43.

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L'amore è strano. Almeno per me, ma lo è anche per Nicolas Diamond che non aveva mai provato amore in vita sua prima di accorgersi dell'esistenza di Georgia. Ho sempre creduto che fosse uno stupido ragazzo con un gigantesco ego, poi però ho scoperto che lui notava la mia migliore amica ma non aveva il coraggio di parlarle. Io pensavo che lui fosse convinto che lei non fosse alla sua altezza, ma Nick pensava il contrario. Pensava di essere lui quello non all'altezza di Georgia. Poi l'ha vista al suo livello, entrambi malati di cancro si è trovato davanti a quella che considerava l'occasione più grande della sua vita. Ha amato Georgia più di se stesso e ha guardato mentre lei se ne andava per sempre. L'amore fa male oltre ad essere strano. Io l'ho provato sulla mia pelle. Andrew mi ha fatto male. Georgia ne ha fatto a Nick. Eppure noi stiamo ancora aspettando che loro tornino e non so quale dei due ritorni sia il più impossibile. Quello che io apparentemente non voglio o quello della ragazza morta? Non lo so se devo essere sincera. Ma tutti aspettano. Quando desideri una cosa la aspetti fin quando non ti viene sbattuta in faccia la verità. Non arriverà. Non tornerà. Georgia non tornerà, ma in questa stanza nessuno ha il coraggio di dirlo; così siamo tutti obbligati a soffrire in silenzio mentre ascoltiamo Nick parlarci di Georgia. Per lui siamo a un anno e mezzo fa, la sua confusione mentale è tanta e io vorrei solo piangere di nuovo abbracciata a Bryce, ma devo trattenermi. «Pensi che le piaceranno?» mi domanda indicando con il capo i fiori che pensa che sua madre sia andata a comprare per Georgia ma che invece sono per lui e per abbellire la sua camera. «Si. Ama i tulipani.» Gli sorrido. Lo guardo negli occhi e tutto il mondo mi crolla addosso. Nick sta morendo, di nuovo e io sono qui a guardarlo. Per la prima volta capisco un po' di più Andrew, Bryce e Stella che mi hanno mentito. Anche io sto mentendo a Nick per il suo bene. «Non pensi che sarebbe già dovuta arrivare?» Fingo di guardare l'orologio che porto al polso sinistro. «Vado a vedere.» Mi alzo ed esco. Giro a destra e guardo la stanza accanto e dentro non c'è Georgia ma un signore di circa cinquant'anni. Non siamo a Washington ma a Los Angeles. Mi appoggio al muro e prendo un respiro profondo. «Pensi che ce la farà?» apro gli occhi e guardo mia sorella vicino a me. «Tu studi medicina e pensav-» La fermo con un cenno della mano «Sono al primo anno. Nick ha un'insufficienza renale e non ha un rene, dovranno fargli un trapianto. Dovranno mettergli due reni. Sono sua amica. lo sto guardando mentre chiama la mia migliore amica morta e tu hai il coraggio di chiedermi se sopravvivrà? Non lo so!» urlo l'ultima frase facendo voltare tutte le persone nel corridoio. «Non lo so perché non sono un medico. Non lo so perché sto aspettando anche io che arrivi Georgia e non ho un'insufficienza renale che crea confusione nella mia testa. Ti è chiaro? Smettila di preoccuparti per lui perché gli hai mentito.» Me ne vado. Mi sento in colpa verso Nick perché anche io gli sto mentendo. Esco fuori all'aria aperta e il caldo soffocante di inizio agosto mi fa quasi stare male. Vado in macchina e passo da casa a prendere il costume, poi vado in spiaggia e faccio un bagno cercando di calmarmi con il silenzio sottomarino. «Renditi conto che la vita fa schifo.» Sobbalzo nel sentire la voce dietro di me, ma mi calmo appena capisco di chi si tratta. «L'ho già fatto. So che lei non tornerà mai ma non me la sento di dirglielo.» Sospiro «Vuoi che lo faccia io?» Scuoto la testa «Devo essere io a farlo anche se sarà doloroso. Lo farò, ma come posso dirgli che partirò per Mosca? Voglio farlo in un momento di lucidità, dirgli che Cameron è partito da tre settimane e che lo raggiungerò quando avrà i reni, ma sai cosa mi dirà? Mi dirà di andare e io non riuscirò a dire di no al mio amico moribondo. Così andrò a Mosca e Nick non avrà il rene e morirà mentre io poso per un disegno di Cameron.» Fisso l'orizzonte «Non succederà.» Scuoto la testa «Invece sì.» Tutto nella mia vita è ormai destinato ad andare male e io non posso impedirlo. L'aereo è precipitato. Boom. L'esplosione è talmente grande che non ci saranno sopravvissuti. E io aspetterò di essere scaraventata lontano senza provare più nulla. «Non ce la posso fare» ammetto. Mi posa una mano sulla spalla ma mi sposto, non voglio essere toccata da nessuno. «Sei forte, puoi farcela eccome.» Mi incammino verso la spiaggia e mi siedo continuando a fissare il mare. La vita non sempre va come dovrebbe andare, c'è sempre qualcosa di sbagliato che porta problemi e paranoie. «Sono paranoica e pessimista, lo sono sempre stata. Non smetterò di esserlo da un giorno all'altro.» Annuisce «Non voglio che tu lo faccia, solo smetti di pensare che Nick morirà.» Mi volto «Morirà. Ha un'insufficienza renale e i primi due trapianti non sono andati, il terzo è l'ultima occasione e se non avremo quei reni Nick morirà. Morirà pensando che Georgia arriverà sulla carrozzina spinta da sua madre con la parrucca bionda platino che Nick adorava. In realtà la adorava con tutte. La amava così tanto. Mi ha detto che l'ha tolta mentre facevano l'amore e le ha accarezzato la testa calva. L'ha amata con tutto se stesso e lei ha deciso comunque di andarsene.» Ormai piangere per me è diventata una cosa abituale. «Sarebbe morta comunque.» So che vorrebbe toccarmi ma non lo fa «Sei mesi dopo e tu avresti sofferto ugualmente così come Nick. Voleva che voi la ricordaste in un modo diverso.» Alzo le spalle e poi mi prendo la testa tra le mani, «Sai, l'avrei sostenuta. Sarei rimasta con lei mentre le davano i farmaci e le avrei ricordato ogni momento bello della nostra vita per farla sorridere, avrei fatto qualche battuta e sarei stata meno triste nella consapevolezza che lei sarebbe morta in serenità. Io lo meritavo. Ma tutti pensavano che io glielo avrei impedito. Avrei disonorato le sue ultime volontà. Ecco perché mi fate schifo.» Deglutisce rumorosamente e vengo assalita dai sensi di colpa. «Credete che io sia una bastarda ingrata nei confronti della mia migliore amica. Ma lei è con me in ogni singolo momento, ho il suo nome tatuato sulla pelle e non si cancellerà facilmente. Georgia mi tormenta perché anche lei crede che le avrei impedito di morire in pace!» Questa volta mi lascio stringere e penso se avrei davvero fatto questo. Si, ecco la semplice risposta che non mi tormenta più da tempo. «Andrà sempre peggio» singhiozzo «Passerà, te lo prometto.» Mi stacco in fretta «E quando? Mentre sarò a Mosca a fare sesso nell'idromassaggio del mio appartamento con una persona che non amo? O quando mi laureerò in medicina e nessuna delle persone a cui tengo sarà con me? Oppure quando rimarrò incinta di Cameron e mi guarderò allo specchio sperando di tornare indietro nel tempo perché vorrei che quel figlio non fosse suo. Ah no, quando lo sposerò e vedrò tra gli invitati l'uomo che amo davvero e che ho lasciato andare, ma si hai ragione. Prima o poi andrà meglio, più poi che prima. Ma per me io prevedo solo una lunga vita di infelicità in una stupida città russa in cui andrò.» Poi continuo a parlare. «Andrà meglio quando vorrò che quel figlio sia tuo? O quando vorrò che ad aspettarmi all'altare ci sia tu? O quando entrerò in casa dopo un turno lunghissimo e vorrò vedere te in cucina che prepari quel risotto fantastico ma troverò Cameron con una pizza ordinata perché non sa nemmeno tenere in mano un coltello. Migliorerà quando mi renderò conto che non ho mai smesso di amarti ma non ho mai trovato il coraggio di perdonarti?» Anche lui adesso piange. «Migliorerà quando vorrò che tu sia ancora il mio motivo per tornare. Migliorerà quando non sarò più il tuo motivo per tornare? Quando?» chiedo infine «Non lo so, ma vorrei che tu restassi il mio cielo per sempre. Ti amo Sky.» Lo guardo «Ti amo talmente tanto Andrew che mi fa stare male.»

Spazio autrice
Ciao a tutti amici, come state? Domani è la Vigilia, quindi finalmente vacanze! Che avete chiesto per Natale? Ora ho una domanda molto importante: aprite i regali a mezzanotte oppure la mattina del 25? Vi ricordo l'aggiornamento di domani nonostante sia giovedi, ma lo inserirò anche in bacheca in modo che lo ricordiate. Volevo ringraziarvi per le letture, non vedo l'ora che Sky sia completa. Vi lascio, a domani!

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