Stavo dormendo per evitare di compiangermi oltre, quando il mio telefono vibrò facendomi svegliare di soprassalto nella speranza fossi tu. Era notte fonda nel momento in cui aprì quel messaggio confusa e anche un po' inquieta; il numero mi era completamente sconosciuto e la foto che mi era stata recapitata era alquanto preoccupante.

Una ragazza con dei pantaloni neri e una maglia bianca era stretta tra le braccia di un ragazzo che avrei riconosciuto tra mille. 

Eri tu, Jungkook. 

La abbracciavi da dietro e il tuo mento era poggiato sulla sua spalla; quel sorriso così luminoso che avevi in volto me lo avevi riservato in ben poche occasioni, mentre con lei sembrava la cosa più naturale che riuscissi a fare, come bere il tuo banana milk.

La didascalia, che chi mi aveva inviato la foto aveva accuratamente scritto, in realtà era la parte più dolorosa di tutto ciò: "Jungkook non ti lascerà andare, solo perché tu sei un rimpiazzo di ciò che ha già perso".

Un verso strozzato uscì dalla mia bocca quando iniziai a realizzare una delle cose che avevo temuto di più: innamorarmi di qualcuno che in realtà non conoscevo.

Inutile dire che non riuscì più a dormire, passando quelle ultime ore prima dell'alba a piangere e singhiozzare sull'amara e pura verità che avevo appena realizzato.