non ci sarò. Capitolo leggero, leggero, ma almeno mi sono ripresa dall'eccesso di zuccheri dello scorso e poi due chiacchiere con Meg sono sempre gradite! :D Chi sa cosa accadrà alla festa questa volta... sicuramente essendoci  tutta la combriccola dei disagiati dei ragazzi nulla di buono eheheh vedremo, io non posso parlare, voi come sempre preparatevi a tuttoooo!!! Come ormai avrete capito risponderò questa sera a tutti i commenti, causa impegni.

Ed ora i saluti... oggi andiamo con l' Haitiano... dai traduttore, prendimi in giro anche oggi...

POU PIJAMA KAP VINI YO!

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