Capitolo 80.

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Mi ero appena svegliata, mi misi a sedere sul divano e mi guardai intorno, poi il mio sguardo cadde al posto in cui doveva esserci Draco e mi accorsi che non era lì. Forse si era già alzato.

Mi stropicciai gli occhi e mi alzai completamente, mi resi conto solo in quel momento che non indossavo la maglietta, cazzo!

Lentamente e guardandomi intorno mi avvicinai sul davanzale della finestra e presi la maglietta che qualche ora prima mi aveva tolto Draco, la indossai e casualmente i miei occhi caddero fuori dalla finestra. Dovetti stringerli per vedere meglio qualcuno in mezzo al prato di casa, mi avvicinai di più e scorsi una donna. Cioè più una ragazza ma aveva davvero l'aspetto di una donna più grande della sua età. Aveva i capelli corti e biondi, se ne stava lì immobile a guardarmi. Ci mise poco il mio cervello appena sveglio a collegare le cose: era Adeline.

Mi precipitai verso il soggiorno alla ricerca di Draco, contro ogni mia aspettativa lo vidi seduto al tavolo con Theo.

"E' qui!" Urlai, i due ragazzi girarono la testa verso di me poi si alzarono.

"Dove?" Mi chiese Draco avvicinandosi, era a petto nudo e indossava il pantalone del pigiama.

"Fuori, l'ho vista fuori!" Indicai la porta, sentii Draco imprecare sotto voce e tornò in salone a recuperare la sua maglia. Theo rimase al mio fianco con il viso completamente bianco. "Draco, cosa facciamo?" Lo seguii, si sporse dalla finestra e si voltò con un'espressione confusa.

"Grace, qui non c'è nessuno." Parlò.

"Che vuol dire? E' lì, io l'ho vista!" Mi avvicinai alla finestra e lui si spostò per farmi guardare. Era vero. Non c'era nessuno, nessuna donna era in piedi in mezzo al prato a fissarmi. Che stessi diventando pazza?

"Draco, ti giuro. Io... io l'ho vista." Mormorai, non capivo, eppure ero sicura che ci fosse qualcuno là fuori. Lasciai la stanza e corsi verso portico, aprii la porta lasciandola sbattere al muro. Mi fermai sul pavimento in legno e mi guardai intorno, niente. Sentii i passi di Draco dietro di me, mi voltai e vidi Theo raggiungerci.

"Forse l'hai solo immaginata..." come se potessi immaginarmi le cose. "È una situazione stressante, sarà stata la tua preoccupazione." Scossi la testa.

"No, lei era lì." Indicai il punto in cui avevo visto Adeline.

"Tesoro...non c'è nessuno qui." Disse Draco, gli lanciai un'occhiataccia e serrai la mascella.

"Non sono pazza."

"Nessuno sta dicendo che lo sei, sei spaventata e-"

"Non ho paura di lei!" Alzai la voce interropendo Draco che mi guardò con sorpresa. "Non l'ho immaginato." Guardai male entrambi e rientrai in casa. Narcissa sbucò dalle scale con uno sguardo accigliato.

"Che succede, tesoro?" Le scossi la testa e andai a prendere la mia bacchetta in salone. Tornai poi all'entrata.

"Vado a fare due passi." Avvisai senza preoccuparmi di guardarli, sentii Draco sospirare e uscii da casa.

Era incredibile che anche Draco pensasse che avessi immaginato di vedere la sua ex-pazza-psicopatica-Adeline. Ero furiosa, cioè io l'avevo davvero vista...no?

Mi diressi verso il gazebo e mi sedetti su una sedia, respirai profondamente. Sapevo che non dovevo essere arrabbiata con Draco ma tutta quella situazione mi faceva uscire fuori di testa. Adeline voleva rovinare la vita a Draco nonostante non stessero più insieme da anni, ma perché?

Perché arrivare a tanto? Lei lo aveva tradito, gli aveva spezzato il cuore. Che cosa voleva ancora?

Rimasi seduta all'ombra per un po', mi calmai e quando mi sentii pronta a rientrare  e chiedere scusa a Draco, mi alzai. Stavo percorrendo l'immenso giardino quando una voce chiamò il mio nome.

"Ciao Grace." Mi voltai lentamente, era lei. Era davvero davanti a me. Mi si bloccò il respiro.

"Adeline, cosa vuoi?" Deglutii guardandomi intorno, strinsi ancora di più la mia bacchetta pronta ad usarla se ne avessi avuto bisogno. Il cuore mi batteva all'impazzata.

"Cosa voglio?" Si mosse lentamente, un sorriso storto si presentò sul suo viso marcando ancora di più l'espetto stanco che aveva. Mi fece venire i brividi. "Voglio che lui soffra come ho sofferto io!" Urlò arrabbiata, sussultai e feci un passo indietro. Dovevo affrontarla anche da sola, non mi faceva paura, le puntai la bacchetta.

"Non muoverti." Le dissi con tono sicuro, lei scoppiò a ridere e scosse la testa. "Non sto scherzando."

"Sei una sciocca, non lo conosci ancora. Ti spezzerà il cuore proprio come ha fatto con me." Tornò seria in viso. "Sai cosa ho dovuto sopportare?" Era una domanda retorica ma scossi leggermente lo stesso la testa.

"Stava in mezzo a ragazze che lo adulavano, preferiva fare festa piuttosto che stare con me. Eravamo lontani certo, ma non mi ha mai dimostrato niente." Si avvicinò ancora di più e feci un altro passo indietro.

"Questo non è da lui, stai mentendo." Ero sicura che fosse così, Draco non aveva mai fatto nulla del genere da quando stava con me, per lo più era Pansy a buttarsi addosso ma non sapeva ancora di noi. Eravamo stati a qualche festa insieme e la sua espressione era annoiata, mai divertita. "Tu lo hai tradito."

"Pendi troppo dalle sue labbra, dopo il tradimento lui ha continuato a stare con me." Sorrise in un modo che mi provocò un salto al cuore. "Ero a pezzi, mi sentivo in colpa, non riuscivo a dormire la notte. Io lo amavo e sai come mi ha mollata?" Un'altra domanda retorica. "Un giorno eravamo insieme nella raduna che c'è dietro la sua Villa e mi ha detto che non mi amava più. Ti rendi conto?"

Rimasi senza parole, io avevo vissuto quella scena in un sogno. Era la prima volta che avevo visto Adeline, ma perché avevo fatto un sogno collegato a loro due?

"Non finisce il mondo se qualcuno smette di amarti. Sei bellissima, non hai bisogno di un uomo al tuo fianco." Le dissi. Era la verità, era bellissima. Si erano spezzati i cuori a vicenda e allora? Capitava ogni giorno nella vita. Persino con me litigava spesso.

"La mia bellezza se l'è portata via lui." Disse dopo un momento di silenzio, velocemente prese la sua bacchetta e me la puntò contro. La nostra distanza era segnata da esse, eravamo l'una contro l'altra con le bacchette puntate contro il nostro viso. Cominciai ad agitarmi, non volevo combattere con lei. Ma se c'è ne fosse avuto bisogno, l'avrei fatto.

"Adeline, non fare qualcosa di cui potresti pentirtene." Mormorai guardandola negli occhi, essi non avevano anima, non c'era nulla di buono.

"L'ho già fatto. Incendio." Urlò muovendo la bacchetta, riuscii a spostarmi di qualche centimetro ma non servì a nulla perché l'incantesimo mi colpii in pieno sul fianco. Sentivo quella zona in fiamme, aveva bruciato anche la maglietta facendo vedere la pelle bruciacchiata. Il dolore si fece più forte quando dovetti piegarmi per scansare un altro colpo di Incendio.

"Aguamenti." Urlai, il getto d'acqua la colpì in pieno facendola cadere per terra ed estinguendo le fiamme che sputava la sua bacchetta.

"Confundus." Si alzò.

"Protego."

Adeline fece una risata macabra, come se tutto quello le piacesse. "Expelliarmus." Urlai mentre era distratta, la sua bacchetta volò in aria finendo tra i cespugli dietro di gazebo.

"Complimenti, Grace, tuo zio deve essere proprio fiero di te." Mi si gelò il sangue. Theo probabilmente le aveva detto anche di Piton, la preoccupazione si fece spazio nel mio petto. E se gli avesse fatto qualcosa?

"Mai distrarsi durante un duello." Le rivolsi per la prima volta un sorriso compiaciuto. Era senza bacchetta e non aveva altro con cui ferire o difendersi. Notai che guardò dietro di me, sentii qualcuno correre, mi voltai mantenendo la bacchetta puntata su di lei e vidi Theo insieme a Draco che correvano.

"Grace, che cosa-" Theo si bloccò alla vista di sua cugina, sembrò ammorbidirsi completamente.

"Ciao cugino." Gli sorrise lei facendo cenno con la mano. Theo mi guardò mentre Draco arrivava al mio fianco e mi appoggiava una mano sul fianco, sussultai dolorosamente.

"Che cazzo?" Si allontanò per guardare il mio fianco e vide la ferita. "Cazzo, è stata lei?" Cominciò ad allarmarsi, ci guardammo negli occhi e io annuii chiudendo gli occhi.

"Oh, che carini. Ciao Draco, come stai?" Adeline si mise una mano sul fianco e piegò la testa. "Ho conosciuto la tua...ragazza." Ridacchiò.

"Cosa ci fai qui, Adeline?" Draco le chiese continuando a guardarmi, la rabbia scolpì i suoi lineamenti. Oh no.

"Io? Una visita ad un vecchio amico, non posso?"

"Noi non siamo amici." Disse tra i denti il biondino. Theo era ancora immobile accanto a me. Si vedeva che voleva bene a sua cugina, la guardava con amore.

"Mh come vuoi." Si guardò le unghia. "Certo che...credevo trovassi di meglio." Mi fulminò con lo sguardo, strinsi gli occhi verso di lei.

"Almeno non sono pazza come te." Quelle mie parole la fecero diventare tutta rossa, arricciò le labbra.

"Io non sono pazza." Ringhiò. Cominciò a venire verso di noi.

"Cugina, fermati. Basta, è finita." Theo si mise davanti a lei, Draco mi tenne più vicina a lui. "Smettila, vai avanti. So che ti ha ferito ma tu sei forte. Hai me, avrai sempre me." Ci fu un minuti di silenzio poi Theo finì per terra. Non potevo crederci, Adeline l'aveva spinto. Come aveva fatto? Era davvero tanto forte?

Tenni la bacchetta più salda e Draco puntò la sua. "Ferma." Le disse, lei si bloccò.

"Draco io...io ti amo, non mi faresti mai del male. Sono io, sono la tua Adeline..." finse un broncio, quella era totalmente pazza.

Draco non si mosse di un centimetro, non si fece colpire da quelle parole. Lo guardai e lei approfittò della mia distrazione, mi prese la bacchetta dalle mani e me la punto al collo. Draco sussultò e guardò me e lei.

"Ti porterò via la felicita proprio come tu hai fatto con me."

"Oblivion."

Spazio autrice
Buon pomeriggio. Come state?
Volevo dirvi che il prossimo capitolo credo che sarà l'ultimo. Non posso crederci, ricordo come se fosse ieri quando ho pubblicato il primo capitolo e adesso la storia ha quasi 1mln di visualizzazioni...
non potrò mai ringraziarvi abbastanza.

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