il degrado

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Era una balda e giovine domenica mattina. Gli uccelli cinguettavano, i fiori aprivano i loro delicati petali e un urlo echeggiava nelle strade. >>MORTYH! VIENI QUIH!<< urlò Rick sbattendo  la porta della camera del nipote. Morty era nel letto, ancora addormentato. Appena sentita la porta sbattere fece un salto grande come il Burkina Faso nel letto, poi si girò verso il nonno. >>G-giorno<< mugugnò lui con fare assente. >>Vestiti, dobbiamo andare in un posto<< comunicò l'anziano nervosamente. >>Ma sono le cinque di mattina<< sbadigliò il ragazzo >>e poi é domenica Rick, lasciami dormire<< dopo aver detto questo si rimise sotto le coperte. >>Non mi lasci altra scelta allora<< esclamò rassegnato Rick. Si tirò su le maniche del camice e prese di peso il nipote, caricandoselo sulle spalle. Il ragazzo non oppose nemmeno resistenza, da quanto era abituato a scene come quella. Lo caricò sulla navicella , attivò i motori e partirono. Poco dopo Morty chiese un'informazione propio da nulla: >>ma tipo dove stiamo andando?<<. L'uomo fece la stessa faccia che avrebbe fatto il Natale di molti inverni prima davanti a un giocattolo nuovo. >> Ingranaggio mi ha detto che esiste un pianeta molto simile alla terra, dove ha detto esistano ibridi tra umani e preziose, e io voglio assolutamente studiarne uno! Sarà una cosa veloce, una toccata e fuga propio<<. Morty sapeva benissimo che quando diceva così voleva dire che sarebbero stati lì più del previsto. Ma il sonno prese il sopravvento e il ragazzo si riaddormentò. Dopo un po' il nonno iniziò a urlare di gioia, alla vista di un pianeta molto simile alla Terra. >>SIAMO ARRIVATI! SIAMO ARRIVATI! AHAHAHAH<< e si mise a ridere molto rumorosamente.Erano atterrati su una spiaggia, e Rick fu il primo a mettere piede fuori dalla navicella. Il paesaggio era assurdo: una casa sotto una roccia a forma di donna in riva al mare. >Morty! Esci!<< Esclamò dall'esterno. Il ragazzo, sentendo l'urlo preoccupato, balzò fuori e davanti a sé si pararono due strane figure. Una di loro, una strana ragazza robusta dalla carnagione violetta e con una gemma del medesimo colore incastonata nel petto esclamò furibonda >>chi siete voi due?! Nemici?!<< E dopo fece uscire dalla gemma una frusta con incastonate delle ametiste. Dietro di lei c'era una donna alta con la carnagione lattea e una lancia in mano. Sulla fronte aveva una perla. Rick era entusiasta, così tanto che si mise a urlare cose come: >>non vedo l'ora di dissezzionarvi e vedere come siete fatte!<<. Morty era chiaramente imbarazzato, e per evitare che quelle due strane donne li facessero a pezzi provò a formulare un discorso di presentazione. >>N-noi siamo venuti in pace! Non abbiamo nessuna cattiva intenzione nei vostri confronti!<< Disse con tutto il coraggio che riuscì a racimolare. Fece pure un inchino. Le due donne si guardarono con aria interrogativa. Poi la ragazza viola disse alla sua compagna: >>io mi occupo del ragazzo, tu pensa al tipo che sta urlando<<. E detto questo gli chiese di seguirla. Camminarono per tutta la spiaggia, fino ad arrivare in una casa proprio sotto la montagna. Sulla porta c'era un ragazzino un po' paffutello, con addosso un pigiama. >>Ametista che succede?<< Chiese lui con la voce di chi avrebbe voluto dormire per altre tre ere geologiche. >>E chi é lui?<< Chiese indicando con il dito Morty. >>Non ti preoccupare, sembra che lui sia apposto, é solo l'altro tipo che preoccupa Perla. Adesso lo interroghiamo<<. È detto questo lo portarono nella casa. Morty pensò saggiamente di non dire niente, anche se era davvero preoccupato per Rick. Lo fecero sedere sul divano, e la ragazza gli chiese come si chiamava e da dove proveniva. Non sembrava più molto arrabbiata, piuttosto aveva la tipica espressione di sua sorella al pranzo del Giorno del Ringraziamento, ovvero una faccia annoiata al quadrato. >>Quindi tu ci stai dicendo che tu e tuo nonno siete venuti qui da un altro pianeta, giusto?<< Chiese. >>G-giustissimo signora<<. >>E tuo nonno é venuto per studiarci<<. >>Sì signora<<. Il suo tono di voce era mortificato. >>Tu non sembri così cattivo però<< osservò con fare innocente il ragazzo. >>A proposito, io mi chiamo Steven<< disse, poi gli porse la mano. >>I-io Morty, molto piacere<< disse lui stringendola. >>Dov'è Garnet?<< Chiese la ragazza viola. >>É andata in missione da sola<< le comunicò Steven. >>Perfetto, andiamo a vedere cosa stanno combinando quei due sulla spiaggia<<. Quando arrivarono videro uno spettacolo grottesco: Rick e la ragazza stavano combattendo una battaglia. Peccato che lei avesse una lancia e lui un pezzo di legno raccolto chissà dove. Stranamente però i due sembravano alla pari. Tra un colpo e l'altro la ragazza urlava qualcosa come >>sei un essere immorale!<< E lui contrabbatteva con >>guardatemi sono una ragazza magica con superpoteri gne gne gne<<. Insomma, una cosa al limite del ridicolo. >>Dobbiamo farli smettere?<< Chiese Morty ad Ametista. >>Nah, é così divertente<< disse lei con fare pigro. Allora i tre si sedettero sulla spiaggia a godersi lo spettacolo. Passò tutto il giorno, ma nessuno dei due sembrò mollare, ma quando il sole scomparve nel mare, Perla si accorse d'un tratto di aver combattuto dalle cinque del mattino alle otto di sera.  sembrava molto stanca. >>Io... Io ti disintegrerò... In nome... Delle gemme...<< Biascicò la ragazza, prima di cadere a terra addormentata. Appena Perla cadde a terra, Rick esultò. >>Ho vinto io! Stupida Sailor Moon dei miei stivali!<< E dopo aver detto questo riprese Morty di peso e lo ricaricò sulla navicella. >>É stato troppo divertente! Non trovi Morty?<< E dopo aver detto questo ripartirono per la Terra.

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