Capitolo 18

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Chiara si presentò all'appartamento della famiglia Bassi alle quattro del pomeriggio: a casa c'era solo Anna, che l'aspettava.
Quando quest'ultima le aprì la porta, la vedova Cristaldi pensò che la ex collega di quando lavoravano ai telai, venticinque anni prima, non era cambiata molto: di bell'aspetto e dallo sguardo fiero, sapeva di piacere agli uomini, molto più di lei e di Virginia De Sanctis, e aveva sempre saputo trarne vantaggio, a parte quando era rimasta incinta di Elena e non aveva mai voluto rivelare il nome del padre, o come quando, nel 1939, era scappata in Inghilterra con un comunista, suscitando scandalo in tutte le Seterie.

                                   ***

《Anna...》la salutò Chiara, stringendole la mano.
《Chiara. Sapevo che saresti venuta》esordì Anna.
《Non so cosa vuoi dirmi, ma lo immagino. Riguarda i nostri figli, suppongo》indovinò la Cristaldi.
《Sì, si tratta di Maurizio e di Elena. So che lui deve sposare un'altra donna, e che se non lo fa la Silkway chiuderà i battenti, lasciando in mezzo a una strada tre quarti della gente che abita in queste palazzine》fece la Bassi.
《Esattamente 》confermò l'una.
《So che ti interessa separarli quanto a me. Potrei avere la soluzione》disse allora l'altra.
《Di cosa si tratta?》chiese la prima, incuriosita.
《Non ti piacerà molto 》la avvertì la seconda.
《Mi va bene tutto, basta che spinga il mio figliastro tra le braccia di Sofia Lanciani di Vallefiorita 》fece subito Chiara.
《Ricordi che non ho mai detto a nessuno il nome del padre di Elena? Bene, potrebbe essere Lorenzo 》raccontò Anna.
《Lorenzo?》chiese la Cristaldi sbigottita. A questo non ci aveva pensato: era possibile, forse probabile, ma non ci aveva mai pensato; venticinque anni prima Anna aveva fatto perdere la testa ad Alfredo Bianchini, il fornitore di fiducia di Lorenzo, e quest'ultimo, di punto in bianco, gli aveva detto di andarsene, e di non farsi vedere mai più, alle Seterie. Che ne fosse geloso?
《Non ne sono mai stata sicura, ma i conti tornano. Lorenzo era molto affranto, quando morì sua moglie Clorinda. Qualche mese prima che si sposasse con te, io e lui siamo stati amanti. Poi ho conosciuto Alfredo. Dopotutto Elena ha venticinque anni e quella è una prova 》ricordò la Bassi.
《Dovresti fornirti delle prove mediche. A quello potrei pensarci io, ma a patto che tu non mi stia dicendo queste cose perché hai delle mire precise per tua figlia 》dubitò l'una.
《Non ho alcuna mira per Elena. Vittorio e io vogliamo solo tenerla fuori dai guai, ma lui, lo conosci, è un uomo tutto d'un pezzo, non arriverebbe mai a ricorrere ad ogni mezzo》spiegò l'altra.
《A differenza tua》sottolineò la prima.
《Nostra 》la corresse la seconda.
《Contatterò questo mio amico medico. Ci fornirà le prove necessarie. L'importante è che Maurizio ed Elena non sappiano mai, mai la verità 》fece Chiara.
《Mai, se queste prove saranno assolutamente convincenti 》rispose Anna.
《Lo saranno 》promise la vedova Cristaldi.

                                   ***

E così si congedò, uscendo di casa con la piacevole consapevolezza di avere un' inaspettata ma preziosissima alleata.
Incontrò Vittorio Bassi per le scale.
《Signora Cristaldi》la salutò lui rispettosamente.
《Signor Bassi. Sono venuta a fare una visita a sua sorella. Ho appena saputo che è tornata》rispose la donna, ricambiando il saluto.
《Capisco》fece lui, dubbioso. Quella non era una visita di cortesia, sua sorella e la signora Cristaldi avevano tramato qualcosa, e lui aveva intenzione di scoprire cosa.

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