Capitolo 46

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Le mie mani tremavano, non se per l'agitazione o il terrore di scovare qualcosa di terribile o mostruoso, certo non mi aspettavo di trovare corpi che avessero vita propria, sorrisi a quello stupido pensiero.
mi concentrai sulle ferite, abbassai leggermente il camice, che mi copriva la parte frontale del corpo, nonostante sapevo che non c'era nessuno valutai comunque che nessuno arrivasse.
Buttai l'occhio dove poco prima era sparito Stolen, non sentii arrivare nessuno, così decisi di abbassare un pò quel camice color azzurro pastello e di controllare quelle maledette ferite che iniziavano a prudere. Abbassai delicatamente anche le garze, c'era un leggero strato di sangue secco, non ci diedi peso, avevo scoperto che dopo la perdita di mia madre avevo sangue freddo e le ferite non mi impressionavano più, anzi, non  provavo nessun conato di vomito o altro, non mi faceva ne sangue ne freddo.
Mi chiedevo se sarebbe rimasta la cicatrice o meno, lo avrei scoperto con il passare del tempo.
il cerotto medico che avevano usato per le garze sembrava molto restio a venire via, tuttavia non persi tempo e tirai con più forza, potevo anche provare un dolore immenso ma la curiosità prevaleva su tutto il resto.
Staccata la prima garza sembrava che la ferita fosse vecchia di qualche settimana, sembrava in parte rimarginata. Non c'era una cicatrice fresca anzi, sembrava sul punto di sanarsi, mi guardai meglio attraverso lo specchietto.
Pensando che contenesse qualche tipo di magia soprannaturale, del resto non mi sarei nemmeno stupita, anzi, se potevo credere ai lupi mannari - beh! potevo perfino credere alla magia, streghe e stregoni, forse addirittura perfino ai fantasmi - sorrisi a quel pensiero così assurdo senza un contesto preciso a cui fare effettivamente riferimento, del resto, lo specchietto non aveva emesso strani bagliori o particelle particolari, certo se si fosse messo a fluttuare per la stanza avrei creduto davvero di dover essere ricoverata in qualche ospedale.
Sicuramente però uno psichiatrico sarebbe stato meglio.
Ero incredula, avevo qualche tipo di potere é non lo sapevo? non riuscivo davvero a credere che le mie ferite avessero un metabolismo di rigenerazione così avanzato, pensai subito a qualche unguento particolare.
Un leggero bussare attirò la mia attenzione che mi riportò con i piedi a terra, posai subito lo specchietto che tenevo in mano e mi affrettai a richiudere la garza che avevo leggermente aperto.

"Si può?" disse una voce che conoscevo bene, era Row che mi guardava con un sorriso tirato, imbarazzata subito pensai a risistemarmi meglio sul letto.

Tossii leggermente "certo, che puoi, entra pure" gli feci cenno di entrare, lui entrò con calma, la differenza tra lui e Stolen era che lui sembrava fare attenzione a tutto, forse in certi momenti dava più na parvenza di un felino piuttosto che di un lupo mannaro.

"come ti senti?" mi chiese piano, sedendosi sulla sedia dove prima c'era seduto il biondino, pensai che forse avrei dovuto avvisarlo che quella sedia di stabile non avesse più niente, ma ormai era troppo tardi, quindi soffocai la risata che mi salì in gola.

"mi fa un pò male..." mi lamentai

"e come una sensazione che ti tira la pelle?"

"si più o meno, prude un sacco..." mi lagnai

"Dovrai prendere delle pastiglie comunque..."

"Per forza? Lo sai che non mi piacciono!" Mi lamentai

"Lo so, ma sono importanti!" mi guardo serio
"posso vedere?" chiese con noncuranza, forse per lui era qualcosa che non aveva valore, ma io mi vergognavo un sacco, non c'era molta pelle esposta però per me l'imbarazzo era palpabile.
E mentre io mi fasciavo la testa con mille paranoie, lui si accorse che tentennavo a rispondere, così sorrise e si passò una mano sul viso, i suoi capelli castano scuro fecero capolino sulla fronte, che istintivamente riportò indietro.

"Allison? stai bene?" chiese di nuovo, sorridendo più vistosamente

"ehm, si scusa" mi sistemai meglio e abbassai leggermente il camice, ma non quanto prima perché non avevo tutta questa confidenza con il mio corpo sopratutto a cospetto di un uomo, i miei ormoni ultimamente facevano i capricci e questo mi urtava il sistema nervoso più del dovuto.

"ehm, mi servirebbe più spazio per valutare la situazione e staccare meglio i cerotti chirurgici" mi sorrise ancora, probabilmente aveva capito come mi sentivo e cercava solo di non peggiorare la situazione.

"scusa, non so cosa mi succede oggi" iniziavo ad avere caldo in quella situazione, il mio cuore prese a correre freneticamente.

"tranquilla é normale" mi sorrise, ed io mi girai dall'altra parte, arrossendo vistosamente.

"Normale, sei sicuro?" sussurrai piano.

"Si Allison sta tranquilla, faccio presto" dichiarò piano soffocando una leggera risata, dopo quelle sue parole mi accorsi di essermi calmata un pò.
Aprì con delicatezza i cerotti che coprivano le mie ferite, non avevo più quel dolore lancinante di poche ore prima anzi, sembrava una semplice sbucciatura al ginocchio, cose di poco conto.

"Secondo te la cicatrice rimarrà?" chiesi piano

"Se prendi le pastiglie che ti prescrivo, sicuramente guarirai prima del previsto, però, devo dire che questo nuovo cerotto chirurgico fa il suo dovere..." si lamentò sbuffano ed io risi a questa sua affermazione.

"Ti faccio ridere?" mi chiese ridendo a sua volta.

"Devo dire che é divertente, un lupo che non riesce a staccare un misero cerotto" ammisi ridendo più forte del dovuto.

"Come siamo simpatiche signorina, eppure non mi pare tu abbia passato una bella giornata" mi sfidò con lo sguardo.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro