Catturata

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Tornai quella mattina stessa, anche se zoppicante a svolgere i miei compiti, ma quel giorno per puro caso avrei dovuto pulire la biblioteca, e non quella visitabile da tutti, ma quella antica che apparteneva all'unica ala del palazzo vecchio che non era andato a fuoco. A passo svelto mi diressi verso quella zona e cominciai a pulire ogni libro, come mi era stato ordinato, all'improvviso vidi un libro più vecchio di tutti quanti era l'unico che non aveva una postazione fissa, o un riferimento così lo presi tra mani e comincia a sfogliarlo foglio per foglio, fino ad accorgermi che nell'insenatura finale era come se ci fosse un foglio in più, a creare uno scompartimento nascosto, così cominciai a scartare la parte finale del libro, e ciò che vidi mi lasciò di stucco, era nascosta al suo interno una vecchia pianta del palazzo, con tutti i sotterranei per arrivare all'interno di esso passando così inosservati, nessuno doveva più ricordarsi dell'esistenza di quella mappa. La presi e la nascosi nel reggiseno e poi uscii di fretta dalla biblioteca per dirigermi in bagno, quella cartina avrebbe potuto aiutare il mio John e tutti i ribelli ad entrare nel castello, ma come potevo fargliela avere? Comunque arrivata nel bagno, nascosi la cartina tra il marchingegno del cassetto e il fondo del armadietto, così nessuno lo avrebbe trovato. Stavo per tornare in biblioteca quando entrò il padrone, "che ci fai qui?" "Io ero in bagno" mi strinse i polsi fino a farli divenire viola, "voglio crederti" dette queste parole, mi piegò a novanta in maniera che la mia testa e le miei braccia fossero distese sul rubinetto e poi mi penetrò "ora va meglio", un forte schiaffo sul sedere "sai mi eri mancata, tu le tue lacrime e le tue urla mentre ti scopo" detto quello se ne andò. Io cominciai a spogliarmi avevo bisogno di un bagno caldo.
Mentre mi stavo spogliando però successe una cosa incredibile, una nave aerea si posizionò propio difronte alla mia finestra e spaccò i vetri, subito sentii l'allarme scattare e tuti accorrere "vieni, sono un amico di John" a quelle parole anche se nuda mi tuffai tra le sue braccia, l'ultima cosa che vidi fu Erick che mi guardava pieno di ira.
Dopo un paio di minuti eravamo finalmente nella base dei ribelli e potevo dire di essere anche vestita, "tutta la zona rossa è stata evacuata" "tutti i ribelli e i sostenitori della rivoluzione sono stati chiamati a raccolta, tra due ore saremo operativi" "troppo, ti do solo un ora" "si,signore" la cittadella sotterranea era un fermento tutti quanti erano pronti per dare battaglia "Sonia" il mio John corse da me abbracciandomi "mi, dispiace" piansi tra le sue braccia "non fa nulla, credo tu abbia capito, perchè non ti volevo lì" "però o una cosa per tutti voi" tutti si voltarono verso di me, aprii il mio ciondolo, premendo l'insenatura laterale e all'improvviso apparvero i miei genitori e poi il rotolo delle leggi, "c'è l'hai fatta!" "Si in questi giorni ho provato molte volte ad aprirlo e alla fine ci sono riuscita" mi diede un grande bacio sulla bocca, eravamo sempre più vicini alla meta, ma mancava una cosa una vittoria schiacciante. " non c'è solo quello" tirai fuori la mappa che avevo trovato e subito tutti capirono che quella ci avrebbe condotti sin dentro al cuore del nostro nemico, permettendoci di schiacciarlo, ora dovevamo solo cambiare i piani.
Il generale velocemente richiamò le sue truppe, una metà avrebbe dato battaglia proprio qui, perché era qui che le truppe scelte si stavano dirigendo, mentre l'altra metà di noi avrebbe preso le strade dei cunicoli e dei sotterranei fino a giungere nel vecchio palazzo e da lì al cuore del problema, due cose giuste le avevo fatte, ora sapevo che anche per noi c'era una speranza. L'amore e la libertà come nei film avrebbero trionfato.

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