Epilogo

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«Non posso. Sto malissimo.» Stella ride leggermente «Sei splendida» mi rassicura Bryce. Sono felice che le tre persone che mi hanno aiutata di più nella mia vita mi siano accanto in questo momento importante. La quarta mi sta aspettando. La quinta mi guarda dal cielo, ma oggi non fa più male pensare che lei non sia più qui a stringermi forte e dirmi che andrà tutto bene. Ma io sono pronta. Nicolas scuote la testa divertito e si sistema la cravatta viola in tinta con il vestito di Stella, così come quella di Bryce. «Mentre che ci siamo volevo fare un annuncio.» Guardo il mio migliore amico fiera di lui. «Non volevo rubare la scena alla piccola Harris ma tanto odi stare al centro dell'attenzione.» Mi fa l'occhiolino. Prende la scatolina di velluto rosso dalla tasca del suo completo. Abbiamo scelto insieme l'anello. Si china sul pavimento di legno e lo fa. Pronuncia quella parole che Stella aspettava da così tanto. «Stella Harris. Abbiamo passato fin troppo insieme. Abbiamo aiutato tua sorella quando stava male, siamo stati lontani per quattro anni in una relazione che nessuno pensava potesse durare. Ma non noi. Io ti amo e ti amerò sempre. Tu ci sei stata mentre la mia famiglia cadeva a pezzi e so che mi aiuterai a crearne una migliore di quella che ho avuto io. Ora devi dire il fatidico sì e permettermi di alzarmi dal pavimento che è abbastanza scomodo.» Nella stanza risuona una leggera risata da parte di tutti i presenti, Bryce deve sempre fare il pagliaccio anche in questi momenti, ma se non lo facesse non sarebbe Bryce. Quel Bryce che è il mio migliore amico. «Vuoi sposarmi?» Lei, con gli occhi lucidi, guarda prima l'anello con il rubino incastonato e poi me. Le sorrido felice per lei. «Si.» Bryce le mette l'anello al dito e si alza. Si abbracciano «Non piangere» la rimprovera lui per paura che il trucco si rovini. Quando si allontanano si guardano qualche secondo negli occhi, esprimendo tutto l'amore che provano l'uno per l'altra. Bryce viene da me. «Ora vai ad essere felice. Lo meriti.» Mi abbraccia forte. Io non potrei stare senza di lui. Senza Bryce sarebbe un inferno. Il mio migliore amico, colui che ha rinunciato a tutto per me. Per aiutare me. Gli voglio davvero bene. Sono felice di non aver voluto tre damigelle come da tradizione. Stella sarà la prima. Bryce il secondo. Nick il terzo. Volevo che lui mi stesse vicino visto che il suo amore per Georgia non si è mai spento e la fa sentire vicina a me in questo giorno così importante. Lei sarebbe stata la mia damigella. Ma non solo, Nick Diamond è diventato così importante e sono così felice per lui e Lily. Avrei voluto che le mie due amiche facessero da damigelle insieme a Stella ma quando ho spiegato loro che avrei voluto che ci fossero Bryce e Nick ad occupare quel posto hanno iniziato a saltellare di gioia. Hanno accettato a patto che potessero aiutarmi a scegliere l'abito che in effetti è meraviglioso. «Pronta?» mi chiede Bryce mentre stringo il bouquet con le mani sudate dall'ansia. Non avrei potuto scegliere una persona migliore per farmi accompagnare all'altare. «Grazie di essere qui. Vorrei che i miei potessero esserci.» La malinconia mi assale «Ti guardano da lassù.» Mi accarezza la spalle. È proprio così. Non dimenticherò mai quel giorno all'aeroporto in cui la mia vita è cambiata per la risposta alla proposta di matrimonio di Andrew Diamond. I miei avevano appena fatto un incidente d'auto in cui avevano perso la vita. Ma adesso tutte le persone di cui ho bisogno sono qui, lui è qui oltre a Bryce, Stella, Nicolas, Lily e Jenn. Le porte si aprono e il pianista intona la marcia nuziale. Prima di posare gli occhi sull'altare guardo le panche. Un sacco di persone che conosco sono qui. Vedo alcuni compagni di scuola, i signori White che mi sorridono orgogliosi di me, mi hanno sempre considerata una seconda figlia. Vedo alcuni suoi amici che mi ha presentato poco tempo fa. Lily e Jenn sono lì che piangono anche se mi avevano promesso che non lo avrebbero fatto. Vedo i signori Diamond seduti in prima fila accanto a Matt. Guardo i suoi testimoni che ho conosciuto al college: Nate, Carter e Sebastian. Gli vogliono davvero bene. Alla fine poso lo sguardo sull'altare e mi godo la vista della cosa più bella che ci sia. Andrew Diamond. Lui è lì esattamente come anni fa, quando ci siamo conosciuti. Abbiamo passato tante cose insieme, ma alla fine ci siamo sempre ritrovati. Perché ci amiamo. Mi posiziono davanti a lui e inizia la cerimonia. Prima però lancio un ultimo sguardo alla folla e vedo Cameron. Mi ha stupita quando mi ha detto che ci sarebbe stato. Pensavo che mi avrebbe odiata visto che l'avevo lasciato all'aeroporto, ma siamo rimasti in buoni rapporti. Stranamente. Ci siamo incontrati ieri, quando è arrivato da Mosca, e mi ha raccontato un po' della sua vita in Russia. Dice che ha ancora un po' di difficoltà con la lingua ma che le sue mostre stanno andando benissimo. Ha venduto molti quadri a cifre esorbitanti e sono felice che sia riuscito a realizzare il suo sogno. Lo meritava. Con o senza me al suo fianco. Mi ha anche detto che sarei potuta andare a trovarlo a Mosca con Andrew, gli ho detto che probabilmente avrei avuto un suo quadro in casa, ha risposti che sarebbe stato felicissimo di regalarmene uno. «Oggi siamo qui riuniti per celebrare l'unione tra Andrew Diamond e Skyler Harris.» Mi manca il respiro per l'emozione. «Hanno deciso di scrivere le promesse.» La cerimonia è passata in fretta e io ero troppo presa a guardare Andrew per pensare a tutto il resto. «Quando ci siamo incontrati a quella macchinetta ho subito visto qualcosa in te. Eri lì a cercare di prendere una barretta energetica pronta a passare un po' di tempo con la tua migliore amica prima di andare a scuola. Hai affrontato tanto senza renderti conto della tua forza. Hai aiutato mio fratello e l'hai salvato. Credo di averti amata da quando ci siamo detti i significati dei nostri nomi. Ti ho amata quando mi sono reso conto di essere il tuo motivo per tornare. Ti ho allontanata per mascherare il mio dolore ma alla fine ci siamo riavvicinati. Il destino non ci ha voluti insieme e ci ha tenuti separati per troppo tempo. Poi quando finalmente eravamo felici ecco che tutto esplode. Mi ricordo alla perfezione quel giorno di due anni fa quando ti ho fermata all'aeroporto. Mi ricordo di essermi buttato sul pavimento e avertelo chiesto. Avevi detto che volevi sposarmi. Nemmeno io ci credevo e pensavo che a breve ci sarebbe stata l'ennesima catastrofe. Ma non è successo e, quando succederà qualcosa di brutto, stavolta saremo insieme. Perché io ti amo Sky. Da morire. E sei il mio cielo. Anzi sei il mio motivo per tornare.» Non dovevo piangere ma alla fine le lacrime mi bagnano le guance perché io non avrei mai pensato di poter amare qualcuno così intensamente. È il mio turno. «Probabilmente» Mi accorgo che mi manca la voce così cerco di ricompormi facendo ridere leggermente i presenti. Mi schiarisco la gola e ricomincio dopo un sorriso imbarazzato. «Probabilmente avrei dovuto scrivere qualcosa su un foglio e leggerla oggi, in questo giorno così speciale. Però mi sono messa con carta e penna e non riuscivo a decidere cosa scrivere. Così ho deciso che avrei detto tutto quello che mi sarebbe venuto in mente al momento. E che se mi fossi scordata qualcosa non sarebbe importato, noi due abbiamo tutta la vita insieme davanti. Vorrei iniziare col dire che quel giorno, davanti alla macchinetta, io non ti ho mai considerato quello che sei davvero. Pensavo che non fossi poi così diverso dagli altri. Ma poi mi hai baciata, quel giorno nella mia cucina. Mi ricordo ogni singola emozione. Mi ricordo anche quando ti ho detto che eri il mio motivo per tornare e speravo di essere il tuo. Mi hai accompagnato a comprare le parrucche per Georgia e le hai detto che era bellissima anche senza capelli. Sei rimasto in quella stanza quando lei è morta. Mi sei rimasto vicino perché mi amavi e io amavo te nonostante il dolore. Ho voluto restarti lontano e forse è stato un grande errore, ma alla fine ci siamo ritrovati. Il tuo nome significa coraggioso, me l'hai detto il primo giorno, ricordi? Tu dicevi che non lo eri, in realtà io pensavo di sì. Ma hai dimostrato di esserlo quando mi hai chiesto di sposarmi all'aeroporto impedendomi di tornare a Mosca. Hai provato a starmi vicino quando sono morti i miei genitori e per poco te l'ho concesso per poi allontanarti un'altra volta. E mi dispiace. Mi ricordo di quel giorno di un anno e mezzo fa quando mi hai portata a Washington per Natale e siamo andati al cimitero per farmi vedere tua madre. Andrew sarebbe così fiera di te. Di quello che sei diventato. Ora abbiamo tutta la vita da affrontare insieme. E ti amerò per sempre. Perché sei il mio cielo Andrew e io non voglio altro che te.» Non sono l'unica a piangere. Tutta la chiesa è in lacrime, Andrew compreso. Ci sorridiamo ed è il momento delle fedi. Cameron viene verso di noi con la piccola Georgia in braccio. Mi ricordo perfettamente il giorno in cui ho scoperto di essere incinta di lei. Avevo deciso di restare in silenzio, di fingere che fosse con Cameron e di crescere il bambino insieme a Mosca. Ma lo stesso giorno Andrew mi ha seguito all'aeroporto. Ne era felice nonostante tutto. E dopo altri nove mesi finalmente avevo veniva alla luce Georgia. È nata lo stesso giorno della mia migliore amica, il 16 dicembre. Ora lei ha un anno e tre mesi ed è la bambina più bella del mondo. Zia Georgia la adorerebbe. Sarebbe sua zia, perché lei era mia sorella, lo è ancora. Cam apre la scatolina delle fedi tra le piccole manine della bambina e Andrew prende la mia. Ci scambiamo gli anelli emozionati e poi il pastore dice quelle parole che auguro a tutti. Anzi, che auguro soprattutto a mia sorella Stella che le sentirà dire per lei e Bryce a breve. «Vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa.» E mi bacia. Con tutto l'amore che esiste. Io capisco che ogni singolo istante è stato per farci capire che siamo anime gemelle. Spesso desideriamo ciò che non possiamo avere. Io pensavo che non avrei mai potuto avere Andrew perché le nostre vite sono sempre state troppo incasinate per stare l'uno con l'altro. Ma fanculo alle regole. Io infrango la legge dell'Universo secondo il quale Andrew non è fatto per me perché non siamo in grado di affrontare il dolore. Io sarò felice e lui sarà con me. Per sempre. Troveremo delle difficoltà che affronteremo. Perché lui è coraggioso e io non sono una fuggitiva. Prendiamo Georgia tra le braccia e la stringiamo tra noi. Restando fronte contro fronte. «Ti amo Andrew.» Lui sorride «Ti amo Sky.»

Spazio autrice
Siamo arrivati al termine di questa storia. Wow. Corro subito a scrivere un capitolo di ringraziamenti perché non mi va di scrivere troppo qui sotto. Vi voglio bene.

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