erano le sei e mezza, e Namjoon stava scrivendo come ormai ogni giorno il biglietto che sarebbe arrivato tra le mani di Seokjin. quando finì di scriverlo lo piego con cura, chiedendosi ancora una volta se valeva davvero la pena sprecare il tempo di Seokjin così.

scelse di eliminare momentaneamente quei pensieri opprimenti, per poi prepararsi per andare a scuola.

un'oretta dopo si trovava per i corridoi della scuola lasciando il biglietto nell'armadietto del maggiore, stando attento a non attirare sguardi.

rilesse un'ultima volta quello che aveva scritto.

non ti preoccupare per me Jinnie, non me vale la pena...
sai, vorrei abbracciarti anche io, forse sarebbe l'unica folle azione che potrei permettermi con te. vorrei poterti far sorridere, poterti dare una vita come quella che sogni. vorrei poter fare di tutto pur di vedere quel tuo sorriso, per sentire quella tua voce, per sfiorare quella tua pelle di cui tanto mi parlano. dicono che sia perfetta, come la pelle degli dei; è vero, Jinnie? sei davvero come dicono? io credo vivamente di si, non ho mai visto un umano perfetto come te, a patto che tu lo sia.
sei perfetto, Kim Seokjin, vorrei che anche un solo un decimo della bellezza che ti ha baciato mi sfiorasse, solo allora sarei all'altezza di un tuo sguardo♡

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"evidentemente non parla spesso, ti ha scritto un poema questa mattina" disse Hoseok, mentre Seokjin poggiava la schiena all'armadietto leggendo con attenzione le parole dello sconosciuto.

"... è così dolce, Hobi, credo che potrei innamorarmi solo del modo in cui scrive" disse il maggiore portandosi il foglio al petto, guardando in alto con occhi sognanti.

"sei impazzito, come potresti dire questo?". "non ne ho la minima idea... sento solo che questo ragazzo mi stupirà, in qualche modo...".

Seokjin era davvero preso da quei biglietti, almeno finché la campanella non suonò.

"gli scriverò la risposta più tardi, ora andiamo" disse il più grande mettendo via il biglietto.

una volta iniziate le lezione però, nessuno dei due ragazzi riusciva a concentrarsi. chi per le troppe emozioni che un ragazzo gli causava solo leggendo dei biglietti e chi per scoprire l'autore dietro a quelle lettere.