Prologo

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*POV'S CLAUDIA*

Non seppi subito quello che provavo per Luca.
Lo vidi entrare in aula quel giorno, e come anche le altre ragazze della classe capii una cosa: volevo essere notata. Volevo che lui mi notasse, perché non era come tutti gli altri. Non ne conoscevo il motivo allora, ero confusa.

Alle spalle però avevo i due anni e mezzo di relazione con Matteo, al termine della quale scoprii che mi aveva tradita per un anno intero con l'unica ragazza di cui ero sempre stata gelosa. Allora lo cacciai e non lo volli mai più vedere, e poiché non ero stabile emotivamente, non mi feci prendere da quello che sembrava essere un nuovo sentimento.

Analizzai, piuttosto, tutta la situazione nella quale mi trovavo a vivere: due anni vissuti in una favola, che piano piano stava volgendo al termine. Un giorno finisce definitivamente, arriva questo ragazzo (avrà circa dai venticinque ai trent'anni... Non di più) e sembra intelligente, sicuro di sé, sottile, elegante, gentile, divertente, educato e super rispettoso. Ragazzo che ha anche i modi per dire le cose, che ha la sensibilità di pesare ogni singolo gesto o parola che venga detta o fatta. Tutto bello e stupendo, se non fosse che questo giovane uomo era il mio Prof di matematica.

Non sarebbe potuto accadere niente tra me e lui, nemmeno una volta in cui io sarei uscita da quella scuola, perché a settembre dello stesso anno sarebbe entrata mia sorella, assolutamente convinta a fare lo stesso indirizzo (ovviamente) nello stesso istituto.

Già... Quella piccola peste! Lei aveva capito tutto dal primo giorno. Vi pare che non fece niente? Ma partiamo dal principio: mi chiamo Claudia Manni, ho compiuto da poco diciannove anni e, ad oggi, frequento l'Università degli Studi di Milano (sì, la Statale per intenderci). Quella che vi sto per raccontare è un'avventura bellissima, che mi ha coinvolta a pieno l'anno scorso.

Ero all'ultimo anno di liceo, ed era la seconda settimana. Suonò la campana di fine lezione, il ché significava che l'ultima ora era finalmente alle porte. La Prof dell'ora precedente ci salutò, parlò con un'altra persona sulla porta. Da fuori si distingueva una voce relativamente bassa, ma allo stesso tempo ferma e stupenda, da farti venire voglia di ascoltarla in eterno.

Poco dopo si sentì un "Ciao!" Ed entrò così il nuovo Prof. 

l classico ragazzo alto, con i capelli biondi e gli occhi azzurri. Quel giorno indossava una camicia bianca dentro a dei pantaloni eleganti blu. Scarpe nere e una valigetta dello stesso colore.

"Buongiorno. Quinta D, vero?"

"Sì" Rispondemmo in coro. "Buongiorno" Aggiunse qualcuno. Lui si sedette, fece l'appello e poi iniziammo a guardare il programma.

"Come avrete intuito, sono il nuovo Professore di matematica. Mi chiamo Luca Fields, e per questo ultimo anno starò con voi e passeremo insieme... Un po'di tempo" Scherzò prendendo poi posto davanti al pc. "Ma veniamo a noi. Dunque, a me risulta che siate arrivati alle disequazioni. Giusto? Mi confermate che sia stato questo l'ultimo argomento?"

"Sì" Rispondemmo in coro un'altra volta.

"Equazioni fratte, intere, reali. Sistemi, sistemi di disequazioni, parabole... Ditemi se non vi torna qualcosa ragazzi, non fatevi problemi.  Sto rileggendo il programma che ho ricevuto la settimana scorsa dalla scuola" E così continuò con l'elenco, con il quale tutti ci trovammo d'accordo.

"Bene. Quest'anno invece parleremo di limiti e funzioni. I primi in realtà sono molto semplici, poi vedrete... Con le funzioni potremmo riscontrare qualche problemino in più, ma non vi dovrete preoccupare. Servirà solo tanta pratica e voglia di fare, che per fortuna agli studenti non manca mai, no?" Scherzò, facendomi spuntare un sorriso. Ci sapeva fare.

Da subito mi fece una bella impressione, e decisi che quell'anno avrei dato il mille per mille anche in questa materia (altro che 100%!).

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