Per quanto ci si possa sforzare di essere poliedrici, ci saranno sempre motivi ricorrenti a definirci. Io, per esempio, mi sono sempre riconosciuta nell'elemento aria. 

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Lo specchio della nostra armonia. Tu un albero rigoglioso, imponente sotto il sole e io il vento che ti accarezza. Eppure il punto in cui hai trovato riparo ti lega, ti inchioda e non posso liberare l'essenza di ciò che sono senza allontanarmi da te. Separarci, poi riavvicinarci, un continuo ritornare negli stessi luoghi, ripiegare sulle stesse strade.

Ma se tu sciogliessi le corde del rancore di cui hai fatto le tue radici

Se tu ti sciogliessi e ti facessi terra

Se ti lasciassi andare alla tua essenza

Allora ogni luogo sarebbe pieno di te. Saresti in ogni filo d'erba, in ogni grano di sabbia e dovunque io soffiando potrei accarezzarti. Saremmo ovunque e ovunque potremmo ritrovarci.

A sfiorarci senza che nessuno se ne accorga. A darci forma a vicenda.

(febbraio 2015)