Capitolo 10

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Volterra.

Per tutto il viaggio, dall'America fino a qui, mi sono chiesto se tutto questo sarebbe in qualche modo servito a qualcosa. Se ci fosse effettivamente una speranza di chiudere il conflitto prima di uno scontro, evitando di combattere. La famiglia Cullen ha dimostrato lealtà nei nostri confronti, schierarsi così apertamente potrebbe essere una scelta suicida. Siamo entrati nella tana del lupo, potrebbero annientarci in poco tempo.

Per questo ho insistito per accompagnare io i Cullen sostituendomi a Sam. Se dovesse finire male il nostro branco non potrebbe permettersi di perdere due Alfa.

Per questo i Denali sono rimasti in disparte. Se tutto questo dovesse finire in un bagno di sangue, potrebbero fornire una testimonianza della nostra storia e, forse, combattere per essa.

Carlisle fissa i tre troni incurante della platea che si estende intorno a noi. Tutti lo osservano affascinati dalla sua retorica. Alcuni si scambiano occhiate un po' interdetti da questo strano vampiro, altri invece non sembrano molto persuasi dalle sue parole.

Più di tutti, cattura la mia attenzione una ragazza dagli occhi color dell'oceano che risplendono di ammirazione per le parole dell'oratore. La sua pelle chiara è avvolta dal un vestito color argento che ne valorizza la luminosità. I capelli biondi lunghi fino alla vita incorniciano il suo bellissimo volto su cui un velo di rossore restituisce umanità alla figura. Il mio sguardo intercetta il suo e improvvisamente sogno ad occhi aperti.

Rivedo il mare agitato che tanto mi ha tormentato nella notte. Avverto il senso di smarrimento, quasi come se la stanza avesse cominciato a girare per destabilizzarmi. Non sono più spaventato però, in passato quella sensazione mi ha sempre spinto a fuggire riemergendo dai miei incubi. Ora, spinto da una forza sconosciuta, mi addentro ancora più in profondità. Lì, negli abissi più profondi, qualcosa mi attraversa marchiando la mia anima. Riemergo dal mio sogno ad occhi aperti e guardando la ragazza tutto intorno a me scompare. Non vedo più niente, se non il suo volto incorniciato dai capelli color miele. E non sento più niente, se non il battito del suo cuore accelerato.

Edward si irrigidisce di fianco a me e lo sorprendo a fissarmi. In un lampo realizzo che tutti i miei pensieri erano sotto i suoi occhi e arrossisco impercettibilmente. Provo ad abbassare lo sguardo per impedirmi di fissarla, di pensarla ... Ma non ci riesco. Non posso fare a meno di guardarla, come qualcuno di prezioso che deve essere custodito, protetto, amato.

Aro si alza dalla sua seduta e fa qualche passo avanti e indietro, quasi fosse pensieroso.

<<Mio caro Carlisle, è per questo che sei venuto fin qui? Con la tua famiglia?>> Si avvicina a lui scrutando tutti i membri del suo clan. Si sofferma su Nessie e sorridendo la saluta:

<<Mia cara Reneesme, sei diventata una magnifica creatura.>>

<<Ti ringrazio Aro.>> risponde lei decisa. Ricordo ancora il loro primo incontro, già da bambina non dava a vedere quanto in realtà fosse intimorita da lui.

Aro si volta impercettibilmente verso Caius, che si avvicina alla ragazza dagli occhi blu che lo scruta impassibile. Lui le prende una mano e porge l'altra alla mora vicino a lei. Così, al centro di due bellissime ragazze viene verso di noi, quasi come se volesse presentare delle principesse.

<<Voglio presentarti due persone, mia cara.>> Dice Aro a Reneesme che è sempre più confusa.

<<Mia figlia Didyme e la figlia di mio fratello Caius, la bella Dafne.>>

Dafne. È questo il suo nome, subito dopo comprendo le parole di Aro e sprofondo nello sconforto. Mi sono sempre chiesto come Shakespeare abbia potuto anche solo partorire una storia come quella di Romeo e Giulietta. Ho sempre pensato che l'amore non potesse essere tanto cieco. E invece, di fronte a questa ragazza, non posso non essere abbagliato da lei. La razionalità quando incrocio il suo sguardo viene meno.

<<Dafne.>> Sento una vocina chiamare la ragazza e una bambina sgambetta verso di lei appiccicandosi alle sue gambe, seguita a poca distanza da un'altra bambina più grande.

<<Calypso e Rea, le altre figlie di Caius.>> Le bambine non sembrano curarsi di noi ospiti. Fissano spaventate la sorella maggiore che sorride a entrambe, accarezzando la testa della piccolina con fare materno.

<<Ragazze, salutate coraggio ...>> Sussurra piano Dafne. 

La bambina sussurra un breve "ciao", mentre Calypso con un'improvvisa sicurezza ritrovata dice:

<<Benvenuti.>>

<<Ti ringrazio Edward, innamorarti di un'umana ha fatto sì che prendessimo coscienza di una grande opportunità.>> Chiaro che Aro non si sarebbe mai lasciato sfuggire l'occasione di sperimentare. <<Grazie a te e alla tua Bella, di fronte a voi avete la nuova generazione della Guardia.>> 

Gli occhi di Dafne guizzano per una frazione di secondo verso Aro incenerendolo così velocemente che ho colto il loro spostamento solo perché li stavo già fissando.

<<Cosa hai intenzione di fare Aro?>> Chiede Carlisle allarmato.

<<Questi ibridi ci danno la possibilità di potenziare e ricombinare i talenti all'interno dei nostri ranghi.>> Aro si avvicina a lui. <<Conosco già la risposta credo, ma le tue conoscenze sarebbero molto preziose per il nostro progetto.>>

Carlisle posa sulle ragazze uno sguardo pieno di compassione e dolore. Comprende perfettamente i piani dei Volturi, che stanno fecondando donne umane solo per generare queste creature da usare come uteri. Questi succhiasangue mi fanno sempre più ribrezzo. L'idea che qualcuno possa avvicinarsi e far del male a queste ragazze, a Dafne, mi fa imbestialire. Sento Edward che mi fissa e voltandomi verso di lui capisco che devo darmi una calmata. se perdessi il controllo trasformandomi in lupo non aiuterei per niente, anzi.

<<Non posso approvare ciò che fate, mi dispiace. Sai che questo va contro la mia etica.>> Interviene Carlisle con tono di scuse, ma so che dentro di sé è molto contrariato e, se solo potesse, libererebbe quegli angeli dalle grinfie di questi aguzzini. Aro si fa pensieroso e cammina in cerchio passeggiando intorno a loro.

<<Comprendo perfettamente, noto però che non hai risposto alla mia domanda.>> Si ferma davanti a Carlisle e chiede ancora:

<<Sei qui per perorare la causa dei licantropi Carlisle?>>

<<La mia causa è qualcosa che va oltre il conflitto con i mutaforma.>> Asserisce convinto <<Sono qua perché ciò che mi interessa è la pace. Questa è sempre stata la mia prima preoccupazione.>> fa un passo verso di lui tendendogli la mano. 

E così, Aro, prende possesso di tutti i pensieri mai partoriti dalla brillante mente del medico a pochi metri da me.

--- fine ---

Commento dell'autrice:

Ehi G&Gs 🌹!

Siamo arrivate al capitolo 10, un piccolo traguardo per me!! 

Spero che la storia vi piaccia.

Commentate e votate con le magiche stelline!!

grazie

Parolealvento26

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