Capitolo 19

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Dopo aver passato la giornata a girovagare, i ragazzi mi avevano spiegato che il generale Wilson gli aveva dato il permesso di stare fuori più del dovuto, forse mi aveva un po' capita...e forse anche i muri lo avevano pregato di lasciarmi fuori da quelle mura per ancora un po', tuttavia ero contenta, avevo loro che mi tenevano compagnia, ormai era quasi sera, sapevo che dovevamo tornare.

"Allora Allison cosa ne pensi del mio lupo? Simpatico vero?" Disse Stolen beffandosi di Row che ancora lo guardava male per tutti i problemi che gli aveva fatto passare.

"Beh si è molto simpatico, devo dire che ti assomiglia..." dissi pensandoci su

"Si dobbiamo proprio dire che è proprio scemo come te" disse Row ridendo, ma ottenendo di rimando una occhiataccia dal collega

"Hey devo dire che la gentilezza non fa parte del tuo essere...eh, Row?" Disse accigliandosi

"Beh...diciamo che dico solo la verità!" Disse sogghignando ma in risposta ottenne una gomitata, mentre ridevo con loro mi guardavo attorno, era bello perdersi a guardare quel posto, era pieno di alberi, mi chiedevo quanti fossero, mi chiedevo se loro sentivano cose diverse rispetto a noi umani, avevo tante domande, ma in quel momento volevo solo perdermi in mezzo a quel verde, che sembrava non finire mai.

"Ma voi sentite i profumi in modo diverso nella vostra forma di lupo?" Chiesi continuando a guardarmi attorno come se fosse la prima volta che vedevo una foresta, sembrava tutto così surreale e magico

"Beh si diciamo che i profumi sono molto più intensi rispetto a voi umani, possiamo anche sapere quali animali sono passati per di qua, quanto tempo fa e così via" mi spiegò tranquillo Stolen, guardavo quel posto e non chiesi più niente, mi chiedevo solo se a lei sarebbe piaciuto, sapevo in cuor mio che lo avrebbe amato per amore di Jason. Lui amava il campeggio noi un pò meno, risi pensando a quei momenti.

"Qualcuno e pensierosa?" Chiese Row vedendomi un pò persa nei miei pensieri, mi cinse il collo con le braccia in segno di conforto lo guardai e gli feci cenno di si con il capo.

"Voi potete sentire il mio stato d'animo?" Mi accigliai

"Certo, sappiamo quando stai male, sei nervosa o quando ti capita qualcosa di brutto che ti fa stare male oppure quando sei felice, innamorata ecc..." disse valutandomi Stolen "direi che in questo caso...sei felice penso per la giornata però sembra che tu sia un po' malinconica"

"Si anche per quello certo"dissi sorridendo "è bella la vostra compagnia" guardavo tra gli alberi, in cerca di qualcuno, ma sapevo che era una ricerca vana, ero una stupida

"Pensi ancora a lei vero? Sento che sei triste" disse Row piano accarezzandomi la schiena

"Certo, lo farò sempre, anche se so che non tornerà mi chiedevo se le sarebbe piaciuto questo posto..." dissi talmente piano che pensavo di averlo solamente pensato...ma sapevo che loro avevano sentito ogni singola parola

"Penso che gli piacerebbe proprio tanto..." disse Stolen forse anche lui ripensava a qualche ricordo, in qualche meandro della sua mente, sapevo che mia madre li conosceva, sapevo che li aveva curati più volte, mi domandavo sempre quante cose si saranno detti, quanti discorsi avranno fatto, mi domando se lei ci guardava e fosse contenta per me.

"Ma prima eri felice, cosa c'era che ti aveva fatto così felice?" Chiese Stolen curioso e io gli sorrisi per quella domanda

"Pensavo a tutte quelle volte che Jason ci ha portato in campeggio e io odio...il campeggio, però mi ricordavo un po' dei momenti belli, ecco solo questo..." dissi serena, mentre i due ragazzi davanti a me si mostrarono curiosi di ciò che avevo appena detto

"Ti va di raccontarci di questi tuoi ricordi? Mi farebbe piacere" Disse Row, per la prima volta felice di ascoltarmi parlare e non fare domande in continuazione, tuttavia feci cenno di si con la testa, così iniziai a raccontargli di come la mattina iniziava con la solita sveglia fissata per le cinque del mattino, a quella rivelazione entrambi risero tra loro sapevano meglio di me quanto fosse fiscale con i suoi orari Jason, gli raccontai di come la mamma preparava la colazione super pesante perché sapeva che avremmo camminato per ore, era premurosa e gentile, si preoccupava di tutto e di tutti, se tutto era in ordine e ben disposto perfino se avevo messo la crema solare nello zaino, a quel ricordo sorrisi.

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