Intervista con David Tennant

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* David ha preparato la sua casetta a Londra per ospitare i suoi intervistati mentre sua moglie Diana Jones e i bambini sono fuori. Il soggiorno è abbastanza grande con un divano giallo e un piccolo tavolinetto per appoggiarci eventualmente qualche bicchiere d'acqua o di succo.*

David: Benvenuti a tutti, io sono David Tennant e sono il vostro intervistatore e vi farò qualche domanda per farvi conoscere al grande pubblico. Intanto presentatevi.

Sheila: Presentarmi? Okay suppongo che una presentazione cominci col dire il proprio nome. Sono Sheila Norman, ho sedici anni e sono diversa. Ora vi starete già spaventando; "Diversa? In che senso?" vi chiederete. Soffro di afefobia, la paura di toccare gli altri o di essere toccata; "Curioso" penserete ancora. No, non è affatto curioso, io la vedo più come una condanna, la mia condanna personale. Non è facile come credete, per me, vivere in un mondo dove il contatto è all'ordine del giorno. Ritornando alla mia presentazione; il mio nomignolo, ormai, è "La ragazza intoccabile" (soprannome gentilmente concesso da Drake Hughes; il bullo della storia). Già, la storia, la mia storia; la storia di una ragazza che ha imparato a toccare.

Jason: Come? Tocca a me? Bene... io sono Jason Corner e ho sedici anni. La mia vita? Andava tutto bene, fino a quando il destino non mi si è rivoltato contro, andava tutto bene fino a quando tutto ciò che credevo è stato ribaltato. E poi è arrivata lei; Sheila. E tutto è cambiato, di nuovo. Ma in fondo la vita scorre, scorre e continua a farlo e quando finisce nemmeno ti accorgi di essere arrivato al capolinea. No, okay, sto decisamente divagando. La mia storia, la storia del ragazzo contro il destino, proprio a causa del fatto si incrociò con la vita della ragazza intoccabile. Fu così che ci scontrammo; un incidente dal quale, inevitabilmente, nessuno dei due sarebbe uscito illeso.

Jane: Uhm... da dove cominciare? Sono la madre di Sheila e sono una donna pacata, a volte anche troppo. Il dolore mi ha resa forte, mi reputo una leonessa, se è questo che volete sapere. Mi reputo una che non si arrende mai e combatte per la felicità, per vedere un sorriso illuminare il volto delle persone che amo. No, la gioia non è una cosa stupida, la gioia ti aiuta a superare quei momenti in cui tutto è troppo buio. Grazie a quel ragazzo... Jonhatan? O Jason? Com'è che si chiamava? Comunque grazie a QUEL ragazzo mia figlia è tornata a sorridere. E a me basta questo, ora potrei morire felicemente. Mah, suppongo questa non sia la mia storia quindi dovrei lasciare spazio anche agli altri.

Drake: Non c'è molto da dire su di me, però dovrebbero riconoscere i meriti per il titolo della storia (almeno questo lo pretendo). Sono un bullo, sono quello cattivo, o almeno così mi vedono gli altri. In realtà sono un orsacchiotto peluche, ma fragile come la ceramica. Non ho una vita facile, per questo mi accanisco sugli altri. Suppongo non sia una scusa valida... mi dileguo.

David: Una splendida storia, mi dispiace davvero tanto per entrambi soprattutto per te Sheila. Anch'io ho incontrato Diana Jones forse perché siamo legati da un filo invisibile. Eravamo dei bambini allora e ci incontrammo su un set cinematografico, poi ci dividemmo. Una volta adulti ci ritrovammo a teatro e passammo del tempo insieme ma il destino ci separò di nuovo finché non ci ritrovammo per la terza volta sul set cinematografico di Doctor Who, la nostra serie TV preferita.

Sheila: Mi dispiace davvero David, sono contenta che ora tutto si sia sistemato per il meglio!

David: Grazie Sheila. A parte la vostra storia avete qualche passione?

Jason: Io amo viaggiare, mi fa sentire uno spirito libero. Mio padre si sposta spesso per lavoro, ma non sono quelli i viaggi che amo intraprendere, quelle mete sono imposte da qualcuno che non sono io.

Sheila: Credo che mi piaccia scrivere, quando trascrivo sulla carta ciò che mi passa per la mente mi sento completa. Sento che, in questo modo, nessuno può giudicarmi, sono semplicemente chi voglio.

Jane: Cucinare è da sempre stato molto divertente per me, nonostante debba ammettere di essere alquanto negata in questa attività.

Drake: Lo sport. Io e lo sport siamo una cosa sola. Non saprei dire perché; forse è un modo per sfogarmi e rilasciare tutta l'energia negativa.

David: Delle bellissime passioni oserei dire. Io invece amo molto il cinema e il teatro come anche mia moglie. A voi piacciono?

* Sheila e Jane in coro *: Ovvio!

Sheila: Io e mia mamma adoriamo il cinema; è uno delle passioni che ci accomuna. I nostri film preferiti sono quelli d'amore; ci fanno sognare una vita diversa, ci fanno sognare un lieto fine per la nostra storia. Nonostante ciò apprezziamo molto anche Doctor Who; una serie intramontabile, a mio parere.

Jane: Concordo con Sheila.

Jason: Amo molto i film d'azione; mi piace il rapido susseguirsi degli eventi!

Drake: Preferisco vivere piuttosto che rifugiarmi nei sogni e in realtà surreali e fiabesche

David: E' stato grazie ad essa se mi sono avvicinato al cinema diventando un attore e poi scrivevo molti temi a scuola che avevano per protagonista il Dottore. Il mio Dottore preferito è Peter Davison, il quinto per essere precisi, mentre voi ne avete uno?

Sheila: Su questo siamo tutti d'accordo. Tom Baker, il quarto Dottore, ci ispira particolarmente!

David: Meno male qualcuno che si distingue dalla massa, ho incontrato molti fan di Doctor Who ma tutti sono innamorati del Decimo Dottore, ovvero me.

* All'improvviso la porta si apre ed entra Diana con i quattro figli*

Diana: Disturbo?

David: No, vieni cara, loro sono Sheila, Jane, Jason e Drake

Diana: Molto piacere, spero non diano troppo disturbo i nostri bambini.

Jane: Tranquilla io adoro i bambini; non mi disturbano affatto!

Sheila: Comunque molto piacere!

David: Riprendendo la nostra intervista, cosa pensate della vostra autrice?

Sheila: Cercherò di non lodarla troppo altrimenti si darà le arie per l'eternità! Comunque è una ragazza molto creativa, quando ci si impegna, e soprattutto scrive solo quando ne ha voglia; altrimenti non fa nulla. È anche una grande sognatrice, un po' troppo a volte, inoltre ama scrivere (motivo per cui ha deciso di divulgare la mia storia). A volte è un po' logorroica, ma ai suoi amici piace così com'è; nei sui pregi e difetti. Adora la compagnia dei suoi coetanei e spesso passa i pomeriggi con loro nel centro della sua città. La sua stagione preferita è l'estate, perché le trasmette allegria, mentre il colore che più le piace è l'azzurro, come il cielo che tante volte si è persa ad osservare, sdraiata sul prato davanti a casa sua. Ha anche i suoi difetti, come per esempio l'essere abbastanza disordinata. Nonostante ciò la amiamo molto!

David: Ultime domande. Cosa consigliereste per chi vuole iniziare a scrivere?

Jane: Io consiglierei, innanzitutto, passione. Pera scrittura ci vuole passione; insomma non puoi importi di scrivere quando non ti va, o se non ti piace. Inoltre ci vuole costanza, infatti non è una buona idea iniziare moltissime storie sapendo che in nessuna di queste crediamo veramente. E, per ultimo, non per importanza, ci vuole pazienza. Molte volte ci vorranno settimane prima di riuscire a prendere in mano una penna; capitano questi momenti. Molte volte capiterà di accartocciare migliaia e migliaia di fogli prima di riuscire a scrivere un capitolo di cui possiamo andare fieri. Ma non bisogna arrendersi, non se scrivere è il nostro sogno. Continuare, continuare e continuare a mettere per iscritto ciò che ci passa per la testa; prima o poi i risultati ci saranno!

David: Davvero un bel consiglio. Come ultima domanda ti chiedo, cosa pensate dei vostri fan?

Jason: Fan? Sembra interessante! Penso che siano tutti speciali, uno a uno, e li ringrazio infinitamente per restarci sempre vicini. Penso che senza i loro bellissimi commenti e quelle stelline che aumentano ogni giorno, insieme alle visualizzazioni, non saremmo niente, se non personaggi destinati a finire nell'oblio. Sono loro che ci spingono a continuare, sono loro che, emozionandosi con le nostre vicende, migliorano la nostra giornata! Un grazie di cuore a tutti!

David: Grazie mille per il vostro tempo e la vostra disponibilità ragazzi, spero che l'intervista vi sia piaciuta * li saluta allungando la mano *

Sheila: È stata senz'altro un'esperienza bellissima e nuova; ti ringrazio molto David, arrivederci signora, ciao bambini!

Jason: Arrivederci e buona giornata!

Jane: È stato un vero piacere conoscervi, grazie ancora per l'opportunità!

Drake: Arrivederci e grazie mille!

Nota autrice

Ecco a voi un'altra intervista a casa di David Tennant e la moglie Diana Jones con i protagonisti, molto simpatici, della storia " La ragazza intoccabile " di Caticcia.

Per saperne di più andate sul suo profilo e leggete quel racconto stupendo!!

Sheila è una normale ragazza di sedici anni che vive in un piccolo paesino Inglese; ma lei, di comune, non ha nulla oltre la semplice apparenza. Ella soffre di afefobia; la paura di toccare gli altri o di essere toccata, a causa di un trauma subito da bambina.Il suo passato turbolento e pieno di dolore le pesa sulle spalle e il suo cuore, ormai, è un semplice muscolo, un organo che la tiene in vita contro la sua volontà. Ma, forse, qualcuno riuscirà a farle cambiare la sua visione del mondo ed il suo odio verso le persone. 𝔼𝕤𝕥𝕣𝕒𝕥𝕥𝕠: "Una persona una volta mi disse che il contatto è una cosa bellissima, ti mette i brividi, ti aiuta nelle difficoltà, un abbraccio, una carezza, un bacio. Io non ci credetti eppure quella stessa persona trovò il modo di farmi cambiare idea, di farmi capire quanto sia importante, quel tocco che da sempre è mancato nella mia vita, quel tocco che può fare tanto; ma quando lo capii fu troppo tardi perchè io volevo solo il suo, di tocco."

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