Capitolo 40

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Alaska.

«Vorrei uscire un pochino questo weekend.» Le lezioni sono appena terminate e io e Josh ci stiamo preparando ad abbandonare l'aula. Osservo il mio amico tentare un'impresa titanica: inserire tutti i suoi libri, dalle pagine un po' sgualcite, nella sua tracolla. Sembra che stia giocando una partita di Tetris e, detto francamente, mi sembra stia perdendo. 

«Ti ho detto che con te non ci parlo.» Si volta verso di me e fa una smorfia di sufficienza quasi a volermi mortificare. Io non posso trattenermi dal ridacchiare divertita della sua pantomima.

«Eravamo d'accordo che Seth sarebbe stato mio.» Ripete questa tiritera da quando ha appreso la notizia, ma so che in realtà è molto felice per me. Per noi. 

Ciò nonostante, si diverte a mortificarmi e a farmi sentire in colpa. Anche se sono passati mesi e la neve si è sciolta da tempo. 

«Potrei sempre offrirti un buon aperitivo e elogiare ogni capo che vorrai provare.» Tento di convincerlo facendo leva sulla sua vanità. Funziona subito, perché i suoi occhi si illuminano come semafori. 

«Anche se non dovessero valorizzarmi granché?!» Josh mi guarda furbo, ma io so perfettamente come replicare alla sua provocazione.

«Josh, sappiamo entrambi che non esiste niente che non ti calzi alla perfezione.» Lui scoppia a ridere e mi avvolge le spalle, in un gesto complice. 

«Vieni leccapiedi di sto cazzo, raggiungiamo gli altri.» Sempre elegante Josh, non c'è che dire. 

Una volta attraversata la porta che dà sul portico, veniamo investiti dal sole primaverile, che subito fa risplendere la mia pelle. 

«Wow, un giorno o l'altro dovrai proprio mostrarmi questa crema idratante per la pelle che usi.» Mi rammenta Josh, ma io gli sorrido annuendo distrattamente e glisso l'argomento come sempre. 

Poco dopo le vacanze di Natale, Josh mi ha sorpresa sotto la luce del sole e ha notato il bagliore della mia pelle che lo ha lasciato stranito. Io lì per lì sono rimasta di sasso, in fondo nessun umano aveva mai fatto caso a questa mia particolarità. Mentre la pelle dei vampiri sarebbe impossibile  da non notare, quella di noi ibridi è sempre passata inosservata all'occhio umano. Poco dopo, gli ho parlato di una crema spettacolare che lascia la pelle luminosa. 

Pare che se la sia bevuta. Un po' mi dispiace mentirgli, perché per me lui è un ottimo amico e con me è sempre stato sincero. 

Tuttavia, cosa potrei mai dirgli?! Ehi, sono per metà vampiro, per questo brillo alla luce del sole. Allora, ci facciamo uno Spritz insieme?! 

No, direi di no.

Seth interrompe la mia battaglia interiore avvolgendomi tra le sue braccia, mentre le nostre bocche combaciano perfettamente. Ed è subito pace, mentre il mio cervello va in corto circuito. 

Al suo contatto, il mio corpo viene investito da una calma euforia che risveglia tutti i miei nervi. Le mie emozioni mi travolgono e sopraffanno i miei pensieri, che si fanno sempre più confusi e appannati. 

Sono solo i miei sensi e il mio istinto a guidare i miei movimenti tra le braccia di Seth. Le mie braccia che si avvinghiano al suo collo, le mie mani che accarezzano i suoi capelli di un nero lucente mentre spingono le labbra di Seth verso di me attraverso la nuca. Così il bacio si intensifica e le nostre bocche si schiudono senza che possiamo fare niente per impedirlo. 

Baciare Seth è un esperienza travolgente e unica, ogni singola volta. 

Il suo corpo vigoroso mi fa da scudo con i suoi muscoli e il suo calore, ma allo stesso tempo mi regala brividi che indeboliscono la mia spina dorsale. Le mie ginocchia tendono a cedere e, se non fosse per Seth che mi tiene stretta a sé per la vita, cadrei a terra. 

Il suo profumo, il suo sapore, queste sono le mie droghe. 

La mia mente viene invasa e riempita dalla figura di Seth e niente, e nessuno, ha più importanza. 

Mordicchio il suo labbro inferiore  e lui mi geme il gola, adoro quando lo fa. Mi fa sentire così potente, come se i suoi desideri dipendessero da me. 

«Ok Seth, ora basta.» La voce di Jacob si fa strada nelle nostre menti, ma Seth non ne vuole sapere e fa scontrare con ancora più forza i nostri corpi. 

E ora, sono io a gemere sulle sue labbra spudoratamente mentre lo sento sorridere soddisfatto. Maledizione, mai una volta che riesca a mantenere il controllo. Mi stacco guardandolo negli occhi e lui posa la sua fronte sulla mia. I suoi occhi si socchiudono e io faccio lo stesso. 

Respiriamo entrambi profondamente per riprendere fiato, mentre una suoneria fastidiosa trapana le nostre orecchie.

«Ciao Paul.» Risponde Jake, guardandoci divertito.

«Jake, Rachel sta per partorire! Torna subito!» La voce del neo-papà dà proprio l'idea che sia in preda al panico. 

Riattacca ancora prima che lo zio Jacob possa dire una parola. Rimette il telefono in tasca con l'aria frastornata. 

«Congratulazioni zio Jake!» esclamo entusiasta e tutti mi seguono ridendo. 

Da parte sua lo zietto sembra essere entrato in uno stato catatonico. Per fortuna, il bacio della bella principessa Renesmeee risveglia il principe dalla catalessi. 

Finalmente, sorride e si lancia verso la macchina, ansioso di conoscere il nuovo membro della sua famiglia.

«Certo che se reagisce così per il parto della sorella, quando toccherà a Renesmee che succederà?!» Chiedo a Seth che si limita a sghignazzare divertito dalle mie parole.

«Torniamo a casa.» Mi sussurra mentre mi accarezza teneramente una guancia.

A casa, ci accoglie un'aria di festeggiamenti. Alice e Rosalie hanno già preparato un corredino che Renesmee presenterà come regalo da parte dei Cullen e dei Denali. Sono sempre tutti così attenti alle buone maniere, ma si vede che i loro gesti vengono dal cuore. 

A Volterra, una nuova nascita veniva omaggiata con doni da parte delle grandi famiglie sostenitrici dei Volturi. Gli occhi, però, erano sempre puntati sui tre troni e non sui nuovi nascituri. 

In questo momento, invece, in primo piano c'è il benessere del bambino. 

«Jacob, se pensi che possa servire, posso tornare con te per assistere al parto.» Carlisle si propone subito per dare supporto medico ed io non posso che guardarlo ammirata per questo. Spero di poter essere utile anche io un giorno. 

«Grazie Carlisle, saremmo tutti più tranquilli.» Risponde sorridendogli, poi si volta verso il mio lupo.

«Vieni anche tu, Seth.» Gli ordina benevolo e lui annuisce subito. Poi si volta verso di me, mi avvolge con le sue grandi braccia e poggia la sua fronte sulla mia.

«Ti va di tornare a La Push?» mi chiede con un sorriso che stendere anche l'anima più fredda. 

«Certo!» Rispondo senza neanche pensarsi ci un secondo. 

Poi però, nella mia mente si delineano le figure delle tre Charlie's Angel venute male e mi faccio un po' pensierosa. 

Se torneremo, Susy La Stronza non penderà occasione per avvicinarsi a Seth. 

Al solo pensiero mi viene il mal di fegato. Lei che gli fa gli occhi dolci, che si aggrappa ai suoi bicipiti, che passa le sue dita ossute tra i capelli, che ride sguaiatamente a battute che nemmeno capisce. 

Seth nota la mia apprensione e si avvicina ancora di più a me e mi guarda con i suoi occhi neri e profondi.

«È te che voglio.» La sua voce acquista un tono quasi solenne, mi infonde sicurezza e io non posso che annuire delicatamente con la testa. 

Mi lascia un bacio a stampo leggero e le mie spalle si rilassano subito. Carlisle tossisce forzatamente per guadagnarsi la mia attenzione. 

«Dafne, se vuoi puoi assistere al parto. È ancora presto per il tirocinio, però potresti sempre osservare. Trovo che sia un buon modo per iniziare ad imparare.» Mentre ascolto le parole del Dottore, la mia bocca si piega in un sorriso che illumina la stanza. 

Vedo tutti che mi guardano un po' divertiti dal mio entusiasmo, ma poco mi importa. Assisterò al mio primo parto. 

«Dafne, fai attenzione.» Si raccomanda Carmen «Se non dovessi riuscire a tenere a freno la sete, esci subito. La salute del mamma e del bambino sono più importanti della tua lezione. Non spingerti troppo oltre.» 

In parte, le sue parole mi feriscono. Sembra quasi che tema che io non riesca a controllarmi. Capisco, però, che la sua apprensione è dovuta al fatto che io non mi perdonerei mai un errore simile.

«Tranquilla Carmen, non mi spingerò troppo oltre.» Affermo sicura, lei mi sorride più tranquilla.

«Vorrei venire anche io.» La voce di Didi mi sorprende e mi giro verso di lei «Mi dici sempre che la Riserva è un posto meraviglioso. Vorrei poterlo visitare anche io.» Mi guarda con occhi supplicanti «Non sarò di intralcio, lo prometto.»

Le sue parole mi inteneriscono. Negli ultimi tempi i nostri equilibri si sono un po' trasformati. Se prima mia cugina riusciva a passare il tempo con me e Seth senza sentirsi di troppo, ora che stiamo insieme le cose sono un pochino cambiate. Il suo disagio mi ha colpita in pieno e ho sempre cercato di farla sentire la benvenuta, anche perché lei per me è come una sorella. 

A volte, però, vedo nei suoi occhi la nostalgia di ciò che ha perduto. Il senso di incompletezza la fa sentire fuori posto, ma purtroppo il passato non può tornare. 

«Non sei mai di intralcio, Didi.» La contraddico prontamente e lei sorride, anche se non troppo convinta dalle mie parole. 

«È deciso.» Esclama Alice e sparisce dalla stanza. 

Rientra pochi secondi dopo con due trolley nuovi. Io la guardo senza capire. 

«I vostri bagagli.» Spiega fiera. 

«Credevo non riuscissi a prevedere il futuro degli ibridi.» Osservo divertita.

«Allenandomi ci sto prendendo la mano. Non riesco ancora a vedervi chiaramente, però qualcosa vedo.» Poi si volta verso i lupi.

«Con voi, invece, brancolo ancora nel buio pesto.» Mormora afflitta.

«Ehi, mai disperare.» La incoraggio cingendole le spalle con un braccio e lei mi sorride divertita dalle mie parole.

Mi avvicino a Cali e Rea che, per la prima volta, rimarranno da sole senza la mia supervisione o quella di Didi. 

Le reazioni delle due bambine sono ai poli opposti. Calipso, se potesse, affiggerebbe ovunque striscioni e palloncini. Un'altra fetta della sua indipendenza è stata conquistata. So già che pregusta il dolce sapore della libertà. Garrett, da canto suo, la asseconderà in tutto. Non può farne a meno e, insieme, sono letali. 

«Cali, stai attenta e sii responsabile.» Mi raccomando.

«Naturalmente, io sono sempre responsabile.» So che si fa beffe di me, non mi sfugge nemmeno l'occhiata complice con Garrett, suo compare. 

«Vai serena,» Si intromette Kate «li tengo d'occhio io. Tutti e due.» Si volta a guardare i diretti interessati afferma poche parole con voce perentoria, ma anche materna. 

Menomale c'è Kate che frena l'entusiasmo di quei due, altrimenti il mondo salterebbe in aria in neanche un giorno. 

Rea si avvicina a me e mi stringe la gamba. I suoi occhi sono lucidi, trattiene a stento le lacrime. Il suo nasino è umido e cerca di tenerlo pulito tirando su ogni tre secondi. 

«Ecco un fazzolettino, Rea.» Si avvicina teneramente Rosalie «Lo sai che è maleducazione tirare su con il naso.»

«Grazie, Rose.» La bambina si soffia il naso e io la prendo in braccio per consolarla. 

Anche Didi si avvicina e Rea la avvolge con un suo piccolo braccio.

«Staremo via per poco.» La rassicura mia cugina.

«Non ti accorgerai neanche della nostra assenza.» Dico decisa «E poi, sono sicura che Emmett e Rosalie ti terranno compagnia e ti faranno vedere un sacco di cose nuove.»

I due vampiri annuiscono convinti. Così Rea scende dalle mie braccia e si lancia su quelle di Emmett che la sollevano e la fanno roteare in aria. La sua risata mi scalda il cuore tranquillizzandomi. 

Le mie sorelline staranno bene. 

«Allora, andiamo.» Dice deciso Jacob.

«Avviatevi, i bagagli ve li spedisco io con un corriere. Farò in modo che li abbiate in serata.» Dice Alice allegra.

Ci avviamo fuori e ci lanciamo verso sud. 

Corriamo uno di fianco all'altro. Sfrecciamo evitando gli alberi e tronchi a terra. Lampi di sole si infiltrano tra le chiome folte degli alberi alti. 

Ibridi. Lupi. Vampiri. Tutti compagni in un viaggio che ci porterà tanta felicità e tanta speranza. 

Una nuova nascita, è sempre una benedizione. Lo pensavo a Volterra, quando la nuova vita era condannata alla prigionia, e lo credo adesso più che mai. 

Forks, arriviamo.

--- fine ---

Commento dell'autrice:

Ehy G&Gs 🌹!!!

Un lieto evento coinvolge il branco e spinge i nostri amici a tornare alla riserva. 

Stavolta, però, Seth e Dafne hanno definito la loro relazione e si presenteranno come compagni di vita. 

Andrà tutto bene? O ci saranno degli scontri?

Vi terrò aggiornati!

Intanto commentate e votate con le magiche stelline se vi è piaciuto il capitolo!

A presto

Parolealvento26


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