Capitolo 35

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In quel momento ricevetti un messaggio.

[Stolen: ciao, dove sei?]
[Io: in camera? Dove potrei essere? :)]

Quel ragazzo non smetteva mai di stupirmi, dove diavolo avrei potuto essere ?

[Stolen: posso passare?]
[Io: certo! :)]

Dopo poco qualcuno bussò alla porta della mia stanza, gli urlai di entrare che tanto era aperto, fece capolino dalla porta con un'aria strana sul viso, tutta via gli feci cenno di sedersi vicino a me, ma lui scelse la sedia che stava vicino all'armadio, non comprendevo il motivo ma non dissi niente.
Mi massaggiai la testa, faceva ancora un po' male

"Stai bene?" Chiese osservando i miei movimenti

"Più o meno..." risposi cercando di calmare i tamburi che mi sembrava di avere in testa "volevi parlarmi di qualcosa?" Lo guardai cercando di non ascoltare tutto il casino che avevo nella testa.

"Si a dire il vero...si" lo guardavo mentre si passava una mano tra i capelli biondi che sembravano dorati, sembrava preoccupato.

"E successo qualcosa con Jason? Sembri triste" sembrava nervoso quando dissi il nome del mio patrigno, pensai che probabilmente avevano avuto da discutere mentre io dormivo bellamente.
Sembrava irrigidirsi ancora di più non sembrava il ragazzo allegro e spensierato del solito.

"Maldetto...stronzo!" Sussurrò piano prendendosi la testa tra le mani, non sapevo cosa dire, se non si apriva con me non avrei certo potuto inventarmi cosa passasse per la su mente, decisi che forse un po' di conforto gli avrebbe fatto bene, lo avevo imparato con mia mamma quella volta in ospedale, a volte i gesti fanno più di mille parole.
Il mal di testa sembrava aver deciso di fare una tregua, mi sentivo abbastanza stabile così decisi di andare da lui e mettermi davanti a dove era seduto gli posai una mano sulla testa coccolando, sorrisi mi ricordavo quando in forma di lupo mi aveva permesso di accarezzarlo, sembrava ieri eppure era passato molto tempo

"Mi dispiace. Non so cosa sia successo, però mi dispiace" gli coccolai la testa passando le mani tra le sue ciocche, mi ricordava la pelliccia del suo lupo.
Alzò il viso verso di me e senza dire niente si alzò di scatto e mi abbraccio forte, forse un po' troppo forte.
Gemetti per la sorpresa ma non mi lamentai, aveva bisogno di affetto come io ne avevo avuto bisogno poco prima.

"Hai pianto?" Chiese tenendomi stretta a lui

"Si, parlavo con Row della mamma e ho pianto" rivelai sincera "ora sto meglio, mi ha tirata su di morale" dissi ridendo un po' ancora stretta nel suo abbraccio, in risposta arrivò un ringhio tipico di lui.
Ormai ci ero abituata.

"Ti stanchi mai di ringhiare?" Chiesi ridendo

"Assolutamente no!" Rispose come se si fosse offeso, mi guardò in viso coccolandomi una guancia e spostando qualche riccio che probabilmente mi era sceso dalla crocchia che avevo fatto per tenerli su.

"Perché lo fai?" Volevo sapere perché era sempre così scontroso quando qualcuno mi dava affetto che non fosse lui, era uno dei principali motivi per cui litigava con Hayden così spesso.

"Perché ci tengo..." rispose secco senza aggiungere altro

"Ci tieni e...quindi ringhi? Lo sai biondino che non capirò mai...vero?" Risi tra il suo petto ero ancora bassa rispetto a lui che era alto quanto l'armadio.

"Ringhio perché mi sono affezionato a te...e ci tengo" cerco di spiegare non guardandomi, avrei giurato di aver visto del rosso sulle sue guance, non né ero sicura

"Ti voglio bene" abbracciandolo piano

"Anche io...molto" mi tenne stretta per un pò,poi decise che forse era meglio lasciarmi respirare

"Allora...di cosa volevi parlare?" Mentre mi scioglievo la coda per rifarla meglio allo specchio che avevo appeso pochi giorni prima al muro, troppi capelli davanti mi davano fastidio

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