Incubi

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Faceva male....

Il suo corpo...tutto...tutto nella sua pelle urlava un dolore ed una pena senza fine...

Teneva il viso piegato in basso perché sapeva che a lui non piaceva quando lo guardava...

E se lo guardava il dolore aumentava ancora di più...e poi non sarebbe riuscito a camminare...e se non riusciva a camminare lui si arrabbiava ..e lo avrebbe picchiato..

Certo..lo faceva per il suo bene...lo ripeteva di continuo

Perché un Re non deve mai piangere...un Re dev'essere capace di fingere ..un Re deve accontentare il suo popolo..un Re deve piegarsi...chinare il capo...accogliere i dolori e subire...

Ed un figlio deve fare la stessa cosa ..

Il suo corpo era ormai martoriato dai lividi...

Il sangue scorreva in mezzo alle gambe...

Sarebbe stato troppo per chiunque..

Sarebbe stato troppo persino se il suo corpo fosse stato femminile...persino se fosse stato predisposto a ricevere quella tortura...

Ma lui era un maschio...ma lui era un Alpha...

La carne sembrava lacerarsi ad ogni spinta ..

La gola si fletteva, nel tentativo di vomitare, ma lui era sempre previdente quando si avvicinava alle sue stanze

Non gli permetteva di mangiare...

Quando il Re andava nelle stanze del principe, nelle stanze di suo figlio, dava ordine che non gli fosse consegnato il pasto

E questo accadeva così spesso che ormai, la sua corporatura da Alpha, era ridotta ad una pantomima di sé stessa...

Il principe soffocò un'altro urlo, mentre lo sentiva grugnire dietro di lui, e conficcò le dita nel materasso di paglia

Quell'odore pungente gli entrò nelle narici ...gli graffiò la gola... l'esofago si tese, in uno spasmo, ed un fiotto di succhi gastrici rotolò fuori dalla sua bocca

Non poteva urlare...

Non poteva farlo perché se no un'altro servo sarebbe entrato...

E la testa del primo gli aveva fatto compagnia per due giorni, nelle sue stanze, finché il Re non tornò

Non poteva urlare e non poteva lasciare che lui si accorgesse che aveva vomitato

Strinse i denti, il giovane principe, e rivolse lo sguardo alla finestra

Perché una cosa era certa...

L'oscurità era il suo unico rifugio

~°~

Forse una cosa dovrai ricordare

Di questo racconto che andrò a narrare

Chiudi i tuoi occhi e che l'orecchio sia tappato

In modo che il tuo cuore

Non venga strappato

Fuggi dunque

Fuggi lontano

Perché della Bestia il racconto è profano

Asciuga le lacrime

Asciuga il viso

Tutela il tuo cuore

Prima che di nero venga intriso

Poiché la favola nel giorno splende

Ma l'oscurità è sempre latente

E mentre dorme con il suo volto sotto la mano

Un dolore ritorna

Da un tempo lontano


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