Capitolo 4

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Volterra. Ultimo giovedì di novembre, giorno del Ringraziamento americano.

Aro guarda il mio volto incuriosito quasi voglia leggervi un mio pensiero, ma il suo dono ha reso i suoi occhi ciechi ed incapaci di scorgere il reale significato delle espressioni. Si avvicina ancora e si siede a un lato del letto, non mi muovo di un millimetro ma il mio corpo si irrigidisce per la sua invasione dei miei spazi. Lui mi prende stretta una mano tra le sue, concentrandosi per qualche secondo. Mi libera e mi ravvia i capelli dietro l'orecchio, un gesto che dovrebbe esprimere forse affetto o tenerezza, ma io provo solo inquietudine.

<<Non vedo nulla ...>>

<<È il mio dono.>> gli ricordo

<<La tua mente usa il tuo dono come difesa. Ma tu non sei uno scudo mia cara,>> si avvicina di qualche centimetro a me <<sei qualcosa di molto più impressionante.>>

<<Aro non so proprio di cosa tu stia parlando.>> gli confesso, bugiarda, volgendo lo sguardo altrove.

<<Il dono è un privilegio per quelli come noi, non tutti sono benedetti con un talento.>>

Io invece mi sento maledetta ... con te che continui a usarmi come cavia per i tuoi esperimenti.

<<Lo so, ma non è un dono che rende speciale una creatura,>> lo avverto <<è il suo cuore.>>

La sua risata divertita invade la mia stanza intossicandone l'aria, io lo guardo offesa

<<Mia cara Dafne, il cuore di tutti noi non batte da molti secoli.>>

<<Non è al muscolo che mi stavo riferendo.>> lo guardo spazientita, cosa che sembra divertirlo molto. 

Si alza lentamente e riprende a passeggiare per la stanza. Questa sera si sforza di mantenere un atteggiamento molto più umano del solito e questo mi spaventa. Una recita così ben costruita deve avere uno scopo preciso.

<<Da molto tempo, fin da quando stabilimmo il nostro dominio sul mondo, l'unica nostra grande aspirazione è sempre stata quella di portare stabilità, serenità e civiltà tra i nostri simili.>>

Ovvero intende dire: invulnerabilità, imperturbabilità e dominio del casato dei Volturi. Ormai comprendo perfettamente il linguaggio di Aro e riesco a parafrasare nell'immediato tutto ciò che esce dalla sua bocca.

<<Ed oggi ,con te, la missione può arrivare ad un punto di svolta.>> si volta verso di me, guardandomi intensamente <<Un ibrido dotato di un talento tanto speciale da riuscire a fermare un esercito con un solo cenno.>>

<<Non riesco a fare ciò che tu e mio padre vi aspettate da me.>> lo interrompo, ma lui continua

<<Se tu sostieni di non essere in grado di sviluppare il tuo potere, qualcun altro forse potrebbe.>> io lo guardo sorpresa, questa è nuova  <<Un ibrido come te sarà in grado senz'altro di concepire una creatura altrettanto strabiliante.>> COSA?!

<<Un-un figlio?!>> balbetto spiazzata, lui torna a sedersi sul letto e prende le mie mani nelle sue

<<La creatura che ha ispirato tutto questo ha ereditato il talento del padre e della madre.>>

<<Vuoi generare un ibrido con due talenti anche tu.>> 

Vuole creare una nuova Guardia, un nuovo esercito composto da ibridi, e sfrutterà me per raggiungere il suo scopo. Mi sento mancare l'aria. L'essermi opposta con tutte le mie forze all'addestramento, tutti gli sforzi per mantenere il mio talento nascosto, tutti gli stratagemmi per celarlo ai Volturi, non hanno portato a nulla. Credevo che dimostrandomi inutile si sarebbero arresi ammettendo silenziosamente il fallimento, e si sarebbero allontanati pian piano da me. Così, dopo un lasso di tempo tale da non destare sospetti, avrei potuto abbandonare la Guardia liberando anche le mie sorelle.

Le mie sorelle, anche loro subiranno il mio triste destino? No, non posso permetterlo.

Non ho fatto i conti con la perversa ambizione di Aro e ora verrò messa all'asta come una giumenta da monta, tutte verremo condannate.

Avrò almeno la possibilità di innamorarmi prima? Amore, figurarsi ... è in ballo la combinazione genetica, non il sentimento!

<<Chi - >> lui mi interrompe subito

<<O mia dolce Dafne, pensa a una creatura in grado di penetrare le menti come me e di rigettare attacchi esterni come te.>> avvicina il suo viso al mio <<Sarebbe un dono invidiabile non credi?!>>

Nella penombra della mia stanza illuminata solo dal bagliore tenue della luna vedo, riflesso negli occhi rossi di Aro, il terrore invadere il mio volto.  

--- fine ---

Commento dell'autrice:

Ehi G&Gs 🌹!

Nuovo capitolo a Volterra!

Aro è un personaggio molto complesso, ma dai libri della Meyer emergono senza dubbio tratti caratteriali simili a quelli di Hitler (almeno secondo la mia opinione). 

Da lì l'idea di dare ad Aro un progetto tanto assurdo quanto ripugnante: generare una nuova generazione dei Volturi combinando i talenti per rafforzare le proprio schiere.

Che ne pensate del capitolo?

lasciate un commento e votate con le magiche stelline se vi va!!

grazie e a presto,

Parolealvento26

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