Capitolo 51.🔴

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Una mandria di studenti Serpeverde avevano fatto il loro ingresso in sala comune, Pansy ci vide e ci lanciò uno sguardo sospettoso; feci finta di niente e mi sistemai la toga mentre Blaise, Tiger e Goyle si sedevano davanti a noi.

"Che ci fate qui?" Gli chiese Draco ai tre.

"Silente ha sciolto tutte le lezioni perché 'l'inverno sta finendo, il sole splende, andate a rilassarvi'." Goyle imitò al meglio la voce del preside. Ridacchiai leggermente e guardai Draco.

Il giorno dopo Piton mi aveva chiesto se l'ora dedicata ai compiti, volessi passarla nel suo studio, accettai con felicità e mi ritrovai seduta ad un tavolino attaccato alla sua scrivania.

"In che casa erano i miei genitori?" Gli chiesi posando la penna d'oca accanto al mio saggio di Babbanologia. Piton alzò la testa dai suoi libri e parlò.

"Serpeverde, entrambi." Rispose, io annuii e mi guardai intorno.

L'ufficio di Piton era spoglio da quadri o foto, esistevano soltanto pile di libri e piccole boccette di Pozioni. Non mi aspettavo che avesse gattini e foto di famiglia, con un solo sguardo si poteva intuire che carattere avesse quell'uomo.

"Devo darti una cosa." Disse alzandosi dalla sedia, si avvicinò ad un armadio, lo aprì e prese qualcosa. Se lo rigirò tra le mani mentre a piccoli passi veniva verso di me. "Questo è il nostro cimelio di famiglia, tua madre voleva che l'avessi tu." Mi prese la mano appoggiando sul palmo quella che sembrava una spilla.

"È meravigliosa..." dissi senza fiato, la spilla era a forma di serpente di colore grigio. La indossai sopra la toga ammirandone la bellezza.

"Diana non la toglieva mai." Ricordò con voce malinconica, lo guardai tristemente e gli misi una mano sulla sua.

"Lei è sempre qui con noi." Gli sorrisi cercando di alleviare per un po' del dolore che lo uccideva.

Non vidi Draco per tutto il giorno, non si era presentato neanche a cena. Avevo chiesto a Blaise se sapesse dove si trovasse ma ricevetti una risposta vaga. Finita la cena mi diressi nei sotterranei e poi nella mia stanza, non appena varcai la porta notai un biglietto sul mio letto. Mi avvicinai ad esso e l'aprii.

Incontriamoci a mezzanotte sulla torre di astronomia

D

Mi sentii avvampare, ultimamente le cose tra me e Draco non erano andate bene ma dopo aver scoperto la verità sui miei genitori, volevo solo qualcuno con cui sfogarmi o semplicemente rimanere in silenzio e Draco era un ottimo compagno.

Aspettai con ansia che le ore passassero, pochi minuti prima dell'ora stabilita, uscii dalla sala comune in punta di piedi. Risalii i sotterranei e poco dopo raggiunsi la torre.

Il cielo era ricoperto di stelle e mi resi conto che lì non c'era nessuno oltre me. Con un sospiro mi avvicinai al parapetto e ci appoggiai i gomiti, l'aria era ancora fredda e fui contenta di essermi ricordata di indossare qualcosa di più pensante.

Passarono una manciata di minuti prima che le mie orecchie si drizzarono per un lieve rumore alle mie spalle, misi la mano sulla bacchetta nella tasca destra della toga e non appena il rumore si fece più vicino la puntai ad altezza uomo.

Draco uscì dall'ombra e vedendo la mia bacchetta puntata verso sua faccia, alzò le mani in alto.

"Sono io." Disse con un piccolo sorriso. Mi rilassai e riposi la bacchetta al suo posto. "Mi hai scritto di vederci qui." Lo guardai confusa.

"No, tu hai scritto a me!" Risposi alzando gli occhi al cielo. Draco si avvicinò di più ed estrasse un foglio dalla tasca del suo pantalone.

"Grace, ho trovato questo sul mio letto." Mi passò tra le mani il pezzo di carta dove c'erano scritte esattamente le stesse parole del biglietto che avevo trovato io.

"È impossibile, io non l'ho scritto." Aggrottai le sopracciglia.

Nessuno sapeva di me e Draco, neanche Hermione.
Chi avesse scritto quei biglietti faceva parte della nostra casa poiché nessun altro studente di altre case poteva entrare nella nostra sala comune e quindi nelle nostre stanze.

"E allora chi è stato?" Accennò un sorriso confuso. Mi guardai intorno, le uniche persone sulla torre eravamo noi due.

Il cuore cominciò a martellarmi nel petto, pensieri vari mi riempivano la testa. Forse qualcuno ci aveva visti o forse si divertivano a fare scherzi.

"Forse è meglio se andiamo via." Dissi stringendogli il braccio, i miei occhi non smettevano di scrutare l'ambiente che ci circondava.

"Rilassati." Sussurrò afferrando la mia mano dal suo braccio, intrecciò le dita alle mie. "Come stai?" Mi chiese guardandomi con la testa inclinata di lato.

"Bene, possiamo andare? Non voglio stare qui." Parlai velocemente provocando un cipiglio sul viso di Draco.

"Che cos'è questa?" Sfiorò la spilla che mi aveva donato Piton, guardai la sua mano e poi lui.

"Era la spilla di mia madre, Piton me l'ha data." Guardai la spilla per l'ennesima volta in quel giorno, non riuscivo a smettere di non toccarla. Mi trasmetteva un senso di sicurezza, mi sentivo più vicino a lei.

"Mi piace." Mi sorrise, sentii le sue dita strinsero le mie, quel gesto mi scaldò il cuore.

Draco mi fece sprofondare nelle sue braccia, appoggiai la testa sul suo petto e mi rilassai. Sentii le sue labbra poggiarmi un bacio sulla testa, mi strinsi più a lui e le sue mani sfregavano la mia schiena.

Alzai la testa per guardarlo e mi accorsi che aveva gli occhi chiusi, accennai un piccolo sorriso e la mia mano accarezzò la sua guancia. Strofinò il viso sul palmo della mia mano e ci lasciò un tenero bacio; dopo lui aprì gli occhi, guardandomi fisso.

Contemporaneamente ci avvicinammo l'uno all'altra fino a far sfiorare le nostre labbra, le mani di Draco scesero fino ai miei fianchi appiccicandomi a lui ancora di più. Gemetti contro le sue labbra per la presa che mi scatenò uno sciame di farfalle nella pancia; la sua lingua accarezzò il mio labbro inferiore, gli lasciai libero accesso mentre le mie mani salirono dal suo petto ai suoi capelli.

Non appena la mia lingua entrò a contatto con la sua, mi sentii le gambe cedere, approfondii il bacio; spostò le mani sul mio sedere stringendolo rudemente. Mi staccai dalle sue labbra, buttai la testa indietro e ansimai mentre la protuberanza nei suoi pantaloni premeva contro la mia intimità.

"D-Draco, non possiamo, non qui." Ansimai quando le sue labbra trovarono il giusto punto sul mio collo, una mano vagò dal mio sedere al mio seno per poi fermarsi intorno al mio collo; con le dita mi riportò la testa dritta obbligandomi a guardarlo negli occhi.

"Hai paura che qualcuno ci veda, piccola Grace?" Sibilò slacciandomi la toga, mi baciò il viso iniziando dalle guance mentre una sua mano finiva sotto il mio maglione.

"Non essere così rigida, siamo solo io e te."

Cercai di rilassarmi, mi tolse completamente il maglione lasciandomi in reggiseno. I suoi occhi scrutarono il mio petto con fame, con sicurezza passai le mani dietro la schiena e slacciai il reggiseno.

"Così?" Gli domandai lasciando cadere il reggiseno ai miei piedi, Draco mi sorrise e senza rendermene conto mi prese da sotto le cosce e mi alzò facendomi intrecciare le gambe ai suoi fianchi. Ridacchiai e unii le labbra alle sue, le nostre lingue si trovarono subito, lui prese a camminare. Draco si staccò dalle mie labbra cercando di vedere meglio.

"Se mi fai cadere giuro-" mi bloccai quando il mio sedere venne a contatto con una superficie fredda. Mi aveva appoggiata sopra la scrivania della professoressa Sinistra.

"Non ti farei mai cadere." Mi accarezzò la guancia con il pollice.

Con gli occhi fissi nei miei, fece scendere la sua mano per tutto in collo soffermandosi per un po' nel seno. Guardavo ogni piccolo movimento, notavo come si fermava a guardarmi, proprio come se mi stesse ammirando. Poi le sue dita si stabilirono sull'orlo della gonna, sussultai pregustando il piacere che da lì a poco mi avrebbe dato.

"Posso?" Mi chiese a voce bassa, deglutii e annuii velocemente.

Era passato un po' da quando mi aveva toccata, fino a quel momento avevo cercato di reprimere l'istinto primordiale ma lui, in quell'istante, aveva completamente distrutto i miei tentativi.

Le dita di Draco oltrepassarono l'elastico della gonna ma rimasi di sasso quando mi tolse direttamente tutto facendomi restare nuda.

Portai indietro la schiena, Draco sembrava apprezzare quel movimento che gli avrebbe dato più spazio. Sfiorò lentamente la mia vagina, il calore delle sue dita mi trasportarono già al piacere.

"Mh, impaziente, piccola Grace?" Si sporse su di me baciandomi la punta del naso, misi la mano tra i suoi capelli tirandoli un po'.

Le sue dita entrarono in me, gemetti forte e Draco si allontanò.

"Voglio vederti in faccia." Ridacchiò, mi appoggiai sui gomiti all'indietro e aprii le gambe ancora di più. Sentii le sue dita cominciare a muoversi.

"Oh, Draco." Mormorai ansimando, chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal formicolio piacevole della mia vagina.

Ogni tocco sul clitoride era un passo in più per toccare il cielo, mi sentivo tutto il corpo vibrare e un colore irradiava il mio ventre. Volevo di più, desideravo lui.

Draco mi guardò dall'alto prima di inginocchiarsi e mettere le mani sui miei fianchi, mi tirò rudemente verso di lui e mi ritrovai la sua testa tra le gambe.
Accarezzò con la lingua ogni parte della mia vagina, dentro le grandi labbra mentre continuava a muovere le dita dentro di me.

"Cazzo, Draco." Ansimai velocemente, mi sentivo calda, bollente. Cominciai a sudare, piccole gocciole di sudore si formarono sul mio collo e in mezzo ai seni, strinsi le gambe per il forte piacere.

"Apri." Ordinò, feci come chiese e mi appoggiai con la schiena completamente sul legno freddo. Le mie mani strinsero i bordi della scrivania.

"Sto venendo." Mormorai a scossoni mentre la sua lingua continuava a muoversi velocemente.

Caddi completamente molle sul tavolo una volta raggiunto l'orgasmo, il mio petto si alzava e si abbassava a ritmi irregolari.

Draco si sedette accanto a me prendendomi dai fianchi e mettendomi la testa sulle sue gambe, si tolse la giacca e me la mise addosso. Riuscivo a sentire solamente la sua mano che mi accarezzava i capelli.

Era la prima volta che Draco non pensava a sé e ai suoi bisogni.

Restammo in quella posizione per un po' prima che Draco si alzasse e prendesse i miei vestiti sparsi per terra.

Spazio autrice
Buonasera, ho pensato a due cose:
-Continuare la storia fuori dalla trama della saga quindi, tra dammi adolescenziali e il resto.
-Cominciare a seguire gli eventi, quindi, Voldemort, guerra magica ecc...
Sono un po' riluttante su quest'ultima scelta poiché quasi tutte le storie prendono questa piega. Ovviamente è solo un'idea, non so ancora come far terminare la storia.
Comunque, nel prossimo capitolo succederà qualcosa che stravolgerà Grace e Draco.
Adoro farvi stare sulle spine sks

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