Capitolo 21

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Seokjin fremeva mentre guardava ogni cinque secondi l'orologio al suo polso. erano le 13:17. mancavano tre minuti e la campanella sarebbe suonata, liberandolo finalmente da quel banco che aveva assunto le sembianze di una prigione.

13:19, ancora un minuto. le sue dita tamburellavano con insistenza contro la superficie di legno lucida, andando a rovinare il silenzio che era calato in classe.

iniziò a fissare l'orologio. 5. 4. 3. 2. 1.

le 13:20.

la campanella suonò e Jin volò fuori dall'aula, sotto lo sguardo stranito degli studenti. si precipitò verso il luogo indicato, che si trovava praticamente dall'altra parte dell'istituto.

continuava a guardare l'orologio, aveva una paura tremenda di arrivare in ritardo. il suo cuore sembrava volere uscire dal suo petto, mentre il suo respiro si faceva sempre più affannoso. un inevitabile sorriso si formò sulle sue labbra, sperando in cuore suo che tutto quello non fosse un sogno.

uscì sbattendo le porte correndo verso il giardino, passando accanto alla piscina isolata.

alle 13:26 lui era lì, ad una ventina di metri lontano dal posto in cui avrebbe incontrato la persona che gli aveva fatto battere il cuore sin dalla prima volta.

alle 13:28 lo vide, una figura maschile che si poggiava contro un albero che indossava un cappuccio. era lui, lo sapeva.

il suo sorriso divenne ancora più ampio, ormai era a pochi metri da quel ragazzo.

alle 13:30 lui era lì, davanti a lui.

il ragazzo con il cappuccio alzò il viso lentamente, per Jin sembrava che quei secondi furono durati un'eternità.

"t...tu" disse Seokjin senza parole, soffermandosi per la prima volta sui dettagli eterei di quel viso.

"... già" quel ragazzo gli sorrise con le gote rosse, e Jin perse un battito.

"qual è... qual è il tuo nome, caro sconosciuto?" chiese poi perdendosi in quegli occhi che aveva desiderato osservare da troppo tempo. "Namjoon, Kim Namjoon"

"Nam...Namjoon? è questo il tuo nome?".

"il mio nome e i sentimenti che provo per te sono le uniche cose per cui metterei una mano sul fuoco".

Seokjin portò delicatamente una mano sul tessuto che copriva la testa del ragazzo, e lo portò lentamente giù. si rivelò una chioma grigia sbiadita, non perse tempo e accarezzò quei fili argentati.

"non ci credo ancora che sei qui, in carne ed ossa davanti a me" disse portando una mano sulla guancia rovente altrui.

"in realtà, neanche io posso credere che tu mi stia toccando".

Namjoon, un po' titubante, portò una mano sul fianco dell'altro, che arrossì violentemente e sorrise. quest'ultimo fece collegare le loro fronti.

Jin portò entrambe le mani sul collo di Namjoon, ed egli poggiò entrambe le mani sui fianchi paradisiaci che aveva sempre sognato di sfiorare.

"io... io ti amo, Namjoon". il nominato sorrise e si leccò le labbra, distogliendo per qualche secondo lo sguardo per poi riportarlo negli occhi color nocciola dell'altro.

"sicuro, Jinnie? sicuro di quello che provi?".

"vorrei che potessi entrare nel mio corpo solo per sentire il morso allo stomaco che mi sta divorando, il mio cuore che sta per esplodere, i brividi che ho lungo la schiena. come, Namjoon, come potrei non esserne sicuro?"

"ti amo anche io Seokjin, ti ho sempre amato e continuerò a farlo". Namjoon fece aderire il corpo dell'altro al proprio, accarezzandogli la guancia con tutta la dolcezza possibile.

continuarono a sfiorarsi per un tempo indeterminato. a guardarsi negli occhi. a sorridere. a semplicemente essere tutto ciò che avevano sempre voluto essere.

Namjoon non doveva più nascondersi dietro una maschera e Seokjin poteva finalmente essere felice con qualcuno che lo amava per quello che era.

Jin appoggiò la testa sulla spalla del più alto, stringendolo come se potesse sparire da un momento all'altro.

il grigio sorrise incontrollabilmente portando una mano sulla chioma marroncina del ragazzo, mentre egli strofinava il naso contro il suo collo.

"mi rendi così felice, Jin" disse Namjoon ridendo, ricevendo come risposta un tenero bacio sulla guancia dal nominato.

"anche tu, Namjoon... nessuno mi aveva mai fatto sentire così bene come fai tu".

Seokjin lo strinse ancora di più, godendosi le dolci attenzioni del più grande.

non si sarebbero staccati per nulla al mondo, in quel momento esistevano solo loro e il loro amore reciproco.

"Jinnie... guardami un attimo".

"c'è... c'è qualcosa che non va?" chiese Jin preoccupato, ma l'altro gli donò un ampio sorriso e negò con la testa. "no, no, tranquillo, va tutto bene se sono con te, Jinnie".

Seokjin sorrise e avvicinò il viso a quello del grigio, mentre le loro labbra erano a qualche centimetro. entrambi a stento riuscivano ormai a trattenersi, ma il timore per le emozioni che un bacio avrebbe scatenato li fermava.

"abbiamo entrambi paura, Namjoon, ma insieme possiamo superarle".

"ne sono certo, ma forse sarà troppo difficile...".

"se siamo insieme nulla sarà difficile" disse Jin sorridendo e avvicinando ancora di più le labbra, che ormai si sfioravano l'una con l'altra. "ora baciami, Namjoon, baciami e toglimi il fiato".

non se lo fece ripetere due volte, collegò immediatamente le loro bocche in un'esplosione di emozioni indescrivibile.

Seokjin rilasciò un mugolio reggendosi alle spalle del grigio, mentre le sue gambe si facevano gelatina. d'altro canto Namjoon aveva sbloccato una nuova dipendenza, le labbra di Jin.

sorrisero sul bacio, facendolo durare il più possibile.

rimasero con le fronti nuovamente attaccate, perdendosi nelle loro pupille.

"ti amo Jinnie".

"ti amo anche io mio caro sconosciuto".

fine

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